Cosa non convince dell’inchiesta giudiziaria di Bergamo su Covid 19 ? Podcast di Diario Prevenzione – 8 marzo 2023 – Puntata n° 106

 

In questa puntata parliamo di

– Inail. Donne e sicurezza sul lavoro, online il Dossier 2023 dell’Inail
– Errori umani: il disastro ferroviario del 28 febbraio 2023 in Grecia
– La Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora
– Il cambiamento climatico aumenta le malattie infettive in tutto il mondo
– Cosa non convince dell’inchiesta giudiziaria di Bergamo su Covid 19 ?
– La corsa agli armamenti non è l’unico modo per garantire sicurezza e stabilità globali

Cosa non convince dell’inchiesta giudiziaria di Bergamo su Covid 19 ? (1)

In primo luogo non convince la motivazione che l’inchiesta servirà a “fare chiarezza” sugli errori avvenuti nella filiera di comando nella gestione della pandemia. Un’inchiesta giudiziaria non serve a individuare errori eventualmente avvenuti nel fare fronte ad un evento non conosciuto ma a ricercare reati. I reati non sono errori di valutazione quando ci si trova di fronte ad un evento sconosciuto ( la diffusione di un virus, Covid 19, di cui non si conoscevano le caratteristiche nosologiche) ma azioni deliberate di inosservanza di protocolli comportamentali consolidati per dolo o per negligenza, imperizia e imprudenza. Poiché è escluso che vi sia stato dolo in quelle ore drammatiche, gli errori o i dubbi che possono avere avuto i soggetti decisori in campo nell’esercitare il potere non possono essere attribuiti a negligenza, imperizia e imprudenza in quanto non esistevano protocolli certi e sperimentati per un evento sconosciuto come la pandemia Covid 19.

L’indagine giudiziaria chiesta a gran voce dai parenti delle vittime porterà a conoscenze utili ad evitare nel futuro gli errori che probabilmente vi sono stati ai vari livelli nella gestione della crisi pandemica ?

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Inail. Donne e sicurezza sul lavoro, online il Dossier 2023 dell’Inail

Fonte : Inail 

 

La nuova pubblicazione, elaborata dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, analizza l’andamento infortunistico e tecnopatico al femminile attraverso i dati provvisori dell’ultimo biennio e quelli consolidati del quinquennio 2017-2021. Come sottolineato nella prefazione dalle consigliere di amministrazione Teresa Armato e Francesca Maione, la Giornata internazionale dell’8 marzo è l’occasione per “riaffermare con forza anche l’esigenza di un’appropriata formazione sui temi della tutela differenziata nei luoghi di lavoro”

Donne e sicurezza sul lavoro, online il Dossier 2023 dell’Inail

ROMA – Nel nuovo Dossier donne dell’Inail, pubblicato oggi in vista della Giornata internazionale dell’8 marzo, la Consulenza statistico attuariale dell’Istituto analizza i dati mensili ancora provvisori del biennio 2021-2022 e quelli annuali consolidati del quinquennio 2017-2021 per descrivere il fenomeno infortunistico al femminile in relazione alle varie caratteristiche che lo contraddistinguono. “Con questo Dossier – scrivono nella prefazione le consigliere di amministrazione Teresa Armato e Francesca Maione – intendiamo lanciare un segnale di sostegno al mondo del lavoro femminile affinché ogni donna sappia che Inail è al suo fianco per sostenerla nella sua vita professionale e personale, valorizzandone il talento e il merito, fino al raggiungimento di condizioni di effettiva parità”. La festa della donna, inoltre, è l’occasione per “riaffermare con forza anche l’esigenza di un’appropriata formazione sui temi della tutela differenziata nei luoghi di lavoro”, partendo dalla consapevolezza che “l’uguaglianza di genere non è solo una questione etica e valoriale, ma una forma di avanzamento e progresso per una società più consapevole e matura”.

Errori umani: il disastro ferroviario del 28 febbraio 2023 in Grecia

Gli incidenti ferroviari sono eventi non particolarmente frequenti, ma quando si verificano sono sempre gravi e spesso hanno conseguenze dalle dimensioni di tragedia collettiva, in cui si intrecciano i rischi occupazionali per i lavoratori ferroviari e quelli che riguardano le persone. Segnaliamo questi articoli apparsi sul sito SNOP Società Nazionale Operatori della Prevenzione  che fanno chiarezza sulla complessità di questi eventi tragici . Per leggere gli articoli vai alla fonte  SNOP

Errori umani: il disastro ferroviario del 28 febbraio 2023 in Grecia

 

Le “Marmot Cities”: quando le città si misurano con le disuguaglianze di salute.

Fonte diseguaglianzedisalute.it

Michael Marmot si schermisce un po’ quando il suo nome viene associato alle città che decidono di prendere sul serio nelle loro politiche gli otto principi che servono a ridurre le disuguaglianze di salute , ma poi riconosce che il concetto non si potrebbe dire in modo più efficace e conciso.

I principi di Marmot

  • Dai a ogni bambino il miglior inizio di vita
  • Consentire a tutti i bambini, i giovani e gli adulti di massimizzare le proprie capacità e avere il controllo sulla propria vita
  • Creare occupazione equa e buon lavoro per tutti
  • Garantire standard di vita salutari per tutti
  • Creare e sviluppare luoghi e comunità sani e sostenibili
  • Rafforzare il ruolo e l’impatto della prevenzione delle malattie
  • Affrontare la discriminazione, il razzismo e le loro conseguenze
  • Perseguire insieme sostenibilità ambientale ed equità sanitaria.

