Il progetto Restart ha intervistato Omana George, il coordinatore del monitoraggio di Electronics Watch , su Covid-19, l’impatto sui lavoratori dell’elettronica e le tendenze attuali. Ha parlato dell’attuale situazione dei lavoratori dell’elettronica sotto Covid-19. Omana ha detto che sotto Covid-19 ciò che era già brutto è già peggio ora. Le produzioni e l’occupazione sono più flessibili. I recenti disordini a Wistron, uno dei fornitori di Apple, hanno mostrato questa situazione esatta.
Agenti chimici cancerogeni e mutageni
Il mondo sotterraneo e malato del Nord Italia
Fonte Areaonline che ringraziamo
Tra Piemonte, Lombardia e Veneto un libro di fotogiornalismo racconta e analizza l’eredità tossica lasciata da un’industria nociva e dal traffico di rifiuti nella Megalopoli Padana di Federico Franchini
Inquinamenti industriali, contaminazioni ambientali, traffici di rifiuti, discariche abusive: è il retaggio lasciato nel Nord Italia da un’imprenditoria malata, spesso collusa con la criminalità organizzata. Tutto questo è raccontato – e fotografato – in un recente, bellissimo, libro intitolato “La terra di sotto” (Penisola Edizioni).
Francia. INRS. Aggiornamento di 13 file per identificare e sostituire agenti cancerogeni
INRS segnala l’aggiornamento di 13 files che servono d’aiuto alle aziende per sostituire o usare in modo diverso agenti cancerogeni . |
Aggiornamento della raccolta delle schede FAR FAS
Sono stati aggiornati più di dieci fogli di aiuto per l’identificazione e la sostituzione degli agenti cancerogeni (FAR-FAS). Riguardano i settori della metallurgia, delle materie plastiche e della gomma, dell’edilizia, della lavorazione degli alimenti, dei servizi e dell’ambiente.
Pertanto, 10 FAR e 3 FAS sono stati aggiornati e messi online. Le FAR aggiornate sono dedicate ai settori metallurgico, edile, plastica e gomma, ambiente, alimentare e dei servizi. I FAS, da parte loro, riguardano i settori metallurgico e dei servizi.
Consulta l’elenco completo di FAR-FAS
L’Europa esporta pesticidi vietati sul suo suolo nei paesi poveri, afferma Greenpeace
Fonte : Newsletter ETUI
Migliaia di tonnellate di pesticidi vietati in Europa vengono esportati ogni anno dall’Unione Europea (UE) verso i paesi poveri, secondo un recente studio di Greenpeace che ha analizzato le notifiche di esportazione presentate dagli Stati membri dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Solo nel 2018, oltre 81.000 tonnellate di pestcidi contenenti sostanze attive vietate nei campi europei hanno lasciato l’Europa per il Sud Africa, l’Ucraina, il Brasile e altri paesi con legislazioni non conformi e meno rigorose. Con oltre 32.000 tonnellate esportate quell’anno, il Regno Unito è stato di gran lunga il principale attore in termini di volume. Anche Italia, Paesi Bassi, Germania, Francia, Spagna e Belgio sono stati i principali esportatori di pesticidi.
Inclusione di medicinali pericolosi nell’ambito di applicazione della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni
Fonte : Etui
Durante il mese di settembre 2020 , la Commissione Europea (CE) dovrebbe avviare il processo legislativo relativo alla quarta revisione della Direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (CMD). L’ETUI, che sostiene la campagna “Stop cancer at work”, ha preparato una nota informativa per sottolineare l’importanza di includere farmaci pericolosi (Hazardous Medicinal Products, HMP) nell’ambito del direttiva.
Gli HMP e, in particolare, i farmaci citotossici, citostatici o antineoplastici sono un gruppo di farmaci che contengono sostanze chimiche tossiche per le cellule e che inibiscono la crescita e la moltiplicazione delle cellule. Questi farmaci sono utilizzati principalmente per il trattamento del cancro, ma anche in pratiche non oncologiche, per il trattamento di malattie non cancerose come la sclerosi multipla, la psoriasi e il lupus eritematoso sistemico.
Questi farmaci richiedono una manipolazione individuale per ciascun paziente prima di essere somministrati come infusione o iniezione in bolo. Ciò può portare a errori, fuoriuscite, ferite da punture di aghi e contaminazione, che presentano evidenti rischi per la salute dei lavoratori colpiti dal farmaco attraverso l’assorbimento della pelle e la trasmissione attraverso l’aria. Spesso gli effetti dell’esposizione possono essere subclinici e non essere evidenti per anni o generazioni di esposizione continua. Ad esempio, poiché il cancro richiede spesso decenni per manifestarsi, un caso di leucemia diagnosticato oggi da un infermiere o da un farmacista potrebbe essere il risultato dell’esposizione sul posto di lavoro negli anni ’80.
Tuttavia, gli HMP sono essenziali nella lotta contro il cancro e altre malattie non cancerose; questo è il motivo per cui l’obbligo di sostituzione definito nel CCD non si applicherebbe agli HMP. L’inclusione di HMP nell’Allegato I consentirebbe l’attuazione di una legislazione vincolante, compresa la prevenzione dell’esposizione attraverso sistemi tecnologici chiusi, che proteggono tutti i lavoratori che entrano in contatto diretto o indiretto con queste sostanze.
