Nuove modalità di accesso alle strutture ospedaliere e di prevenzione del Covid: ecco il modulo e le attività dell’Ausl Romagna

Fonte Ausl  Romagna

 

L’Ausl Romagna è al lavoro per recepire e dare applicazione alle indicazioni dell’ultima ordinanza della Regione Emilia Romagna mirata a prevenire e limitare al massimo la diffusione del contagio da Covid 19.

L’ordinanza regionale prevede che le visite ai degenti in ospedale e agli ospiti di strutture residenziali per anziani e disabili, da parte di familiari o altri soggetti, richiedano la presentazione di un’autodichiarazione che attesti di non essere sottoposti al regime della quarantena o dell’isolamento fiduciario, né di essere rientrati da meno di 14 giorni da Paesi esteri di cui sopra. Ciò a tutela della sicurezza sai di chi è accolto in una struttura e dei relativi operatori, sia di chi vi entra.

Per quanto riguarda le strutture ospedaliere  la Direzione Sanitaria aziendale ha dato disposizione in questo senso a tutti i reparti, che inoltre hanno facoltà di modulare orari e modalità di visita secondo i criteri ritenuti più congrui. Per facilitare l’autocertificazione, è stato quindi predisposto un modulo, che si trova anche qui in allegato scaricabile. Si suggerisce di arrivare alla struttura col modulo già compilato, al fine di limitare le attese. Restano ovviamente immutate le altre misure di sicurezza previste come ad esempio distanziamento, misurazione della temperatura all’ingresso da parte degli steward, igienizzazione delle mani, e si torna a raccomandare alla cittadinanza la massima collaborazione al fine di limitare il più possibile le situazioni a rischio.

Per quanto riguarda la strutture per anziani e disabili, l’autocertificazione si aggiunge alle procedure esistenti, già abbastanza rigide, finalizzate agli accessi e sul rispetto delle quali l’Azienda svolge i necessari controlli.

L’ordinanza prevede poi anche altre misure. Per quanto riguarda l’effettuazione di tamponi nasofaringei ai lavoratori dei settori della logistica e della lavorazione delle carni, l’Azienda sta prendendo contatti con le relative ditte per programmarne l’esecuzione.

Per gli stabilimenti industriali di macellazione presenti nel territorio romagnolo, si sta concordando con le aziende, l’effettuazione del tampone presso le strutture in locali idonei da esse messi a disposizione. Iniziati oggi, gli interventi proseguiranno nella prossima settimana e saranno indirizzati agli operatori dei reparti macellazione e sezionamento. Si può stimare che in Romagna i lavoratori di tali settori siano circa 3.500 con una netta prevalenza della provincia di Forlì-Cesena.

Relativamente alle aziende del settore logistica si sta ricostruendo il quadro dando la priorità alle aziende con un elevato numero di operatori anche da ditte in appalto.

Il Dipartimento di sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, attraverso i propri Servizi di vigilanza (Igiene Pubblica, Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, Sicurezza Alimentare) ha comunque già in atto un piano di controlli sul rischio Covid, al fine di verificare l’applicazione delle già esistenti misure di contrasto del contagio, e diversi controlli sono già stati eseguiti nei comparti logistica e macellazione, oltre che in alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari e strutture della grande distribuzione. Controlli effettuati, in molti casi, in collaborazione con altre Istituzioni col coordinamento delle Prefetture.

Relativamente ai cittadini stranieri provenienti da Paesi extra Schengen che rientrano in Italia, il  Dipartimento di Sanità pubblica che riceve la segnalazione, dispone l’isolamento domiciliare e attua la sorveglianza sanitaria  con periodiche telefonate mirate anche a verificarne lo stato di salute. Quelli provenienti da Paesi a maggior rischio, venivano già sottoposti a tampone di screening, misura che sarà ora ampliata, con doppio tampone, a tutti.

Relativamente al rispetto dell’isolamento domiciliare, ci si sta confrontando coi tavoli istituzionali (Prefetture) per verificare controlli più stringenti su queste, così come su tutte le persone in isolamento domiciliare che ora, a livello romagnolo, ammontano a 440 (150 a Rimini, 110 a Ravenna, 110 a Cesena e 70 Forlì).

 

Ultima modifica il Sabato, 18 Luglio 2020 14:17
a cura della AUSL della Romagna

REGGIO EMILIA. PROCESSO MEDICI DEL LAVORO: ASSOLTE CON FORMULA PIENA LE DOTTORESSE MARTINELLI E GUIDI.

17 Luglio 2020

Il 15 Luglio scorso, dopo ben 5 anni, si è concluso il processo contro gli organi ispettivi dei Servizi di medicina preventiva con una sentenza eclatante: il giudice infatti ha stabilito che “il fatto non sussiste” assolvendo con formula piena le dottoressa Marinella Martinelli e Loredana Guidi.