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INRS. Agents CMR : mise à jour des outils d’aide au repérage. Mieux identifier les agents cancérogènes, mutagènes ou toxiques pour la reproduction

Un articolo importante da INRS .FR  su due programmi utili ad aiutare le imprese a identificare gli agenti cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione. 

Mieux identifier les agents cancérogènes, mutagènes ou toxiques pour la reproduction

L’INRS propose des nouvelles versions de deux outils destinés à aider les entreprises à identifier les agents cancérogènes, mutagènes et reprotoxiques (CMR) présents dans leurs activités.

Certaines substances chimiques ont des effets cancérogènes, mutagènes ou toxiques pour la reproduction (CMR). Parvenir à les repérer constitue le préalable à toute démarche visant à prévenir les risques. Afin d’aider les entreprises à les identifier, l’INRS met à disposition deux outils dédiés au repérage des substances CMR. Récemment mis à jour et désormais accessibles sous la forme de bases de données, ces deux outils s’adressent principalement aux préventeurs d’entreprise et aux services de prévention et de santé au travail. >>>>  per leggere l’articolo vai alla fonte

Agents CMR : mise à jour des outils d’aide au repérage

Giappone: campagna delle vittime per la giustizia dell’amianto

 

Fonte : IBASECRETARIAT.ORG

di Laurie Kazan Allen

1 marzo 2023

Tra poche settimane, il governo giapponese amplierà gli obblighi legali delle aziende per proteggere non solo i propri dipendenti ma anche i lavoratori autonomi che potrebbero subire esposizioni tossiche sul posto di lavoro. Le norme di applicazione riviste della legge sulla sicurezza e salute sul lavoro, che entreranno in vigore il 1° aprile 2023, riflettono un approccio più completo da parte del governo ai diritti dei lavoratori. 1

Il cambiamento di politica è, si potrebbe sostenere, il risultato di recenti sentenze giudiziarie, molte delle quali sono state favorevoli alle vittime dell’amianto. 2 L’ondata di azioni collettive contro l’amianto e cause legali per lesioni personali ha raggiunto un alto profilo pubblico grazie alla mobilitazione e all’attività di lobbying di gruppi che rappresentano le vittime dell’amianto giapponesi e membri dei sindacati.

La situazione retributiva dei lavoratori giapponesi, che si è evoluta in modo frammentario nel corso di decenni, è complessa. A quanto ho capito, c’è:

UN) un regime di assicurazione contro gli indennizzi dei lavoratori che copre tutti i lavoratori, compresi i lavoratori autonomi, che pagano i premi;
B) un regime di soccorso per risarcire i feriti non coperti dal regime assicurativo di indennizzo dei lavoratori.

Ad esempio, un operaio edile occupato con lesioni da amianto può ricevere benefici da a); un lavoratore autonomo edile danneggiato dall’amianto può ricevere prestazioni da (a) o (b) a condizione che abbia versato contributi al regime nazionale. Gli importi del risarcimento accessibili attraverso queste vie sono il minimo legale. Sia i lavoratori subordinati che i lavoratori autonomi possono chiedere pagamenti aggiuntivi alle parti responsabili come il loro datore di lavoro, il governo, i produttori di materiali da costruzione contenenti amianto, ecc.

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La Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora

 

 

IT-CartadiUrbino-QRCode

Per scaricare il file pdf della Carta di Urbino clicca qui 

Diario Prevenzione condivide e  propone alla vostra attenzione la “Carta di Urbino”, un documento volto alla promozione del benessere della persona che lavora che l’Osservatorio Olympus dell’Università di Urbino Carlo Bo e la Fondazione Nazionale Rubes Triva, organismo paritetico del settore dell’igiene ambientale, hanno presentato stamani a Bilbao in una conferenza pubblica la cui registrazione è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/live/lwV-6YWzt30?feature=share.

La Carta di Urbino sarà oggetto di specifica analisi nella sessione conclusiva della seconda edizione del Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, che Olympus e Fondazione Rubes Triva organizzeranno al Palazzo Ducale di Urbino dal 21 al 23 giugno 2023 e che avrà appunto ad oggetto il benessere organizzativo.

Chiunque si riconosca nei valori della Carta di Urbino è invitato a sottoscriverla a questo link La Carta di Urbino (fondazionerubestriva.info) e a diffonderla.

Nuclear is flatlining

Fonte : Theecologist
Dr Jim Green 1st March 2023 | 
Nuclear power remains stagnant and only an acceleration of China’s nuclear program will save the industry from a global death spiral.

The nuclear industry experience last year was the same as almost every other for the past 30 years: a small number of reactor start-ups and a small number of closures.

Meanwhile, the growth of renewables is being turbocharged as countries seek to strengthen energy security.

Decline

There were seven reactor start-ups worldwide in 2022 and five permanent reactor closures, a net gain of just 4.2 gigawatts (GW) of electricity generating capacity.

The fleet of mostly young reactors 30 years ago is now a fleet of mostly ageing reactors. Due to the ageing of the reactor fleet, the International Atomic Energy Agency (IAEA) anticipates the closure of 10 reactors (10 GW) per year from 2018 to 2050.

Over the past decade, from 2013‒22, there were on average 6.5 reactor construction starts annually. That’s a recipe for slow decline. There were 20 construction starts over the past two years, suggesting the possibility of a further period of stagnation.

