La proposta sbagliata dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio D’Amato.

 

L’annuncio dell’assessore alla Sanità del Lazio D’Amato: «La Regione sta studiando il modo per contestare ai No vax le spese per le cure mediche»
«Queste persone che rifiutano la vaccinazione mettendo a rischio le libertà altrui devono assumersi la responsabilità delle proprie scelte e azioni fino in fondo»  «Chi finisce in terapia intensiva e ha rifiutato il vaccino deve pagarsi il ricovero»

< fonte open.online >

Ancora una volta prima di lanciare uno slogan riflettiamo a fondo su cosa stiamo facendo. La caratteristica del SSN italiano è quella della universalità della prestazione che non richiede per l’accesso alle cure, quali che esse siano, un pagamento. Il mantenimento del SSN avviene attraverso il pagamento delle tasse. Se si decide di fare pagare il costo della terapia intensiva a quei cittadini che non hanno voluto vaccinarsi e si sono ammalati di COVID, una specie di sanzione richiesta a gran voce da tanti, si apre un varco ed una discontinuità rispetto alla caratteristica fondamentale del SSN, quello della universalità della prestazione.

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The Taliban reportedly have control of US biometric devices – a lesson in life-and-death consequences of data privacy

Margaret Hu, Penn State

In the wake of the Taliban’s takeover of Kabul and the ouster of the Afghan national government, alarming reports indicate that the insurgents could potentially access biometric data collected by the U.S. to track Afghans, including people who worked for U.S. and coalition forces.

Afghans who once supported the U.S. have been attempting to hide or destroy physical and digital evidence of their identities. Many Afghans fear that the identity documents and databases storing personally identifiable data could be transformed into death warrants in the hands of the Taliban.

This potential data breach underscores that data protection in zones of conflict, especially biometric data and databases that connect online activity to physical locations, can be a matter of life and death. My research and the work of journalists and privacy advocates who study biometric cybersurveillance anticipated these data privacy and security risks.

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La riapertura dell’Inghilterra ha avuto un costo

 

Fonte: Newsletter  Risks delle TUC

Un mese dopo che l’Inghilterra ha abbandonato la maggior parte delle sue restrizioni sul coronavirus ( Hazards 1005 ), gli esperti hanno confermato i timori per un alto costo umano. Il governo del Regno Unito ha portato avanti i cambiamenti nonostante migliaia di scienziati abbiano avvertito che si trattava di un “esperimento pericoloso e immorale”. In una lettera aperta pubblicata sulla rivista medica Lancet del 7 luglio, hanno sostenuto che anche un numero crescente di casi di Covid-19, derivano dalla nuova variante Delta e dal fatto che gran parte della popolazione del Regno Unito non fosse ancora completamente vaccinata si fosse messa in movimento  ( Hazards 1005). Da allora è diventato chiaro che mentre la vaccinazione ha avuto un grande impatto, la pandemia continua a mietere vittime. “Il Regno Unito ha una media di circa 90 morti al giorno per Covid. La nostra riapertura è stata tutt’altro che un successo senza riserve”, ha affermato Kit Yates, co-direttore del Center for Mathematical Biology presso l’Università di Bath. “Se ci fosse una lezione che vorrei che altri paesi prendessero dall’osservare il tentativo di riapertura del Regno Unito è che i vaccini non sono l’intera soluzione al problema”, ha detto Yates alla CNN. “Sì, fanno un’enorme differenza, ma se vuoi tenere il passo con questa malattia, allora devi sostenere i vaccini con altre misure di salute pubblica collaudate: obbligo di mascherine negli spazi pubblici interni, ventilazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro, un test funzionante e guidato localmente, traccia e isola il sistema in combinazione con il supporto per l’isolamento. Con i bambini non vaccinati e in procinto di tornare a scuola, “dovremmo aspettarci di vedere ulteriori aumenti della trasmissione quando ciò accadrà, il che porterà inevitabilmente a più casi, più ricoveri e tragicamente più morti”, ha detto Yates.
Notizie della CNN . Deepti Gurdasani, John Drury, Trisha Greenhalgh e altri. Corrispondenza. L’infezione di massa non è un’opzione: dobbiamo fare di più per proteggere i nostri giovani , The Lancet, Online First 7 luglio 2021. DOI: https://doi.org/10.1016/S0140-6736(21)01589-0 . I firmatari della lettera.