I fatti risalgono al 2015 quanto l’allora Presidente di Unindustria, Stefano Landi, firmò un esposto-denuncia per concussione nei confronti delle operatrici dello Spsal con l’accusa di aver arrecato minacce e danno ad alcuni medici competenti di quella che può essere considerata la più importante agenzia territoriale sui temi della sicurezza: la Check up service.
Un’agenzia che fa capo ad Unindustria, e che si avvale di diversi medici competenti per le ditte più importanti, contando un piccolo esercito di medici competenti che gestiscono la sorveglianza sanitaria per diverse migliaia di lavoratori in provincia di Reggio Emilia.

In campo c’erano gli interessi delle imprese coinvolte, a partire dall’obbligo di denuncia/segnalazione alla Direzione territoriale del lavoro, all’Ausl e all’Inail di malattie professionali riscontrate, laddove non ottemperare a tale obbligo significa compiere un reato penale.

A Reggio Emilia assistiamo alla contraddizione per cui da un lato queste segnalazioni sono pochissime, soprattutto da parte dei medici competenti, e dall’altro arrivano da parte dei lavoratori moltissime denunce di malattie muscolo-scheletriche agli arti superiori. 
Parliamo di circa 11.000 lavoratori e della prima causa in assoluto di malattia di origine professionale a Reggio Emilia come in Italia.

Il dubbio legittimamente sorto è che, dietro la denuncia di concussione a Martinelli e Guidi, ci fosse la volontà di nascondere questa verità, e cioè che sul lavoro ci si ammala spesso.
Anche a 40 anni si può diventare inidonei al lavoro, perché ritmi e carichi di lavoro sono aumentati considerevolmente e gli spazi per il recupero psico fisico sono stati annullati.

In Cgil, e in particolare al Dipartimento salute e sicurezza, si registrano quotidianamente casi di allontanamento dal lavoro senza retribuzione o di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, e quasi sempre i tentativi di reinserimento lavorativo di persone con inabilità non vengono accettate dalle aziende.

Occorre che il medico competente sia slegato dall’impresa e che imprescindibili siano i comportamenti rigorosi e scrupolosi degli operatori dei servizi di prevenzione pubblica.
Si assiste infatti ad un fenomeno che rivela tutta la debolezza di un sistema di prevenzione e di sorveglianza sanitaria che nei fatti è stato privatizzato. Quando un medico competente denuncia troppo viene allontanato e sostituito facilmente.

Ci siamo pertanto meravigliati dell’equidistanza dell’AUSL su questa vicenda, e abbiamo considerato ingiusto l’allontanamento dal servizio ispettivo di operatori esperti e così capaci.

La Cgil infine esprime un ringraziamento per il rigore professionale delle dottoresse Martinelli e Guidi che hanno tenuto alta la bandiera della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La Segreteria della Camera del Lavoro
Il Dipartimento salute e sicurezza della CGIL di RE

ISS. Epidemia Covid-19 – Aggiornamento nazionale 14 luglio 2020 – ore 16:00

Epidemia COVID-19 Aggiornamento nazionale 14 luglio 2020 – ore 11:00 DATA PUBBLICAZIONE: 17 LUGLIO 2020

 

Nota di lettura:

Questo bollettino è prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ed integra dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per SARSCoV-2 dell’ISS.   I dati vengono raccolti attraverso una piattaforma web dedicata e riguardano tutti i casi di COVID-19 diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali. I dati vengono aggiornati giornalmente da ciascuna Regione anche se alcune informazioni possono richiedere qualche giorno per il loro inserimento. Per questo motivo, potrebbe non esserci una completa concordanza con quanto riportato attraverso il flusso informativo della Protezione Civile e del Ministero della Salute che riportano dati aggregati. I dati raccolti sono in continua fase di consolidamento e, come prevedibile in una situazione emergenziale, alcune informazioni sono incomplete. In particolare, si segnala la possibilità di un ritardo di alcuni giorni tra il momento della esecuzione del tampone per la diagnosi e la segnalazione sulla piattaforma dedicata. Pertanto, il numero casi che si osserva negli ultimi due giorni (Figura 1), deve essere al momento interpretato come provvisorio. Il bollettino descrive, con grafici, mappe e tabelle la diffusione, nel tempo e nello spazio, dell’epidemia di COVID-19 in Italia. Fornisce, inoltre, una descrizione delle caratteristiche delle persone affette.

