Berlin, 1 settembre 2021
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MEFISTOFELE….CHE GENIO!!!
Dopo un Agosto cattivo, quasi marcio, certamente brutto, dopo la vittoria di Allah sul Dio trinitario, dopo le manifestazioni sempre più violente dei combattenti per la libertà dal vaccino, mentre è alle porte la fine dell’era Merkel, che rimpiangeremo per un pezzo, aver voglia, come dice un mio amico FB, di ritirarsi in una abbazia per meditare è sintomo di salute mentale e non di depressione incipiente.
Non avendo eremi a portata di mano e, viceversa, qualche impegno da onorare, l’unica evasione che mi posso concedere senza scomodare i lussi è immergersi nella lettura, magari su una panchina, vista Spree.
Ed eccomi alle prese con un vecchio sogno: leggere il Faust di Goethe perché, come ebbi a dire alla mia insegnante di tedesco in un momento euforico „non si può morire in Germania senza aver almeno letto il vostro sommo poeta“. Non sarebbe rispettoso per il popolo che mi ospita. Non mi ero impegnato con lei e con me stesso a „capire“ ma almeno a „leggere“ e forse questo momento è quello giusto, anche se è più facile a dirsi che a farsi.
Avevo già fatto la salita sulla montagna sacra leggendo la bella traduzione del germanista Giovanni Vittorio Amoretti, ma è come andare sulla vetta del Cervino con l’elicottero. Si vede tutto il bello possibile ma non è una scalata!
Dal libro cadono diversi foglietti, tra i quali un appunto scarabocchiato malamente da una testimonianza di Guido Carli, relativamente ai tempi in cui era Ministro del Tesoro. Non ricordavo di averlo tenuto e ora che mi passa per le mani ho deciso di socializzarne il contenuto.