Riferimenti :
Cancro in ospedale: la lotta solitaria di un’infermiera per difendere i suoi diritti
MATline – la banca dati sul rischio cancerogeno in ambienti di lavoro. Pubblicata la scheda di due nuove sostanze
MATline – la banca dati sul rischio cancerogeno in ambienti di lavoro
Dal sito Dors che ringraziamo, riproduciamo questa segnalazione di sostanze cancerogene
Pubblicata le schede delle sostanze:
2,4-dicloronitrobenzene: classificata in classe 2B dalla IARC nel volume 123 del 2020. Si tratta di una sostanza utilizzata come intermedio nella produzione di pigmenti azoici, prodotti farmaceutici e prodotti agrochimici;
o-fenilendiamina: classificata in classe 2B dalla IARC nel volume 123 del 2020. Si tratta di una sostanza utilizzata come intermedio nella produzione di sostanze chimiche.
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 261 dell’11.8.2020 Regolamento delegato (UE) 2020/1182 della Commissione del 19 maggio 2020
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 261 dell’11.8.2020
Regolamento delegato (UE) 2020/1182 della Commissione
del 19 maggio 2020
recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, dell’allegato VI, parte 3, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.
(Testo rilevante ai fini del SEE).
IL TESTO DEL REGOLAMENTO
Fonte: EUR-Lex
GOVERNO : PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DERIVATI DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI
FONTE GOVERNO ITALIANO
Attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro.
Il testo modifica le norme volte ad assicurare un’adeguata sorveglianza sanitaria dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro. In particolare, rispetto all’attuale normativa, si prevede che il medico o l’autorità responsabile della sorveglianza sanitaria dei lavoratori possa segnalare che la stessa debba proseguire anche dopo il termine dell’esposizione, per il periodo di tempo che ritiene necessario per proteggere la salute del lavoratore interessato. Inoltre, il testo prevede specifiche modifiche alle norme sui lavoratori esposti alla polvere di silice cristallina respirabile.
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Cancro e lavoro Comprendere i tumori professionali e intervenire per eliminarli
a cura di Tony Musu e Laurent Vogel
Edizione italiana a cura di SindNova, traduzione di Diego Alhaique.
L’Istituto Sindacale Europeo (ETUI) è lieto di annunciare la pubblicazione in lingua italiana da parte di SindNova del suo libro su Cancro e lavoro Comprendere i tumori professionali e intervenire per eliminarli.
Con oltre 100.000 decessi all’anno nell’Unione europea, i tumori causati dalle condizioni di lavoro costituiscono la principale causa di morte associata alla mancanza di prevenzione. Tutti questi tumori potrebbero essere evitati eliminando i rischi riscontrati nei processi di produzione, innanzitutto sostituendo agenti e processi cancerogeni.
Il potenziale per prevenire i tumori professionali, e quindi ridurre le disuguaglianze sociali nella salute, è immenso, ma il percorso è irto di ostacoli. Le aziende si oppongono a qualsiasi forma di controllo sul posto di lavoro da parte delle organizzazioni sindacali e delle autorità pubbliche.
Il costo dei tumori professionali è esternalizzato alle vittime e ai sistemi di sanità pubblica, mentre la loro visibilità rimane debole, anche nel mondo della medicina. La ricerca scientifica sta ignorando molti aspetti dei tumori professionali, in particolare per quanto riguarda le donne. In effetti, sembra essere uno stereotipo che solo gli uomini siano affetti da tumori occupazionali.
Attraverso un’analisi dello stato attuale delle conoscenze, delle pratiche di prevenzione, dell’evoluzione della legislazione europea e del riconoscimento dei tumori come malattie professionali, questo volume, cui hanno contributo autori di diverse discipline, viene pubblicato in concomitanza con la revisione della direttiva europea sulla protezione dell’esposizione dei lavoratori agli agenti cancerogeni. Lanciata nel 2016, tale revisione dovrebbe continuare per diversi anni.
La pubblicazione è disponibile anche in inglese e francese: https://bit.ly/Cancroelavoro
INRS Canada .Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi
Segnaliamo dal sito dell’Istituto di Ricerche INRS CANADA questo articolo che illustra un importante risultato.
Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi
Riportiamo dal sito : ” L’atrazina è uno dei pesticidi più utilizzati nel Nord America. I professori My Ali El Khakani e Patrick Drogui, ricercatori dell’INRS hanno sviluppato un nuovo metodo per degradarlo utilizzando un processo che combina un nuovo materiale e luce solare.
L’atrazina si trova ovunque nell’ambiente, anche nell’acqua potabile di migliaia di persone in tutto il paese. I trattamenti tradizionali di acqua potabile e di scarico non riescono a degradare efficacemente questo pesticida. I metodi più recenti mostrano una migliore efficienza, ma usano sostanze chimiche che possono lasciare sottoprodotti tossici nell’ambiente.