Crumiri di ieri, crumiri di oggi

Pubblichiamo con vero piacere questa riflessione di Gianni Marchetto, già operaio alla Fiat , delegato Fiom e leader nelle lotte per la salute in Fiat negli anni ’60 ‘ 70 e oltre. Quelle lotte contro le nocività in fabbrica si trasformarono in esperienze e divennero cultura e capacità diffusa di fare prevenzione e di contrattare migliori condizioni di vita nel lavoro. Gianni forte di questa cultura ci offre una interpretazione su quello che accade ora con la pandemia. Una lettura importante che fa riflettere. gierre

crumiri_di_ieri_oggi

Puoi scaricare il file .pdf , clicca qui 

 

 

Svizzera. Pandemia, si continua a giocare col fuoco

Autore: Claudio Carrer

Fonte : areaonline.ch

 

Sul fronte della pandemia la situazione è critica e assai preoccupante anche in Svizzera. E il rischio di un ulteriore aggravamento, complici i rientri dalle ferie, lo spettro della variante Delta attualmente in circolazione e lo stallo che si registra con le vaccinazioni, è concreto. Una quarta ondata è alle porte e urgono contromisure, affermano da settimane gli esperti della task force scientifica della Confederazione. Ma soltanto l’altro ieri è giunta una prima, peraltro timidissima, reazione del Consiglio federale, che ha iniziato a ipotizzare un’estensione dell’obbligo del certificato Covid negli spazi interni di bar, ristoranti e strutture sportive, culturali e del tempo libero.

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E’ nata una nuova sindrome?

 

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Francesco Domenico Capizzi * 

Una nuova sindrome? La sindrome conseguente a Sars-2 Covid 19: una miscellanea di poliforme e molteplici situazioni associate, potenzialmente patogenetiche, che potrebbero persistere nel tempo, anche dopo la fine della pandemia:

–  Durante il confinamento i tabagisti abituali sono passati dal 23% a circa il 22% della popolazione adulta: 630 mila consumatori in meno mantenendo pressoché intatta la proporzione maschio/femmina. E’ confortante che oltre 200 mila persone tra i 18 e i 34 anni e circa 270 mila tra i 35 e i 54 anni abbiano rinunciato a fumare. Il fenomeno in sé positivo è, però, subito contraddetto dai quasi 4 milioni di persone che, nel medesimo periodo, hanno debuttato nel club dei fumatori abituali e dei già fumatori, per così dire, incalliti, che hanno incrementato il consumo quotidiano di tabacco.

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E’ sufficiente il green pass per uscire dalla pandemia ? ascoltate il Podcast di Diario Prevenzione – 27 agosto 2021 – Puntata n° 88 a cura di Gino Rubini

– Green Pass . Il rumore di fondo di una polemica con toni sopra le righe e con uno stile di comunicazione più appropriato per le tifoserie avversarie in un campo di calcio sta attraversando il paese. Ma cosa serve per davvero per uscire dalla pandemia ?
– Morire di lavoro. Qualcosa che ho imparato. Un articolo di Fulvio Perini che mette in evidenza le difficoltà di questa epoca per fare prevenzione nei luoghi di lavoro
– Il cambiamento climatico potrebbe diventare il principale fattore di rischio globale per la salute.
– Frittura mista

Inail. Bollettino trimestrale denunce infortuni e malattie professionali

Riteniamo utile segnalare i Bollettini trimestrali Inail sulle denunce degli infortuni e delle malattie professionali . Fonte Inail 

BOLLETTINO TRIMESTRALE – ANNO 2021

 

 

Aggiornate le linee guida sul rischio microclima

Fonte CIIP- Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione

Sul Portale Agenti Fisici sono state pubblicate le nuove linee guida del coordinamento delle Regioni in collaborazione con INAIL e ISS relative alla gestione del rischio microclima.

