Celebrazioni in favore dell’amianto sospese nella Federazione Russa .Svista curiosa o deliberata: decidi tu!

 

Fonte: Blog LCA

Autrice: Laurie Kazan Allen

18 aprile 2023

La Giornata internazionale per la protezione del crisotilo – una festa inventata dalla lobby dell’amianto per celebrare la generosità fornita da massicci depositi di amianto crisotilo – doveva aver luogo il 16 aprile. In passato il 16 aprile c’erano manifestazioni di fervore pro-crisotilo da parte della popolazione locale così come i lavoratori dell’industria nelle città minerarie di amianto russe e kazake nelle regioni di Sverdlovsk, Orenburg e Kostanay. 1C’erano incontri, concerti e persino gare sportive per condividere la propaganda del crisotilo con le giovani generazioni. Anche quando non c’erano eventi di persona, c’erano articoli online, blog e post su Facebook, tutti usati per esaltare le virtù del “lino di montagna” (un soprannome russo per crisotilo) e denunciare i suoi critici. Quest’anno il 16 aprile è andato e venuto e non ci sono stati comizi, articoli, celebrazioni o post su Facebook. Di questo appuntamento fisso del calendario, c’era solo un silenzio riverberante.

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EU-OSHA. Studio previsionale sull’economia circolare e sui suoi effetti sulla sicurezza e salute sul lavoro: Fase 2 – micro-scenari

FONTE OSHA.EU 

La transizione verso un’economia circolare (CE) richiede nuovi modelli di business, nuovi modi di lavorare che possono comportare nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Questo rapporto presenta i risultati della fase 2 di questo studio di previsione sull’EC. Ha coinvolto dialoghi con le parti interessate in quattro workshop nel 2022.

Durante questi seminari, i partecipanti hanno esplorato le possibilità future e identificato implicazioni specifiche per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL). Sulla base di queste discussioni, il rapporto presenta le azioni chiave necessarie per dare forma a un approccio alla SSL incentrato sull’uomo nella transizione verso un CE europeo.

Vedi il Report Rischi Emergenti 

Per scaricare il file pdf clicca QUI 

EUROGIP: Telelavoro e infortuni sul lavoro in sette paesi europei

 

Fonte Etui che ringraziamo 

Il nuovo rapporto di EUROGIP , un’organizzazione che si occupa di questioni relative all’assicurazione e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, fornisce un’analisi delle disposizioni legali in materia di telelavoro e riconoscimento degli infortuni sul lavoro in sette paesi europei: Austria, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svezia.

La crisi sanitaria ha portato a un’accelerazione senza precedenti del telelavoro. Questa organizzazione del lavoro sembra ora essere saldamente consolidata, in particolare nella sua forma ibrida che combina il lavoro a distanza e faccia a faccia in ufficio. Tuttavia, attualmente non esiste una normativa europea specifica in materia di telelavoro. Il riferimento è l’ Accordo Quadro Europeo sul Telelavoro , concluso il 16 luglio 2002 dalle parti sociali in via autonoma. Tuttavia, questo testo non è vincolante, in quanto spetta a ciascuno Stato membro recepirlo o meno nella propria legislazione nazionale.

Nell’ottobre 2022 le parti sociali hanno avviato i negoziati per aggiornare l’Accordo Quadro concluso 20 anni fa e per discutere una possibile proposta di Direttiva europea che potrebbe essere emanata nel 2023. Quest’ultima si concentrerebbe sull’accesso e l’organizzazione del telelavoro, a carico del datore di lavoro per attrezzature e costi relativi al telelavoro, il diritto alla disconnessione, l’equilibrio tra lavoro e vita privata e la necessità di rafforzare la contrattazione collettiva in questo settore. La novità rispetto all’accordo quadro è che la direttiva dovrà essere recepita nella legislazione nazionale degli Stati membri, con l’effetto di una certa armonizzazione. È in questo contesto che il nuovo rapporto EUROGIP fa il punto sulle disposizioni legali per il telelavoro in sette paesi europei.

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Sobriété : « faciliter » les changements de comportements, une méthode aux effets pervers

L’incitation aux écogestes peut être contre-productive.
Shutterstock

Naoufel Mzoughi, Inrae; Deborah Peterson, Australian National University et Gilles Grolleau, ESSCA

Le changement des comportements humains constitue l’une des clés pour résoudre les nombreux challenges auxquels l’humanité doit faire face, comme la montée en puissance des troubles psychiques chez les jeunes, la pollution effrénée de la planète ou la dépendance aux énergies fossiles.