IL BOLLETTINO ISS 14 luglio 2020

GB. I sindacati denunciano: la guida del governo Jonshon sulla ripresa del lavoro rispetto a Covid-19 è confusa e pericolosa…

 

Fonte The Guardian

Dirigenti aziendali e sindacati hanno detto a Boris Johnson che rischia di diffondere confusione facendo decidere ai datori di lavoro quando riportare il loro personale negli uffici e in altri luoghi di lavoro.
Frances O’Grady, segretario generale del TUC , ha affermato che riaprire l’economia è vitale per proteggere i posti di lavoro a lungo termine, ma che il ritorno al lavoro deve essere gestito in modo graduale e sicuro. “Il governo sta passando la mano su questa grande decisione ai datori di lavoro”, ha detto.

“Tornare al lavoro in sicurezza richiede un sistema di test e tracciamento NHS ( del Servizio Sanitario Nazionale) funzionante. Tuttavia, i progressi su test e tracce sono ancora irregolari e il governo si sta ancora rifiutando di sostenere i lavoratori che devono autoisolarsi aumentando la retribuzione per malattia a partire da soli £ 95 a settimana a un tasso su cui le persone possono vivere ”.

L’ARTICOLO COMPLETO  THE GUARDIAN

Safety Gate: Sistema di allarme rapido per prodotti non alimentari pericolosi – Rapporto settimanale

 

Fonte : Rapid Alert System for dangerous non-food products: weekly report – 17-07-2020

Il sistema Rapex della Commissione Europea segnala i prodotti ritirati dal mercato perchè pericolosi per la sicurezza e la salute dei consumatori. Anche questa settimana vengono segnalate mascherine fuori standard,  qualche cosmetico e giocattoli.

Numero di avviso:  A12 / 01026/20       
Categoria:  equipaggiamento protettivo
Prodotto:  maschera filtro antiparticolato
Marchio:  Isu
Nome:  maschera protettiva monouso
Tipo / numero di modello:  ISU-001
Codice a barre:  sconosciuto
Numero di lotto:  Data di produzione: 2020.04.20, Numero di lotto di produzione: 2020.07
Falso :  NO
Tipo di rischio:  rischio per la salute / altro
Il prodotto ha un marchio CE ma non è certificato come equipaggiamento protettivo da un ente competente. Inoltre, la ritenzione di particelle / filtri del materiale è insufficiente (valore misurato ≤ 88%), i cavi elastici della maschera si staccano facilmente e la maschera non si adatta correttamente al viso portando a una capacità di filtrazione totale insufficiente (valore medio misurato ≤ 39%).
Di conseguenza, una quantità eccessiva di particelle o microrganismi potrebbe passare attraverso la maschera, aumentando il rischio di infezione se non combinato con ulteriori misure protettive. / Il prodotto non è conforme al regolamento sui dispositivi di protezione individuale.

Misure ordinate dalle autorità pubbliche (a: Altro): importazione respinta alla frontiera

Descrizione:  Maschera mezza facciale di filtrazione respiratoria protettiva secondo EN 149.
Descrizione dell’imballaggio:  Il prodotto è venduto in una scatola di cartone bianca e blu contenente 50 pezzi.
Paese di origine:  Repubblica popolare cinese
Segnalazione presentata da:  Belgio
Tipo di avviso:  grave
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Newsletter Inca n° 14 /2020 – EUROGIP: la tutela del Covid-19: confronto europeo

Numero 14/2020

Eurogip ha appena pubblicato un confronto sui sistemi di riconoscimento dei casi da Covid-19 in 8 paesi europei.

Questo confronto presenta degli spunti interessanti per la nostra attività di tutela.

Sicuramente anche se ad oggi nessun ente assicuratore ha adottato un sistema derogatorio per la presa in carico di questa patologia tale da  permettere un riconoscimento automatico sulla base di dati semplificati, pur tuttavia tutti hanno definito le condizioni per il riconoscimento dei casi di Covid-19.

Così la maggior parte degli Enti assicuratori previlegiano la presa in carico del personale impiegato nel settore della sanità ed assimilati ma anche dei lavoratori esposti per contatto con il pubblico, mentre per le altre categorie  il riconoscimento è legato alla possibilità di provare il legame  fra la patologia  e l’attività principale svolta.

Nella maggioranza dei paesi la malattia da Covid  viene assunta nell’ambito della tutela delle malattie professionali, solo la Danimarca prevede un doppio binario come infortunio se la durata dell’esposizione a rischio è inferiore ai 5 giorni o se si tratta di un episodio unico e ben identificabile, tutti gli altri casi sono presi in carico come malattie professionali.

Tutti gli Istituti Assicuratori hanno definito un elenco di professioni e di mansioni per le quali vige la presunzione legale di origine o l’ascrivibilità alle tabelle di legge.

Si tratta di elenchi anche molto diversi fra di loro ma che possono rappresentare un utile spunto nell’attività di tutela. Vediamo alcun esempi significativi:

Germania: il personale che lavora nel settore della sanità, nel settore sociale o in un laboratorio per cui è stato particolarmente esposto al rischio d’infezione  rientra nella voce tabellare BK 3101 (malattie infettive).

