L’indicibile opzione nucleare

Abbiamo ripreso questo articolo da Salute Internazionale che ringraziamo

L’ approccio basato sulla deterrenza nucleare non può mai essere esente da rischi e le conseguenze del fallimento di questa strategia sarebbero catastrofiche. Questa presa di coscienza dovrebbe portare sempre più nazioni a firmare e ratificare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

Il 27 febbraio 2022, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di porre le forze nucleari russe in “regime speciale di servizio di combattimento”. Questa decisione ha aumentato lo stato di allerta delle forze nucleari russe da una condizione in tempo di pace a uno stato pre-combattimento, creando le condizioni legali per ogni ulteriore istruzione di lancio di missili.

Presumibilmente la mossa di Putin ha lo scopo di creare paura e incertezza, intensificare la pressione sull’Ucraina e sui membri dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), ridurre la resistenza agli attacchi russi in Ucraina ed ottenere concessioni nei negoziati. Ma queste minacce rappresentano un’escalation assolutamente inaccettabile della sua invasione dell’Ucraina. La minaccia delle armi nucleari aumenta le tensioni e accresce l’ansia e lo stress che ogni soldato, combattente della resistenza, civile e politico sta vivendo. È probabile che questa minaccia influisca anche sull’analisi e sui processi decisionali di tutte le parti in conflitto. In effetti, la storia ci ha mostrato i rischi che questo tipo di situazioni può comportare.

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