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Newsletter Portale Agenti Fisici. Convegno: “Cambiamenti climatici ed impatti sulla salute e sicurezza dei lavoratori: il progetto worklimate” relativo al bric inail 2019 id 6

Eventi

Il 23 marzo 2023 presso l’Auditorium INAIL di Piazza G. Pastore a Roma si terrà il convegno CAMBIAMENTI CLIMATICI ED IMPATTI SULLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI: il progetto Worklimate”, evento finale relativo al BRIC INAIL 2019 ID 6.

Il progetto di ricerca Worklimate è promosso e coordinato da Inail e Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto per la bioeconomia (Ibe).

Il Convegno intende presentare i risultati del progetto Worklimate, e contribuire ad accrescere il livello di consapevolezza e di percezione del rischio correlato all’esposizione a temperature estreme nei lavoratori, nelle imprese e negli operatori della sicurezza.

L’iscrizione è gratuita e potrà essere effettuata entro il 19 marzo seguendo le istruzioni contenute nella locandina dell’evento.

VAI ALLA LOCANDINA DELL’EVENTO

VAI AL LINK sul Portale Agenti Fisici

http://www.portaleagentifisici.it

Aggiornamento OSHwiki – Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL)

C.I.I.P ci segnala questo interessante aggiornamento:

OSHwiki
l’enciclopedia collaborativa online di EU-OSHA sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL)

è stata rinnovata con una nuova grafica e migliori funzionalità di navigazione che permette di trovare ancora più facilmente le informazioni di cui l’utente ha bisogno grazie alla ricerca per tema o per parola chiave.

Moltissime voci utili per tutti gli operatori della prevenzione, nella versione anche in italiano.

Il Rapporto dell’Osservatorio Vega Engineering. Infortuni mortali . Nel primo mese del 2023 si contano già 43 vittime sul lavoro.

Fonte Osservatorio Vega Enginering

Un lavoratore su quattro è deceduto in Lombardia
sono stati 34 gli infortuni mortali in occasione di lavoro, mentre sono 9 quelli in itinere.

Rispetto allo scorso anno si contano 3 vittime in meno. ma per l’osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di mestre si tratta di una flessione poco significativa che continua a definire una situazione molto allarmante.
E’ più che tragica, soprattutto, l’incidenza di mortalità dei giovanissimi con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni. più che quadrupla rispetto ai colleghi trentenni e quarantenni.
Anche nel primo mese del 2023, poi, gli stranieri hanno un rischio di infortunio mortale molto superiore agli italiani, confermato da una incidenza di mortalità quasi tripla.
Notevole invece il decremento delle denunce di infortunio complessive (mortali e non): -31,4% rispetto a gennaio 2022. a diminuire in modo più che sensibile sono le denunce nel settore della sanità. a conferma probabilmente della conclusione dell’emergenza sanitaria.
L’attività manifatturiera è il settore più colpito.
sul podio dell’insicurezza in zona rossa ci sono: Umbria, Marche, Puglia, Lombardia e Piemonte. e ancora una volta la mappatura dell’emergenza dell’osservatorio Vega Engineering aiuta a capire dove i lavoratori hanno rischiato maggiormente la propria vita a gennaio del nuovo anno.

Per leggere l’articolo al completo vai alla Fonte : Osservatorio Vega Engineering

GB. La newsletter Risks del sindacato TUC n° 1080 – 24 febbraio 2023

Risks è la newsletter settimanale del TUC , il sindacato inglese,  per la salute e la sicurezza nel lavoro  per membri, rappresentanti e attivisti del sindacato. La traduzione in italiano è effettuata con google translator, per ogni approfondimento raccomandiamo di fare riferimento al testo originale. 

Le notizie

L’Unione avverte il governo sull’abbattimento del diritto dell’UE

Il sindacato che rappresenta gli ispettori dell’Health and Safety Executive (HSE) ha scritto al segretario alle imprese sollevando profonde preoccupazioni sul piano del governo per un abbattimento di massa delle leggi dell’UE alla fine dell’anno. La lettera del segretario generale di Prospect Mike Clancy a Kemi Badenoch, segretario di stato per gli affari e il commercio, evidenzia i pericoli dell’imminente progetto di legge dell’UE trattenuto, compreso l’impatto sulla regolamentazione delle industrie pericolose e sui diritti del lavoro. La lettera rileva che “i diritti fondamentali dei lavoratori come il diritto alle ferie pagate, i limiti all’orario di lavoro, il congedo parentale ei diritti di maternità sarebbero dovuti decadere dalla proposta di legge. Sono incluse anche disposizioni essenziali in materia di salute e sicurezza, anche nel settore nucleare, dove rappresentiamo oltre 12.000 lavoratori”.
Comunicato stampa prospettivalettera .

 

La tragedia del macchinista richiede raccomandazioni sulla sicurezza

Un’indagine ufficiale dopo la morte di un macchinista che si ritiene possa essere sceso dalla cabina per urinare ed essere stato investito da un altro treno ha chiesto miglioramenti della sicurezza sulla rete. Il sindacato dei macchinisti Aslef, che ha definito il rapporto un “campanello d’allarme” per l’industria, aveva precedentemente espresso preoccupazione per il fatto che il modello di treno che stava guidando non avesse servizi igienici e che l’orario di West Worthing non concedesse ai conducenti il ​​tempo di utilizzare un bagno tra i servizi. Il Rail Accident Investigation Branch (RAIB), nel suo rapporto sulla tragedia della sera del 1° febbraio 2022, ha chiesto a tutto il personale ferroviario di avere accesso ai servizi igienici. La RAIB ha anche detto che il macchinista, Michal Olesiak, potrebbe essere scivolato o inciampato su un’asse di legno che era rimasta staccata sui binari per molti anni, e ha detto che le compagnie dovrebbero rimuovere i pericoli di inciampo dalle loro linee.
Comunicato stampa e rapporto RAIB . Notizie della BBC in linea . Sussex espresso . L’Argo .