Il professor My Ali El Khakani , esperto di materiali nanostrutturati, dell’Energy Materials Telecommunications Center dell’INRS e il professor Patrick Drogui , specialista in elettrotecnologie e trattamenti delle acque, del Water Earth Environment Center dell’INRS, hanno unito le forze sviluppare un nuovo processo ecologico per il degrado dell’atrazina che sia privo di sostanze chimiche il più possibile.”
L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE INRS CANADA
Il Sito della Settimana. Il Portale sul Rischio Alimentare del Ministero della Salute
Il Portale sul Rischio Alimentare del Ministero della Salute
Questa settimana segnaliamo il Portale sul Rischio Alimentare : Valutazione e comunicazione del rischio alimentare del Ministero della Salute.
Il Portale è lo strumento di comunicazione ufficiale del Governo sui temi della sicurezza alimentare.
Il Portale, oltre alle notizie su atti del Governo e del Parlamento riporta i Pareri del Consiglio Nazionale sulla Sicurezza Alimentare.
Uno strumento di lavoro utile per quanti operano nel campo della produzione e distribuzione alimentare.
ECHA:Le aziende non rispettano le normative sulle sostanze pericolose
FONTE ETUI.ORG ( TRADUZIONE IN ITALIANO CON GOOGLE TRANSLATOR)
Le aziende non rispettano le normative sulle sostanze pericolose
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato il 18 novembre 2019 i risultati di un progetto pilota sulle informazioni fornite in merito alle sostanze chimiche più pericolose presenti negli articoli di consumo di tutti i giorni.
I risultati sono particolarmente allarmanti. I servizi di ispezione di quindici Stati membri dell’Unione Europea hanno verificato 682 articoli forniti da 405 aziende. 84 articoli (12%) contenevano sostanze estremamente problematiche. Per questi articoli, nell’89% dei casi, le società non hanno rispettato le normative che impongono di segnalare all’ECHA la loro presenza al di sopra di una concentrazione dello 0,1%.
Gli articoli in questione sono prodotti di consumo come abbigliamento, calzature e tessili per la casa, articoli elettrici o elettronici o articoli destinati alla costruzione o alla decorazione di interni come rivestimenti per pavimenti e mobili in plastica. Le sostanze più comunemente identificate sono gli ftalati, principalmente DEHP che è un tossico per la riproduzione e un distruttore endocrino. Sono state identificate anche altre sostanze estremamente problematiche come piombo, cadmio, bisfenolo A o ritardanti di fiamma bromurati.
In Svezia, è stata effettuata una campagna di ispezione nei negozi locali . Gli ispettori salirono quindi sulla catena di approvvigionamento, controllando l’attività di produttori, importatori e grossisti. I risultati indicano la stessa direzione dell’indagine europea. Per 324 articoli diversi, non sono state fornite informazioni su sostanze estremamente problematiche. Questi includono giocattoli, attrezzature sportive e da pesca, guanti, abbigliamento, elettronica.
La Svezia partecipa anche a un progetto nordico congiunto su articoli consegnati dal commercio elettronico. I primi risultati indicano anche che il settore del commercio elettronico difficilmente rispetta gli obblighi legali definiti da REACH.
Uno dei principali obiettivi del regolamento REACH sui prodotti chimici è sostituire gradualmente le sostanze più pericolose con alternative più sicure. Il presente regolamento europeo identifica le sostanze estremamente problematiche in base ai loro rischi intrinseci per la salute umana o l’ambiente (ad es. Cancerogeni o tossici per la riproduzione). Queste sostanze sono inserite in un elenco di candidati che attualmente contiene 201 sostanze. Una volta che una sostanza è stata inserita in questo elenco, si traducono in requisiti di informazione nella catena di approvvigionamento per utenti e consumatori professionali. Quando gli Stati membri dell’UE decidono di trasferire queste sostanze dall’elenco dei candidati all’elenco di autorizzazioni REACH, i produttori devono ottenere un’autorizzazione dalla Commissione europea per continuare a utilizzarli. Questo è attualmente il caso di 43 sostanze estremamente problematiche.
Per Laurent Vogel , ricercatore presso l’ETUI, “il rapporto mostra che c’è una certa indulgenza nei confronti delle aziende che commercializzano articoli contenenti sostanze estremamente pericolose. Sebbene l’inosservanza degli obblighi di REACH sia punita dalla legge, sembra che le azioni criminali non vengano attuate sistematicamente. Solo 21 casi sono stati deferiti alla procura e le procedure hanno comportato multe in soli 2 casi ”.
Avvelenati, non rassegnati La coraggiosa battaglia degli abitanti della famigerata Terra dei fuochi di Angelo Mastrandrea
FONTE AREAONLINE.CH, IL PORTALE DI CRITICA SOCIALE E DEL LAVORO SVIZZERO CHE RINGRAZIAMO
Nell’ottobre del 2015, Enzo Tosti si è sottoposto a un esame del sangue di routine «solo perché lo chiedeva mia moglie», racconta. A 56 anni, si sentiva bene e non sospettava nulla. Durante la settimana era impiegato come operatore socio-sanitario all’Associazione italiana assistenza svantaggiati di Afragola, un comune alle porte di Napoli, dove si occupava di pazienti con problemi psichiatrici. Nel tempo libero andava a caccia di discariche abusive. Quando lo avevo conosciuto, nella primavera del 2013, per farmi capire di che materiale fosse costituita l’emergenza rifiuti campana che aveva fatto il giro del mondo, mi aveva portato a vedere da vicino i cumuli di rifiuti abbandonati.