Questo personale è ritenuto esposto ad un rischio infettivo maggiore di quello della popolazione generale.

Inoltre la DGUV indica come figure a rischio da tenere sotto osservazione il personale impiegato  nelle biotecnologie, nelle stazioni di depurazioni e trattamento delle acque.

Belgio: l’Ente assicuratore  distingue due categorie professionali: la prima è quella del personale esposto ad un maggior rischio. Rientrano in questa categoria  quanti lavorano  nel settore delle cure e della sanità (personale medico, paramedico, addetto alla logistica ed alle pulizie, allievi e studenti compresi quelli in stage). Ma un maggior rischio lo corrono, secondo l’Ente belga, anche chi svolge attività quali il trasporto dei malati, il personale dei centri di triage, il personale impiegato nella diagnostica (esami strumentali e prelievi) in pazienti Covid, i  lavoratori dei laboratori dove pervengono campioni clinici di casi sospetti o confermati di Covid.

Danimarca: l’Istituto assicuratore danese ha inserito nella sua statistica dei casi di Covid segnalati e riconosciuti anche i casi di allergie e sensibilizzazioni dall’uso di DPI e prodotti per la sanificazione ed igienizzazione.

Tutta la documentazione citata può essere richiesta alla Consulenza Medico-Legale Nazionale via e-mail all’indirizzo m.bottazzi@inca.it   d.cupellaro@inca.it

Ignoranze pericolose

il riposo del mimo

Per le vie di Berlino – Photostreet – foto di gierre 

 

di Franco DiGiangirolamo 

Non c’è dubbio che i decessi (di o da) Covid sono un argomento che si tratta malvolentieri. Se mi soffermo è perchè le conclusioni della Commissione Regionale Lombarda sul caso Trivulzio, il frasario che ha imperversato sui social e le tesi del capo della AfD,partito di destra con non pochi deputati nel Bundestag, hanno provocato un cortocircuito nei miei pochi neuroni funzionanti, al punto che “se non mi sfogo in qualche modo, scoppio“.
L’affermazione della Commissione secondo la quale il coronavirus avrebbe accelerato per alcuni pazienti processi degenerativi già in stato avanzato, ancorchè basata su una verità incontestabile, la classificherei tra le scoperte inutili che, tuttavia, se vengono strombazzate con la delicatezza di un rinoceronte, alludono ad una deresponsabilizzazione del virus nei confronti di una persona che era già incamminata verso “l’al di là.“. Non so se si voleva manifestare un intento “consolatorio“, ma sono convinto che l’affermazione, oltre che inutile, nella sua ridondanza si è manifestata, purtroppo, anche dannosa.Vorrei
annoverare questo caso, mettendolo da parte, nel quadro del modello comunicativo sulla crisi pandemica che i posteri avranno modo di valutare freddamente e che io trovo (ma guai a dirlo !!) uno dei punti più critici della gestione politica italiana della Pandemia.

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Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative della Conferenza delle Regioni e delle province autonome del 14 luglio 2020 in G.U

Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative della Conferenza delle Regioni e delle province autonome del 14 luglio 2020

Nuovo coronavirus SARS-CoV-2
Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche,
Produttive e Ricreative

IL TESTO

Regione Emilia-Romagna. Aggiornamento sui provvedimenti Covid-19

Nuovo Il Decreto del presidente della Giunta Regionale n. 144  del 13 luglio 2020 (pdf, 181.6 KB) dispone, a partire dal 14 luglio 2020, tamponi per tutti i lavoratori della logistica e della lavorazione carni. Doppio tampone per chi arriva dai Paesi extra Schengen. Più controlli per garantire il rispetto dell’isolamento fiduciario, autodichiarazione per le visite in ospedale e nelle strutture per anziani e disabili.

Nuovo Il Decreto del presidente della Giunta Regionale n. 137 del 3 luglio 2020 (pdf, 399.7 KB) ha aggiornato dal 4 luglio le disposizioni in merito agli spostamenti in auto, vacanze di gruppo per ragazzi tra i 3 e i 17 anni, giochi di carte e quotidiani nei bar, uso delle saune. Ha adottato infine le linee guida per gli eventi fieristici a partire dal 15 luglio.

