LA NUOVA DIRETTIVA CANCEROGENI 2019/13

ASSOCIAZIONE AMBIENTE LAVORO
C.I.I.P.
COMUNE DI MILANO

LA NUOVA DIRETTIVA CANCEROGENI 2019/13

Mercoledì 6 giugno 2019

Ore 9.00-13.00 Milano, Acquario Civico

Viale Gadio 2

L’emanazione della nuova direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, che modifica la direttiva 2004/37/CE, introduce novità molto interessanti sulle quali è aperto un dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Questo workshop vuole rappresentare un momento di discussioni tra tutti gli attori coinvolti.

PROGRAMMA LAVORI

Il futuro della produzione in Europa. Scenario tecnologico: implicazioni occupazionali dell’automazione radicale

FONTE  EUROFOUND.EU 

Questo rapporto esamina l’impatto dell’applicazione accelerata delle tecnologie di automazione e digitalizzazione sulla struttura salariale e dei compiti dell’occupazione in Europa. Nonostante l’alto livello di incertezza di queste proiezioni, il contributo di questo rapporto è quello di estendere l’analisi oltre la semplice sostituzione tecnologicamente fattibile dei lavoratori con macchine incorporando alcune analisi economiche . Ciò include la fattibilità macroeconomica del costo dell’investimento dell’automazione, gli effetti moltiplicatori della perdita di domanda – non solo a causa della perdita di posti di lavoro iniziale, ma anche a causa del passaggio da altri redditi da lavoro – e della creazione di posti di lavoro nella catena di approvvigionamento che emana dall’aumento della domanda di attrezzature per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). L’analisi è condotta utilizzando il modello macroeconometrico E3ME, che fornisce informazioni sugli impatti settoriali, insieme al modello di estensione del mercato del lavoro di Warwick per l’analisi occupazionale. Un’ulteriore analisi degli sviluppi occupazionali in Europa è condotta utilizzando il monitoraggio europeo per l’occupazione di Eurofound.

DOWNLOAD DEL VOLUME (PDF 1 MB)

L’Agenzia Europea per la salute e la sicurezza nel lavoro celebra 25 anni di attività

Celebriamo 25 anni di lavoro congiunto per un’Europa sana e sicura

Nel 2019 l’EU-OSHA celebra 25 anni di collaborazione con la sua vasta rete di partner per rendere l’Europa un luogo in cui il lavoro è più sicuro e più sano.

Questo volantino rappresenta un buon punto di partenza per sapere di cosa si occupa l’Agenzia: evidenzia i principali obiettivi dell’EU-OSHA, il suo metodo di lavoro tripartito, i partner e i beneficiari principali.

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Canada : artrite sul posto di lavoro, risorse per pazienti dai pazienti

L’Istituto canadese per il Lavoro e la Salute ( IWH ) ha promosso una ricerca sugli impatti che il lavoratore subisce dopo una diagnosi di artrite. Riteniamo opportuno socializzare questa esperienza  che nonostante sia stata sviluppata in un contesto giuridico e istituzionale  diverso dal nostro rappresenta comunque una ricerca di soluzioni organizzative e pratiche interessanti.

Anche al CAPA siamo pazienti. Sappiamo che una diagnosi di artrite significa cambiamenti sul lavoro. Affrontare i cambiamenti può essere una sfida al meglio. Potresti chiederti cosa puoi fare per renderti le cose più facili mentre lavori. O su ciò che il tuo datore di lavoro può fare per aiutarti. O se dovessi anche dire a qualcuno al lavoro della tua artrite. Per aiutarti a rispondere a queste domande, abbiamo sviluppato le risorse di seguito.

Queste risorse sono state anche esaminate da un esperto nel campo della ricerca per comprendere la partecipazione all’occupazione di persone che vivono in condizioni croniche invalidanti, il dottor Arif Jetha , uno scienziato associato presso l’Institute for Work & Health. Visualizza il profilo del Dr. Jetha qui .

