Pfas: 9 associazioni chiedono al Governo una legge nazionale che tuteli ambiente e persone

Fonte Greenreport.it   che ringraziamo 

Nonostante In Italia ci sia il più vasto e pesante disastro causato da PFAS, non ha una regolamentazione

[4 Febbraio 2022]

Serve introdurre una legge in Italia che vieti l’uso e la produzione di sostanze per e poli-fluoroalchiliche (PFAS). E’ questa la richiesta inviata nei giorni scorsi da un gruppo di associazioni e comitati, costituito da Mamme No Pfas, Greenpeace, Comitato Stop Solvay, Medici ISDE, Legambiente, Comitato di lotta Maccacaro, Comitato acque e beni comuni di Verona e Monastero dei beni comuni, al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero della Salute, al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Nonostante nella Comunità Europea l’Italia si distingua per avere il più vasto e pesante disastro causato da tali sostanze, il nostro Paese non ha introdotto una regolamentazione né tantomeno appoggiato la proposta di altre nazioni di regolamentarne l’uso a livello comunitario.

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Un OdG approvato dl Consiglio della Regione Lombardia per un piano di assunzione per i Servizi dedicati alla prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro

Il Consiglio della Regione Lombardia ha approvato all’unanimità il testo della Mozione n. 703 concernente la salute e sicurezza sul lavoro, nel testo che così delibera:
“….compatibilmente con le risorse di bilancio e con l’utilizzo dei proventi delle sanzioni irrogate alle imprese, secondo quanto previsto dall’articolo 13, comma 6, del D.lgs. 81/2008, a implementare le risorse per la programmazione e il sostegno di iniziative di prevenzione e di promozione della salute
in ogni fascia d’età e in ogni ambiente di lavoro e a garantire piena attivazione del piano di assunzioni e completamento negli organici delle ATS dei nuovi dipendenti dedicati alla prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.”.

MOZ703_EC

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Il mondo di chi rifiuta il vaccino

di Dagmar Rinnenburger

Fonte : Saluteinternazionale.info      che ringraziamo 

Il mondo no-vax è variegato. Ci sono i complottisti e ci sono gli impauriti. Ma non ti aspetteresti che a Roma un manipolo di medici no-vax dia l’assalto all’Ordine.

Due clienti in un bar di Sao Paolo guardano il telegiornale, davanti a un bicchiere di birra. Siamo nel novembre del 2021; le notizie parlano di una situazione drammatica in Germania per la diffusione pandemica del coronavirus. Incredulo, uno dice all’altro: “Ma è vero quello che sta succedendo in Germania?“; e l ‘altro: ” Sì, quei matti non si fanno vaccinare!”. L’aneddoto è stato riportato in un articolo del settimanale “Der Spiegel” per raccontare del successo della campagna vaccinale in Brasile (1). Per il Brasile, che ha seppellito più di 600.000 morti con un picco di decessi ad aprile 2021, l’esitazione e il rifiuto di vaccinarsi di un paese ricco come la Germania, che aveva tutto l’arsenale dei vaccini a disposizione, era incomprensibile. I brasiliani si sono vaccinati contro l’opinione del loro leader politico Bolsonaro, che a lungo ha negato il Covid. Come i portoghesi, erano convinti che il vaccino li avrebbe salvati. Gli abitanti di Sao Paolo sono fieri del loro successo vaccinale e nelle strade si vedono bandiere con la scritta “capitale del mondo del vaccino”. Vogliono tornare alla normalità, lavorare, festeggiare il carnevale.

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ILO/WHO .Cambiamenti cruciali necessari per proteggere la salute dei lavoratori durante il telelavoro

FONTE:  ILO/WHO – ILO.ORG

[ traduzione google translator – il riferimento è il testo in lingua inglese sul sito ILO.ORG ]

Una nuova analisi dell’ILO e dell’OMS fornisce raccomandazioni per un ibrido e un telelavoro sicuri e produttivi.

GINEVRA (ILO/WHO News) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) hanno chiesto l’adozione di misure per proteggere la salute dei lavoratori durante il telelavoro.

Un nuovo brief tecnico sul telelavoro sano e sicuro , pubblicato dalle due agenzie delle Nazioni Unite, delinea i benefici e i rischi per la salute del telelavoro e i cambiamenti necessari per accogliere il passaggio verso diverse forme di modalità di lavoro a distanza determinato dalla pandemia di COVID-19 e la trasformazione digitale del lavoro.

