Virus « exotiques » en France : un sujet plus que jamais d’actualité

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Yannick Simonin, Université de Montpellier

Virus Usutu, virus Zika, virus du chikungunya ou de la dengue… Au cours des dernières années, ces noms aux consonances exotiques se sont fait une place dans les médias français.

Et pour cause : responsables de maladies qui ne sévissaient jusqu’à présent que dans des régions éloignées, ces virus sont en train de s’extraire des régions où ils ont longtemps été endémiques pour partir à la conquête de notre planète. La France n’est pas à l’abri de cette menace, ni dans les outre-mer ni dans les régions métropolitaines, comme en témoignent les implantations en cours de certains de ces virus autour de l’arc méditerranéen.

Alors que l’année 2022 a vu exploser en France métropolitaine les cas de dengue « autochtones » (autrement dit contractée en métropole), et qu’une infection – elle aussi autochtone – par le virus du Nil occidental a été détectée pour la première fois en Nouvelle-Aquitaine, où en est la situation ? Quels sont les virus à surveiller en priorité ?

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La scuola tra interventi educativi e cani poliziotto

Fonte : Volerelaluna che ringraziamo

Autore: Leopoldo Grosso

È accaduto in Val di Susa: una scuola superiore, un allarme antincendio che scatta, i controlli antidroga nelle aule, nessuna sostanza trovata e un professore che finisce denunciato e censurato per avere denunciato l’accaduto su Facebook. Non è, peraltro, un evento eccezionale, ma solo uno dei tanti blitz delle forze dell’ordine all’interno delle aule scolastiche su tutto il territorio nazionale.

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“…e dopo il COVID? Proteggere la salute e l’ambiente per prevenire le pandemie e altri disastri”

Segnalazione Libro

 

-Quale prevenzione è possibile? Come proteggere salute e ambiente?

Anche se la COVID-19 ci ha insegnato che occorre mettere la Salute al centro di qualsiasi “transizione” che punti alla sostenibilità sociale ed ecologica, occorre fare molta attenzione, perché esistono diversi gravi rischi. In primo luogo, perché si può confondere la Salute con la felicità e la bellezza, come sembra suggerire il bombardamento quotidiano della pubblicità. Poi, perché è assai comune pensare che la Salute sia un fatto personale.

In realtà, il “patrimonio” del nostro corpo ci permette la relazione con l’esterno (gli altri, la cultura e l’ambiente). Solo con questa consapevolezza si può organizzare una prevenzione niente affatto velleitaria e non rimandabile, anche e soprattutto per affrontare le sfide globali che purtroppo ci attendono.

GLI AUTORI

Giovanni S. Leonardi, medico di sanità pubblica formato in Italia, Paesi Bassi e Regno Unito, dirige il gruppo di epidemiologia ambientale presso l’agenzia di sanità pubblica del Regno Unito.

Paolo Lauriola, medico, epidemiologo già responsabile dell’Unità di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della USL di Modena e della Epidemiologia ambientale dell’ARPA Emilia-Romagna.

Simonetta Martorelli, medico di sanità pubblica, autore della monografia Guida ai Servizi d’Igiene Ambientale del 1981, e già direttore del Dipartimento Materno Infantile della ASL RM B a Roma per i servizi ospedalieri e territoriali.

Jan C. Semenza, epidemiologo medico, è stato il capo del programma sui determinanti della salute presso il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dove ha diretto il lavoro sui determinanti ambientali e sociali delle malattie infettive.

 

Politicamente – Prospettive e valori del pensiero democratico

  • Editore: Intra S.r.l.s. (26 febbraio 2022)
  • Lingua: Italiano
  • Copertina flessibile: 236 pagine
  • epub 9,99– cartaceo 19,99
  • ISBN-13: 9791259913128

Etui -Manuale per i rappresentanti dei lavoratori europei

Questo manuale di formazione, in lingua francese,  affronta due gravi forme di ostruzione che una direzione aziendale può utilizzare per bloccare il flusso di informazioni. Prima di tutto, la direzione può qualificare le informazioni come “riservate”, vietando così al comitato aziendale europeo (CAE) di condividere queste informazioni con altri (inclusi i dipendenti che rappresenta i comitati aziendali locali). La direzione può anche utilizzare la clausola specifica della normativa (articolo 8 della direttiva CAE di rifusione e il suo recepimento nella legislazione nazionale) che le consente di non divulgare affatto le informazioni, perché la divulgazione di tali informazioni potrebbe danneggiare l’azienda.

In pratica, come mostrano i risultati del recente sondaggio dei membri CAE, molti CAE incontrano serie difficoltà nell’esercizio dei loro diritti legali fondamentali e nell’adempimento della loro missione. In questo manuale, spiegheremo come i comitati aziendali possono distinguere tra richieste giustificate e ingiustificate della direzione, come possono contestare gli argomenti della direzione se la direzione tenta di utilizzare queste clausole in modo inappropriato e come i CAE possono impedire che ciò accada di nuovo in futuro.