C’erano pneumatici usati, teloni di plastica utilizzati per coprire le serre, pannelli di eternit, strisce di cuoio e altri scarti delle decine di laboratori calzaturieri e tessili che lavorano per le grandi griffe e per l’industria del falso. In alcuni punti, bastava forare il terreno per provocare dei veri e propri geyser di vapori tossici. Accadeva dove erano stati sepolti rifiuti di grandi fabbriche, soprattutto del Nord Italia. Per questo era arrivato alla conclusione che tutto ciò non fosse altro che il «sintomo di un sistema industriale malato».
Il giorno in cui ha ricevuto i risultati degli esami del sangue la sua vita è cambiata. I medici avevano trovato valori anomali di leucociti e consigliavano una visita ematologica, al termine della quale era arrivato il verdetto: linfoma non-Hodgkin, una neoplasia del tessuto linfatico frequente tra i militari esposti all’uranio impoverito in Iraq e durante le guerre balcaniche degli anni Novanta. Enzo Tosti vive a Orta di Atella, un paesone di 27mila abitanti a metà strada tra Napoli e Caserta, nel cuore di quel disordinato sprawl urbano da due milioni di abitanti che circonda come una corona di spine la città di Napoli. Proprio lì, in quell’area denominata “terra dei fuochi” per i continui roghi di spazzatura, l’Istituto superiore di sanità ne ha certificato una diffusione superiore del 50% rispetto alla media nazionale, in particolare tra gli uomini.
Che nella “Terra dei fuochi” siano state sepolte tonnellate di rifiuti tossici è un fatto acclarato. Legambiente ha censito, a partire dal 1991, 82 inchieste giudiziarie su traffici di rifiuti diretti alle discariche legali e illegali del Napoletano e del Casertano, con 915 ordinanze di custodia cautelare, 1.806 denunce e 443 aziende coinvolte.
Estensione della tabella di marcia dell’UE sugli agenti cancerogeni
FONTE ETUC-
FONTE ETUC.ORG
Il 28 novembre 2019, diverse organizzazioni, tra cui la Confederazione europea dei sindacati (CES), hanno esteso la tabella di marcia dell’UE sugli agenti cancerogeni a Helsinki. L’obiettivo di questo schema di azione volontaria è sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro sui rischi di esposizione agli agenti cancerogeni.
L’iniziativa è stata lanciata per la prima volta nel maggio 2016 ad Amsterdam sotto la presidenza olandese dell’UE e poi è stata proseguita sotto altre presidenze. Fu prima esteso dall’Austria a Vienna e ora dalla Finlandia a Helsinki. La tabella di marcia passerà quindi a Berlino, poiché la Germania (dopo la Croazia) manterrà la presidenza di turno del Consiglio dell’UE fino alla fine del 2020.
Secondo Per Hilmersson, vice segretario generale della CES responsabile della salute e della sicurezza sul lavoro, che ha firmato il nuovo patto in una conferenza tenutasi dalla presidenza finlandese dell’UE, “La tabella di marcia dell’UE sugli agenti cancerogeni mostra la volontà degli Stati membri, della Commissione europea, dell’Europa Agenzia per la sicurezza e la salute sul lavoro e le parti sociali a lavorare insieme per prevenire i tumori legati al lavoro. “
Le attività sviluppate dai numerosi partner della tabella di marcia mirano a fornire ai datori di lavoro informazioni sui metodi di valutazione e gestione dei rischi, per sensibilizzare le imprese sui rischi di esposizione agli agenti cancerogeni e per approfondire lo scambio di buone pratiche già esistenti in questo campo. Tutte queste iniziative sono elencate su un sito Web dedicato .
Con oltre 100.000 decessi ogni anno nell’UE, i tumori sul lavoro sono la principale causa di decessi dovuti a cattive condizioni di lavoro.
Gestione del rischio chimico e cancerogeno in Sanità Parte 3: Focus Laboratori
giovedì 28 novembre 2019 – ore 8.30-13.30 si è svolto il Seminario organizzato da CIIP e CCP Milano presso l’Aula Magna Mangiagalli – Via Commenda 10, Milano
Sul sito della CIIP sono disponibili LE PRESENTAZIONI
Sono disponibili in rete sul sito della C.I.I.P le presentazioni del Seminario : “Il rischio chimico: quale ruolo del RLS?”