Tra i vantaggi, afferma il rapporto, ci sono un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, opportunità di orari di lavoro flessibili e attività fisica, traffico ridotto e tempi di pendolarismo e una diminuzione dell’inquinamento atmosferico, tutti fattori che possono migliorare la salute fisica e mentale e il benessere sociale. Il telelavoro può anche portare a una maggiore produttività e costi operativi inferiori per molte aziende.

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ISOCHIMICA AVELLINO-AMIANTO: Tribunale di Avellino Condanna a 10 anni di reclusione 4 imputati – (2 resp. sicurezza di Isochimica e 2 funzionari FF.SS)

Fonte AFevA Emilia Romagna 

Bologna, 1 febbraio 2022

Il Tribunale di Avellino, il 28 gennaio 2022, ha emesso quattro condanne per disastro doloso, omicidio colposo, lesioni personali e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro nella vicenda AMIANTO all’ ISOCHIMICA di Avellino.

I condannati in primo grado di giudizio sono: i responsabili della sicurezza di ISOCHIMICA Vincenzo Izzo e il suo vice Pasquale De Luca, i funzionari delle Ferrovie dello Stato Aldo Serio e Giovanni Notarangelo.

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DDL PER LA PREVENZIONE DELLE INTOSSICAZIONI ACUTE DA GAS TOSSICI IN ADDETTI A LAVORAZIONI IN CISTERNE, SERBATOI, VASCONI E SIMILI

Ringraziamo il Dott. Pierino Marazzani  per l’invio di questa proposta di

DDL PER LA PREVENZIONE DELLE INTOSSICAZIONI ACUTE DA GAS TOSSICI IN ADDETTI A LAVORAZIONI IN CISTERNE, SERBATOI, VASCONI E SIMILI

Riteniamo che sia importante aprire una “finestra” per ragionare se le attuali norme , vedi Dlgs 81/2008 e DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 settembre 2011, n. 177  possano essere migliorate . Pertanto rendiamo disponibile il contributo del Dott. Marazzani . Riteniamo che il datore di lavoro debba fare una accurata valutazione dei rischi dalla quale debbono derivare le procedure di sicurezza del lavoro in ambiente confinato come routine senza improvvisazioni . Queste pratiche corrette sono svolte nelle aziende strutturate ove il lavoro in ambienti confinati è frequente e programmato. Purtroppo gli incidenti gravi e mortali  avvengono più frequentemente nelle realtà lavorative ove prevale una organizzazione del lavoro informale e occasionale.

DDL PREVENZIONE INTOSSICAZIONI ACUTE IN CISTERNE E SIMILI

Per scaricare il file pdf clicca QUI 

INRS .Rischi multipli ed esposizioni multiple: la prevenzione alla prova della complessità

Ogni trimestre, diversi esperti dell’INRS e dei suoi partner offrono un dossier tematico relativo alla salute e sicurezza sul lavoro. Questi file sono destinati in particolare ai professionisti della prevenzione dei rischi professionali, che rappresentano il pubblico di destinazione della rivista.

Nel numero 265 di Higiene & Securite du Travail di INRS 

 Rischi multipli ed esposizioni multiple: la prevenzione alla prova della complessità

HST n° 265 – 4° trimestre 2021

Le esposizioni multiple sul posto di lavoro sono frequenti e le soluzioni di prevenzione “classiche” non sono sempre appropriate. Questo file presenta una serie di lavori svolti dall’INRS e da altre organizzazioni. Descrive un approccio per identificare i settori interessati dalla co-esposizione al rumore e alle sostanze ototossiche; l’influenza del lavoro fisico pesante sull’esposizione a sostanze chimiche volatili e la co-esposizione ad agenti biologici e sostanze chimiche. Un ultimo articolo tratta di “cronotossicologia” e studi sui legami tra orari di lavoro e rischio chimico.

Scarica l’articolo (formato pdf)

Divieto di amianto in Ucraina: aggiornamento 2022  

Fonte IBASECRETARIAT

di Laurie Kazan-Allen

Anche se le truppe russe hanno continuato la loro formazione militare al confine con l’Ucraina lo scorso anno (2021), all’interno del paese la battaglia per l’amianto crisotilo (bianco), una sostanza cancerogena che la Verkhovna Rada [Parlamento ucraino] si è impegnata a vietare in linea con requisiti per entrare a far parte dell’Unione Europea – ha continuato a imperversare. 1 Sotto l’immensa pressione delle parti interessate all’amianto, nazionali ed estere, 2 un dibattito sulla bozza di divieti sull’amianto programmato dalla Commissione parlamentare per la salute il 15 dicembre 2021 è stato annullato senza preavviso; la mattina del previsto dibattito l’argomento è stato escluso dall’ordine del giorno che è stato caricato sul sito web della commissione.