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Bologna. Come conservare la salute e buone aspettative di vita sana .

SCIENZA MEDICINA ISTITUZIONI POLITICA SOCIETA’

S.M.I.P.S. Organizzazione di Volontariato, OdV: Attività n. 949950

Registro Unico Nazionale Terzo Settore: RUNTS (ex-ONLUS) n. 464693, C. f. n. 91436240377,

Sede legale: Agorà, via Jussi 102, San Lazzaro di Savena-Bologna

smips1@libero.it  www.smips.org

con il Patrocinio del Comune di Bologna

 

Venerdì 3 marzo 2023 h. 17 Palazzo d’Accursio sala “Anziani” Piazza Maggiore, Bologna

Presentazione del documento:

Come conservare salute e buone aspettative di “vita sana”

Ne discutono:

  • Luigi Bagnoli

Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bologna

  • Francesco Domenico Capizzi

Presidente di OdV “Scienza Medicina Istituzioni Politica Società”

  • Paolo Pandolfi

Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL di Bologna

  • Luca Rizzo Nervo

Assessore a welfare e salute, fragilità, anziani, Comune di Bologna

Coordina:

  • Giovanna Facilla

Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo n.19 di Bologna

I testi sono letti da studentesse e studenti della Scuola secondaria di

primo grado “Lavinia Fontana” di Bologna

La cittadinanza è invitata in presenza e in diretta web:

www.smips.org    https://www.facebook.com/groups/960878214738454

La corsa agli armamenti non è l’unico modo per garantire sicurezza e stabilità globali

Postiamo questo articolo pubblicato da equaltimes.org dopo averlo tradotto con google translator per facilitarne la lettura. Per un uso professionale e di approfondimento invitiamo a fare riferimento al testo originale 
Fonte Equaltimes.org che ringraziamo 

Spinti dalla volontà di potenza e pensando maggiormente alla difesa dei propri confini da possibili minacce esterne, gli Stati tendono a giustificare in questo modo le spese militari, che spesso finiscono per relegare in secondo piano i bisogni e le aspettative della popolazione.

(Xu Wei/Xinhua via AFP)

Se il processo non è iniziato con la guerra in Ucraina, vista in chiave occidentale, è senza dubbio il fattore che, unito alla percezione di minaccia suscitata da alcuni anni dall’emergere della Cina come potenza mondiale, meglio spiega un corsa agli armamenti che ora sembra inarrestabile.

Secondo gli ultimi dati raccolti dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), la spesa militare globale nel 2021 è aumentata dello 0,7% rispetto all’anno precedente e del 12% se prendiamo come riferimento il 2012.

Questo aumento non solo segna il massimo storico dal 1987, raggiungendo un totale di 2,113 miliardi di dollari USA (2,2% del PIL mondiale), ma conferma anche la tendenza al rialzo degli ultimi sette anni. Cifre e tendenze che, a prima vista, sconvolgono quando si sa che coincidono con una crisi economica di dimensioni planetarie (2008) e l’inizio della pandemia di Covid-19 (2020).

Anni, dunque, in cui la crescita economica ha conosciuto un generale declino e dove si presume debbano prevalere le priorità sociali relative alla cura dei più colpiti.

In un contesto che suggerisce sempre più chiaramente un prolungamento della guerra in Ucraina, il tutto sullo sfondo di una dinamica di crescente tensione tra Cina e Stati Uniti – le due potenze impegnate in un processo di confronto alla leadership globale – mentre altre le potenze regionali si sforzano di imporsi sui vicini e sono in corso più di trenta conflitti in varie regioni del pianeta, la corsa agli armamenti è in aumento, stimolata dalla necessità di molti Paesi di modernizzare le proprie capacità militari nella convinzione (a torto) che la loro sicurezza sarà rafforzata.

Stati Uniti e Cina rappresentano rispettivamente il 38% e il 14% di tutte le spese militari nel 2021. Se aggiungiamo India, Regno Unito e Russia, la percentuale sale al 62%. E se aggiungiamo Francia, Germania, Arabia Saudita, Giappone e Corea del Sud, la percentuale totale dei dieci paesi che hanno speso di più per la difesa raggiunge il 75% della spesa totale globale.

Una menzione a parte meritano gli Stati Uniti, con 801 miliardi di dollari di spesa per armamenti, in lieve calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente ovvero, in altre parole, il 3,5% del Pil (due decimi di punto percentuale in meno rispetto all’anno precedente) – un calo che non si manterrà quest’anno, dal momento che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato il 23 dicembre il National Defense Authorization Act. difesa nazionale ) per l’anno fiscale 2023, destinando a quest’area un totale di 857,9 miliardi di dollari, con un aumento annuo del 7%.

La spesa della Cina, dal canto suo, ha raggiunto i 293 miliardi di dollari, pari al 4,7% del PIL. Va notato che la Cina ha registrato progressi ininterrotti in questo settore negli ultimi 27 anni. Molto indietro, la Russia ha aumentato il suo budget per la difesa per il terzo anno consecutivo, con un aumento del 2,9%, ovvero 65,9 miliardi di dollari o il 4,1% del PIL.