Sono disponibili in rete sul sito della C.I.I.P le presentazioni del Seminario : “Il rischio chimico: quale ruolo del RLS?” che si è svolto Giovedì 24 ottobre 2019 al Centro per la Cultura della Prevenzione – Viale Gabriele D’Annunzio 15 MILANO
Gestione del rischio chimico e cancerogeno in Sanità Parte 3: Focus Laboratori
FONTE C.I.I.P
Aula Magna Mangiagalli – Via Commenda 10, Milano
giovedì 28 novembre 2019 – ore 8.30-13.30
Seminario organizzato da CIIP e CCP Milano
Programma
8.30–9.00 Registrazione partecipanti e apertura lavori
9.00-12.00 Stato dell’arte sulle conoscenze e dei compiti delle figure della prevenzione
Interventi coordinati da Carlo Sala e Susanna Cantoni (Presidente CIIP)
9.00-9.30 Il rischio professionale e ambientale nei laboratori: introduzione ai lavori
Carlo Sala, Coordinatore Gruppo di Lavoro CIIP Rischio chimico e cancerogeno
9.30-10.00 Esposizione professionale: uno sguardo d’insieme
Francesco Contegno, Consulente e formatore – Claudio Ferri, ASST Garda e Coordinatore Gruppo Regionale
10.00-10.30 L’esperienza gestionale nelle aziende sanitarie
Daniele Tovoli, FIASO Federazione Italiana Aziende Sanitarie Ospedaliere
10.30-11.00 Una esperienza gestionale
Marco Scuri, Direttore Tecnico Sacra Famiglia già RSPP IEO
11.00-11.30 Esposizioni multiple nei laboratori
Elisabetta Barbassa, INAIL CONTARP
11.30-12.00 Il ruolo del Medico Competente
Paolo Carrer, UOOML ASST FBF Sacco e Università Milano – Paolo Mascagni, UOOML ASST Monza
12.00-13.00 Dibattito, domande e conclusioni
Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria a questo link Dopo i seminari sul rischio formaldeide e sugli antiblastici CIIP riprende una riflessione sul rischio chimico e cancerogeno in Sanità affrontando il complesso tema nei laboratori. L’esposizione alle sostanze chimiche è una delle priorità di studio e di intervento a livello internazionale e territoriale e l’attuale tema del biennio Europeo. CIIP ha anche prodotto quest’anno un eBook tematico sul rischio chimico e cancerogeno scaricabile da questo sito
Valori limite per gli agenti cancerogeni in ambiente di lavoro
FONTE : ASSOCIAZIONE AMBIENTE LAVORO
Valori limite per gli agenti cancerogeni in ambiente di lavoro
Per gli agenti cancerogeni e mutageni l’articolo 235 del D.Lgs 81/2008 stabilisce che ogni qual volta il ricorso ad un sistema chiuso non sia tecnicamente possibile il datore di lavoro deve provvedere affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile e comunque non superiore al valore limite stabilito nell’ALLEGATO XLIII/81.
Nell’allegato sono attualmente elencati solo 3 agenti: Benzene, CVM e Polveri di legno, quest’ultimo peraltro con un limite ritenuto dagli addetti ai lavori eccessivamente alto.
Tuttavia dal 2017 sono intervenuti tre aggiornamenti alla Direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni che hanno significativamente allungato la lista del VLE e, tra l’altro, ridotto il valore per le polveri di legno da 5 a 2 mg/m3 con uno step transitorio a 3 mg/m3 fino al gennaio 2023.
L’articolo completo di Gianandrea Gino è disponibile QUI
Ringraziamo L’Autore e Ambiente Lavoro. Editor
Patrizia Veclani Un esposto contro il petrolchimico di Marghera arriva in procura 22 agosto 1994
Quel 22 agosto del 1994, Gabriele Bortolozzo, in sella alla sua bici, si reca alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia e deposita sulla scrivania del pm un fitto fascicolo. Si tratta dell’esposto contro il petrolchimico di Portomarghera (Venezia) che, quattro anni dopo, porterà al maxiprocesso penale alti dirigenti di Montedison, Enichem ed Enimont per strage, omicidio e lesioni plurime a titolo colposo.
Gabriele è operaio al petrolchimico dal 1956, da quando aveva 22 anni, assunto come manovale comune. A tratteggiare la tremenda realtà di Portomarghera bastano questi versi del poeta-operaio Ferruccio Brugnaro: “L’aprile è scomparso da Portomarghera/la primavera/è morta”; “L’aria oggi puzza di uova marce/è infetta/di tetraetile idrocaburi/catrami” (da Verde e ancora verde e L’ho sentito implorare con durezza). Un ragazzo di 22 anni entra così in quel mondo senza aprile, carico di veleni, gerarchico e autoritario, per rimanerci l’intera vita lavorativa. Fin dal primo giorno viene destinato al reparto Cv6, l’impianto di polimerizzazione Cvm in emulsione, come turnista. Il Cvm è il cloruro di vinile monomero, un gas usato per produrre Pvc, che secondo il suo esposto, presentato 38 anni dopo e siglato da Medicina Democratica, sta moltiplicando le malattie e le morti tra i suoi compagni di lavoro. Gabriele ne ha viste tante, in tanti anni di lavoro in quel reparto della Montedison; dice che si sente un sopravvissuto perché dei sei operai con cui ha iniziato, quattro sono morti di tumore e uno è malato.