E’ disponibile online Salute e Lavoro – n° 7 luglio 2020

 

E’ disponibile online il numero 7 – luglio 2020 – del periodico Salute e Lavoro

Scarica Salute e Lavoro in formato digitale 

Dal Sommario

3- editoriale No lotta? No lavoro!
4- Un governo di semplice facciata
4- Un operaio vive 5 anni in meno di un dirigente
7- Il virus è di classe. Si allargano le differenze sociali
8- La scuola scialuppa
9- Autonomia differenziata. Il silenzio interessato
SANITA’
10- Ecco la sanità nel Lazio
12- “Era solo vento; non abbiamo portato salvezza al Paese”
13- Gualtieri: con il MES, non un euro in più per la sanità
14- Vaccinazione antinfluenzale. Utile o dannosa?
16- Personale della sanità pubblica sempre più precario
17- Giovani medici contro politica inappropriata
18- Campania: la salute mentale torna in manicomio
19- Come aderire a Medicina Democratica Onlus
20-Lettera da Bergamo. La sanità in Italia
21- Siamo stanchi. Lettera di un’infermiera

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Piano nazionale della prevenzione degli effetti del caldo sulla salute – Programma attività estate 2020 in relazione all’epidemia COVID-19

FONTE MINISTERO SALUTE 

A cura di Ministero della Salute

2020

Abstract

La pianificazione delle attività di prevenzione, quest’anno, è particolarmente rilevante in relazione all’epidemia COVID-19 e alla sua evoluzione nei prossimi mesi.

Periodicità annuale

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CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME.LINEE DI INDIRIZZO SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI DI OPERE PUBBLICHE IN EMERGENZA COVID-19 – Prime indicazioni operative

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

LINEE DI INDIRIZZO

SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI DI OPERE PUBBLICHE IN EMERGENZA

COVID-19 – Prime indicazioni operative

Le presenti linee di indirizzo, recanti “SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI DI OPERE PUBBLICHE IN EMERGENZA COVID-19: prime indicazioni operative” elaborate nell’ambito di ITACA, Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, organo tecnico delle Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in materia di contratti pubblici, sono il frutto del prezioso contributo di esperti delle regioni, con la fattiva collaborazione delle istituzioni pubbliche competenti, degli ordini e collegi professionali e delle parti sociali.
Il documento è stato approvato dalla Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio il 16 giugno 2020 e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 18 giugno 2020.

IL DOCUMENTO (pdf)

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Lavore ai tempi del Covid-19 . Il rischio contagio tra gli occupati italiani

Riteniamo utile diffondere questo studio della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che ringraziamo. Editor

LAVORARE AI TEMPI DEL COVID-19
Il rischio contagio tra gli occupati italiani

Premessa………………………………………………
1. Le professioni a rischio contagio: sanitari e lavoratori a contatto con il pubblico le più esposte..
2. La diffusione del rischio tra i lavoratori.
3. I fattori di rischio
Nota metodologica
Appendice

IL DOCUMENTO ( pdf ) 

E se Covid-19 fosse trasmesso per via aerea?

FONTE PSINTERNATIONAL

Quanto è significativa la trasmissione aerea del virus che causa Covid-19? Questa domanda ha infastidito scienziati, operatori sanitari e pubblico dall’inizio dell’epidemia globale nel gennaio 2020.

Il dibattito sulla trasmissione aerea di Covid-19 si è intensificato all’inizio di luglio quando 239 scienziati di 32 paesi hanno lanciato un “appello aperto alla comunità medica e agli organi nazionali e internazionali competenti a riconoscere il potenziale di diffusione nell’aria di Covid-19”.

Pochi giorni dopo, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha aggiornato il suo brief scientifico del 29 marzo intitolato “Modalità di trasmissione del virus che causa Covid-19: implicazioni per le raccomandazioni di precauzione per la prevenzione e il controllo delle infezioni (IPC)”. Questo dibattito non è solo una tempesta in una tazza da tè scientifica. Ha implicazioni politiche molto importanti per le misure di infezione e protezione, comprese quelle per salvaguardare la sicurezza e la salute degli operatori sanitari.

In termini pratici per gli operatori sanitari, ciò implicherebbe l’uso di dispositivi di protezione individuale, compresi i respiratori, preferibilmente alle maschere mediche.
La prima guida dell’OMS sulla malattia fu la “Prevenzione e controllo delle infezioni durante l’assistenza sanitaria quando un nuovo coronavirus (nCoV) Si sospetta infezione ”documento rilasciato il 25 gennaio. È stato adattato dalla precedente guida per la prevenzione e il controllo delle infezioni (IPC) sviluppata per affrontare l’infezione da coronavirus (MERS-CoV) della sindrome respiratoria del Medio Oriente. Ha posto l’accento sulle precauzioni di contatto e delle goccioline.

Una lettera aperta è stata immediatamente emessa da Global Nurses United, firmata dai sindacati delle infermiere, comprese le affiliate PSI. La lettera sottolineava che la guida non era all’altezza di ciò che era necessario per proteggere la vita di infermieri e altri operatori sanitari. Considerando il fatto che molte cose sono rimaste sconosciute sul virus e sulle sue modalità di trasmissione, hanno chiesto “l’implementazione di precauzioni per via aerea quando gli operatori sanitari si prendono cura di pazienti con possibili infezioni del 2019-nCoV”.