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I giganti della tecnologia globale sfidanti: il ruolo critico del lavoro globale

Fonte : Education International  che ringraziamo  ( licenza Commons Creative 4.0 ) 

 

In un recente documento di ricerca, Carmen Ludwig e Edward Webster hanno esaminato il ruolo dei sindacati globali per contestare l’uso e l’abuso della tecnologia digitale attraverso l’attivismo transnazionale in due contesti africani. L’azione ha incluso il lavoro con la risposta globale di Education International contro la privatizzazione dell’istruzione.

Autori:

 

In Kenya e Uganda, Education International ha resistito efficacemente alla deprofessionalizzazione degli insegnanti attraverso l’assunzione di insegnanti non qualificati da parte dell’operatore a scopo di lucro Bridge International Academies (BIA). Parallelamente, nel settore dei trasporti in Uganda, con l’aiuto dell’International Transport Workers’ Federation, il sindacato dei trasporti locali ha sviluppato la propria app per organizzare e sfidare i giganti della tecnologia globale.

Sebbene il potere del capitale globale lo renda una competizione profondamente ineguale, le federazioni sindacali globali stanno facilitando lo sviluppo del contropotere dei sindacati sia a livello locale che globale. In un momento in cui i lavoratori di tutto il mondo sono impegnati nella lotta per affrontare le molteplici sfide poste da giganti della tecnologia come Uber e Amazon, la nostra ricerca [1] i risultati sottolineano l’importante ruolo svolto dall’attività sindacale globale, a lungo trascurata nella ricerca sul lavoro.

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Il lavoro operaio digitalizzato. Inchiesta nell’industria metalmeccanica bolognese.

 

Lunedì 7 febbraio ci sarà la prima presentazione pubblica del libro “Il lavoro operaio digitalizzato. Inchiesta nell’industria metalmeccanica bolognese.” edito da “Il Mulino”, in uscita in questi giorni.
Si tratta di un libro ricco di spunti, stimolante, frutto di un attenta ricerca realizzata dalla Fondazione Claudio Sabattini, che ci aiuta a comprendere i grandi cambiamenti del mondo del lavoro legati alla digitalizzazione.

 

 

Comment le travail social est-il devenu un métier à risque ?

Marcel Jaeger, Conservatoire national des arts et métiers (CNAM)

Comment comprendre les crises qui agitent le monde du travail social ? Les drames récents – meurtres d’Audrey Adam le 12 mai dans l’Aube et de Cyril Pierreval, directeur d’un centre d’accueil à Pau en février – mais aussi la dénonciation de conditions de travail compliquées pour ces professionnels participent d’un phénomène ancien.

Pour une grande part, le malaise est consubstantiel à des métiers qui sont nés en réponse à des situations de crise sociale et économique. Ils ont toujours contribué à l’accompagnement de personnes débordées par leurs difficultés : des individus vulnérables, exposés à des risques de toutes sortes, ou fragiles du fait de leur propre histoire. Mais ces deux volets de la vulnérabilité et de la fragilité touchent désormais également les professionnels chargés de venir en aide aux autres.

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Francia . Pesticidi: cancro alla prostata riconosciuto come malattia professionale

 

FONTE : ANSES.FR

Il cancro alla prostata legato all’esposizione ai pesticidi, compreso il clordecone, può ora essere riconosciuto come una malattia professionale a seguito del decreto pubblicato questo mercoledì sulla Gazzetta Ufficiale.

Per il regime agricolo è stata creata una tabella delle malattie professionali relative al cancro alla prostata legato all’esposizione ai pesticidi. Consentirà di completare e facilitare le possibilità di sostegno a beneficio dei lavoratori agricoli che sono stati esposti ai pesticidi. Questa tabella permette anche di riconoscere i tumori della prostata legati all’esposizione al clordecone.

