La Legge della Regione Lazio per la promozione di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

La Regione Lazio si è dotata di una Legge per la Promozione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro. L’esigenza di una norma che stabilisca compiti, ruoli e funzioni della Regione , delle Regioni è più che mai sentita dopo il percorso confuso con il quale si è arrivati all’approvazione della Legge 215/2021.

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La proposta sbagliata dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio D’Amato.

 

L’annuncio dell’assessore alla Sanità del Lazio D’Amato: «La Regione sta studiando il modo per contestare ai No vax le spese per le cure mediche»
«Queste persone che rifiutano la vaccinazione mettendo a rischio le libertà altrui devono assumersi la responsabilità delle proprie scelte e azioni fino in fondo»  «Chi finisce in terapia intensiva e ha rifiutato il vaccino deve pagarsi il ricovero»

< fonte open.online >

Ancora una volta prima di lanciare uno slogan riflettiamo a fondo su cosa stiamo facendo. La caratteristica del SSN italiano è quella della universalità della prestazione che non richiede per l’accesso alle cure, quali che esse siano, un pagamento. Il mantenimento del SSN avviene attraverso il pagamento delle tasse. Se si decide di fare pagare il costo della terapia intensiva a quei cittadini che non hanno voluto vaccinarsi e si sono ammalati di COVID, una specie di sanzione richiesta a gran voce da tanti, si apre un varco ed una discontinuità rispetto alla caratteristica fondamentale del SSN, quello della universalità della prestazione.

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RIDER: NEL LAZIO LA PRIMA LEGGE A TUTELA DEI LAVORATORI DIGITALI

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FONTE REGIONE LAZIO 

Approvata nel Lazio la prima legge in Italia a tutela dei lavoratori digitali. La legge riguarda non solo i rider, i fattorini che consegnano cibo a domicilio, ma una più vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata da app. Nel Lazio i lavoratori digitali sono migliaia, 7 mila sono impiegati dalle piattaforme di food delivery

20/03/2019 – Approvata nel Lazio la prima legge in Italia a tutela dei lavoratori digitali. La legge riguarda non solo i rider, i fattorini che consegnano cibo a domicilio, ma una più vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata da app. Nel Lazio i lavoratori digitali sono migliaia, 7 mila sono impiegati dalle piattaforme di food delivery.

La legge è composta da tre capitoli e quindici articoli. Il testo:

  • riconosce la tutela dei lavoratori in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali;
  • assicura la formazione in materia di sicurezza;
  • dispone a carico delle piattaforme l’assicurazione per infortuni, danni a terzi e spese di manutenzione per i mezzi di lavoro;
  • Introduce norme sulla maternità e sulla previdenza sociale;
  • ribadisce il rifiuto del compenso a cottimo e introduce un’indennità di prenotazione nel caso in cui il mancato svolgimento dell’attività di servizio non dipenda dalla volontà del lavoratore.

Per la definizione della paga base e premialità si rimanda alla contrattazione collettiva, superando l’attuale situazione in cui sono esclusivamente i datori di lavoro a dettare le condizioni economiche.