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Travail & Sécurité : numéro de juillet-août 2020

 

 

Evaluer en interne les risques psychosociaux
Le numéro 817 du magazine Travail & Sécurité vient de paraître. Le dossier du mois aborde la question de l’évaluation des risques psychosociaux. Au sommaire également une rubrique consacrée au COVID-19, un entretien avec Julie Gauthier, directrice de l’association Amicial d’intervenants à domicile ou encore un reportage en images sur la société Paprec Chantiers spécialisée dans le recyclage.
Le numéro 817 de Travail & Sécurité daté de juillet-août 2020 est en ligne.

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Riflessioni sul Protocollo del 24 aprile tra responsabilità e contrattazione collettiva a cura di Stefano Biosa (Filcams Bologna) insieme agli Avvocati e Andrea Gaddari e Bruno Laudi.

 

Le riflessioni che seguono hanno per oggetto il  “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid 19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020, sotto il triplice profilo dei rapporti con la contrattazione collettiva, della funzione dei rappresentati dei lavoratori all’interno dei comitati, nonché della responsabilità penale dei membri dei comitati stessi.

LEGGI L’ARTICOLO ALLA FONTE SU INCHIESTAONLINE

Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo 08 luglio 2020

 

 

Foto Street . Graffiti in Berlin – 2017 – foto gierre 

 

LUGLIO TRISTE A BERLINO.

Sarà perchè il clima è molto nuvoloso, perchè con 14 gradi e i piumoni ancora in servizio si pensa all’inutile cambio estate-inverno, perchè la „ripresa“ del terziario è abbastanza zoppa, o forse perchè le gambe faticano a trascinarmi nella ennesima passeggiata attraverso la città, ma Berlino mi sembra una
vecchia signora, sempre molto bella, ma stanca e con gli occhi malinconici.
La West Side Gallery senza le centinaia di turisti che in tutte le stagioni cercano una prospettiva adeguata per fotografarsi accanto al famoso „muro dei graffiti“ ,o alle Trabant sistemate a bella posta per per sollecitare „Ostalgie“, si riduce a semplice elemento di contrasto con il restyling edilizio della zona,tutto vetro e cemento, che fa incazzare gli autoctoni (veri berlinesi dell’ex Est) e consente agli
immobiliaristi di farsi il „naso d’oro“.
Le stazioni principali, tra le ferie dei tedeschi e le non ferie degli stranieri, non pullulano di trolley multicolore nè risuonano del chiacchiericcio divertito delle greggi turistiche e sembrano tutte sintonizzate sulla fase „5 minuti prima della chiusura delle attività commerciali“. Queste ultime poi, quando non sono chiuse, sono indaffarate ad esibirsi in ogni modo e ad offrire sconti e opportunità ad una rara clientela che si ferma solo se non ha una buona combinazione dei mezzi per tornare a casa.
Più penosi sono i due grandi supermarket Kadewe (Kaufhaus des Westens) e Galeria, rispettivamente vetrine del consumismo dell’ex Berlino Ovest e dell’ex Berlino Est. Oltraggiosamente lussuoso il primo (mi fa l’effetto di un espresso con 5 cucchiaini di zucchero) e più medio borghese il secondo, già mete inserite nei pacchetti turistici e nei piani di viaggio di quasi tutti coloro che „passano per Berlino“, dovendosi accontentare della domanda locale, sembrano cattedrali nel deserto, anche se il primo ci tiene ad esibirsi ancora con i suoi paggetti in livrea, benché costretto (orrore!)a proporre sconti benchè su prodotti da design.
Le piazze non sono più allegre. Tutte con resort che, causa distanziamento, hanno dovuto triplicare la superficie coperta dai tavoli. Solo Breitscheidplatz non può essere più triste del solito perchè già abbruttita orrendamente dalle „difese antiterrorismo“ installate dopo l’attentato di Natale di tre anni fa che, oltre ad essere totalmente inutili (la probabilità di un secondo attentato con gli stessi mezzi nello stesso luogo è pari a quella che io venga assunto in cielo alla destra di dio padre onnipotente) sono un test sull’infantilismo psichico dei decisori, che mi auguro non siano architetti.