Une préconisation récurrente vise à rendre le changement plus facile, en diminuant les efforts, les sacrifices et l’investissement nécessaires. Les citoyens sont, ainsi, souvent invités à adopter de nombreux « trucs et astuces » écologiques. Par exemple, le plan de sobriété énergétique prévoit une « campagne de communication autour des gestes simples au quotidien : je baisse, j’éteins, je décale » – ce qui pourrait laisser entendre que résoudre les problèmes environnementaux n’exigerait pas d’efforts et consisterait en une succession de gestes simples.

Néanmoins, des résultats en sciences comportementales suggèrent que la facilitation systématique des comportements moins énergivores et écoresponsables n’est pas sans risques et peut cacher des revers.

Plusieurs raisons expliquent, en effet, comment une plus grande facilité peut parfois s’avérer contre-productive et pourquoi un certain degré de difficulté peut même être souhaitable.

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Il capitale biologico. Le conseguenze sulla salute delle disuguaglianze sociali

 

Fonte SNOP.IT

Alla notevole attività scientifica, Paolo Vineis – professore ordinario di Epidemiologia Ambientale all’Imperial College di Londra – associa da diversi anni pubblicazioni sia destinate ad un pubblico più ampio, ancorché esperto, sia a carattere più speculativo-filosofico, pubblicazioni che sono sempre di grande stimolo ed interesse per chi si occupa di salute pubblica.

Dopo i recenti “Prevenire. Manifesto per una tecnopolitica” (Einaudi 2020, con Carra e Cingolani), “Salute senza confini. Le epidemie della globalizzazione” (Codice, 2020) e “La salute del mondo. Ambiente, società, pandemie” (con Luca Savarino, Feltrinelli, 2021), l’estate scorsa, Vineis con Luca Carra – direttore di “Scienza in rete” – ha pubblicato “Il capitale biologico. Le conseguenze sulla salute delle diseguaglianze sociali” (Codice, agosto 2022).

Non c’è ovviamente libro di Vineis che non torni alla materia della prevenzione e ciascuno di quelli pubblicati ha offerto ed offre tuttora motivi di riflessione e discussione a chi opera nel campo della salute, ma anche in quello sociale e politico.

Alcuni dei temi trattati in quest’ultimo sembrano incrociare perfettamente una serie di riflessioni sulle quali anche SNOP è recentemente impegnata e offrono letture e prospettive di azione con le quali è necessario interloquire.

Il tema centrale del libro è dichiaratamente quello delle disuguaglianze sociali, di come esse agiscano sulla salute delle persone e di come si possa intervenire efficacemente ai fini di ridurne gli effetti sulla salute. Se l’argomento non è nuovo, nuove e innovative appaiono invece alcune recenti acquisizioni in termini di interferenza tra fattori individuali e fattori ambientali (epigenetici) ed, in particolare, ci paiono stimolanti alcuni approcci discussi.

Il libro aiuta a farsi le domande giuste per individuare i meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute e le azioni che servono a contrastarli o a mitigarne l’effetto” come bene dice Giuseppe Costa nella bella e illuminante prefazione.

—– L’articolo prosegue alla fonte SNOP.IT

Réveil en pleine anesthésie générale… Quelles nouvelles pistes pour l’empêcher ?

Sébastien Rimbert, Inria

Se réveiller pendant une intervention chirurgicale est une expérience terrifiante – et redoutée – pour les patients… Mais également pour le personnel médical, qui craint toujours d’être responsable d’un tel événement avec toutes ses conséquences. On nomme ce type de phénomène un « réveil peropératoire durant l’anesthésie générale » (en anglais accidental awareness during a general anesthesia), défini comme un réveil inattendu du patient au cours d’une intervention chirurgicale.

Bien que l’origine du phénomène soit encore débattue, les chercheurs commencent à proposer des hypothèses sur ses causes. Par exemple, on sait que lorsque la profondeur de l’anesthésie générale, induite par la concentration d’anesthésique utilisée, n’est pas suffisante pour compenser les stimulations chirurgicales liées à l’opération en cours, il y a un risque de réveil. C’est pourquoi, tout au long de l’opération, l’anesthésiste surveille la concentration des produits injectés et travaille à maintenir la sédation à un niveau optimal.