Come nella precedente versione il documento è organizzato in FAQ. La copia qui scaricabile è opportunamente indicizzata.

 

Allegati:
Scarica questo file (INTRO_FAQ_AGENTI_FISICI_E_MICROCLIMA_2021_08_18.pdf)Linee Guida rischio Microclima [Portale A.Fisici]

E’ sufficiente il green pass per uscire dalla pandemia ?

Il rumore di fondo di una polemica con toni sopra le righe e con uno stile di comunicazione più appropriato per le tifoserie avversarie in un campo di calcio sta attraversando il paese. La questione riguarda l’utilizzo del green pass come strumento di gestione degli accessi ai luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto, nei luoghi di lavoro.
Alla data del 24 agosto 2021 36.655.212 , il 67,87 % della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale. A fine settembre si dovrebbe raggiungere la quota del 80% della popolazione vaccinata in modo completo, secondo le dichiarazioni del generale Figliuolo. Questi sono dati certi che dimostrano che la maggioranza della popolazione italiana ha scelto di vaccinarsi. Permane una fascia di popolazione che per convinzione ideologica ( no vax ) o per superstiziosa ignoranza è restia a farsi vaccinare.

L’unica soluzione ragionevole in una situazione del genere e’ quella di proporre e approvare rapidamente una norma di sanità pubblica che obblighi i cittadini a vaccinarsi come unica misura certa ed efficace, al momento, di prevenzione rispetto alla diffusione dei contagi corona. Questo è il nodo da affrontare, il problema vero di cui discutere e decidere.

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Estrazione di rifiuti di amianto: una pessima idea!

Fonte : Ibasesecretariat.org

20 agosto 2021

 

Un articolo apparso sul Canada’s National Observer, una pubblicazione quotidiana online di notizie, ha evidenziato le preoccupazioni su una nuova industria che opera nell’ex cuore dell’amianto del Quebec, che sta estraendo magnesio dai rifiuti di estrazione dell’amianto. Fonti del governo stimano che le montagne di rifiuti – che si trovano nelle immediate vicinanze di case, scuole, edifici pubblici e parchi giochi – contengano fino al 40% di fibra di amianto. Sebbene tutti i 17 direttori della sanità pubblica del Quebec avessero chiesto al governo federale di includere i rifiuti di estrazione dell’amianto nei regolamenti che vietano l’amianto, questa richiesta è stata respinta; soccombendo all’intensa attività di lobby dell’industria, il governo di Ottawa ha investito $ 12 milioni nella nuova industria. Vedi: L’industria dell’amianto sta alimentando le fiamme del risentimento. Dobbiamo farli smettere .

Why I no longer think we can eliminate COVID – public health expert

Andrew Lee, University of Sheffield

Around the world, countries are having to strike a balance between COVID-19 cases and restrictions. In the UK and the US, daily new cases number in the thousands, but restrictions and limitations are being lifted. In contrast, New Zealand has started a short national lockdown to contain just a handful of cases.

For the past 20 months, New Zealand, Australia and several other east Asian countries have pursued tough policies aiming to completely eradicate COVID-19. The hallmarks of these “zero COVID” approaches are strict border controls and quarantine arrangements as well as the early introduction of lockdowns when discovering cases.

So far they’ve helped minimise infections and deaths. The economic impacts experienced by countries adopting these approaches have also been less severe than those who have not. New Zealand has said it intends to continue its COVID-19 eradication strategy indefinitely.

Is this sustainable? In an ideal world, completely eliminating COVID-19 is what all countries would aim to do, and earlier on in the pandemic I supported this strategy. But now the pandemic has evolved, the approach makes less sense.