Nel luglio 2021, ANSES ha pubblicato le conclusioni della sua esperienza scientifica sul cancro alla prostata associato all’esposizione professionale ai pesticidi, con un focus sul clordecone legato al particolare contesto delle Indie occidentali. La perizia aveva concluso che esisteva un probabile legame tra l’esposizione ai pesticidi e l’insorgenza del cancro alla prostata. L’Agenzia ha sottolineato nella sua notizia che ”  tutti gli elementi scientifici sviluppati si esprimono a favore della creazione di un tavolo delle malattie professionali  “.

Ricordiamo che oltre il 90% della popolazione adulta in Guadalupa e Martinica è contaminata dal clordecone, secondo Public Health France, e le popolazioni dell’India occidentale hanno uno dei più alti tassi di incidenza di cancro alla prostata al mondo .
 

Sanità in Toscana “Tanti settori marginalizzati e trascurati”.

 

“Bene ha fatto Giuliano Casu (Corrierefiorentino, 20 gennaio) a sottolineare la particolare emergenza del disagio e sofferenza mentale in questa pesantissima esperienza pandemica ed a spingere la Regione Toscana verso una rinnovata iniziativa su questo tema. Ciò si rende necessario non ‘nonostante’ la pandemia, ma ‘proprio perché’ siamo in questa fase di grande sconquasso sociale e sanitario. Concordo anche sulla valutazione negativa dell’ipotesi di ‘bonus psicologico’. Questa proposta (per il momento non passata nella legge nazionale) contrasta obiettivamente con l’urgente necessità di rafforzare il servizio pubblico per la Salute Mentale. In questi giorni si vedono, ad esempio sui muri di Roma, delle pubblicità di offerte di prestazioni psicologiche ‘a prezzi vantaggiosi’. Ma come si fa ad affidare ancora una volta al mercato la riposta a importanti e profondi bisogni di salute? Si parla in varie sedi – e giustamente – di riforma e potenziamento della sanità territoriale e Case della Comunità, anche in virtù delle linee applicative del PNRR. Sappiamo bene dello stress cui sono sottoposti i reparti ospedalieri, con la particolare pesantezza del lavoro al Pronto Soccorso. Ma a fronte di ciò, dobbiamo anche pigliare atto che ‘certi’ settori sono messi particolarmente ai margini del discorso politico e dell’attenzione delle amministrazioni pubbliche. Tra questi quelli dei consultori (è dei giorni scorsi la manifestazione di varie associazioni contro la regressione in atto anche in Toscana in tema di interruzione di gravidanza e salute della donna), i servizi della prevenzione collettiva in genere (la salute dei lavoratori non è un tema priorità della proposta politica, se non nei giorni dell’emozione di fronte a eventi mortali particolarmente impressionanti).

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A passeggio per Berlino di Franco Di Giangirolamo

Anziano su skateboard in Berlin.  2020 foto gierre

 

Sgranchire le gambe giracchiando per Berlino, d’inverno, senza vento, col freddino secco che ti accarezza, è uno spasso.

Qualche albero di Natale dorme ancora lungo i marciapiedi. Una volta credevo fosse una trasandatezza da incivili. Il Berlin Magazine ci spiega invece che c’è una ratio in questa stranezza. Non si sa se la tradizione affondi le radici in Svezia dove, anticamente, il 13 gennaio (Knut Day) gli alberi di Natale venivano spogliati degli addobbi e letteralmente gettati dalla finestra. Fatto sta che oggi esiste a Berlino la BSR, una azienda che li raccoglie dal 26 dicembre in poi, sulla base di un calendario per quartiere (che non si lasci nulla al caso, mi raccomando!) che consente ai cittadini di „lasciarli fuori“ il meno possibile.

Pare che se ne raccolgano circa 350.000 l’anno, destinati a produrre energia e al compostaggio. Se andate allo zoo e vedete gli elefanti che sgranocchiano alberi di Natale, non vi preoccupate: non sono quelli raccolti per la strada ma quelli „invenduti“, perchè ancora relativamente freschi e appetibili. Non so se gli elefanti ne siano ghiotti ma nella noia di uno zoo, un cambiamento di dieta ha pur sempre la sua importanza.