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Era solo vento; non abbiamo portato salvezza al Paese”

 

Autore: Francesco Domenico Capizzi * – 08.07.2020

“L’Uomo crea l’Universo attorno a sé con il lavoro. Ricordati dello sguardo che tu gettavi sui campi dopo una giornata di raccolto. Come era diverso dallo sguardo del passante per il quale i campi non sono che un fondale!” (S. Weil, Quaderni, G. Gaeta, vol. I, pag.127, Adelphi 1982). Infinità di strumenti mediatici, ritenuti o percepiti e divenuti indispensabili, invadono tutti gli spazi possibili e immaginabili, tradotti in film, fotografie, interviste, osservazioni, numeri, grafici, impressioni e previsioni, pareri e proclami in nome di una scientificità a volte, e spesso, deformata e violata, aggiornamenti in tempo reale, non senza contraddizioni, sulla pandemia, le sue conseguenze socio-sanitarie e i possibili rimedi strutturali e organizzativi presenti e futuri…Ora, almeno momentaneamente, trascorso il periodo emergenziale virale, da più parti emersa la necessità di  potenziare il Servizio sanitario pubblico, sarebbe opportuna una riflessione diversa dallo sguardo del passante per rivisitare le fondamenta su cui poggia il nostro Sistema sanitario, riesaminarne funzioni e disfunzioni, insufficienze e inadeguatezze e nel medesimo tempo combattere le origini delle grandi classi di malattie (neoplasie, processi degenerativi, cirrosi, obesità, virosi, demenze) per riorganizzarsi, evitarle fin dal nascere, prevenirle e poterle curare nelle fasi iniziali. Ecco, sono questi i campi di lavoro ben differenti dai fondali della pubblicistica d’occasione. 

Dal 1994 il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) assume il carattere aziendale con l’intento di imprimervi efficienza e risparmio mediante un sistema dualistico:

a-     Aziende Sanitarie Locali (ASL) con prestazioni territoriali di igiene-sicurezza e diagnostico-terapeutiche di base e con prestazioni complesse da acquistare dalle Aziende Ospedaliere (AO) avvalendosi di finanziamenti statali-regionali proporzionati al numero di cittadini residenti secondo la quota capitaria di lire 1.550 annue, oggi di euro 2.000;

b-     Aziende Ospedaliere (AO) che offrono prestazioni complesse alle ASL secondo la remunerazione dei DRG (Diagnosis Related Groups) utilizzati dalle assicurazioni USA per gli emolumenti di ogni singolo trattamento.

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Podcast Diario Prevenzione – 8 luglio 2020 – Puntata n° 71

In questa puntata parliamo di

– Effetti della pandemia Covid-19 sul lavoro sulle organizzazioni sociali ed economiche :
1) Un nuovo rapporto di ricerca scopre la rete di subappalti, sotto la copertura della pandemia si intensificano le forme di sfruttamento nel trasporto stradale europeo.
2) La posizione del Sindacato tedesco Ver.di per la riqualificazione del sistema di pulizie negli ospedali.
3) ILO. Covid19 e il mondo del lavoro . Stime ed analisi aggiornate 30 giugno 2020
4) USA. Il confezionamento della carne è quasi normale, ma i lavoratori stanno ancora affrontando COVID-19
5) OMS. Report del 4 luglio 2020 su andamento della pandemia coronavirus
6) Uniti nelle bufale: La disinformazione sul coronavirus raccontata da cinque fact-checker europei
E … molte altre notizie e riflessioni sul diritto alla salute al tempo del Covid-19

Un nuovo rapporto scopre la rete di subappalti, sotto la copertura della pandemia si intensificano le forme di sfruttamento nel trasporto stradale europeo

 

Le condizioni di lavoro di numerosi camionisti che circolano sulle nostre strade sono quelle descritte nel Rapporto FNV-VNB . ”  Sotto la copertura della pandemia, le aziende si stanno muovendo verso prezzi di trasporto aggressivamente più bassi, portando a ulteriori attacchi alla retribuzione, alle condizioni e alla sicurezza dei lavoratori. ”  Queste condizioni di sfruttamento del lavoro mettono a rischio la incolumità degli utenti della strada…..

FONTE IUF.ORG

Un nuovo rapporto [1] preparato dalla fondazione sindacale olandese FNV-VNB, dall’International Transport Workers ‘Federation (ITF) e dalla IUF scopre le molteplici catene di lavoro in subappalto che hanno consentito l’espansione di uno squallido sfruttamento nel trasporto stradale europeo. Le compagnie di trasporto che forniscono servizi ad alcune delle più grandi multinazionali europee subappaltano il lavoro a società con sede nell’Europa orientale a basso salario che a loro volta reclutano e, in alcuni casi, trafficano, conducenti per il trasporto. Sotto la copertura della pandemia, le aziende si stanno muovendo verso prezzi di trasporto aggressivamente più bassi, portando a ulteriori attacchi alla retribuzione, alle condizioni e alla sicurezza dei lavoratori.

