“L’incontro non è stato all’altezza dei bisogni che abbiamo. Ci hanno convocati alle 8.30 quando c’è il Consiglio dei ministri nel pomeriggio e ci hanno consegnato un testo dopo un’ora perchè glielo abbiamo chiesto, ciò dimostra che non c’è una grande volontà di trovare degli accordi con le organizzazioni sindacali”. Così il segretario generale della CGIL Maurizio Landini a margine dell’incontro a Palazzo Chigi sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Ci sono delle cose che non costano – ha spiegato Landini -, ma il governo continua a non fare: abbiamo chiesto una norma molto precisa, ossia ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per tutti i lavoratori e le lavoratrici di tutta la filiera degli appalti. Era una legge cancellata nel 2003, non ripristinarla significa lasciare la giungla del subappalto. Questo è il modo per estendere le norme pubbliche al privato, migliorandole”. Inoltre, ha proseguito il leader della CGIL “abbiamo chiesto di mettere in discussione il subappalto a cascata, di introdurre la patente a punti, significa introdurre il cartellino anche sui cantieri”.

“Su tutto questo non abbiamo avuto risposte, per questo abbiamo intenzione di proseguire con ogni forma di mobilitazione, perchè queste cose devono essere affrontate in un modo diverso”. L’ultimo incontro con il governo su questi temi si è tenuto a luglio quando le organizzazioni sindacali hanno presentato le piattaforma unitaria “siamo molto lontani dalla sensibilità che ci vorrebbe su questi temi nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che noi rappresentiamo”, ha concluso Landini.

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