È il 1973 quando viene a conoscenza che l’Organizzazione mondiale della sanità classifica il Cvm come sostanza cancerogena; la sua prima reazione è quella di andare dal responsabile dell’infermeria di fabbrica a contestare che le persone che si ammalano non vengono curate ma mandate a casa o spostate di reparto. Si rifiuta quindi di sottoporsi alle visite mediche obbligatorie nella fabbrica, dichiarandosi invece disponibile a farsi visitare da strutture esterne, pubbliche, senza però ricevere mai risposta né dalla direzione, né dal consiglio di fabbrica, né da strutture esterne. Silenzio. E sporge le sue prime denunce alla magistratura. Ancora silenzio.
L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SULLA RIVISTA IL MULINO
REACH, disponibile l’opinione finale sulla restrizione di sostanze per tatuaggi e trucco permanente
Fonte AmbienteLavoro
È disponibile, sul sito ECHA, il parere finale dei comitati per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socio economica (SEAC), sulla restrizione di sostanze contenute in inchiostri per tatuaggi e trucco permanente.
I tatuaggi sono una forma diffusa di body art, a cui si è sottoposto il 12% della popolazione europea. Vengono effettuati attraverso l’iniezione sottocutanea di inchiostri colorati in modo da creare un disegno permanente. Se è vero che i rischi sanitari derivanti dall’utilizzo di aghi sporchi per iniettare gli inchiostri sono noti già da tempo, un altro problema da considerare riguarda le sostanze chimiche utilizzate. Gli inchiostri per tatuaggi e il trucco permanente, come ad esempio gli inchiostri per eyeliner, sono costituiti da miscele di diverse sostanze chimiche, che possono rimanere nel nostro organismo per tutta la vita; ciò implica la possibilità di un’esposizione a lungo termine a ingredienti potenzialmente nocivi presenti nei prodotti per realizzare tatuaggi e in quelli utilizzati per ottenere un trucco permanente. Queste sostanze chimiche possono causare effetti nocivi sulla salute, ma si sa poco delle conseguenze relative al loro uso.
La Commissione europea ha chiesto all’ECHA di valutare i rischi sulla salute umana delle sostanze contenute negli inchiostri per tatuaggi e di esaminare l’eventuale necessità di introdurre restrizioni a livello dell’UE sul loro uso.
È ora disponibile sul sito ECHA il parere finale dei comitati per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socio economica (SEAC), sulla restrizione di sostanze contenute in inchiostri per tatuaggi e trucco permanente.
BONIFICA AMIANTO/DELIBERA GIUNTA REGIONALE ER MICRORACCOLTA (PICCOLE QUANTITA’) AMIANTO EMILIA-ROMAGNA: Approvata delibera regionale per linee guida – ATERSIR ha 60 gg per modificare il regolamento rifiuti
Bologna, 3 luglio 2019
Sono state deliberate il 1° luglio 2019 dalla Giunta Regionale Emilia-Romagna le Linee Guida per la raccolta e lo smaltimento di piccole quantità di Manufatti Contenenti Amianto (Microraccolta) con Delibera Num. 1071 del 01/07/2019 (scarica la delibera in PDF)
Per diventare operativa in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna si deve attendere la modifica del Regolamento sulla gestione dei Rifiuti Solidi Urbani da parte di ATERSIR (l’agenzia regionale per l’acqua ed i rifiuti partecipata dai Comuni dell’Emilia-Romagna) che ha 60 gg. di tempo per realizzarla.
Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo in quanto indica un unico standard di procedure per tutti i cittadini della Regione, per tutti i comuni e per tutti i gestori dei rifiuti.
Il provvedimento ha l’obiettivo di rendere più agevole e conveniente la pratica di rimozione dei Manufatti di Cemento Amianto (in matrice compatta) da parte del singolo cittadino, combattere il fenomeno dello smaltimento abusivo, garantire alti livelli di sicurezza per il cittadino nelle operazioni di rimozione, semplificare la procedura ed abbattere i costi.
Soggetti destinatari: Privati Cittadini relativamente alla rimozione di piccoli manufatti di cemento-amianto nelle proprie abitazioni/pertinenze.
Campo di applicazione: rimozione Materiali costituiti da amianto in matrice compatta in buono stato di conservazione presenti in insediamenti civili (sono esclusi quelli di origine industriale ed artigianale).
Sono esclusi dal campo di applicazione: Manufatti in matrice friabile (coibentazioni di tubazioni e caldaie, coibentazioni di soffitti, polverino in amianto, guarnizioni, pannelli in cartone-amianto, ecc…). Operazioni di rimozione che presentino evidenti rischi di infortunio. Che il materiale da rimuovere sia in cattivo stato di conservazione. Che le quantità da rimuovere siano superiori a quelle previste.
Il costo dei tumori occupazionali nell’Ue-28
di Gabriella Galli
L’Istituto sindacale europeo (Etui) ha condotto uno studio finalizzato a stimare gli oneri economici e umani dovuti all’incidenza degli agenti cancerogeni.