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Colpire i bambini per punire i genitori.

 

Fonte Saluteinternazionale.info  che ringraziamo 

Chiara Saraceno

I due esempi più espliciti di sacrificio dei diritti dei figli per colpire i genitori riguardano i figli delle coppie dello stesso sesso e delle madri condannate penalmente. Le scelte del governo sulla famiglia.

Colpire bambini e adolescenti per punire i genitori. Non è una storia nuova e non solo italiana. Ma l’Italia, tra i paesi occidentali democratici, mostra una particolare pervicacia nel farlo, anche quando in contemporanea ci si lamenta della bassa fecondità e del crescente squilibrio tra le fasce di età a sfavore dei più giovani. Tra gli episodi più recenti, che vedono il governo in carica attivamente impegnato nel sacrificare i diritti dei bambini, in quanto figli, per colpire i genitori vi è il rifiuto della normativa europea circa il riconoscimento transfrontaliero della bigenitorialità nel caso di figli di coppie dello stesso sesso e la mancata approvazione della proposta di legge che mirava ad evitare che i figli piccoli di madri condannate al carcere siano di fatto sottoposti al regime carcerario. Aggiungerei la resistenza a concedere la cittadinanza italiana a bambini nati e cresciuti in Italia e in Italia scolarizzati, ma con genitori stranieri. Anche se in questo caso non si tratta direttamente di sacrificare i figli per punire i genitori, si tratta pur sempre di considerare questi bambini come pure appendici dei genitori, a prescindere dal fatto che la nazionalità di questi ultimi costituisca un mondo culturale e talvolta anche linguistico largamente sconosciuto ai figli. Aggiungo il paradosso di un paese, l’Italia, che riconosce la cittadinanza (incluso il diritto di voto) ai discendenti dei propri emigrati che spesso non conoscono l’Italiano e mai sono venuti neppure fuggevolmente in Italia, mentre lo ostacola a chi in Italia nasce e in Italia si forma.

 

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Giornalismo investigativo e correttezza algoritmica

 

Riprendiamo da Algorithmwatch questo articolo (tradotto con google translator per facilitarne la lettura ) Per un uso professionale e/o di studio raccomandiamo di fare riferimento al testo alla fonte Algorithmwatch

AUTORE : Michele Loi

L’indagine sui sistemi che prendono decisioni sugli esseri umani, spesso definita segnalazione di responsabilità algoritmica, sta diventando sempre più importante. Per farlo bene, i giornalisti devono comprendere i concetti di equità e parzialità e lavorare in team. Un primer.

Il significato di ingiustizia algoritmica o bias algoritmico è spesso poco chiaro. Il termine bias ha un significato specifico in statistica ma “bias algoritmico” è usato, al giorno d’oggi, con un significato molto più ampio di quello. [1] In genere, gli algoritmi di apprendimento automatico includono una verità fondamentale o un’etichetta vera utilizzato per eseguire test statistici. Il bias algoritmico include anche il bias che influenza la cosiddetta “vera etichetta”. Supponiamo di addestrare un algoritmo per indovinare il voto che uno studente avrebbe ottenuto, in un esame che lo studente non sarà in grado di sostenere. L’algoritmo tenterà di fare questa ipotesi sulla base dei modelli che riconosce nei voti che gli insegnanti hanno dato agli studenti in passato. Se questi voti sono già distorti, anche un predittore che è “imparziale” secondo un certo standard statistico (utilizzando i voti effettivi come riferimento) può comunque essere considerato distorto.

Per evitare confusione, nel seguito verrà utilizzata l’espressione “ingiustizia” invece di “pregiudizio”. Quindi, il tema di questo breve articolo è l’ingiustizia algoritmica e perché è (o forse dovrebbe essere) un argomento così difficile da trattare e scrivere per i giornalisti.

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Alcuni indizi per una prova…

 

Fonte: SNOP.IT

Quando arriva un nuovo governo, anche politicamente molto diverso da quelli precedenti, è  lecito chiedersi “come andranno le cose per le materie di cui ci occupiamo?”.