VEDI I REPORT E LE BROCHURE A QUESTO SITO >>  CAPA 

 

Ancora trame da parte delle imprese che producono amianto per screditare scienziati e movimenti che lottano per la messa al bando dell’amianto. In questo report la Presidente del Segretariato internazionale per la messa al bando dell’amianto denuncia un’azione di intelligence finanziata dalle industrie dell’asbesto su scala internazionale:

17 aprile 2019

Dietro la cortina bianca

Nelle ultime settimane sono stati segnalati sviluppi che fanno luce sulle macchinazioni di persone che lavorano per conto dell’industria internazionale dell’amianto per proteggere i mercati dell’amianto a scapito della sicurezza pubblica e della salute sul lavoro; i metodi utilizzati da loro per contrastare la crescita del divieto di attivismo dell’amianto includevano la sorveglianza segreta sui sostenitori, gli attacchi agli esperti medici e la messa in servizio e la pubblicazione di “scienza” su misura.

Nel marzo del 2019, un dossier pubblicato su Internet rivelò i dettagli di un’operazione di spionaggio durata quattro anni, nome in codice “Project Spring”, pagata da “parti interessate dell’industria dell’amianto con connessioni con il Kazakistan” che spiava il divieto di attivisti dell’amianto in Europa, Asia e Nord America. 1Un agente britannico, impiegato da un’agenzia di intelligence aziendale con sede a Londra, è stato incaricato di eseguire le istruzioni di figure indistinte associate con l’Unione dell’industria del cemento crisotilo (Kazakistan), Kostani Minerals JSC – che gestisce l’unica miniera di amianto di crisotilo di Kazaksthan – e l’International Chrysotile Association (ICA), da decenni il portavoce di interessi globali sull’amianto. In una recente lettera, vietata la campagna contro l’amianto in Vietnam, inviata ai membri dell’Assemblea nazionale, l’ICA e la Vietnam Roofing Association – un gruppo di lobbisti domestici – sono stati accusati di diffondere “false dichiarazioni sull’amianto crisotilo” e “informazioni false e scorrette e dati sugli effetti nocivi dell’amianto bianco “in Vietnam; fornire informazioni inesatte e obsolete;2

L’articolo prosegue alla fonte su LKA Blog 

INRS. REFERENCES IN OCCUPATIONAL HEALTH N 157

Numero 157 della rivista References in Occupational Health
Revisione trimestrale per le parti interessate dei servizi di medicina del lavoro
Il lavoro notturno, che colpisce il 20% della popolazione mondiale, è sospettato di promuovere il cancro al seno nelle donne. Ma cosa dicono gli studi su questo argomento? Trova in questa edizione una rassegna di letteratura dedicata a questo problema. Inoltre, un inventario delle pratiche riguardanti il ​​monitoraggio biologico delle esposizioni professionali agli agenti chimici.

INRS. REFERENCES IN OCCUPATIONAL HEALTH N 157

IX° Convegno Nazionale SIPISS – Ambienti di lavoro in evoluzione Nuove prospettive per la psicologia e la medicina del lavoro 

FONTE C.I.I.P 

IX° Convegno Nazionale SIPISS – Ambienti di lavoro in evoluzione 
Nuove prospettive per la psicologia e la medicina del lavoro

Camera del Lavoro, Corso di Porta Vittoria 43, Milano 
giovedì 9 Maggio 2019 – ore 8:45-13:00

Convegno SPISS (con patrocinio ANMA)

8:45 – registrazione

9:15 – apertura lavori

9:30-9:50 Francesco Chirico
“I primi anni di attività della rivista interdisciplinare di sanità pubblica della SIPISS”

9:50-10:10 Susanna Cantoni
“Il lavoro che cambia: nuove sfide per la promozione del benessere”

10:10-10:40 Franco Pugliese e Giuseppe Ferrari
“Linee di indirizzo per la gestione dei disturbi mentali sul luogo di lavoro: SIPISS in collaborazione con l’Associazione di Medici occupazionali di Piacenza e Lodi”

10:40-11:00 pausa con coffee break gratuito

11:00-11:20 Balduino Simone
“I veicoli dotati di dispositivi che influiscono sulla guida (ADAS) e Sicurezza sul Lavoro: fattori di rischio correlati e misure di sicurezza”

11.20-11.50 Mauro Valsiglio e Stefano Giordani
“La promozione del benessere e il miglioramento degli stili di vita negli ambienti di lavoro”

11.50-12:10 Angelo Sacco
“Ambienti di lavoro smart e i rischi per il lavoratore: tra valutazione e sorveglianza”

