Riteniamo molto importante la lettura di questo DM a firma dei Ministeri della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze . L’Allegato 1 di questo DM si intitola “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”. Nell’Allegato vengono ridefiniti i Servizi a livello territoriale e le connessioni che ne dovrebbero fare un sistema. Nella premessa l’incipit recita: ” Il presente documento costituisce la Riforma di settore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – M6C1-1 – Riforma 1: Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale – volta a definire modelli e standard relativi all’assistenza territoriale, alla base degli interventi previsti dalla Component 1 della Missione 6 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” del PNRR.”
L’impianto complessivo appare condivisibile. Per quanto attiene le materie di cui ci occupiamo, i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL vengono ridefiniti all’art.14.
14. PREVENZIONE IN AMBITO SANITARIO, AMBIENTALE E CLIMATICO
“Il Dipartimento di Prevenzione (DP), come previsto dagli articoli 7, 7-bis, 7-ter e 7-quater del decreto legislativo 502/1992 e s.m., ha il compito di promuovere azioni volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e animale, mediante iniziative coordinate con i distretti e con i dipartimenti dell’azienda sanitaria locale e delle aziende ospedaliere, prevedendo il coinvolgimento di operatori di diverse discipline.
Standard massimo di popolazione per DP = 1: 500.000 abitanti (necessario per mantenere efficienza organizzativa e conoscenza del territorio che ha identità, omogeneità culturale e socioeconomica imprescindibili nell’azione preventiva).”
Purtroppo la definizione degli standard si arresta al macro dato del bacino d’utenza massimo per garantire una efficace operatività , nel contempo non vengono definite le competenze professionali e la composizione interdisciplinare dei Servizi di prevenzione ambientale e in materia di salute e sicurezza nel lavoro.
Interessante è poi l’Art. 4 (Clausola di invarianza finanziaria) che propone un tema molto serio per quanto attiene la possibilità necessità di integrare con assunzioni alcune migliaia operatori: come si potranno assumerne alcune migliaia (almeno 2500, a nostra stima) necessari per recuperare i vuoti generati da anni di mancate assunzioni.
Dalle mie parti si dice che non si fanno banchetti nuziali solo con le lumache bollite
IL DM
DM_71
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