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Morire di lavoro. Qualcosa che ho imparato

Ho terminato il mio impegno sociale e la mia esperienza professionale sulle questioni della salute e della sicurezza dei lavoratori nel 2015. Da allora le mie fonti di informazione sono state gli organi di informazione quotidiani e le conversazioni con lavoratrici e lavoratori incontrati dove vivo, nella bassa valle di Susa. Le mie considerazioni sono quindi necessariamente frammentate e, in buona parte, superficiali, più che considerazioni sono delle sensazioni, delle reazioni alla informazione del giorno che leggo o ascolto. Ho tentato di approfondire le mie conoscenze andando a cercare dati e informazioni sul sito dell’Inail e in particolare sulla sezione “Informo” (infor-mo, analisi degli infortuni mortali a seguito delle indagini dei servizi territoriali di vigilanza delle Asl) per scoprire che anche su questo piano l’informazione è regredita e la collaborazione tra servizi di prevenzione e Inail è venuta via via scemando.

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USA. Alcuni esperti consigliano di passare alle maschere N95 per aiutare a combattere la variante Delta

Nell’articolo “Some experts recommend upgrading to N95 masks to help fight the Delta variant” pubbicato sul emagazine ISHN Benita Mehta mette in evidenza che con variante Delta del coronavirus molti esperti hanno espresso la convinzione che sia necessario in molte realtà come luoghi di lavoro e ambienti di vita sia opportuno e necessario l’uso di mascherini N95 che offrono una maggiore protezione.
“….Non tutte le maschere sono uguali. L’efficacia di una maschera si basa sul materiale e sulla vestibilità. I respiratori di grado medico, come le maschere N95, possono fornire una maggiore protezione dalle particelle infettive di coronavirus rispetto alle maschere chirurgiche o alle maschere di stoffa, ha affermato Linsey Marr, esperta di aerosol presso Virginia Tech che studia la trasmissione del virus nell’aria.

E poiché la variante delta è molto più facilmente trasmissibile rispetto ai ceppi di coronavirus precedentemente circolanti, “abbiamo davvero bisogno di maschere altamente protettive insieme a tutto il resto”, ha detto Marr. “Dove una semplice maschera di stoffa era utile prima, non è abbastanza utile ora”, in particolare per le persone che rimangono non vaccinate….. ( dall’articolo)

Riteniamo importante la lettura di questo punto di vista.

Some experts recommend upgrading to N95 masks to help fight the Delta variant

Autobus Londra . Lo sciopero incombe quando i conducenti di autobus rifiutano l’accesso remoto.

Fonte:  Unite

Un sondaggio condotto dal sindacato Unite sugli autisti di autobus di Londra ha riscontrato un’opposizione schiacciante alle proposte di passare a un sistema di accesso remoto per gli autobus nella capitale. Oltre 2.200 autisti di autobus hanno risposto al sondaggio, con l’84% che ha risposto di ritenere che l’accesso remoto sarebbe stato dannoso per loro. Con un sistema di segnaletica remota, l’autista non inizia più a lavorare al deposito degli autobus, ma incontra l’autobus all’esterno in qualche punto lungo il percorso, ad esempio una fermata dell’autobus.

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Rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su Salute mentale e COVID-19

Fonte Dors.it che ringraziamo

Autrice: a cura di Marina Penasso

Le raccomandazioni del Technical Advisory Group (‎TAG)‎ sugli impatti sulla salute mentale di COVID-19 nella regione europea dell’OMS rappresentano il lavoro del TAG tra febbraio e giugno 2021. Nella sua seconda riunione del 23 marzo 2021, il TAG ha concordato di inquadrare le raccomandazioni in tre aree chiave di impatto: popolazione generale e comunità; gruppi vulnerabili; servizi pubblici di salute mentale. Le bozze di raccomandazioni per ciascuna area tematica sono state oggetto di due cicli di discussione durante il terzo e il quarto incontro del TAG, tenuti rispettivamente il 23 aprile e il 28 maggio 2021. Le raccomandazioni sono approvate dal TAG in quanto rappresentano le migliori prove disponibili con la consulenza di esperti sugli impatti sulla salute mentale di COVID-19 e le relative opportunità di azione.