12:10-12.40 Tavola rotonda

12:40-13:00 Verifica Crediti ECM

scarica la locandina

www.sipiss.it  | segreteria@sipiss.it

Tristi Cronache Ricorrenti 10 – 15 aprile 2019 –

Incidenti sul lavoro 15 aprile 2019

Incidenti lavoro: operaio muore schiacciato da gru

http://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2019/04/15/incidenti-lavoro-operaio-muore-schiacciato-da-gru_cb1a9558-3d40-4cb5-9ea6-54c08140f946.html

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Incidenti lavoro, muore autotrasportatore a Treviso

È stato investito da un escavatore durante le operazioni di scarico di un rimorchio.

https://www.rassegna.it/articoli/incidenti-lavoro-muore-autotrasportatore-a-treviso

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INRS ha progettato un prototipo di manichino digitale che simula in parte la variabilità dei movimenti a causa dell’affaticamento muscolare dell’operatore.

 

FONTE INRS

Segnaliamo questo studio INRS .

Studio INRS: un prototipo di manichino digitale che integra la variabilità del movimento dovuta all’affaticamento muscolare dell’operatore
Progettazione di workstation
INRS ha progettato un prototipo di manichino digitale che simula in parte la variabilità dei movimenti a causa dell’affaticamento muscolare dell’operatore.

Obiettivo: incoraggiare i progettisti a pensare meglio alle workstation.

I manichini digitali sono dotati di un software che simula in 3D l’attività di un operatore sulla sua postazione di lavoro. Sono utilizzati nella progettazione di postazioni di lavoro in molti settori di attività, in particolare nel settore (aeronautico, automobilistico, ecc.). Un vero e proprio vantaggio per la prevenzione dei rischi professionali, questi software consentono di anticipare i movimenti dell’operatore e stimare alcuni vincoli fisici associati (sforzi, posture, dispendio energetico, disagio, ecc.). Tuttavia, se tengono conto di alcune differenze tra individui, come l’altezza, questi modelli sono totalmente inconsapevoli della variabilità dei movimenti della stessa persona durante il giorno.

Per sviluppare questo software, l’INRS ha condotto uno studio tra il 2014 e il 2018 in collaborazione con l’Istituto di sistemi intelligenti e robotica (ISIR). Ha portato alla creazione di un prototipo di manichino digitale che incorpora parte di questa variabilità.

INRS  ha progettato un prototipo di manichino digitale che simula in parte la variabilità dei movimenti a causa dell’affaticamento muscolare dell’operatore

 

Documenti di valutazione del rischio e prevenzione: criticità e opportunità

Sono disponibili le presentazioni del Convegno che si è celebrato a Milano il 5 aprile 2019

Documenti di valutazione del rischio e prevenzione: criticità e opportunità

Aula Magna Clinica del Lavoro, via S.Barnaba 8 Milano
venerdì 5 aprile 2019 ore 9:00-17:30

Fondazione IRCCS Cà Granda (2° evento da Esperienze di Ergonomia)

PER LEGGERE LE PRESENTAZIONI VAI ALLA FONTE C.I.I.P

 

Newsletter Medico Legale Inca n° 7/2019

Numero 7/2019

I rischi lavorativi nell’industria farmaceutica

Nell’ultimo numero della rivista ISL è stato pubblicato un approfondimento  dedicato ai rischi lavorativi nell’industria farmaceutica. Di questo interessante lavoro riprendiamo i temi che possono essere utili alla nostra attività di tutela.

L’industria farmaceutica italiana si caratterizza  per un tessuto di imprese di dimensioni prevalentemente medio-piccole, altamente specializzate .La presenza farmaceutica è fortemente concentrata in cinque Regioni: Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Veneto che da sole determinano quasi il 90%  dell’occupazione totale.

Secondo gli ultimi dati in Italia operano oltre 2100 aziende specializzate nella produzione di medicinali e vaccini, il 40% è a capitale italiano.

Le principali lavorazioni svolte dalle aziende del comparto  possono essere elencate come segue:

1)      Procedure comuni per la produzione di ogni tipo di forma farmaceutica, ad esempio pesate dei principi attivi ed eccipienti, pulizia-sterilizzazione degli impianti  di lavoro;

2)      Produzione di forme farmaceutiche solide;

3)      Produzione di forme farmaceutiche liquide;

4)      Produzione di forme farmaceutiche semi-solide;

5)      Linee di confezionamento delle differenti forme farmaceutiche.