Alcuni dati
Ogni anno nell’Unione europea 1,3 milioni di persone muoiono di cancro.
Tra il 2 e il 12% si stima (dati di letteratura scientifica) siano i decessi da attribuire all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni.
Gli agenti cancerogeni individuati, nello studio dell’Etui, come i principali responsabili dei danni gravi e mortali per la salute dei lavoratori sono 25
si tratta di prodotti chimici, sostanze generate da processi come le polveri di legno e le emissioni diesel, fattori occupazionali come lavoro a turni, industria della gomma.
I 25 agenti selezionati sono responsabili ogni anno di circa 190.000 nuovi casi (tra i 125.000 e i 275.000).
Le sedi di cancro occupazionali più frequenti sono: polmone, mammella e vescica.
Il costo complessivo dei danni conseguenti all’esposizione ai 25 agenti considerati è stimano tra i 270 e i 610 miliardi di euro per anno nell’Ue -28 (corrispondente all’1,8-4,1% del Pil dell’Ue).
L’ARTICOLO PROSEGUE SU REPERTORIOSALUTE.IT
Stati Uniti: regolamentazione del rischio chimico indebolita da Trump
FONTE ETUI
Dall’arrivo di Donald Tump come presidente degli Stati Uniti, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha fortemente spostato la sua politica per ridurre il “carico normativo” sull’industria chimica.
L’Environmental Protection Agency (EPA) svolge un ruolo centrale negli Stati Uniti come agenzia federale per la regolamentazione e il controllo dei rischi chimici. È stato creato nel 1970 e impiega circa 15.000 persone. Dispone di centri di ricerca, regole e funzioni di controllo degli esercizi (in particolare attraverso un sistema di ispezione e sanzione). In termini di rischi chimici, l’EPA svolge un ruolo cruciale nell’attuazione della legislazione federale sulle sostanze chimiche riformate nel 2016 a seguito di un compromesso parlamentare .
Disponibili i video degli interventi del workshop “La nuova Direttiva cancerogeni 2019/130” di Milano
Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro
La nuova Direttiva cancerogeni 2019/130
Milano, 6 giugno 2019 – Acquario Civico
L’emanazione della nuova direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, che modifica la direttiva
2004/37/CE, introduce novità molto interessanti sulle quali è aperto un dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Questo workshop vuole rappresentare un momento di discussioni tra tutti gli attori coinvolti.
Dott. Norberto Canciani, Associazione Ambiente e Lavoro
Presentazione e introduzione
Ing. Gianandrea Gino, Studio SIRT Milano, membro del Consiglio direttivo AIDII
Le novità introdotte dalla nuova Direttiva cancerogeni
Dott.ssa Ilaria Malerba e Dott. Alfonso Gelormini, Federchimica
La gestione dei cancerogeni: dalla classificazione della sostanza alla sorveglianza sanitaria
Dott.ssa Elisabetta Barbassa, INAIL
La sostituzione delle sostanze altamente preoccupanti (SVHC)
Dott.ssa Lucia Miligi, Gruppo nazionale Cancerogeni, ISPRO Firenze
Riflessioni epidemiologiche sulle novità introdotte dalla Direttiva cancerogeni
Dott. Carlo Nava, Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico Milano
Il ruolo del medico competente nella gestione del rischio cancerogeno
Dott. Domenico Marcucci, Filctem CGIL
La tutela dei lavoratori e le sostanze reprotossiche
Dott. Carlo Sala, Coordinatore Gruppo di lavoro “Agenti chimici” CIIP
Presentazione dell’e-book sugli agenti chimici
Aircraft Cabin Air Conference 2019
FONTE :AEROTOXIC CREW HELPLINE Italia
Autore : Alessandra Airaldi
I prossimi 17 e 18 settembre 2019, nelle sale dell’ Imperial College di Londra, si svolgerà la Aircraft Cabin Air Conference 2019.
https://www.aircraftcabinair.com
Sarebbe importante che quest’anno aumentasse l’attenzione dall’Italia.
Se a qualcuno fosse interessato a partecipare, attraverso la Global Cabin Executive, può far riferimento a me, come portavoce ufficiale in Italia, o ai miei colleghi all’estero.
OBIETTIVI DELLA CONFERENZA
>Fornire una panoramica storica del problema dell’aria contaminata sugli aerei commerciali e delle sue cause.
> Mappare gli aspetti legati alla sicurezza del volo dell’aria contaminata attraverso studi di casi, discussioni e risultati di indagini sugli incidenti aerei.
> Diffondere le ultime teorie e scoperte mediche e scientifiche sugli aspetti sanitari dell’esposizione all’aria contaminata.
> Valutare gli aspetti normativi relativi alla qualità dell’aria in cabina.
> Esaminare gli ultimi sviluppi relativi alla filtrazione dell’aria di sfiato (bleed air), ai sistemi di rilevazione dell’aria contaminata e ad altre potenziali soluzioni.
> Fornire un’opportunità per il networking e la condivisione di buone pratiche per facilitare il miglior funzionamento del lavoro di inter-agenzia.