Ecco, in sintesi, le raccomandazioni:

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Sindacato e management di Samsung Electronics firmano il primo contratto collettivo

Il lavoro e il management di Samsung Electronics firmeranno giovedì un contratto collettivo, il primo nella storia dell’azienda. L’azienda IT ha ufficialmente abbandonato la sua controversa politica “no union” nel 2019.

Secondo le due parti, i rappresentanti della dirigenza e del lavoro hanno concordato un patto di 95 clausole che riguarda il risarcimento degli infortuni sul lavoro, la gestione delle risorse umane e la tutela delle attività sindacali.

Giovedì si svolgerà un evento per la firma, con luogo ancora da determinare.

Ciò avviene dopo quasi 30 round di colloqui tenuti negli ultimi nove mesi tra la direzione ei rappresentanti dei quattro sindacati dell’azienda. I quattro, che variano nella composizione dei membri e nell’affiliazione con i gruppi ombrello, hanno formato un organismo negoziale congiunto a novembre per aumentare il loro potere contrattuale.

L’annuncio di domenica è arrivato dopo che i membri dei quattro sindacati hanno votato per ratificare un accordo provvisorio raggiunto alla fine del mese scorso. Il più grande dei quattro, affiliato alla Federazione dei sindacati coreani, ha visto il 96% dei suoi membri sostenere l’accordo.

I membri del sindacato hanno affermato che, in base al contratto collettivo, hanno in programma di spingere per le trattative salariali con la direzione entro l’anno.

Ripubblicato da qui .

Il più recente strumento di rilevamento delle malattie per Covid e oltre: le feci

 

The Newest Disease Detection Tool for Covid and Beyond: Poop

Since reopening campus at the University of California-San Diego last summer, university officials have relied on the tried-and-true public health strategies of testing and contact tracing. But they have also added a new tool to their arsenal: excrement.

That tool alerted researchers to about 85% of cases in dorms before they were diagnosed, according to a soon-to-be published study, said Rob Knight, a professor of pediatrics and computer science and engineering who helped create the campus’s wastewater testing program.

When covid is detected in sewage, students, staffers and faculty members are tested, which has allowed the school to identify and isolate infected individuals who aren’t yet showing symptoms — potentially stopping outbreaks in their tracks.

UC-San Diego’s testing program is among hundreds of efforts around California and the nation to turn waste into valuable health data. From Fresno, California, to Portland, Maine, universities, communities and businesses are monitoring human excrement for signs of covid.

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Come affrontare il rischio di stress termico ambientale nei luoghi di lavoro?

Fonte Immagine: Arpa ER 

Riteniamo utile pubblicare le indicazioni della Direzione centrale tutela, sicurezza e vigilanza del lavoro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro            ( INL) in merito alle ondate di calore di queste giornate che stanno rendendo molto disagiato e talvolta rischioso per la salute lavorare all’aperto e/o in ambienti non climatizzati in modo adeguato.

Nota4639-2021

Suggeriamo altresì la consultazione della pagina dedicata alle Ondate di Calore predisposta dal Ministero della Salute che contiene dati e indicazioni in aggiornamento continuativo.

Ministero della Salute : Ondate di Calore 

 

IPCC. Climate Change 2021: le basi fisico-scientifiche

Street foto Berlino 25 settembre 2020 durante la manifestazione per il clima . foto gierre 

Segnaliamo la pubblicazione del Sesto Rapporto di valutazione dell’IPCC.

Il primo volume (WG1) del Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC, la più aggiornata e completa rassegna scientifica sui cambiamenti climatici mostra come e perché il clima è cambiato fino ad oggi. Una raccolta dei più recenti avanzamenti su numerosi ambiti di attività, come le osservazioni climatiche, le simulazioni climatiche globali e regionali, la comprensione dei processi, il paleoclima.