 

I principali rischi professionali potenzialmente presenti sono dovuti a:

–          Esposizione a polveri;

–          Manipolazione di materiale frangibile;

–          Esposizione a radiazioni ultraviolette (UV);

–          Impegno visivo e posturale;

–          Esposizione a rumore.

 

Esposizione a polveri

Le sostanze chimiche solide manipolate sono di due tipi: eccipienti e principi attivi.

Gli eccipienti in polvere più comuni impiegati nell’industria farmaceutica sono: glucosio, mannitolo, saccarosio, lattosio, spray-dried, amido, cellulosa microcristallina, calcio fosfato bibasico, talco, polivinil pirrolidone (PVP), coloranti naturali e sintetici.

Queste sostanze vengono anche definite inerti, in campo farmaceutico, in quanto generalmente prive di effetti farmacologici ed hanno un diametro particellare compreso fra 0,1 e i 1000 mm e oltre.

L’asma allergico e le dermatiti da contatto sono gli inconvenienti per gli addetti riconducibili farmacologici propri di ogni singola sostanza. Dati rilevati nel comparto riportano valori di polverosità generale e da principi attivi, della sala pesata, come i più alti riscontrati nei reparti interni.

Il rischio a carico delle vie respiratorie rappresenta l’eventualità  più comune, infatti il contatto prolungato  e cronico con esalazioni , polveri sottili, vapori, agenti chimici e preparati sintetici potrebbe  causare danni molto seri alle vie respiratori di chi lavora in tali ambienti. Può accedere che  gli addetti all’industria farmaceutica soffrano di bronchiti di origine professionale anche in maniera grave dopo esposizione a vapori nocivi , i tessuti delle vie respiratorie possono presentare irritazioni ed infiammazioni o addirittura ustioni.

Esposizione a radiazioni ultraviolette (UV)

L’impiego di radiazioni ultraviolette, raggi beta e raggi Ganna  è previsto dalla Farmacopea ma limitato al materiale che non può essere sottoposto ad altro tipo di sterilizzazione.

Durante la permanenza nelle camere sterili, ove sono accese lampade ultraviolette, i lavoratori sono esposti a radiazioni UV: Le radiazioni UV  a bassa lunghezza d’onda portano alla formazione  di ozono per reazione fotochimica con l’ossigeno dell’aria. Questo tipo di procedura è di norma attuato su materiali da medicazione o su contenitori già chiusi. Dal momento che i raggi UV sono nel complesso poco penetranti sono usati soprattutto per la sterilizzazione  degli ambienti. Infatti nei reparti in cui è necessario mantenere un grado di sterilità elevato (es. camere sterili) sono installate lampade ultraviolette alternate alle lampade per la normale illuminazione.

L’esposizione prolungata a radiazioni UV può causare danni alla pelle (eritema, invecchiamento cutaneo, tumori della pelle) e agli occhi (congiuntivi, cataratta).Concentrazioni di ozono nell’aria dell’ambiente  di lavoro maggiori di 0,1 ppm possono causare bruciore agli occhi e irritazione delle vie respiratorie.

Esposizione al rumore

Le sorgenti sonore in questa fase lavorativa sono: molini, compattatori, mescolatori e granulatori. I livelli di rumore derivanti da questo tipo di macchine, anche se insonorizzate,  possono essere rilevanti.

L’esposizione continua a livelli di rumore medio-alti può essere causa di danni uditivi e di danni extrauditivi che si possono manifestare anche per esposizione a livelli inferiori a quelli per i quali la normativa prescrive particolari misure preventive.

Tutta la documentazione citata può essere richiesta alla Consulenza Medico-Legale Nazionale via e-mail all’indirizzo m.bottazzi@inca.it

Area degli allegati

SALUTE SICUREZZA LAVORO: A TRENT’ANNI DALLA DIRETTIVA CEE 391.89

 

La Direttiva 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro tra poco compirà trent’anni.

In questi tempi abbastanza tristi ove è di moda attaccare l’Unione Europea e le Istituzioni europee come fossero la causa di tutti i mali riteniamo giusto ricordare le cose buone, i grandi passi avanti che si sono fatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro grazie alla Direttiva Quadro 391.89.

