Operaio muore schiacciato da una gru a Maccarese

Fonte: Collettiva 

Il giovane di 30 anni stava effettuando lavori di manutenzione nella cittadina del litorale romano. Flai Cgil e Uila: “la politica investa sulla sicurezza”

Tragedia sul lavoro ieri, 24 gennaio, a Maccarese, sul litorale romano. Un operaio specializzato di 30 anni è morto schiacciato da una gru su cui stava effettuando dei lavori di manutenzione. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della stazione di Fiumicino. Secondo quanto si apprende, la gru si sarebbe staccata dalla parte laterale del camion travolgendolo.

IL COMMENTO DEI SINDACATI

“Crediamo – scrivono in una nota congiunta Flai Cgil e Uila – che, oltre alle eventuali responsabilità da accertare, rispetto all’accaduto, ci sia una irresponsabilità politica, di questo governo e non solo, rispetto agli investimenti sul tema della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in questo Paese”.

“Nel 2023 sono state 1467 le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro e il 2024 continua su questa scia di sangue. Le istituzioni non possono limitarsi a essere i certificatori delle morti che quotidianamente avvengono nel nostro Paese, ma devono farsi parti attive di un processo di ‘azzeramento’ delle morti sul lavoro attraverso prevenzione formazione e vigilanza”.

Morti sul lavoro, perchè tanto stupore ? Podcast di Diario Prevenzione – 14 settembre 2023 – Puntata n° 112

 

 

In questa puntata parliamo di

– E’ una pratica diffusa di organizzazione del lavoro basata sull’ “informalità maligna” ad avere ucciso i 5 lavoratori di Brandizzo ?
– I ricercatori dell’IWH creano una tabella di marcia per la ricerca sull’intelligenza artificiale che dà priorità alla salute dei lavoratori
– OLTRE LA RETE: Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale – Molfetta (BA), 28 settembre 2023
– La posta in gioco della classe operaia nella lotta contro il riscaldamento globale

a cura di Gino Rubini

 

Aumentano le vittime sul lavoro e il governo Meloni li uccide una seconda volta

Vite spezzate sui cantieri e nelle industrie per puro profitto, mentre la destra dimezza gli aiuti alle famiglie

 

Fonte: areaonline.ch

Autore : Loris Campetti che ringraziamo

 

Puoi precipitare da un’impalcatura mentre lavori in subappalto, magari per un’opera finalizzata a raggiungere un obiettivo previsto dal Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza).
Se stavi lavorando al nero non avrai un nome né un numero nella lista dei morti sul lavoro, forse si dirà che sei morto di freddo o di cancro, oppure il tuo corpo verrà fatto sparire come è successo durante la ricostruzione seguita al terremoto nelle Marche.
Puoi essere travolto da un Suv mentre pedali, zaino in spalla, con la pizza da consegnare a un cliente all’indirizzo che ti ha comunicato un algoritmo.
Puoi finire sotto il trattore rovesciatosi mentre ari un campo in zona collinare, oppure puoi precipitare da una gru mentre carichi container su una nave. O risucchiata da una macchina tessile, o arso vivo in fonderia, o mentre fai esperienza in fabbrica come studente nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
Ma puoi morire anche guidando un camion, o semplicemente la tua utilitaria mentre vai al lavoro assonnato o sfinito dal lavoro cerchi di tornare a casa.

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Friuli Venezia Giulia, le morti sul lavoro sono triplicate

Fonte Collettiva

Nel primo semestre 2023 già tredici vittime. L’anno scorso furono quattro. Villiam Pezzetta (Cgil): in atto una “forte recrudescenza, proseguita purtroppo nel periodo estivo, anche a causa dell’emergenza maltempo e degli interventi straordinari ad essa legati”

La morte di due giovani finanzieri del Soccorso Alpino di Tarvisio non è purtroppo una tragedia isolata. Lo dimostra, e denuncia, la Cgil del Friuli Venezia Giulia, sulla scorta dei dati Inail più aggiornati. Già prima delle cadute dai tetti che hanno funestato la fine di luglio e della tragedia di Tarvisio, costata la vita ai due soccorritori della Guardia di Finanza che si stavano addestrando in parete, l’andamento degli infortuni mortali sul lavoro in Friuli Venezia Giulia mostrava un drammatico peggioramento

Le morti sul lavoro rilevate dall’Inail in regione nei primi sei mesi dell’anno sono infatti ben 13 – informa la Cgil Fvg -, tre in più degli infortuni mortali verificatisi nell’intero 2022 e più del triplo rispetto ai 4 casi del primo semestre dello scorso anno.

“I dati Inail – dichiara il segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta – rafforzano purtroppo l’allarme sicurezza, lanciato più volte dalla Cgil e dagli altri sindacati negli ultimi mesi, caratterizzati da una forte recrudescenza dell’andamento infortunistico, proseguita purtroppo nel periodo estivo, anche a causa dell’emergenza maltempo e degli interventi straordinari ad essa legati. Di ben scarsa consolazione, vista l’impennata dei casi mortali, la flessione nel numero totale di infortuni denunciati in regione, in calo dell’11 per cento. Da segnalare anche come il dato regionale sia in controtendenza rispetto all’andamento nazionale, che vede invece una lieve riduzione dei morti sul lavoro rispetto allo scorso anno”.

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Bergamo. Operaio morto alla Zanetti, tragedia annunciata

Fonte : Collettiva.it

 

Lavoratore travolto da un camion in manovra. Filcams Cgil: “Rischio segnalato a gennaio”

È una tragedia annunciata l’infortunio mortale che l’8 agosto è costato la vita a un operaio della Zanetti Formaggi di Lallio (Bergamo), travolto da un camion che stava ripartendo dall’azienda. Il rischio di investimento era alto ed era stato segnalato lo scorso gennaio alla direzione della società dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della Filcams Cgil. La nota sindacale puntava il dito contro le criticità della movimentazione dei mezzi e contro il fatto che i lavoratori fossero costretti a transitare per tre passi carrai per raggiungere l’unico tornello di uscita.

“Oggi proviamo una profonda amarezza e un grande dolore – commenta Cristina Guerinoni della Filcams Bergamo, che esprime vicinanza alla famiglia del lavoratore scomparso e chiede all’azienda un incontro urgente, non appena tutti i dettagli della dinamica dell’infortunio saranno chiariti -. Il 24 gennaio il nostro Rls aveva presentato una segnalazione scritta sul rischio rilevato proprio in quell’area. Poi erano seguiti alcuni incontri con l’azienda. Si sapeva di quella criticità ed era già accaduto che alcuni dipendenti rischiassero di essere travolti dalle vetture in entrata e in uscita. Eppure oggi un operaio è morto”.

Il sindacato aveva avuto una risposta dalla Zanetti, ma poco era cambiato. L’unico accorgimento che andava adottato sarebbe stato quello di assistere l’arrivo o la ripartenza dei camion da un operatore a terra, perché parte del camminamento pedonale risulta non visibile dall’abitacolo dei mezzi. Intanto per venerdì è stata convocata un’assemblea con i lavoratori.