Fonte Epicentro.ISS
Le evidenze raccolte fino ad oggi evidenziano esplicitamente che esistono differenze importanti nell’insorgenza, nelle manifestazioni cliniche, nelle risposte ai trattamenti e negli esiti di malattie comuni a uomini e donne. E questo sembra emergere anche nel contesto della pandemia da COVID-19. Le statistiche rilevate nel mondo, infatti, parlano chiaro: l’infezione da SARS-CoV-2 produce effetti diversi negli uomini e nelle donne. Per spiegare questo fenomeno sono state avanzate alcune ipotesi generali tra cui una maggiore tendenza degli uomini al tabagismo, una più spiccata abitudine delle donne a dedicare uno spazio significativo della propria quotidianità all’igiene personale, una risposta immunitaria, sia innata che adattativa, più pronta ed efficace nelle donne che negli uomini. Bisogna però evidenziare anche le differenze che intercorrono tra donne e uomini quando si comincia ad entrare nei meccanismi alla base dell’infezione. Differenze che possono essere sia di tipo ormonale che genetico.
Leggi l’approfondimento a cura di Maria Cristina Gagliardi, Elena Ortona, Anna Ruggieri (Centro di riferimento per la Medicina di Genere, ISS).