Visita il Focal Point italiano dell’IPCC

Il testo in lingua inglese del Rapporto

Il cambiamento climatico potrebbe diventare il principale fattore di rischio globale per la salute

 

Un articolo  di Elaine Ruth Fletcher apparso su Health Policy Watch presenta scenari inquietanti sugli effetti che il cambiamento climatico verosimilmente produrrà sulla salute delle popolazioni su scala globale .

Climate Change Could Become Leading Global Risk Factor for Health

I lavoratori dell’abbigliamento del Bangladesh soffrono quando le fabbriche riaprono durante il blocco di Covid-19

Riprendiamo dal sito del sindacato europeo IndustrialallUnion  questo report sulle drammatiche  condizioni delle lavoratrici e lavoratori del Bangladesh del settore tessile.Ringraziamo IndustriallUnion per il suo lavoro sindacale. editor

Fonte Industrialall

3 agosto 2021 Il 1° agosto, le fabbriche di esportazione di abbigliamento del Bangladesh hanno ripreso le operazioni con soli due giorni di preavviso, nonostante il rigoroso blocco imposto in tutto il paese.

A causa della mancanza di mezzi di trasporto, i lavoratori che tornavano al lavoro dopo le vacanze di Eid hanno dovuto affrontare enormi disagi e il rischio di infezione da Covid.

I lavoratori sono stati costretti a tornare in fretta al lavoro utilizzando qualsiasi mezzo di trasporto riuscissero a trovare

 

Venerdì 30 luglio, i funzionari del governo hanno emesso un avviso che consente alle fabbriche di esportazione di abbigliamento di riprendere le operazioni il 1° agosto, a seguito della costante pressione dei produttori di abbigliamento e degli esportatori per consentire alle fabbriche di funzionare. L’annuncio improvviso ha creato panico tra i lavoratori poiché la maggioranza aveva lasciato Dacca ed era tornata nei propri villaggi e piccole città per le vacanze di Eid e il successivo blocco.

I lavoratori sono stati costretti a tornare in fretta al lavoro utilizzando qualsiasi mezzo di trasporto riuscissero a trovare.

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INAIL . CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO DI PREVENZIONE

INAIL CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO
DI PREVENZIONE

Info.MO. Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro

Stocznia

Nanc1, Public domain, via Wikimedia Commons

Fonte : Puntosicuro

ROMA – Nei cantieri navali, il rischio infortunistico è più alto rispetto a quello riscontrato nel settore Industria e servizi. Qui, dal 2014 al 2018, è diminuito da 22,6 a 19,6 incidenti per mille addetti, mentre nella cantieristica navale si è passati da 31,4 a 29,7 infortuni. Questi presentano una gravità maggiore, misurata dagli esiti mortali dei casi registrati e dall’assenza dal lavoro degli infortunati superiore ai 30 giorni. In ambito territoriale, il fenomeno infortunistico è concentrato per il 54% prevalentemente in tre regioni (Liguria, Friuli Venezia Giulia e Toscana). A riportare infortuni lavorativi sono per lo più meccanici, montatori e manutentori, per cause che includono movimenti scoordinati e scivolamenti, malfunzionamenti elettrici, esplosioni, incendi. Sono alcuni dei dati contenuti in una scheda di ricerca Inail, disponibile online tra le pubblicazioni sul sito dell’Istituto. Il report è stato condotto analizzando le dinamiche infortunistiche presenti nell’archivio del sistema di sorveglianza Infor.Mo, sviluppato dalle Regioni e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila), che monitora gli incidenti lavorativi dall’origine fino alla loro istruttoria conclusiva.

1) CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO
DI PREVENZIONE (brochure)
2) Punto Sicuro: La prevenzione degli incidenti nei cantieri navali

Incidente sul lavoro a Camposanto, Modena. Perde la vita una donna di 40 anni .