Il rapporto rivela come conducenti provenienti da Ucraina, Bielorussia, Uzbekistan, Turchia, Filippine e altri paesi extra-UE siano assunti con contratti dall’Europa dell’Est mentre lavorano quasi esclusivamente in Europa occidentale, spesso dopo aver pagato elevate tasse di assunzione. Presenta prove di lavoratori costretti a firmare contratti in lingue che non possono leggere; i conducenti pagavano solo 110 euro al mese, dovevano vivere nei loro veicoli per mesi senza accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari e minacciati di violenza se avvertivano le autorità delle enormi violazioni di sicurezza, orario di lavoro o retribuzione. La frode è comune; ai lavoratori vengono forniti documenti falsi sul loro stato di occupazione e documenti che documentano l’orario di lavoro sono falsificati.

Negli ultimi 18 mesi, l’IUF ha collaborato con ITF e FNV-VNB per identificare le principali società transnazionali di prodotti alimentari e bevande i cui sistemi logistici di trasporto su strada rischiano di contribuire a questi abusi. Le discussioni con le singole società, basate su relazioni IUF di lunga data con esse, hanno portato a un accordo su un modello in tre parti che inizialmente stabilisce standard e meccanismi concordati per valutare la conformità. La terza parte del modello che identifica le misure appropriate per le azioni correttive per far fronte agli abusi sarà sviluppata durante i progetti pilota che sono stati concordati inizialmente con due grandi aziende. Questi progetti pilota dovrebbero iniziare quando la situazione COVID-19 in Europa lo permetterà.

 

La posizione del Sindacato tedesco Ver.di per la riqualificazione del sistema di pulizie negli ospedali.

FONTE VER.DI

( traduzione  dal tedesco assistita  da google translator _)

La pandemia di coronavirus  mostra l’importanza di una pulizia di alta qualità negli ospedali e nelle strutture di cura. Qui sono richiesti anche requisiti vincolanti per il personale.

Il sindacato Ver.di ha da tempo sottolineato la situazione problematica nella pulizia di ospedali e strutture di cura. È da tempo noto quanto siano importanti per prevenire la diffusione di virus e germi ospedalieri. Tuttavia, i datori di lavoro hanno risparmiato qui negli ultimi anni: un numero particolarmente elevato di personale è stato tagliato nelle aree di servizio, la pulizia e altri servizi sono stati esternalizzati quasi ovunque a filiali o esternalizzati a società esterne. Ad esempio, uno studio condotto negli Stati Uniti mostra che l’outsourcing moltiplica il rischio di infezioni.

Un sondaggio condotto dalla Società tedesca per l’igiene ospedaliera (DGKH) nel 2013 indica anche la connessione tra tagli nella pulizia e rischio di infezioni. A quel tempo, il 60 percento dei medici e degli specialisti dell’igiene affermava che la pulizia era peggiorata negli anni precedenti. In più della metà delle cliniche, la pulizia non viene più effettuata la domenica. E anche negli altri giorni, in particolare sabato e mercoledì, viene spesso rimossa solo la sporcizia più grossolana.

Chiara connessione: se più è esternalizzato, ci sono più infezioni

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ILO. Covid19 e il mondo del lavoro . Stime ed analisi aggiornate 30 giugno 2020

Nota OIL COVID-19 e il mondo del lavoro:
5a edizione
Stime e analisi aggiornate

Stralcio da documento : “…….Impatto sproporzionato della crisi sulle
lavoratrici
► La crisi causata dal COVID-19 sta colpendo in modo sproporzionato le lavoratrici. Questo incrementa il rischio di retrocedere rispetto ad alcuni dei
traguardi raggiunti negli ultimi decenni e di esacerbare le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro.A differenza delle crisi precedenti, l’occupazione femminile è più a rischio rispetto a quella maschile, soprattutto a causa dell’impatto della crisi sul settore dei servizi. Allo stesso tempo, le donne rappresentano un’ampia percentuale di lavoratrici in prima linea, soprattutto nel settore socio-sanitario,
mentre l’aumento dell’onere del lavoro di cura e assistenza (non retribuito) causato dalla crisi colpisce di più le donne rispetto agli uomini………”

NOTA OIL SU COVID-19

USA. Il confezionamento della carne è quasi normale, ma i lavoratori stanno ancora affrontando COVID-19

 

FONTE STARTRIBUNE 

Più di 30.000 lavoratori nel settore del confezionamento della carne si sono ammalati a livello nazionale. Almeno 100 sono morti, con la vita di altri sconvolta o modificata in modo permanente.

Salvador Ramirez, un lavoratore di confezionamento di carne alla JBS di Worthington, è morto da solo in una casa non molto più grande di un monolocale a un miglio dalla fabbrica.

Il suo certificato di morte dichiara che aveva 53 anni, ma ne aveva 66, ha detto sua moglie Maria. I due erano sposati da 25 anni e hanno cresciuto due figli a Chicago. Vivevano separatamente dopo aver iniziato a lavorare a Worthington. L’articolo prosegue alla fonte su STARTRIBUNE