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Inail .Prevenzione incendi per attività di autorimesse

Fonte Inail

Nella presente pubblicazione viene affrontata la progettazione di un’attività adibita ad autorimessa, utilizzando e confrontandone gli esiti risultanti, sia mediante l’ormai abrogato d.m. 1 febbraio 1986 (regola tecnica verticale tradizionale pre Codice) che secondo la V.6, “nuova” regola tecnica verticale, che integra, in base alle proprie specificità, le imprescindibili e ineludibili indicazioni fornite dalla regola tecnica orizzontale costituita dal Codice.

Immagine Prevenzione incendi per attività di autorimesse

Inoltre, nell’appendice si prevede che nell’autorimessa siano presenti veicoli elettrici e alimentati da combustibili alternativi, con lo scopo di evidenziare come possano cambiare la valutazione del rischio e l’attribuzione dei livelli di prestazione delle misure della strategia antincendio.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Human rights watch: i governi hanno il dovere di far rispettare i diritti umani

Fonte ASVIS  che ringraziamo 

Il rapporto annuale 2023 fa appello alle democrazie invitandole a non inseguire traguardi politici a breve termine. Italia criticata “per le politiche migratorie e le restrizioni ai diritti riproduttivi”. 

“L’ovvia conclusione da trarre dalla litania delle crisi dei diritti umani durante il 2022 è che il potere autoritario incontrollato lascia dietro di sé un mare di sofferenza”. Con queste parole Tirana Hassan, direttrice esecutiva ad interim di Human rights watch, apre l’editoriale del World Report 2023, giunto alla sua 33esima edizione, pubblicato dall’ong a gennaio scorso. “Ma il 2022 ha anche rivelato nel mondo un fondamentale cambiamento di potere, che apre la strada a tutti i governi interessati a contrastare gli abusi proteggendo e rafforzando il sistema globale dei diritti umani”, prosegue Hassan. Il documento fa il punto sul rispetto dei diritti in quasi 100 Paesi nel 2022 e delinea, afferma la direttrice di Hrw, un contesto dove i leader mondiali hanno “barattato le loro responsabilità in materia dei diritti umani” in cambio di traguardi politici a breve termine.

Il Rapporto si rivolge ai governi, esortandoli a rispettare e a far rispettare i diritti fondamentali, e rileva la presenza di “nuove coalizioni e nuove leadership” pronte a lavorare per piani d’azione rispettosi dei diritti. Per i governi esiste più spazio, e non meno, per garantire il godimento dei diritti umani nei territori da loro amministrati, sottolinea il documento. Viene citata come esempio “l’ondata verde” che ha portato all’acquisizione del diritto all’aborto in Colombia, Argentina e Messico, una “contro-narrativa” rispetto alla sentenza della Corte suprema degli Stati uniti che ha affossato “50 anni di diritti riproduttivi”. Ma viene anche riportata la richiesta inoltrata degli arcipelaghi-Stato del Pacifico, che hanno unito le loro forze per richiedere all’unisono ai Paesi più inquinanti di adottare politiche più ambiziose nel taglio alle emissioni di gas a effetto serra.

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Rail accidents: Public safety and accountability suffer because of deregulation

Bruce Campbell, York University, Canada and Jennifer Quaid, L’Université d’Ottawa/University of Ottawa

The ongoing environmental tragedy in Ohio caused by the derailment of a Norfolk Southern train carrying hazardous materials — which sent toxic chemicals into the air and local waterways — will take a long time to clean up. And if a similar rail tragedy in Canada is an example, it could take even longer for residents to get answers about the cause and true damage of the accident.

Almost a decade has passed since a runaway train hauling 72 tank cars laden with highly volatile Bakken shale oil derailed and exploded in Lac-Mégantic — a small Québec town near the border with Maine — killing 47 people, orphaning 26 children, spilling six million litres of toxic material and destroying the town centre.

The accident on July 6, 2013, was the worst industrial disaster on Canadian soil in over a century. A decade later, it has left the community with a legacy of economic, health and environmental effects.

Prolonged trauma

A rail bypass project, originally conceived as means of healing, has prolonged the trauma that has plagued the Lac-Mégantic community since that catastrophic night.

Construction of the bypass still has not begun. The route preferred by Canadian Pacific Railway Ltd., which will own the bypass upon completion, and supported by the federal government, has created deep divisions within the surrounding towns.

Citizens of the neighbouring town of Frontenac recently voted overwhelmingly against the proposed route. Voters expressed concern about potential negative environmental and property damage not properly addressed by Transport Canada.

The dispute over the bypass is just one of the ongoing issues for the citizens of Lac-Mégantic. Their latest quest for justice through the courts came to a disheartening end on Dec. 14, 2022.

Justice Martin Bureau of the Superior Court of Québec found that Canadian Pacific Railway could not be held liable for damages suffered by the victims of the Lac-Mégantic disaster. The plaintiffs have appealed the decision.

Raises questions about accountability

This case raises serious questions about who should be accountable for complex events that result in catastrophic harm. It’s also a reminder that private litigation is an imperfect means of understanding how disasters happen and what should be done to better protect public interest in the future. Only a public inquiry can do that.