Vediamo alcuni segnali recenti in tema di salute di tutti e di salute nei luoghi di lavoro.

Il disegno di legge “Calderoli” sull’autonomia differenziata “individua i principi per l’attribuzione di funzioni alle Regioni che abbiano chiesto l’accesso a forme e condizioni particolari di autonomia per una o più materie richiamate dall’art 116, terzo comma, della Costituzione” e “definisce le modalità procedurali di approvazione, modifica e cessazione di efficacia delle intese fra lo Stato e la singola Regione”. Si tratta di ben 24 materie che sono state riconosciute di potestà legislativa concorrente con lo Stato.  Tra queste la tutela e sicurezza sul lavoro, l’istruzione, la produzione il trasporto e la distribuzione dell’energia e, ancora, la tutela della salute e il governo del territorio.

Per leggere l’articolo completo vai alla fonte SNOP.IT

Sanità: Def e risorse aggiuntive

Fonte Regioni.it che ringraziamo
(Regioni.it 4497 – 14/04/2023) C’è stato “un forte segnale, nonostante le oggettive difficoltà economiche, investendo per la sanità, da qui al 2025, 8 miliardi e mezzo in più, indicando una decisiva inversione di rotta. E spero che anche nel Def ci siano risorse aggiuntive”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che evidenzia “l’importanza della sanità” e come vi siano state “misure che mostrano rinnovata attenzione alla sanità pubblica, nonché la capacità di intercettare le istanze di coloro che la sanità la devono gestire sul campo”.
Del Def e della sostenibilità finanziaria del Servizio Sanitario Nazionale parla anche Raffaele Donini, assessore regionale alla sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, rilevando invece che la “sanità pubblica non interessa”, “non è certo una priorità. Lo conferma il Def con cui si è scelto di tirare il freno a mano sul servizio sanitario nazionale, un documento in cui è evidente la proiezione della curva in discesa della percentuale di spesa sanitaria rispetto al Pil: dal 6,7% nel 2023 si scende al 6,3% nel 2024 e al 6,2% sia per il 2025 che per il 2026″.
Secondo Donini “non è possibile non avere alcuna visione riguardo alla sanità che è un asset strategico per il Paese: i tagli effettuati in legge di bilancio e confermati dal Def sono la prova”, che non si capisce “quanto la salute sia un diritto fondamentale ed un bene primario per tutti. L’Italia è già fanalino di coda in Europa per spesa in sanità rispetto al Pil, mi auguro che il governo voglia invertire la marcia al più presto: dopo il Covid si vive un grave disagio e non sono i cittadini a dover pagare o tantomeno medici e personale sanitario che sono stati deificati durante la pandemia”.

Le competenze da sole non risolveranno la carenza di manodopera in Europa

Fonte Eurofound che ringraziamo

Ridurre i livelli di carenza di manodopera in Europa – che stanno limitando la produzione e la fornitura di servizi in diversi settori e causando crescenti preoccupazioni per i datori di lavoro – sarà possibile solo migliorando i fattori di qualità del lavoro come la retribuzione e l’autonomia, oltre all’aumento delle competenze e dell’apprendimento e affrontando altri fattori, secondo l’ultimo rapporto di Eurofound  Misure per affrontare la carenza di manodopera: lezioni per una politica futura .

Questa nuova ricerca unica rivela che la crescente carenza di manodopera in Europa è particolarmente diffusa in settori con condizioni di lavoro difficili, come la sanità e l’assistenza a lungo termine, dove è importante affrontare questioni come maggiori livelli di autonomia dei dipendenti, accesso alla formazione e avanzamento di carriera rendere questi settori più attraenti per i lavoratori e aumentare la fidelizzazione.