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La maggioranza dei francesi pronta a votare un presidente della Repubblica che faccia uscire il Paese dal nucleare

Fonte Greenreport.it che ringraziamo

Il 58% (l’80% a sinistra) vuole abbandonare un’energia considerata pericolosa e costosa. Ma quasi tutti i candidati sono nuclearisti

[21 Gennaio 2022]

Salvini e il centro-destra italiano vogliono rientrare nel nucleare per fare come la Francia… ma i francesi vorrebbero uscirne per fare come ha fatto l’Italia, E’ questo il risultato del sondaggio  “Les Français et l’énergie nucléaire” condotto dall’IFOP per la coalizione Réseau “Sortir du nucléaire”,  dal quale emerge che «Il 58% dei francesi si dice pronto a votare per una persona che, una volta eletta alla presidenza della Repubblica, impegnerebbe la Francia in una politica energetica che includa l’uscita dal nucleare e lo sviluppo delle energie rinnovabili» e gli antinucleari sono ben l’80% tra i simpatizzanti di sinistra.

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CIIP – Aggiornamento Open Data INAIL CIIP

Fonte CIIP

Nell’ambito delle iniziative della CIIP-Consulta per la diffusione delle conoscenze utili per la prevenzione, alle parti sociali, alle aziende e ai lavoratori, sono appena stati aggiornati i dati del Portale CIIP sugli Open Data Inail.

L’aggiornamento consolida i dati del quinquennio 2016-2020, essendo la seconda estrazione semestrale del 31 ottobre 2021, resi disponibili dall’Inail poco prima di Natale. La differenza, rispetto all’estrazione precedente del 30 aprile 2021, è nell’aumento del riconoscimento degli infortuni e delle malattie professionali, specialmente per i casi più gravi, le cui istruttorie possono protrarsi anche per diversi mesi in relazione all’evolversi del quadro diagnostico del danno subito.

Il portale CIIP degli Open Data Inail conserva anche gli Open Data pubblicati negli anni precedenti a partire dal 2010, in modo da osservare gli andamenti temporali di più di dieci anni.
Consente inoltre analisi interattive dei dati permettendo l’applicazione libera di filtri e incroci fra tabelle. In questo modo chiunque si occupi di prevenzione, RSPP, RLS, HSE, associazioni di categoria, sindacati e patronati, senza dimenticare i livelli politici in ambito provinciale e regionale, possono crearsi la propria reportistica sugli infortuni e le malattie professionali, ritagliata anche su una sola provincia, solo per alcuni comparti, solo per alcune popolazioni – selezionate per genere, età e nazione di nascita – oppure solo per alcune malattie professionali.

Rapporto Disuguaglianza 2022

Fonte : Volere La Luna che ringraziamo

Il rapporto qui proposto presenta la sintesi più aggiornata degli sforzi internazionali di ricerca per monitorare le disuguaglianze globali. I dati e le analisi presentati si basano sul lavoro di oltre 100 ricercatori in quattro anni, dislocati in tutti i continenti, che contribuiscono al World Inequality Database (WID.world), gestito dal World Inequality Lab. Questa vasta rete collabora con istituzioni statistiche, autorità fiscali, università e organizzazioni internazionali, per armonizzare, analizzare e diffondere dati comparabili sulla disuguaglianza internazionale.

I dati sono univoci: le disuguaglianze di reddito e di ricchezza contemporanee sono molto grandi. Un individuo adulto medio guadagna PPP € 16.700 (PPP USD 23.380) all’anno nel 2021 e l’adulto medio possiede € 72.900 (USD 102.600). Ma queste medie nascondono ampie disparità tra e all’interno dei paesi. Il 10% più ricco della popolazione mondiale attualmente prende il 52% del reddito globale, mentre la metà più povera della popolazione ne guadagna l’8,5%. In media, un individuo del 10% più ricco della distribuzione del reddito globale guadagna 87.200 € (122.100 USD) all’anno, mentre un individuo della metà più povera della distribuzione del reddito globale guadagna 2.800 € (3.920 USD) all’anno.

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Grecia: il nuovo programma di polizia biometrica mina i diritti

 

Fonte Human Rights Watch che ringraziamo

Rischio di profilazione razziale illegale e altri abusi

(Atene) – La Grecia sta pianificando un nuovo programma di polizia per scansionare i volti e le impronte digitali delle persone che non è coerente con gli standard internazionali sui diritti umani sulla privacy e che potrebbe amplificare la discriminazione in corso, hanno affermato oggi Human Rights Watch e Homo Digitalis. Nell’ambito del programma finanziato dall’UE, la polizia utilizzerà dispositivi portatili per raccogliere informazioni biometriche dalle persone su vasta scala e confrontarle con i database della polizia, dell’immigrazione e del settore privato principalmente a fini di immigrazione.