La Direttiva 391.89 varata nel giugno 1989 sta per compiere trent’anni. Sarebbe bene che si facesse un bilancio sugli effetti che ha avuto questa Direttiva sulle legislazioni degli Stati membri. In Italia il recepimento della Direttiva 391.89 avvenne dal 1994 tra molte resistenze delle Associazioni datoriali, in particolare quelle delle PMI, tramite il famoso Dlgs 626.94.
Il Dlgs 626 rappresentò una rivoluzione copernicana che segnò il passaggio da una legislazione prescrittiva “comanda controlla” ( DPR 547/55 , DPR 303/56 ) ad una legislazione che interveniva nella gestione dei processi vincolando le imprese a ad elaborare una valutazione del rischio dalla quale trarre le strategie di gestione dei rischi nella produzione .
La metabolizzazione di questo cambiamento paradigmatico richiese diversi anni. In diverse realtà si instaurò una alleanza negativa tra imprese negligenti e una fascia di consulenza di basso profilo morale e professionale che invece di predisporre efficaci strategie di valutazione e gestione dei rischi dilapidarono tempo e risorse per erigere muri di carte per dimostrare l’adempimento burocratico della norma.

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Giuseppe D’Onofrio: “La strage permanente”

 

E’ un fatto importante che la Rivista il Mulino, nella versione online, pubblichi un articolo di Giuseppe D’Onofrio che porta il titolo “La strage permanente”.
Gli operai della Lamina sono quattro dei 786 lavoratori morti nel 2018 per infortuni sul lavoro. Sulla base dei dati Inail, sono le regioni del Nord – in testa Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto – ad aver pagato nel 2018 il prezzo più alto per infortuni mortali sul lavoro con il 40,8% sul totale nazionale. A seguire sono le regioni dell’Italia meridionale e centrale, con delle percentuali pari rispettivamente al 30,4% e al 28,7% del totale nazionale. I settori economici dove si registra il maggior numero di infortuni mortali sono le costruzioni, le attività manifatturiere e il trasporto e magazzinaggio. Gli infortuni mortali colpiscono principalmente lavoratori nelle fasce di età comprese tra i 55 e i 64 anni (34,4% del totale) e tra i 45 e i 54 anni (29,4% del totale). Si tratta quindi di lavoratori adulti, con esperienza lavorativa pregressa, la cui maggiore esposizione al rischio è legata soprattutto al grado di deterioramento fisico e psicologico prodotto dal lavoro e dall’invecchiamento.L’articolo individua le ragioni del perseverare di questo dato tragico : “Quella degli infortuni mortali è una vera e propria mattanza alimentata da competitività, precarietà e modelli sempre più flessibili di organizzazione del lavoro e della produzione. La salute e la sicurezza dei lavoratori, ossia la protezione contro gli incidenti e le malattie professionali, sembrano essere sempre più subordinate alla salute dei bilanci e alla sicurezza del profitto aziendale.”

Giuseppe D’Onofrio “La strage permanente” Il Mulino online”

Ecoscienza 1/2019

FONTE ECOSCIENZA

In questo numero:

L´AMBIENTE FA SISTEMA
Situazione e prospettive della tutela dell´ambiente in Italia a due anni dall´attivazione del Sistema nazionale a rete di protezione dell´Ambiente (Snpa).

Sono passati due anni dall’attivazione del Sistema nazionale a rete di protezione dell’ambiente (Snpa). Molta strada è stata fatta, nella direzione di dare al paese una tutela ambientale più omogenea e più qualificata, grazie all’accresciuta collaborazione tra Ispra e le Agenzie ambientali regionali e delle Province autonome.

Molta strada, però, resta ancora da fare. L’inedita forma del “Sistema a rete” porta con sé un dibattito aperto sulla migliore forma di governance da adottare, le diseguaglianze tra realtà territoriali partite da situazioni molto diversificate non possono certo dirsi superate, il ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi e l’incertezza relativa alle forme di finanziamento del Sistema indicano che il percorso è tutt’altro che compiuto.

La prima Conferenza nazionale del Snpa (Roma, 27-28 febbraio 2019) è un’occasione importante per confrontarsi – all’interno del Sistema e con i tanti interlocutori esterni – sullo stato e sulle prospettive della tutela ambientale in Italia. Un appuntamento per fare sintesi di quanto fino a oggi sviluppato, ma soprattutto per interrogarsi sul futuro e su come rispondere alle attese e alle richieste – che sempre più forti arrivano dalla società – di competenza, professionalità, terzietà, innovazione in campo tecnico e scientifico.