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TNI . Come la spesa militare accelera il collasso climatico

 

 

Riteniamo utile segnalare questo Rapporto dell’Istituto TNI sul tema : “Come la spesa militare accelera il collasso climatico”

dal sito di TNI : “Questo rapporto mostra che le spese militari e le vendite di armi hanno un impatto profondo e duraturo sulla capacità di affrontare la crisi climatica, per non parlare di un modo che promuova la giustizia. Ogni dollaro speso per le forze armate non solo aumenta le emissioni di gas serra (GHG), ma distoglie anche risorse finanziarie, competenze e attenzione dall’affrontare una delle più grandi minacce esistenziali che l’umanità abbia mai sperimentato.” [ trad.ne effettuata con google translator ]

Le opportunità e i rischi dell’IA nell’approvvigionamento energetico

 

 

Postiamo questa traduzione effettuata con google translator per facilitare la diffusione della lettura dell’articolo. Per un uso di studio e professionale si raccomanda di fare riferimento all’articolo alla fonte su Algorithmwatch che ringraziamo

Fonte Algorithmwatch

Intervista sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’approvvigionamento energetico con Friederike Rohde e Josephin Wagner dell’Institute for Ecological Economy Research (IÖW).

È stato detto più volte che la transizione verso un’economia a emissioni zero può avere successo solo con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Ma non è ancora chiaro se i sistemi di intelligenza artificiale possano effettivamente offrire i vantaggi desiderati. Nell’ambito del progetto di ricerca “SustAIn: The Sustainability Index for Artificial Intelligence”, i ricercatori dell’Institute for Ecological Economy Research (IÖW) hanno analizzato i diversi interessi che danno forma alla discussione sulle opportunità e sui rischi associati all’IA nell’approvvigionamento energetico. In tal modo, hanno esaminato 22 documenti strategici e di posizione dal contesto tedesco, europeo e internazionale, oltre a condurre interviste con esperti.

Quali speranze hanno le parti interessate per l’IA quando si tratta di approvvigionamento energetico?

Giuseppina Wagner:Il nostro studio mostra che si aspettano principalmente che l’uso dell’IA generi notevoli opportunità. I sistemi di intelligenza artificiale sono progettati per rendere più efficiente l’approvvigionamento energetico, ottimizzando i processi, ad esempio elaborando i dati in tempo reale o generando previsioni. L’automazione può anche aiutare a determinare in anticipo se l’apparecchiatura deve essere riparata. Le parti interessate sperano di ridurre i costi e massimizzare i profitti attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale dovrebbe anche guidare la transizione verso energie pulite e fornire soluzioni che tengano conto della crescente complessità del sistema energetico. Man mano che il numero di produttori e consumatori nel sistema cresce e il settore energetico diventa sempre più digitale, la quantità di dati che devono essere elaborati aumenterà in modo significativo.

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Due Protocolli della vergogna … Podcast Diario Prevenzione – 13 aprile 2023 Puntata n° 108

 

 

a cura di Gino Rubini

Di cosa parliamo in questa puntata:

– Continua l’ecatombe di lavoratori. Nel frattempo il Ministero del Lavoro vara due protocolli … della vergogna
– Le presentazioni del Convegno CIIP “Dallo stress lavoro correlato alla prevenzione dei rischi psicosociali”.
– Fondazione GIMBE . Piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale
– Gente di mare, pescatori a beneficiare della nuova guida medica a bordo grazie ad armatori e sindacati
– Fridays for Future contro Ultima Generazione: “Non è questo il modo di protestare”

Effetti della pandemia su differenziali di genere in Italia

 

Fonte: Diseguaglianzedisalute.it che ringraziamo

La crisi pandemica ha avuto effetti enormi sul mercato del lavoro sia in termini di recessione economica sia di ampliamento delle disuguaglianze dovuto al fatto che alcuni gruppi di lavoratori sono stati più colpiti che altri.

A differenza di recessioni precedenti le donne sono state quelle che hanno subito penalità maggiori tanto che la recessione è stata chiamata She-Cession in quanto i settori più colpiti erano quelli in cui le donne erano sovra-rappresentate e in quanto la chiusura delle scuole ha implicato una maggior difficoltà di conciliazione famiglia lavoro. Molti sono gli ambiti che la pandemia ha colpito inerenti al mercato del lavoro, ai guadagni, alla salute, ai rapporti con le scuole o altri servizi e nei diversi territori del nostro Paese.


In questo articolo si discute come i divari all’interno della famiglia si siano aggravati durante la pandemia e dell’effetto delle disuguaglianze sul mercato del lavoro.