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La salute dei migranti

Autore: Benedetto Saraceno 

Fonte : Saluteinternazionale.info

 

 

Nel 2020 82 milioni di persone sono state obbligate a lasciare i loro territori per migrazione interna o esterna, nella maggior parte dei casi dovuta a conflitti armati e violenze locali.

Di rifugiati, profughi e più in generale si parla molto ogni giorno con esclusiva enfasi sulla loro capacità invasiva (rischio terrorismo, rischio importazione religione islamica, rischio competizione nell’accesso al lavoro, rischi trasmissione malattie infettive). Non uno di questi rischi è reale o perché è inesistente o perché è quantitativamente risibile. Ma di questo si parla e anche chi combatte questi stereotipi xenofobi e inaccettabili si limita troppo spesso a contestare la consistenza dei rischi che la propaganda enuncia, senza tuttavia riuscire a spostare il dibattito sulle vere questioni e, fra esse, certamente quella della salute. Infatti, non si parla della salute di quella categoria confusa di persone che chiamiamo a volte rifugiati, a volte profughi a volte genericamente migranti. Non se ne parla nei media nazionali e nel dibattito politico, come se la questione della salute fosse un problema che non ci riguarda e che soltanto loro dovrebbero risolvere. Tale disattenzione (a dir poco) fa parte delle crescenti manifestazioni di disumanità, di razzismo, di violenza verbale (e talvolta fisica) che si moltiplicano e lentamente ed inesorabilmente diventano accettabili e accettate.

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Il documento della SNOP A proposito della LEGGE 215 del 17 dicembre 2021 e del futuro

 

Riteniamo importante questo Documento della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione SNOP che propone una serie di quesiti sugli assetti istituzionali e operativi che escono da un percorso normativo che è avvenuto senza nessuna discussione nel merito in sede parlamentare. Una norma che pretende di riorganizzare le funzioni di vigilanza senza un progetto ed una strategia in materia di promozione e tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Una norma confusa, un pastrocchio che invece di rendere più efficace e funzionale il sistema istituzionale dei servizi di prevenzione centrale e regionali li sospinge nel vicolo cieco dei conflitti delle competenze. Ci vorrà molto lavoro per uscire dal vicolo cieco e ci vorrebbero condizioni politiche favorevoli ,  nel prossimo futuro: non è detto che vi saranno. Non conosciamo i “vincitori” di questa tornata normativa che doveva essere contro gli incidenti mortali sul lavoro, conosciamo bene , invece, chi ha perso : i lavoratori.
Gino Rubini, editor di Diario Prevenzione.

 

A-proposito-della-Legge-215-del-2021

Per scaricare il  Documento in formato .pdf clicca QUI 

Podcast di Diario Prevenzione 14 gennaio 2022 – Puntata n° 93

 

a cura di Gino Rubini

In questa puntata parliamo di

– 12 Domande al Governo, ai Ministri della Salute, del Lavoro, ai Presidenti delle Regioni sulla Legge 215/21 in materia di salute e sicurezza sul lavoro
– Strategie di comunicazione per convincere i no nax a vaccinarsi ” Emmerder les non vaccinés ” può convincere a cambiare i comportamenti ?
– GB – Il long Covid costringe alcuni lavoratori a rivolgersi al la charity del Banco Alimentare
– Mario Agostinelli: il nucleare è per sempre
– Una riflessione sui dati della pandemia, darli “nature” o zuccherati ?

 

« Emmerder les non-vaccinés » peut-il être efficace pour changer les comportements ?

Cet article est republié à partir de The Conversation sous licence Creative Commons. Lire l’article original.

Patricia Gurviez, AgroParisTech – Université Paris-Saclay et Marie-Laure Mourre, Université Paris-Est Créteil Val de Marne (UPEC)

« Emmerder » les non-vaccinés : la phrase fait les gros titres et alimente toutes les discussions depuis quelques jours. Nous ne nous lancerons pas dans un débat politique ni sémantique, ce que d’autres se chargent de faire très bien par ailleurs. En revanche, cette phrase semble apporter confirmation de la pertinence des modèles issus des sciences sociales et humaines et incite à s’y reporter.