La Conferenza nazionale – che è stata preceduta da una serie di eventi preparatori, che hanno contribuito a impostare e arricchire di stimoli e di proposte il lavoro di Ispra e delle Agenzie  – è quindi un nuovo punto di partenza per il Sistema nazionale di protezione dell’ambiente: un Sistema che è già realtà e al tempo stesso è in divenire, un Sistema che vuole e deve essere un punto di riferimento imprescindibile per la tutela dei diritti e per la sostenibilità.

Altre novità nelle rubriche Legislazione news, Osservatorio ecoreati, LibriEventi

Vai a Ecoscienza 1/2019, versione sfogliabile 

Scarica Ecoscienza 1/2019 (pdf)

Francia. Inrs: Benzodiazepine e Lavoro

Fonte INRS

Un articolo nella revisione delle referenze in medicina del lavoro
INRS ha appena pubblicato un aggiornamento sulle benzodiazepine e sul lavoro, una delle famiglie di farmaci psicotropi più utilizzate in Francia. Nella brochure sono presentati i dati sull’uso e l’impatto delle molecole ansiolitiche e ipnotiche. Vengono quindi fornite varie raccomandazioni affinché i servizi di medicina del lavoro possano proporre misure preventive, sia collettivamente che individualmente.

L’ARTICOLO

 

Cina: un’altra esplosione mortale in Jiangsu ha ucciso almeno sette persone

FONTE CHINA LABOUR BULLETTIN

[ TRADUZIONE GOOGLE TRANSLATOR ]

Appena dieci giorni dopo la massiccia esplosione in una fabbrica chimica a Jiangsu che ha ucciso almeno 78 persone , un’altra esplosione in una fabbrica nella stessa provincia ha ucciso sette persone e ferito altre cinque, una in modo critico.

Screenshot del filmato riportato sul sito dell’esplosione di domenica che circola sui social media cinesi

L’esplosione alla Han Ding Precision Metal Co., una fabbrica di ricambi auto di proprietà di Taiwan a Kunshan, è avvenuta domenica mattina. L’ account ufficiale Weibo del governo di Kunshan ha affermato che la fonte dell’esplosione era un container di spedizione che era stato riempito di rottami metallici. Il fuoco risultante è stato portato sotto controllo entro le 10:00 del mattino, ha aggiunto.

Han Ding Precision Metal è stata fondata nel 2004 e impiega circa 2.500 dipendenti nella produzione di accessori e leghe per la conduzione elettrica. Lo stabilimento è una filiale della Waffer Technology Corp di Taiwan.

Quattro anni fa, un’altra fabbrica di ricambi auto di proprietà taiwanese a Kunshan, Zhongrong Metal Products, è stata teatro di uno dei peggiori incidenti industriali della Cina negli ultimi anni . Un’esplosione nello stabilimento la mattina del 2 agosto 2014 ha ucciso almeno 146 persone, molte delle quali sono state ricoverate in ospedale per lunghi periodi prima di soccombere alle loro ferite.

Le autorità locali hanno affermato che la causa dell’incidente di domenica era sotto inchiesta e ha sottolineato che “la dirigenza comunale di Partito e Governo di Suzhou e Kunshan si sono subito affrettate verso il sito per supervisionare le operazioni di salvataggio e gestione degli incidenti”.

Il ministero della gestione delle emergenze (MEM) aveva promesso di condurre “un’ispezione speciale di un mese nei settori delle sostanze chimiche pericolose, delle miniere e della sicurezza antincendio” in seguito all’esplosione di Yancheng il 21 marzo.

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Tristi Cronache Ricorrenti 10

Torre Cajetani (Frosinone), due incidenti sul lavoro in poche ore: morti un 51enne e un 44enne

Due incidenti sul lavoro, purtroppo mortali, si sono verificati a distanza di poche ore l’uno dall’altro a Torre Cajetani, piccola cittadina nella provincia di Frosinone. Vittima del primo incidente un operaio di 44 anni, rimasto schiacciato da un macchinario mentre effettuava lavori di riparazione; la seconda vittima, invece, un uomo di 51 anni, precipitato da un tetto.

