Autore : Franco Di Giangirolamo
Perchè? Perchè i loro veri obiettivi non sono circoscrivibili alla salute.
E anche perchè questo „gioco di società“ per il quale sono anche disponibili a pagare qualche prezzo, è impegnativo, divertente e soddisfacente per loro.
Non c’è alcun argomento, nè razionale nè emotivo che possa smuoverli dalle granitiche e quasi.ideologiche certezze nelle quali si sono arroccati e che hanno poco a che vedere con la tutela della salute individuale e collettiva, mentre sono fondamentali per forgiare nuove identità da coalizzare in un movimento contro“ il Leviatano, riconosciuto in qualunque autorità, sia essa politica, che scientifica, che economica.
Un movimento pacifico, apparentemente, ma potenzialmente eversivo (molto in sedicesima), la cui natura è stata ben compresa e da tempo dalla destra estrema in Europa.
Un movimento di persone normalissime, di diverse classi sociali, animati da un sano desiderio di partecipazione democratica e di un ruolo maggiormente protagonista che la nostra società non ha loro offerto, sia perchè le organizzazioni tradizionali (partiti, sindacati, associazionismo, etc.) non sono ritenuti abbastanza attraenti, sia perchè le istituzioni si ritengono abbastanza squalificate. Persone che hanno accumulato (e potrebbe essere diversamente?) impotenza e rabbia, perfino frustrazione, per le ingiustizie sociali, per il malfunzionamento dello stato, per la crisi economica e per „tutto ciò che potrebbe andare meglio se…“ e che, d’incanto, grazie alla pandemia, si trovano di fronte alla possibilità, finalmente, di contestare disposizioni che vengono „dall’alto“, un alto che, anche grazie ad una serie di confusioni ed errori non tutti inevitabili, ha offerto a volte argomenti comodi per aggrapparvisi.
Prima la „banalizzazione“ della pandemia contrapposta al „terrorismo“ istituzionale, poi la contestazione del confinamento, poi quello dei decessi, se con o da virus, poi il pericolo „mascherine“ con i primi movimenti di „resistenza“ (mi scuso con i partigiani per l’uso improprio di questo termine), e infine la contestazione del vaccino e la esaltazione degli effetti collaterali. In questo percorso, alimentato ad arte e su scala globale da reti diffuse di pensatori laterali e sostenute da una costellazione di pseudoscienziati, esperti e persone anch’esse in cerca di uno spazio e di una valorizzazione (forse e senza forse negategli negli ambienti specialistici e offertagli dai creduloni che sono sempre numerosi), si sono aggregate le più diverse componenti sociali di cui ognuno di noi ha fatto esperienza diretta in questi due anni.
La coesione di questo „movimento“ fluido, inafferrabile e multiforme“, credo sia garantita da alcuni modi „semplici“ quanto „errati“ di argomentare, che hanno una loro indubbia capziosità.
Il più frequente è quella che qualcuno chiamerebbe „fallacia induttiva“, che permette di trasformare una verità parziale (p. es. una notizia su un effetto collaterale) in una generalizzazione catastrofica, decontestualizzata, non relativizzata, unita alla stimolazioone delle emozioni piuttosto che del ragionmento. Questo „Cherry Picking“, che scientificamnte è una aberrazione ha un effetto abbastanza dirompente quando si è appreso come costruire falsità sulla base di verità.
L’altro metodo, che a volte sfiora il ridicolo e altre la caricatura, ma che non va preso sottogamba, è un espediente retorico, lo „Strawman Argument“, attraverso il quale si inventano letteralmente nemici e li si ingigantisce a dismisura per non contestare i reali argomenti dell’avversario. Così diventano „uomini di paglia“ contro cui accanirsi i Big Pharma, il green pass – tessera fascista- stella di David, si paventano reati di medici tali da necessitare un processo di Norimberga, tutti argomenti che servono per dare un’aura epica alla loro battaglia e renderla giusta ed inevitabile. E, soprattutto, per farli sentire non più leoni da tastera come Napalm 71 di Crozza ma eroici combattenti per la libertà.
Anche l’uso dell’Autorità va per la maggiore. Si va a caccia di nomi autorevoli nei più vari campi per spenderli come testimonials delle loro tesi. Mentre sul terreno politico è corretto aggregare posizioni omogenee da qualsiasi luogo da cui provengano, sul terreno scientifico la cosa è più delicata, perchè gli scienziati amici, più o meno titolati, hanno, come tutti gli scienziati e ricercatori del mondo, l’obbligo di documentare di fronte alla comunità scientifica le loro conclusioni in modo che siano valutate peer to peer, ovvero alla pari e non già in raduni e media di incompetenti, plaudenti e rassicurati dalla celebrità più che dal sapere scientifico.
Questa retorica sensazionale e marziale, consente agli adepti di sentirsi psicologicamente al centro di eventi storici e, quindi importanti, determinanti per la difesa della democrazia e della libertà (senza interrogarsi sul perchè i loro migliori estimatori stiano soprattutto a destra, specialmente la più estrema), di autodefinirsi illuminati e contrapposti alle pecore (coloro che non condividono le loro idee) che non vogliono capire in quanto ormai schiavi del sistema, di spacciarsi per combattenti ancora più valorosi allorchè possano dimostrare di essere discriminati e repressi.
In sostanza, molti hanno trovato una specie di ruolo sociale, un gruppo (setta?) nel quale riconoscersi e sentirsi protetto, una quasi-ideologia dalla quale dedurre la loro realtà, (indipendentemente dal fatto che coincida con la realtà), una ragione per la quale impegnarsi e sentirsi coinvolti, una quasi-religione, un pro e un anti, e sono giustamente contenti. Hanno qualcosa per cui lottare.
Mi scuso se ho stereotipato una complessità notevole, ma sono già stato troppo lungo. Chiudo dicendo che:
- c’è molto metodo dietro questa che sembra una follia
- c’è molta organizzazione scientifica dietro le reti globali che sfornano documentazione, materiali, simboli, parole d’ordine diffuse globalmente
- inutile perdere tempo com argomentazioni scientifiche e razionali per convincere le brave persone coinvolte a vaccinarsi: non gliene frega niente
- il movimento si smonterà tra non molto tempo, ma le motivazioni che l’hanno alimentato non scompariranno così velocemente come gli obiettivi apparenti.Penna Rossa, per favore e sottolineate le ca…..te che ritenete abbia scritto.
17.9.2021
Berlin Franco Di Giangirolamo