Una donna di quaranta anni,Laila El Harim, assunta da poco più di due mesi da un’azienda che produce imballaggi di cartone è morta stritolata da una macchina fustellatrice. E’ avvenuto a Camposanto di Modena. Ancora una volta, come è successo qualche mese fa, a Prato ove morì stritolata da un orditoio la giovane Luana D’Orazio di 22 anni è avvenuto qualcosa che ha reso micidiali questi macchinari. Queste operaie erano state formate in modo adeguato rispetto alla pericolosità di questi impianti ? Questi impianti sono manutenzionati in modo corretto ? Molti sono i quesiti per ricercare una spiegazione di questi eventi tragici. Perchè succedono incidenti sul lavoro con le stesse modalità di cinquanta anni fa ? Con le attuali tecnologie e con le protezioni previste dalle norme tecniche europee ( Direttiva Macchine ) nessun lavoratore dovrebbe più morire straziato da parti in movimento di una macchina. Però succede. Non rassicura per certo l’atteggiamento del quotidiano di Confindustria che nell’informare i propri lettori su questa tragedia di Camposanto si premura immediatamente di sottolineare che gli incidenti mortali dei primi 6 mesi 2021 sul 2020 sarebbero diminuiti del 5,6%. Sono dati parziali ed esposti a molti fattori di confusione (nel 2020 eravamo nella fase acuta della pandemia…). In ogni caso questo presunto calo che dovrà comunque essere confermato anche dai dati del secondo semestre 2021 non giustifica la sottovalutazione del problema che questi eventi tragici mettono in evidenza: formazione e addestramento molto poveri  non hanno consentito alle operaie Laila e Luana di lavorare in sicurezza e/o di sottrarsi nel momento del pericolo.  Editor

 

::: Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo :: 1 agosto 2021 :::

Fotostreet , manifesti mostre foto in Savigny Platz , Berlin aprile 2017 , foto gierre

1 agosto.

E’ terminato un luglio che climaticamente è sembrato un ottobre. Le ferie volgono al termine e tra pochi giorni riapriranno le scuole.

Ricomincia il tormentone della gestione scolastica della pandemia e il 10 Agosto Merkel si incontrerà ancora con i Presidenti di Regione per decidere il da farsi. Forse l’ultima gatta da pelare per la Cancelliera prima del meritato riposo, certamente un tema centrale di lotta politico elettorale per la sua successione.

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The pandemic could leave us with congestion chaos – here’s how to avoid it

Brian Caulfield, Trinity College Dublin

When the pandemic hit in early 2020, a rapid decrease in urban private car use was seen globally. Satellite navigation company TomTom reported that 387 cities across the world experienced a decrease in congestion.

Similarly, a decrease in public transport usage was seen as governments across the world imposed lockdown restrictions. Many millions of people began to work remotely and the decades of technological advances in communications played a vital role in enabling our societies to continue to operate.

However, as restrictions on movements relax in some countries and a return to pre-pandemic mobility patterns starts, many cities are reporting increased congestion levels.

It seems we are at a tipping point and could revert to unsustainable and high carbon modes without clever interventions from national governments. Where people are reluctant to return to the use of public transport, research is showing that a greater focus needs to be placed upon active travel (non-motorised transport such as walking and cycling) and use of electric bikes and scooters.

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Il PNRR non affronta adeguatamente gli obiettivi europei in materia di clima ed energia

 

Riteniamo utile, sia pure a PNRR approvato, diffondere questo Documento che critica i limiti e le mancanze del Piano energetico che dovrebbe portare alla “decarbonizzazione” negli anni ’50. E’ utile leggere l’introduzione al documento

ENERGIA PER L’ITALIA, coordinatore Vincenzo Balzani

Hanno contribuito alla stesura di questo documento: Nicola Armaroli, Vincenzo Balzani, Alessandra Bonoli, Sergio Castellari,Marco Cervino, Vittorio Marletto, Leonardo Setti

IL DOCUMENTO (pdf)

EnPI-PNRR

 

Sondaggio Eurofound. Vivere, lavorare e COVID-19 (Aggiornamento aprile 2021): la salute mentale e la fiducia diminuiscono in tutta l’UE mentre la pandemia entra in un altro anno