Fonte : continua su: https://roma.fanpage.it/torre-cajetani-frosinone-due-incidenti-sul-lavoro-in-poche-ore-morti-un-51enne-e-un-44enne/

Rapid Alert System – Weekly Report Report 14 ( Published on: 05/04/2019)

Rapid Alert System – Weekly Report
Report 14 ( Published on: 05/04/2019)
Rapid Alert System è il sistema UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana.
La Commissione non si assume alcuna responsabilità per l’accuratezza delle informazioni fornite. Nel caso in cui ulteriori informazioni ricevute da un’autorità nazionale competente in merito a una notifica già pubblicata conduca alla modifica o alla revoca delle informazioni, la Commissione includerà una rettifica o un avviso di ritiro nella prossima rassegna settimanale. Per saperne di più…
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Questa settimana abbiamo estrapolato dalla lista dei prodotti pericolosi alcune schede riguardanti inchiostri per i tatuaggi , biciclette elettriche, giocattoli 
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Altre schede sono visibili nella lista di questa settimana 

La discutibile scelta del Ministro dell’Ambiente di costituire “in solitudine” una Commissione di studio per la riforma della normativa sull’Amianto.

Pochi giorni fa è stato varato dal Ministero dell’Ambiente un Decreto Ministeriale che istituisce una Commissione di studio per la riforma della normativa sull’amianto.
Immediata la presa di posizione di AFeVA Casale Monferrato, AFeVA Emilia Romagna, AFeVA Sardegna e Fondazione BEPI FERRO di Padova.

IL COMUNICATO STAMPA 

( FONTE AFEVA )

Bologna, 5 aprile 2019

Pochi giorni fa è stato varato dal Ministero dell’Ambiente un Decreto Ministeriale che istituisce una Commissione di studio per la riforma della normativa sull’amianto.

Scarica il Decreto Ministeriale

Immediata la presa di posizione di AFeVA Casale Monferrato, AFeVA Emilia Romagna, AFeVA Sardegna e Fondazione BEPI FERRO di Padova.

Scarica il comunicato (.pdf)

Comunicato stampa

La discutibile scelta del Ministro dell’Ambiente di costituire “in solitudine” una “Commissione di studio per la riforma della normativa sull’Amianto. 
Per un approccio integrato al problema amianto

La solitaria decisione del Ministro Costa (Ambiente) di costituire una “Commissione di studio per la riforma della normativa sull’Amianto” con il compito, come dichiarato nel decreto, di effettuare una ricognizione della normativa vigente in tema di amianto, approfondire i temi connessi alla concreta attuazione della legge 257/92, elaborare una proposta sul piano normativo è metodologicamente sbagliata e rischia di produrre o un nulla di fatto, o soluzioni scorrette.
Un ampio schieramento di forze rappresentativo delle vittime, dei lavoratori e dei cittadini esposti all’amianto o potenzialmente esposti, ha sviluppato una mobilitazione importante culminata l’8 novembre scorso a Roma, portando a rappresentanti del Governo le richieste delle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL e del mondo associativo. Il centro della richiesta, oltre al merito specifico delle proposte avanzate, era ed è ancora oggi, la riattivazione della Cabina di Regia (che deve essere INTERMINISTERIALE) e che affronti a 360° la tematica AMIANTO.
Questa richiesta è stata condivisa con la Conferenza delle Regioni e con l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI).
Come è possibile affrontare la questione amianto e addirittura avanzare proposte legislative, senza affrontarne assieme ai problemi ambientali, i centrali aspetti sanitari (cura, ricerca, prevenzione) ed i temi previdenziali e indennitari per le vittime, e quindi senza il concorso del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro?
Come è possibile affrontare l’analisi delle legislazioni regionali senza il concorso delle regioni?

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Lavoro, per tagliare le tariffe Inail il Governo toglie 410 milioni alle misure anti-infortunio

– di D. Colombo e G. Pogliotti 03 aprile 2019

Per finanziarie la revisione delle tariffe Inail, che produrrà una riduzione media del 32,72% dei premi pagati dalle imprese – il governo ha attinto anche alle risorse destinate ai piani di investimento per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, che sono state tagliate complessivamente per 410 milioni nel triennio 2019-2021. Con la pubblicazione lo scorso 1 aprile dei tre decreti sul sito del ministero del Lavoro, diventa operativo l’aggiornamento delle tariffe sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali in vigore dall’inizio dell’anno.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE >>> IL SOLE 24 ORE

Regolamento UE 2019/521 che modifica classificazione etichettatura e imballaggio sostanze e miscele

 

Regolamento (UE) 2019/521 della Commissione, del 27 marzo 2019, recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (Testo rilevante ai fini del SEE.)
C/2019/2263

