Piani UE per le emissioni di camion e autobus

La Commissione ha presentato il 14 febbraio i suoi piani per affrontare le emissioni di gas a effetto serra dei cosiddetti “veicoli pesanti” (camion e autobus). La proposta di regolamento mira ad avere autobus a zero emissioni entro il 2030 e a ridurre le emissioni dei nuovi autocarri del 90% entro il 2040.

In una prima reazione, la ONG verde Trasporti e ambiente ha criticato questi obiettivi , esortando il Parlamento europeo e i governi a fissare un obiettivo di emissioni zero per i nuovi camion entro il 2035.

L’organizzazione sindacale europea industriAll ha accolto con favore la proposta, ma ha sottolineato che la nuova strategia dovrebbe “basarsi su una strategia industriale per i trasporti puliti ” e sui principi della “transizione giusta” ” Gli obiettivi proposti devono essere compatibili con il tempo necessario per convertire gli impianti di produzione esistenti e costruirne di nuovi, per implementare le infrastrutture di ricarica, per garantire la fornitura di componenti chiave e materie prime, per creare mercati di punta e per formare la forza lavoro”, ha affermato industriAll nel loro comunicato stampa .

Il Consiglio internazionale per i trasporti puliti (ICCT) ha espresso soddisfazione per la proposta della Commissione, affermando che l’UE “ha proposto obiettivi di decarbonizzazione leader a livello mondiale per camion e autobus “.

Lo stesso giorno, il Parlamento europeo ha approvato l’accordo di trilogo con il Consiglio sugli standard a zero emissioni di CO2 per le nuove auto e furgoni per il 2035 (parte del pacchetto “Fit for 55”).

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Riforma del mercato elettrico dell’UE

Il 23 gennaio la Commissione Ue ha lanciato una consultazione aperta sulla quinta riforma dei mercati elettrici europei. L’attuale struttura del mercato dell’elettricità non protegge i consumatori da shock dei prezzi volatili, poiché il prezzo dell’elettricità nel sistema attuale si basa sul prezzo a breve termine del gas. La consultazione è durata fino al 13 febbraio e la Commissione dovrebbe ora proporre i suoi piani di riforma effettivi il 14 marzo.

COP15 sulla biodiversità

La Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) a Montreal, in Canada, ha adottato il 19 dicembre un accordo “storico” sulla protezione degli ecosistemi terrestri.

Il Global Biodiversity Framework (noto anche come “Kungmin-Montreal”) mira a proteggere il 30% della terra e il 30% degli oceani e a ripristinare il 30% degli ecosistemi danneggiati entro il 2030.

Un’analisi dettagliata dei principali risultati della COP15 è stata fornita da Carbon Brief.

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