 

Fonte : Eurofound 

Autore/i: Ahrendt, Dafne ; Mascherini, Massimiliano ; Nivakoski, Sanna ; Sándor, Eszter

Risultati chiave:

  • Il benessere mentale ha raggiunto il livello più basso in tutte le fasce d’età dall’inizio della pandemia più di un anno fa. Ciò è particolarmente evidente tra i giovani e coloro che hanno perso il lavoro.
  • Le disuguaglianze esistenti si stanno ampliando a causa dell’impatto sproporzionato della pandemia sui gruppi vulnerabili. I risultati mostrano che le difficoltà a far quadrare i conti sono aumentate significativamente tra coloro che già si trovano in una situazione precaria.
  • La soddisfazione dei cittadini per le misure di sostegno in caso di crisi è diminuita drasticamente, con solo il 12% che ora ritiene che le misure di sostegno siano eque, in calo dal 22% nell’estate 2020. Coloro che ritenevano che ottenere sostegno fosse facile ed efficiente sono scesi anche dal 16% nell’estate 2020 al 10% nella primavera del 2021. Quasi uno su dieci intervistati ha visto respinta una richiesta di sostegno finanziario.
  • La fiducia nelle istituzioni è crollata, in particolare nei governi nazionali, che è scesa da 4,6 nell’estate 2020 a 3,9 nella primavera del 2021. La fiducia nei governi nazionali in tutti gli Stati membri è scesa al di sotto dei livelli registrati all’inizio della pandemia. Anche la fiducia nell’UE è diminuita, ma rimane superiore alla fiducia nei governi nazionali.
  • Oltre un quarto delle persone che vivono in Europa indica un’esitazione verso il vaccino COVID-19, con gli uomini che si rivelano più titubanti (29%) rispetto alle donne (25%). L’esitazione vaccinale è anche fortemente associata a bassi livelli di fiducia e utilizzo dei social media, con paesi che registrano bassi livelli di fiducia nel governo che registrano livelli più elevati di esitazione vaccinale.

Abstract

Il terzo round del sondaggio elettronico di Eurofound, condotto a febbraio e marzo 2021, fa luce sulla situazione sociale ed economica delle persone in tutta Europa dopo quasi un anno intero di convivenza con le restrizioni COVID-19. Questo rapporto analizza i principali risultati e tiene traccia degli sviluppi e delle tendenze in corso nei 27 Stati membri dell’UE da quando il sondaggio è stato lanciato per la prima volta nell’aprile 2020. Individua i problemi emersi nel corso della pandemia, come l’aumento dell’insicurezza del lavoro a causa della minaccia di perdita del lavoro, calo dei livelli di benessere mentale, erosione dei recenti progressi nell’uguaglianza di genere, calo dei livelli di fiducia nei confronti delle istituzioni, deterioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata e crescita dell’esitazione ai vaccini.

E’ disponibile il testo digitale di questo sondaggio alla fonte  Eurofound 

Le “libertà” degli “chef” che cucinano con l’olio di ricino…

Di Eugène Delacroix – Erich Lessing Culture and Fine Arts Archives via artsy.net, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27539198

Centinaia di persone, in diverse piazze manifestano contro l’adozione dello strumento del green pass per accedere a locali e servizi pubblici. “Libertà, libertà” è il loro grido, mentre gridano, senza mascherine, qualcuno di loro sparge attorno con generosità sputacchi vari…e virus corona modificato…
Libertà… libertà, quando una parola viene deprivata dei suoi significati profondi diviene un grido gutturale, un insulto a coloro che per davvero in tante parti del mondo si battono per i diritti civili e per le libertà politiche.
E’ un profondo disagio vedere persone con scarsi strumenti culturali accorrere a queste adunate promosse e organizzate da sedicenti cuochi più avvezzi all’uso dell’olio di ricino che a quello extravergine d’oliva, manipolatori di rabbie e frustrazioni profonde per qualche voto in più…

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