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I 400.000 lavoratori dei trasporti ucraini hanno mantenuto il paese in movimento, meritano la pace

Fonte: ITF 

24 febbraio 2023

COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ITF/ETF
  • I sindacati chiedono la pace, esortano Russia e Ucraina a riaprire i colloqui
  • I lavoratori dei trasporti hanno raccolto 0,6 milioni di dollari per sostenere rifugiati e bambini
  • Preoccupazione per gli attacchi ai diritti dei lavoratori

In occasione dell’anniversario dell’inizio dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte di Putin, i sindacati mondiali dei trasporti stanno esortando Russia e Ucraina a tornare al tavolo dei negoziati per mediare una pace duratura .

“La pace è urgentemente necessaria per i 400.000 lavoratori dei trasporti ucraini. Dopo un anno di morti, disagi e sconforto, i lavoratori dei trasporti ucraini meritano la pace”, ha dichiarato Paddy Crumlin , presidente della Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti (ITF). “ L’ITF e l’ETF sono rimasti saldi nella solidarietà con i lavoratori che sono stati trascinati in questo conflitto. Questa non è la loro guerra”.

Il presidente della Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF) Frank Moreels ha dichiarato: “Anche in tempo di guerra, i nostri lavoratori dei trasporti ucraini hanno mantenuto il loro paese in movimento, salvando la vita di milioni di loro compatrioti trasportandoli lontano dalle zone di battaglia o fornendo beni di prima necessità . Centinaia di questi lavoratori hanno perso la vita o perso i loro figli a causa di questa guerra. I lavoratori dei trasporti ucraini hanno sacrificato tutto. Rendiamo loro omaggio”.

Decine di migliaia di lavoratori dei trasporti si sono offerti volontari o sono stati arruolati nelle forze armate di Ucraina e Russia. I sindacati locali riferiscono che 9.000 ferrovieri si sono arruolati nell’esercito ucraino lo scorso anno, mentre altri 8.400 marittimi sono entrati a far parte dei ranghi del paese nell’ultimo anno.

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COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 31/12/2022

Fonte AFEVAEMILIAROMAGNA

Bologna, 22 febbraio 2023

Pubblicato il rapporto del COR-RENAM Emilia-Romagna con i dati del Registro Mesoteliomi aggiornati al 31 Dicembre 2022.

Scarica il rapporto Il MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA: incidenza ed esposizione ad amianto aggiornata al 31 dicembre 2022”  a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone

Nel report, i dati dell’anno 2022, ancora in via di definizione (saranno più completi nei prossimi report) , registrano il dato di 134 nuovi casi di mesoteliomi da esposizione pregressa all’amianto.

Andamento medie quinquennali: (1997-2001) media 81,8 casi anno; (2002-2006) media 113 casi anno; (2007-2011) media 130,8 casi anno; (2012-2016) media 150,2 casi anno; (2017-2021) media 152,4 casi anno;

Al 31 dicembre 2022, risultano archiviati 4.107 casi, tra cui 194 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi e 3.913 mesoteliomi maligni. Tra questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al 01/01/1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e 449 diagnosticati in persone non residenti nella nostra Regione, la cui documentazione è stata per intero trasmessa al COR di residenza.
L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 3.357 casi di MM incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.

 

Alcune considerazioni sull’andamento dei casi di Mesotelioma rilevati in Emilia Romagna che sono oggi dal 1996 – 3357:

  1. i dati possono considerarsi pressoché completi per gli anni 1996-2021, mentre per il periodo successivo è in corso la rilevazione dei casi (anche il dato del 2022 potrebbe subire qualche variazione). Bisognerà aspettare qualche anno per capire se l’incremento dei casi ci sta portando al cosiddetto “picco” dei casi di Mesotelioma, al momento ci pare che la situazione sia ancora critica, assestata su valori molto alti, la decrescita dei casi che stiamo aspettando si fa attendere, e potrebbe essere molto lenta.
  2. Gli anni 2020-2021 sono stati gli anni dell‘EPIDEMIA di COVID-19, e l’impatto sulle strutture sanitarie potrebbe aver determinato sia un rallentamento dei percorsi diagnostici che della loro segnalazione al COR-RENAM. I decessi a causa del COVID-19, potrebbero avere riguardato situazioni di patologie da amianto non ancora diagnosticate ma decisive per segnare il decorso infausto della patologia legata al COVID-19. Al momento, nel report viene riportato che gli studi specifici condotti dal Cor-Renam non segnalerebbero impatti della pandemia di Covid-19 sull’andamento dei casi di Mesotelioma, ma ci si propone di promuovere ulteriori studi in questo senso.
  3. Va osservato che il tasso di incidenza dei casi di mesotelioma (x 100.000 popolazione statistica Italia 2000) considerando l’ultimo quinquennio 2017-2021 rimangono a livelli alti 3,7 per gli uomini, 1,1 per le donne.
  4. In particolare, in territori come Reggio Emilia (uomini 5,6 donne 2,2) , Parma (uomini 4,2, donne 1,5), Piacenza (uomini 5,1), Ravenna (uomini 4,8) fanno registrare tassi di incidenza più alti (1996-2022) rispetto alla precedente rilevazione (1996-2021).

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Inail. Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura – Volume III

Fonte Inail 

Gestire il rischio: il terzo volume delle schede di rischio elaborate dalla Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza sul sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.

