FONTE RASSEGNA.IT
Due impiegati morti intossicati da una fuga di gas. Solidarietà dei sindacati alle famiglie. “Non sono a rischio solo i tradizionali settori manifatturieri, ma anche gli altri”. La Fp Cgil accusa: mancati investimenti, tagli e “leggerezza” su sicurezza
Tragedia del lavoro, questa mattina ad Arezzo, dove due impiegati dell’Archivio di Stato hanno perso la vita in seguito alla fuga di un gas inodore, l’argon. Le due vittime (Piero Bruni e Filippo Bagni) erano scese in un ripostiglio per un controllo, dopo che era scattato l’allarme antincendio nell’edificio. Un terzo impiegato è intossicato.
“Quando è scattato l’allarme – ricostruisce l’agenzia Adnkronos – i due impiegati sono scesi nel piccolo locale dove si trova la centralina dell’impianto per verificare l’accaduto. Nel locale sarebbe avvenuta la fuga del gas che avrebbe saturato l’ambiente provocando la morte di due impiegati, caduti a terra dopo aver perso conoscenza. I colleghi di lavoro, insospettiti dal mancato rientro in ufficio di Bruni e Bagni, sono andati a cercarli. Sarebbe stato il centralinista ad avvisare un altro collega che è sceso nel locale e ha trovato i due impiegati distesi sul pavimento privi di sensi. Il terzo impiegato – ricostruisce ancora l’agenzia – ha risentito anche lui degli effetti dell’argon, ma è riuscito ugualmente a chiamare i soccorsi. In breve tempo sono arrivati i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno praticato sul posto il massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare e i due impiegati sono giunti morti in ospedale. Il terzo impiegato è stato trasportato al pronto soccorso per accertamenti”.
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