Autore : Maurizio Mazzetti
Fonte: IlManifestoinrete che ringraziamo
Riprendiamo la rubrica dopo la pausa estiva per parlare della (finalmente) versione definitiva della patente a crediti in edilizia, in vigore dal prossimo 01 ottobre.
La patente a crediti, di cui si parlava da anni senza costrutto, vorrebbe essere uno strumento di qualificazione delle imprese, tale da garantire rispetto sia della normativa in materia di lavoro, sia di quella sulla prevenzione e sicurezza su lavoro. Richiesta da molto tempo dalle organizzazioni sindacali, che in realtà parlavano di patente a punti, e per il momento limitata al settore dell’edilizia anche se da sempre le organizzazioni sindacali ne chiedono l’applicazione anche in altri settori, in primo luogo l’agricoltura, è infine stata istituita sulla spinta dei ripetuti e gravi infortuni collettivi in edilizia, norma principale l’art. 29, comma 19 del D.L 19/2024 noto come “Decreto PNRR 4” (convertito con Legge 56/2024), che va letto insieme al nuovo articolo 27, comma 10, del TU 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro e al Decreto Ministeriale 23 luglio 2024. E con appropriata grancassa mediatica da parte di Ministero e Governo volta a dimostrare (finalmente …) qualche intervento in materia dopo anni di immobilismo giustificato dal “non disturbare chi fa”, e giustificate riserve o vere e proprie contrarietà delle organizzazioni sindacali per le soluzioni concrete previste (riserve e contrarietà, come si vedrà, sacrosante, ancorché pressoché silenziate dai media). In effetti, la patente a crediti odierna è istituto largamente diverso basato su una filosofia opposta al modello richiesto dalle organizzazioni sindacali (non tutte, indovini chi legge chi, se non contrario, neppure ne era propugnatore).
In estrema sintesi, il meccanismo è il seguente: le imprese regolari per quel che riguarda rapporti di lavoro e gestione della sicurezza ricevono un certo punteggio (vedremo come e da chi); in caso di accertate violazioni da parte degli organi di vigilanza, come accade per la normale patente di guida, il punteggio viene progressivamente decurtato (proporzionalmente alla gravità delle violazioni), fino a che sotto una certa soglia non è più possibile lavorare; le decurtazioni possono essere recuperate attraverso una serie di interventi di ripristino delle regolarità, anch’essi di diverso valore.