Immagine Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura – Volume III

Il terzo volume delle “Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura” scaturisce dall’esperienza del gruppo di lavoro del progetto “Realizzazione di un percorso di aggiornamento continuo sulla valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori”, varato dalla Direzione Regionale Umbria dell’Inail e al quale partecipano 15 professionisti della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza di nove Direzioni regionali Inail e della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza Centrale Inail. La novità di questo volume rispetto ai precedenti, pubblicati nel 2012 e 2014, consiste nel fatto che le 60 schede raccolte nascono dalla valutazione collegiale e intercalibrata del gruppo di lavoro. “Tale buona pratica” – sottolinea Elena Guerrera, coordinatrice del progetto – “ha ottenuto il riconoscimento di merito al concorso buone pratiche per le eccellenze nell’amministrazione della sicurezza sociale (Issa Good practice) indetto dall’Issa (International social security association) nel maggio 2022 e questo conferma la validità della metodologia che ci ha consentito di ottenere valutazioni del rischio il più oggettive possibili”. In ogni scheda, oltre alla valutazione mediante check list OCRA dei compiti e degli scenari lavorativi, sono proposti alcuni possibili interventi di prevenzione e protezione, di semplice attuazione, e sono riportate indicazioni tratte dalle norme e pubblicazioni tecniche, per facilitare la valutazione mediante suggerimenti e chiarimenti.

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Un nuovo studio evidenzia il ruolo cruciale dei sindacati per la trasparenza algoritmica e la responsabilità nel mondo del lavoro

Abbiamo postato la traduzione in italiano di queso articolo tratto da ALGORITHMWATCH che ringraziamo. La traduzione è stata effettuata con google translator. Per un uso professionale di questo articolo raccomandiamo di fare riferimento all’originale in lingua inglese

Fonte : ALGORITHMWATCH

Il nostro rapporto mostra che i sindacati sono ora chiamati a concentrarsi su consigli e orientamenti pratici per consentire ai rappresentanti sindacali e ai negoziatori di affrontare le sfide che l’automazione pone ai lavoratori.

In tutto il mondo, i lavoratori e i loro rappresentanti si trovano di fronte all’automazione sul posto di lavoro basata su algoritmi, attraverso l’introduzione di specifiche procedure automatizzate per la gestione della forza lavoro, che portano a nuove forme di sorveglianza sul posto di lavoro e che possono compromettere i diritti dei lavoratori. Come mostra il nostro nuovo rapporto, i sindacati sono ora chiamati a concentrarsi su consigli e orientamenti pratici per consentire ai rappresentanti sindacali e ai negoziatori di affrontare le sfide che l’automazione pone ai lavoratori.

Il rapporto AlgorithmWatch, commissionato dalla Confederazione internazionale dei sindacati (ITUC), presenta i risultati di un esercizio di mappatura globale volto a identificare e delineare le risposte dei sindacati. Con l’accento sulla trasparenza e la responsabilità degli algoritmi nel mondo del lavoro, il rapporto include approfondimenti esemplari da 26 paesi selezionati.

“I sindacati riconoscono che la trasparenza e la responsabilità possono aiutare contro i rischi derivanti dall’automazione sul posto di lavoro”, spiega la dott.ssa Anne Mollen, Senior Policy and Advocacy Manager presso AlgorithmWatch e autrice principale del rapporto. “Ma la maggior parte delle loro attività è ancora incentrata sulla formulazione di linee guida e principi etici e sull’apprendimento dell’impatto dell’automazione nel mondo del lavoro”.
Secondo gli autori dello studio, il prossimo passo ora è iniziare a creare specifici strumenti pratici per supportare i rappresentanti dei lavoratori. Esistono le prime guide pratiche e progressi legislativi.

“Ora è il momento di promuovere un maggiore scambio e sostegno ai sindacati per far funzionare l’automazione nell’interesse dei dipendenti”, afferma Tim Noonan, direttore delle campagne e delle comunicazioni presso l’ITUC. “I sindacati devono passare dalla riflessione sui principi all’implementazione pratica e iniziare ad affrontare il modo in cui i lavoratori e i loro rappresentanti possono integrare in modo significativo il loro interesse quando i sistemi algoritmici vengono pianificati, sviluppati e messi in pratica”. Ciò include la costruzione di sistemi concreti e meccanismi di sicurezza che possono essere implementati a livello aziendale.

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Prima la pandemia poi i venti di guerra nei cieli d’Europa… come reagire per non essere trascinati nella depressione … Podcast di Diario Prevenzione – 22 febbraio 2023 – Puntata n° 105

 

In questa puntata parliamo di :

– Le notizie sulla pandemia , sulla guerra , sui disastri ambientali stanno saturando i canali di comunicazione…..Come reagire per non farci trascinare nella depressione …
– Cosa aspettarsi dalla prima agenzia europea di supervisione dell’Intelligenza Artificiale
– Garattini: “Investire nel privato non giova alla salute pubblica”
– Crisi climatica: per i poveri ci sono sempre meno soldi per mettersi in salvo
– Il Green Deal e l’ondata di ristrutturazioni: una bomba ad orologeria di amianto per i lavoratori europei
– Cgil Emilia-Romagna . I dati dell’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia Romagna”
– Il grande Circo della Formazione: quale ruolo degli Rls

Questi  articoli di cui parliamo nel podcast  li potete leggere su Diario Prevenzione

 

 

Il cambiamento climatico aumenta le malattie infettive in tutto il mondo

Fonte  Climate & Capitalism  che ringraziamo 

di Neha Pathak
Yale Climate Connections, 22 febbraio 2023

Ondate di calore, inondazioni, siccità e temperature in aumento alimentate dai cambiamenti climatici hanno reso il mondo più vulnerabile alle epidemie e alla diffusione di un’ampia varietà di agenti patogeni, da batteri e virus a funghi e protozoi.