Les recherches sur la résistance à la persuasion démontrent que les attaques frontales viennent en réalité renforcer les attitudes initiales au lieu de les modifier, aussi bien auprès des « anti » qui y verront une raison supplémentaire de résister face à une tentative de réduire leur liberté (aussi connue sous le terme de réactance), que les « pros » qui trouveront là une confirmation réconfortante de leurs propres convictions ; au final, les anti et les pro campent sur leurs positions, voire les accentuent.

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GB. Il long Covid spinge i lavoratori al banco alimentare

Fonte : RISK TUC

 

[ traduzione dell’articolo tramite google translator ]

Due operatori sanitari del Bedford Borough Council si affidano ai banchi alimentari per sopravvivere, dopo che Long Covid li ha visti esaurire tutta la loro indennità di malattia. Il loro sindacato Unite ha affermato che i casi – che sono seguiti alla cattura di Covid durante una grande epidemia sul posto di lavoro – hanno sollevato problemi per altri luoghi di lavoro nel Regno Unito, dove anche i dipendenti soffrono di effetti collaterali cronici dell’infezione. Ha chiesto ai capi del consiglio di pagare l’intera indennità di malattia ai suoi due membri mentre si riprendono, una discrezione consentita dall’accordo nazionale “Libro verde”. L’ufficiale regionale di Unite Richard Gates ha dichiarato: “L’impatto di Long Covid ha portato entrambi i membri ad avere giorni in cui non potevano nemmeno alzarsi dal letto, nebbia cerebrale, mancanza di energia e mancanza di respiro, quindi l’ultima cosa di cui hanno bisogno in aggiunta a questo è lo stress e la preoccupazione di non avere soldi e la prospettiva di essere portati attraverso la procedura di assenza per malattia per essere fuori dal lavoro. Non è giusto che facciano affidamento sui banchi alimentari e sui benefici per sopravvivere”. I due impiegati del consiglio comunale di Bedford hanno contratto il Covid alla fine del 2020 e da allora sono entrambi malati con una diagnosi di Long Covid, a seguito di un focolaio sul posto di lavoro con il risultato che il 30% del gruppo del personale è risultato positivo. Invitando il consiglio a seguire l’esempio dell’azienda sanitaria locale, che fornisce un’indennità completa per malattia ai lavoratori con Long Covid, Richard Gates ha affermato che i due lavoratori colpiti “dovrebbero essere sostenuti dal loro datore di lavoro in questo momento di difficoltà finanziarie,
Comunicato stampa Unite .

Mario Agostinelli: Il nucleare é per sempre

Fonte: Inchiestaonline

Autore : Mario Agostinelli 

Cingolani Ministro durerà magari solo giorni: più sfortunatamente per noi anche per mesi, ma il nucleare, purtroppo, è per sempre, basta dire la verità. Purtroppo, l’educazione scolastica e l’informazione scientifica abitualmente non si responsabilizzano per illustrare l’incompatibilità tra il vivente e impieghi troppo densi di energia, come nel caso dei fossili e del nucleare.

Per rappresentare, in modo seppure grezzo e con qualche approssimazione, l’ordine di grandezza con cui le tecnologie energetiche possono interferire con la riproduzione della vita, basti dire che, per ottenere pari energia, la fusione di un grammo tra isotopi di idrogeno equivarrebbe alla fissione di 8-10 grammi di uranio, ovvero a portare a combustione 5.000 tonnellate di carbone o bruciare in centrale 6.300 metri cubi di gas, o, ancora, con processi ben più controllabili e non distruttivi, a far cadere da un dislivello di 1.000 metri 1/3 di tutta l’acqua del lago d’Iseo. Un simile confronto rappresenta in modo “drammatico” l’impatto assai differente di fonti di energia che si sono formate in processi lontanissimi nel tempo e che vengono ricuperate all’istante con tecniche estreme (fusione, fissione, combustione), che sprigionano effetti con ordini di grandezza di parecchio multipli rispetto alle forze naturali con cui conviviamo sul Pianeta (acqua vento, luce e calore del sole). Quanto più densa è la fonte energetica, tanto più lungo e duraturo sarà il suo tempo di smaltimento in atmosfera, negli oceani e nei suoli, fino ad effetti distruttivi in caso di incidente o di eccessivi accumuli.

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E’ disponibile la Rivista Lavoro e Salute anno 38 – gennaio 2022

Un numero ricco di contenuti sulle politiche della salute, sui temi della salute e sicurezza nel lavoro e oltre il lavoro.

les1gennaio2022-2

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