Dangerous substances and vulnerable groups
FONTE OSHWIKI
This article examines the reasons why certain groups of workers may be at greater risk of exposure to dangerous substances in the workplace. The article covers new workers, young workers, migrant workers and workers with certain medical conditions. The article gives information on the additional precautions that are necessary to ensure that adequate exposure control is achieved for these groups. Some information on relevant EU legislation is also included. There is also information on the additional risks associated with maintenance activity, reproductive risks and on the potential for secondary exposure of people outside the workplace, including a discussion on how this may be prevented.
Many substances used in the workplace have the potential to cause harm to workers, and to other individuals who may inadvertently exposed to such substances, and it is important to adequately control exposures. European legislation (Council directive 98/24/EC) [1] sets out the basic requirements to achieve adequate exposure control, and this is supported by national legislation in European Union (EU) member states.
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Dall’arsenico allo zinco: protezione dei lavoratori dalle sostanze pericolose con le schede internazionali di sicurezza chimica
FONTE OSHA.EU
Molti lavoratori nell’UE si trovano ad affrontare sostanze pericolose su base regolare. In effetti, il 17% riferisce di essere esposto a prodotti chimici o sostanze per almeno un quarto del loro orario di lavoro giornaliero. I lavoratori a livello di officina dovrebbero avere accesso alle informazioni su ogni sostanza con cui sono in contatto, in modo che sappiano come prevenire i rischi per la salute o cosa fare in caso di incidente.
Le International Chemical Safety Cards (ICSC) sono un’iniziativa congiunta dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) edell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) , con il sostegno della Commissione europea. Possono aiutare le aziende a istruire e informare i propri lavoratori sulle sostanze pericolose. Ogni scheda è una scheda tecnica completa e sottoposta a peer review con una particolare sostanza, che offre ai datori di lavoro risorse per adottare misure preventive. Lo schema ICSC può essere utilizzato dai datori di lavoro per proteggere i lavoratori insieme ad altre misure tecniche e organizzative, come l’utilizzo del principio STOP e una formazione completa.
Pesticidi: la Commissione europea accusata di mantenere prodotti pericolosi sul mercato europeo
FONTE ETUI
Gli alti funzionari della Commissione europea hanno manovrato per indebolire i criteri per la definizione degli interferenti endocrini e per promuovere il mantenimento di pesticidi pericolosi sul mercato europeo. Ciò è rivelato da oltre 600 documenti riservati ottenuti dalla ONG Pesticide Action Network (PAN) dopo due anni di procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia europea.
Le Vietnam interdit le glyphosate
Le Vietnam a décidé d’interdire tous les herbicides contenant du glyphosate. Il s’agit d’un nouveau coup dur pour le Roundup, produit phare de la multinationale Monsanto, devenue propriété du géant de l’agrochimie Bayer.
La décision de principe est intervenue le 27 mars peu après qu’un jury californien avait condamné la firme à indemniser une des victimes du Roundup. Elle est entrée rapidement en pratique. Le 10 avril, le ministère de l’agriculture et du développement rural vietnamien a retiré cet herbicide de la liste de produits autorisés.
Una guida per disintossicare i luoghi di lavoro
FONTE ETUI
Il Centro per la riforma progressiva (CPR) degli Stati Uniti ha appena pubblicato la sua nuova guida per la protezione di un ambiente di lavoro non tossico.
Secondo gli autori della guida, circa 50.000 persone muoiono ogni anno negli Stati Uniti dalle conseguenze di una malattia correlata al lavoro. Nella maggior parte dei casi, la morte è causata da una sostanza chimica tossica. La probabilità di morire da tale esposizione professionale è superiore a quella di essere uccisi in un incidente stradale o di morire per overdose di oppiacei. La regolamentazione delle sostanze chimiche è inadeguata, consentendo ai lavoratori di essere esposti a rischi molto più elevati rispetto alla popolazione in generale. Sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, la protezione potrebbe essere molto più efficace.
La guida incoraggia il mondo del lavoro ad agire senza attendere nuovi miglioramenti legislativi. Tale azione può assumere molte forme diverse. La guida è divisa in tre sezioni:
- Strategie per ridurre i rischi tossici e assistere i feriti.
- Una panoramica delle leggi federali che governano le sostanze chimiche tossiche.
- Risorse per la raccolta di informazioni sui rischi chimici.
Anche se esistono forti differenze tra l’Unione europea e gli Stati Uniti in questo campo, la metodologia descritta in questa guida è di grande interesse per l’azione sindacale in Europa sul miglioramento della protezione. In particolare, l’accento posto sull’importanza di una strategia legale è altrettanto importante su questa sponda dell’Atlantico come negli Stati Uniti.
La guida è stata compilata da Thomas McGarity, Sidney Shapiro, Rena Steinzor e Katie Tracy. Fondata nel 2002, la CPR senza scopo di lucro collega una rete nazionale di studiosi con i responsabili delle politiche e i sostenitori di interessi pubblici alleati. CPR persegue una visione delle politiche legali e normative che mettono la salute, la sicurezza e la protezione ambientale prima degli interessi privati e del profitto aziendale.