Belgio: FPS Economy pubblica uno strumento per l’analisi dei rischi psicosociali

 

Fonte: Etui.org

Il Servizio pubblico federale belga (SPF) per l’occupazione, il lavoro e il dialogo sociale ha sviluppato un metodo basato su questionari che consente ai datori di lavoro di effettuare un’analisi dei rischi psicosociali in modo indipendente.

Una politica di prevenzione segue uno schema prestabilito, che parte dall’inventario e dall’analisi dei rischi presenti sul luogo di lavoro. In base alla natura delle attività svolte e ai rischi specifici da controllare, il datore di lavoro dovrà poi determinare le misure preventive da adottare nella propria azienda. In questo contesto, il questionario sviluppato dall’FPS Occupazione può essere utilizzato per identificare e valutare una categoria di rischio molto specifica: i rischi psicosociali.

Basato sul noto modello “ Domande lavorative – Risorse ”, il questionario sonda le richieste che il lavoro pone all’individuo e le risorse messe a disposizione dall’azienda. Secondo il modello, il lavoro sarà fonte di stress per l’individuo quando c’è uno squilibrio tra richieste e risorse – e più precisamente quando le richieste di lavoro superano le risorse dell’individuo. Le richieste e le risorse riguardano l’organizzazione del lavoro, il contenuto del lavoro, le condizioni di lavoro, le condizioni di vita lavorativa e le relazioni interpersonali sul lavoro.

Lo strumento è composto da quattro documenti: una guida per l’utente che descrive le varie fasi dell’indagine e dell’elaborazione dei dati, il questionario stesso composto da un centinaio di domande a scelta multipla, un modello Excel per l’elaborazione dei dati e un altro modello dimostrativo che mostra come si presenta un’analisi una volta inseriti i dati. Utilizzando questi documenti, i datori di lavoro possono effettuare una valutazione del rischio psicosociale da soli o in collaborazione con un consulente in prevenzione psicosociale.

Si ricorda che i datori di lavoro sono tenuti a valutare e prevenire i rischi ai quali sono esposti i dipendenti all’interno dell’azienda. Questi principi generali sono sanciti nella direttiva quadro sulla salute e sicurezza sul lavoro (89/391 CEE). Esistono poi una serie di “direttive derivate” che specificano come i principi generali di prevenzione vengono trasposti a determinate famiglie di fattori di rischio, in particolare attraverso la fissazione di requisiti minimi. Ciò è stato fatto, ad esempio, per i rischi fisici (2002/44/CE sulle vibrazioni, 2003/10/CE sul rumore, ecc.), per i rischi biologici (2000/54/CE) o per i rischi chimici (2009/148/CE). CE sull’amianto, 2004/37/CE sulle sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, ecc.). Tuttavia, ad oggi, nessuna direttiva europea sulla salute e sicurezza sul lavoro menziona esplicitamente i rischi psicosociali. Solo la direttiva sul miglioramento delle condizioni di lavoro nell’ambito del lavoro tramite piattaforma, ancora in fase di proposta, li menziona in uno dei suoi articoli, senza definirli.

Lo strumento può essere scaricato gratuitamente dal sito web FPS Employment .