IL REGOLAMENTO 

USA: multinazionale Bayer-Monsanto condannata a pagare oltre 80 milioni di dollari per la vittima del glifosato

FONTE ETUI.ORG

Il 27 marzo, un tribunale federale statunitense a San Francisco, in California, ha condannato la multinazionale Bayer-Monsanto per pagare a Edwin Hardeman più di $ 80 milioni. La giuria ha votato all’unanimità. L’importo è il risarcimento ordinario di oltre $ 5 milioni per danni subiti o danni prevedibili e punitivi di $ 75 milioni per il comportamento particolarmente grave di Monsanto. La giuria non ha condannato solo la mancanza di informazioni. Ha commentato la relazione causale tra cancro e pesticida e ha considerato che quest’ultimo era un fattore sostanziale che causa la malattia. Per i giurati, non c’è dubbio che Monsanto era consapevole dei rischi e deliberatamente scelto di non informare gli acquirenti.

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COR-RENAM Emilia Romagna: Patologie da AMIANTO – Report aggiornato casi di mesotelioma al 31/12/2018 – con dati territoriali

Pubblicato il rapporto del COR-RENAM Emilia-Romagna con i dati aggiornati al dicembre 2018.
Il rapporto pubblicato, è stato completato con i dati relativi ai singoli territori dell’Emilia-Romagna sulla base di una richiesta della CGIL ER nell’ambito della Cabina di Regia del Piano Amianto.
L’analisi dei dati, è stata condotta sui 2.752 casi di mesotelioma maligno incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.

FONTE :

https://afevaemiliaromagna.org/2019/04/01/cor-renam-emilia-romagna-patologie-da-amianto-report-aggiornato-casi-di-mesotelioma-al-31-12-2018-con-dati-territoriali/

IL DOCUMENTO ELABORATO DALLA CONSULTA INTERASSOCIATIVA PER LA PREVENZIONE CIIP SUL D.LGS 81/2008 CON PROPOSTE DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO.

 

Un documento della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione su: ” IL D.LGS. n. 81/2008 DIECI ANNI DOPO “.
Nel Documento vengono prese in considerazione sia i progressi sia le criticità che sono emerse in questa decade.
L’analisi mette in luce le trasformazioni organizzative dei contesti lavorativi e del mercato del lavoro che hanno messo in crisi le metodologie tradizionali d’intervento da parte dei Servizi di Prevenzione. Il Documento contiene una serie di proposte per il migliorare il funzionamento del sistema pubblico che svolge compiti di vigilanza ed ispezione

IL DOCUMENTO 

Sondaggio Ocse: la maggior parte dei cittadini è scontenta della classe politica

FONTE : ALLEANZA ITALIANA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE – ASVIS.IT

Autore : Ivan Manzo 

Nei Paesi industrializzati cresce la sfiducia della popolazione nei confronti della politica, accusata di essere distante dai cittadini e di impostare una politica fiscale troppo a favore dei ricchi.

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Le aziende dell’industria elettronica devono fermare le malattie legate al lavoro che uccidono nel mondo milioni di persone ogni anno

 

Foto: chi paga il prezzo

La relazione annuale 2018 del Relatore speciale delle Nazioni Unite sulle sostanze tossiche delinea le conseguenze mortali dell’esposizione tossica sul posto di lavoro. Infatti, circa 2,8 milioni di lavoratori all’anno muoiono a causa di condizioni non sicure o insalubri, di una persona ogni 15 secondi e di una ogni 30 secondi dall’esposizione tossica.

Il rapporto mostra che uno dei principali fattori che contribuiscono alla morte correlata al lavoro è il cancro, che rappresenta circa il 70% delle malattie sul posto di lavoro. Questo è il più delle volte causato dall’inalazione (prevenibile) di sostanze chimiche cancerogene o dall’esposizione alle radiazioni. Sono state inoltre identificate oltre 200 diverse tossine (note) e i lavoratori esposti a queste in dosi elevate, o per un periodo prolungato, soffrono di una serie di condizioni. Come descritto dal rapporto delle Nazioni Unite, questo include:

“Le malattie polmonari debilitanti e fatali, le disabilità neurologiche e le alterazioni della riproduzione come l’infertilità e l’incapacità di portare a termine una gravidanza sono tra gli altri effetti sulla salute che affliggono i lavoratori esposti a sostanze tossiche”.

Leggi l’articolo originale qui .