Il cambiamento climatico ha già aumentato il rischio di quasi il 60% di tutte le malattie infettive conosciute, comprese le malattie trasmesse da zecche e zanzare – come la malattia di Lyme e la dengue – e varie infezioni trasmesse da cibo e acqua, secondo un’analisi pubblicata sulla  rivista  Nature Climate Cambia .

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Pesticides dans l’eau du robinet : comment s’effectuent les contrôles en France ?

Julie Mendret, Université de Montpellier et Alice Schmitt, Université de Montpellier

En septembre 2022, le magazine Complément d’enquête (France 2) et le quotidien Le Monde révélaient qu’en 2021 en France, 12 millions de personnes avaient été touchées par des dépassements de seuils de qualité de l’eau potable concernant les pesticides et leurs « métabolites » ; ce terme désigne les sous-produits des pesticides, résultats de leur évolution au fil du temps.

Le 15 février 2023, l’Anses annonçait engager une procédure de retrait du marché visant le S-métolachlore, une substance herbicide dont certains métabolites sont responsables d’une pollution majeure des nappes d’eau souterraines en France. Ses métabolites, notamment le métolachlore-ESA, le métolachlore-OXA et le métolachlore-NOA, seraient en effet présents dans les eaux souterraines françaises à des concentrations supérieures à la limite de qualité fixée par la législation européenne.

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Why Do Politicians Weaponize Medicare? Because It Works


The Medicare wars are back, and almost no one in Washington is surprised.

This time it’s Democrats accusing Republicans of wanting to maim the very popular federal health program that covers 64 million seniors and people with disabilities. In the past, Republicans have successfully pinned Democrats as the threat to Medicare.

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ITF. Diritti igienico-sanitari: la storia di Gini

Fonte ITF 

Gini Aristi Hartono ha lavorato in un magazzino di manutenzione dei treni negli ultimi 12 anni. Nell’ultimo anno ha ricoperto il ruolo di Responsabile del Magazzino, supportando le operazioni di manutenzione.

Sebbene le condizioni igienico-sanitarie siano generalmente migliori rispetto ad alcuni luoghi, un problema chiave affrontato da Gini e dalle sue colleghe è che non ci sono servizi igienici specifici per genere.

“Le strutture che abbiamo nell’ufficio principale sono abbastanza appropriate. Sono tutti nuovi, puliti e separati. Ci sono uno o due servizi igienici su ogni piano. Tuttavia, in questo magazzino – forse perché la maggior parte dei membri del personale sono uomini,… solo 2 dei 150 lavoratori sono donne – non ci sono servizi igienici separati per il personale femminile”.

Sottolinea che le lavoratrici sono spesso costrette a utilizzare strutture alternative, ma che ciò non è sempre possibile.

“Di fronte al magazzino, accanto ai binari del treno, c’è una pensione o dormitorio per i macchinisti che fanno il turno mattutino per pernottare. Quindi, se davanti al magazzino non c’è il treno, uso i bagni della foresteria. Tuttavia, se c’è un treno sui binari, devo usare il bagno comune. Quindi, dobbiamo prima controllarlo.

Come leader sindacale, Gini ha le idee chiare sulla soluzione – e che è il sindacato che sarà essenziale per realizzarla:

“Ci sono solo quattro bagni nelle vicinanze e due sono bagni. Quindi, se dovessi offrire una soluzione, vorrei che costruissero un altro gabinetto più adeguato e separato per genere”.

L’accesso sicuro a strutture igienico-sanitarie dignitose è vitale per tutti i lavoratori, ma è un problema particolarmente sentito dalle donne addette ai trasporti. Per abbattere queste barriere per le donne che lavorano nel settore dei trasporti e per il mondo del lavoro in generale, e per garantire dignità e sicurezza a tutti i lavoratori, i sindacati di tutto il mondo stanno portando avanti la campagna per condizioni migliori.

La storia di Gini fa parte di una nuova denuncia delle condizioni igienico-sanitarie affrontate dai lavoratori del trasporto pubblico in tutto il mondo. Il rapporto, I diritti sanitari sono diritti umani: le voci dei lavoratori dei trasporti pubblici , delinea le storie dei lavoratori dei trasporti pubblici e la loro realtà quotidiana di avere un accesso insufficiente a strutture igienico-sanitarie sicure, pulite e dignitose.

Leggi il rapporto completo.

FIASO – La sicurezza degli operatori in sanità Educare alla prevenzione e alla gestione del conflitto e della violenza

Fonte CIIP 

FIASO – La sicurezza degli operatori in sanità
Educare alla prevenzione e alla gestione del conflitto e della violenza
Palazzo Farnese, Cappella Ducale – Piazza Cittadella, 29 -Piacenza
giovedì 9 marzo 2023 – ore 9:00-14:00

Organizzato da FIASO con AUSL Piacenza

Programma

08:30 Registrazione dei partecipanti

09:00 Apertura dei lavori e saluti istituzionali
Katia Tarasconi Sindaco della Città di Piacenza
Raffaele DoniniCoordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna

09:15 The dark side of the job
Paola Bardasi Coordinatore Regionale Fiaso Emilia-Romagna, Direttore Generale della Azienda USL di Piacenza
Franco Pugliese già Direttore del Dipartimento della Sicurezza della Azienda USL di Piacenza, Past President AIRESPSA

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