8 Dicembre 2024

Fonte Antropocene.org  che ringraziamo

Le temperature più elevate, causate dal cambiamento climatico antropogenico, hanno trasformato una normale siccità in una siccità eccezionale che ha prosciugato l’America occidentale dal 2020 al 2022.

Nel determinare la gravità della siccità, l’evaporazione ha influito per il 61%, mentre la riduzione delle precipitazioni solo per il 39%. Nelle siccità, a partire dal 2000, la domanda evaporativa (evaporative demand)* ha svolto un ruolo maggiore nel causare una riduzione delle precipitazioni, il che suggerisce che le siccità diventeranno più gravi con il riscaldamento climatico.

«La ricerca ha già dimostrato che le temperature più calde contribuiscono alla siccità, ma questo è, a nostra conoscenza, il primo studio che dimostra veramente come la perdita di umidità dovuta alla domanda evaporativa sia maggiore della perdita di umidità dovuta alla mancanza di precipitazioni», ha affermato Rong Fu, professore di Scienze atmosferiche e oceaniche presso l’UCLA e autore di uno studio pubblicato su Science Advances.


 

Il riscaldamento antropogenico ha inaugurato un’era di siccità determinata dalla temperatura negli Stati Uniti occidentali

Abstract

«Storicamente, la siccità meteorologica negli Stati Uniti occidentali (WUS, Western United States) era causata principalmente da deficit di precipitazioni. Tuttavia, la nostra analisi, fondata sull’osservazione, dimostra che, dal 2000 circa, l’aumento della temperatura superficiale e la conseguente domanda evaporativa ha contribuito, più che il deficit di precipitazioni, ad aggravare la siccità (62%), e a diffonderla (66%) nel WUS. Questo aumento della domanda evaporativa durante le siccità, per lo più attribuibile al riscaldamento antropogenico – secondo analisi di osservazioni e simulazioni di modelli climatici – è la causa principale dell’aumento della siccità e della sua diffusione. L’inedità siccità del ventennio 2020-2022 nel WUS, è la dimostrazione del cambiamento dei fattori di siccità, con una domanda evaporativa che è responsabile del 61% della sua gravità, rispetto al 39% del deficit di precipitazioni. Le simulazioni attraverso modelli climatici confermano questo cambiamento, e prevedono che nello scenario di sviluppo basato sui combustibili fossili (SSP5-8.5), le siccità – come quella del ventennio 2020-2022 – passeranno da “evento che accade una volta ogni mille anni”, del periodo precedente al 2022, a evento che si verificherà una volta ogni sessant’anni entro la metà del XXI secolo, e una volta ogni sei anni entro la fine del XXI secolo». [Science Advances, 6 novembre 2024]

 


Storicamente, la siccità negli Stati Uniti Occidentali (WUS) era causata dalla mancanza di precipitazioni e la domanda evaporativa aveva un ruolo marginale. Il cambiamento climatico causato dall’uso di combustibili fossili ha portato a temperature medie più elevate che complicano questo quadro. Mentre permane la siccità indotta dalle fluttuazioni naturali delle precipitazioni, ora c’è più calore che risucchia l’umidità da specchi d’acqua, piante e terreno. Le temperature in aumento stanno portando a siccità intense, con le precipitazioni come fattore secondario.

Un’atmosfera più calda trattiene più vapore acqueo prima che la massa d’aria diventi satura, consentendo all’acqua di condensarsi e di formare precipitazioni. Perché ci sia pioggia, le molecole d’acqua nell’atmosfera devono unirsi. Il calore fa sì che le molecole d’acqua si muovano e rimbalzino l’una sull’altra, impedendo loro di condensarsi. Si crea così un ciclo per cui più il pianeta si riscalda, più l’acqua evapora nell’atmosfera, ma una frazione minore ritorna sotto forma di pioggia. Di conseguenza, le siccità dureranno più a lungo, copriranno aree sempre più ampie e saranno sempre più secche ogni volta che il pianeta si riscalda.

I ricercatori dell’UCLA hanno scoperto che dal 2000, il cambiamento climatico è responsabile dell’80% dell’aumento della domanda evaporativa. Durante i periodi di siccità, questa percentuale è salita a oltre il 90%, rendendo il cambiamento climatico principale responsabile dell’aumento della siccità e dell’espansione dell’area di siccità.

Dal 2000 al 2022, rispetto al periodo 1948-1999, l’area media di siccità è aumentata del 17% nell’Ovest americano a causa dell’aumento della domanda evaporativa. Dal 2000, nel 66% delle regioni che storicamente erano a rischio di siccità, l’elevata domanda evaporativa è stata causa di siccità, anche senza diminuzione di precipitazioni. Prima del 2000, questo era vero solo per il 26% dell’area.

«Durante la siccità del periodo 2020-2022, la domanda di umidità è cresciuta», afferma Rong Fu. «Sebbene la siccità sia iniziata attraverso una riduzione naturale delle precipitazioni, direi che la sua gravità – sulla scala di gravità della siccità – è passata da ‘moderata’ a ‘eccezionale’, a causa del cambiamento climatico». Secondo l’US Drought Monitor, “moderata” significa: siccità più forte del 10-20%, mentre “eccezionale” significa: siccità più forte del 2% sulla scala di gravità.

Ulteriori simulazioni di modelli climatici confermano queste scoperte. Ciò porta a delle proiezioni secondo cui i gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili trasformeranno siccità, come quella del periodo 2020-2022, da eventi estremamente rari che si verificano ogni mille anni a eventi che si verificano ogni 60 anni entro la metà del XXI secolo, e ogni sei anni entro la fine del XXI secolo.

«Anche se le precipitazioni sembreranno normali, potremmo comunque avere siccità perché la domanda di umidità è aumentata così tanto e non c’è abbastanza acqua per tenere il passo con questo aumento», ha detto Rong Fu. «Non è qualcosa per cui si potrebbero costruire serbatoi più grandi o fare qualcosa per prevenirlo, perché quando l’atmosfera si riscalda assorbirà più umidità, ovunque. L’unico modo per evitarlo è impedire alle temperature di aumentare, il che significa che dobbiamo smettere di emettere gas serra».

(Adattato da materiali forniti dall’UCLA)

Nota

* La cosiddetta ‘domanda evaporativa’ (o evotraspirativa), è una misura della sete dell’atmosfera e della quantità di umidità che essa può raccogliere dal suolo o dalla materia vegetale. «L’aumento della temperatura terrestre determina una maggiore domanda evapotraspirativa dell’atmosfera, con conseguente maggior evaporazione dal suolo e maggior traspirazione da parte delle piante. La concomitante riduzione delle precipitazioni totali, estive in particolare, o comunque la ridistribuzione degli apporti meteorici, determina una tendenza complessiva alla riduzione del bilancio idroclimatico e alla diminuzione del contenuto idrico dei suoli», in Deficit traspirativo (Emilia Romagna), Piattaforma Nazionale Adattamento Cambiamenti Climaticihttps://climadat.isprambiente.it/, 21.07.2020. Vedi anche la voce Evotraspirazione potenzialeWikipedia. [N.d.T.]

Traduzione di Alessandro Cocuzza

Fonte: Climate&Capitalism 07.11.2024