Per studiare i divari nella famiglia abbiamo intervistato un campione rappresentativo di 1250 donne lavoratrici in Italia a luglio 2019 prima della pandemia e poi durante due diverse ondate della pandemia: Aprile 2020 e Novembre 2020. La prima ondata è stata caratterizzata da un numero inferiore di contagi rispetto alla seconda ma da restrizioni molto più rigorose con conseguenze più gravi sul mercato del lavoro. Per sapere di più di questa ricerca si vedano i due articoli che riportano i dati e i risultati della ricerca (https://link.springer.com/article/10.1007/s11150-020-09502-1 e https://sciendo.com/article/10.2478/izajole-2022-0003)

Per capire il rapporto tra cambiamenti del mercato del lavoro e divisione del lavoro in casa durante la pandemia abbiamo raccolto informazioni presso le donne lavoratrici intervistate sulle modalita’ di lavoro e le ore di lavoro familiare dei due partners prima della pandemia e durante le due ondate di Covid considerate.

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Candida auris : que sait-on de ce champignon mortel qui se répand dans les hôpitaux des États-Unis ?

Le champignon Candida auris est difficile à combattre.
Stephanie Rossow/CDC

Rebecca A. Drummond, University of Birmingham

Un « supermicrobe » du nom de Candida auris, un champignon pathogène, est en train de se propager rapidement dans les hôpitaux et les maisons de retraite des États-Unis. Au point qu’une alerte vient d’être diffusée par le CDC (Centers for Disease Control and Prevention).

Depuis la découverte du premier cas en 2016, ce micro-organisme s’est répandu dans la moitié des 50 États du pays. Selon un nouveau rapport, les infections qu’il cause ont triplé entre 2019 et 2021.

Mais les États-Unis ne sont pas les seuls concernés. Depuis qu’elle a été identifiée pour la première fois au Japon en 2009, cette levure a été découverte dans plus de 30 pays, parmi lesquels le Royaume-Uni, l’Inde, la Corée du Sud… et la France (dans une moindre mesure, actuellement).

Cette situation est extrêmement préoccupante, car l’infection par Candida auris est l’une des plus difficiles à traiter à l’heure actuelle : ce champignon est en effet résistant à de nombreux traitements fongicides.

Ce Candida est apparenté à d’autres types de levures qui peuvent entraîner des infections fongiques, comme Candida albicans – responsable du « muguet buccal » (reconnaissable à la prolifération blanchâtre locale de ce microorganisme sur la langue et les muqueuses). Candida auris est cependant très différent et, à certains égards, très inhabituel.

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Les dangereuses particularités de Candida auris

Alors que de nombreuses autres espèces de Candida aiment se développer dans nos intestins en tant qu’éléments du microbiote (la « flore intestinale »), ce n’est pas le cas de Candida auris, qui semble préférer la peau humaine. La peau des personnes ainsi « colonisées » peut excréter beaucoup de nouvelles levures, ce qui est à l’origine de la forte contamination de leurs vêtements et des surfaces alentour.

De ce fait, Candida auris peut être à l’origine d’épidémies, en particulier dans les unités de soins intensifs et les maisons de retraite, où, d’une manière générale, les personnes sont plus susceptibles de contracter des infections fongiques. Cette situation est inhabituelle, car généralement les infections fongiques ne se propagent pas d’un individu à l’autre.

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Gente di mare, pescatori a beneficiare della nuova guida medica a bordo grazie ad armatori e sindacati

Fonte ITF  che ringraziamo
Una nuova guida medica per le navi è stata pubblicata dall’associazione degli armatori, l’International Chamber of Shipping (ICS).

“L’equipaggio si trova spesso a centinaia di miglia dalla costa quando a bordo si verificano malattie, incidenti o infortuni, lasciandoli senza Internet e pericolosamente lontani dall’ospedale più vicino”, ha dichiarato Stephen Cotton, segretario generale della Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti (ITF), mentre dava il benvenuto a un nuovo guida medica per le navi dell’associazione degli armatori ICS.

“In tali circostanze, avere a portata di mano una guida medica aggiornata può fare davvero la differenza per limitare gli esiti negativi per la salute e la sicurezza dei marittimi e dei pescatori”.

La prima edizione della International Medical Guide for Seafarers and Fishers ha un prezzo di £ 225 (circa $ 280 USD) ed è disponibile in formato cartaceo e ebook digitale. Include:

  • La guida principale per l’equipaggio di bordo e le squadre di terra, con le ultime conoscenze mediche, con spiegazioni chiare e pratiche delle migliori pratiche;
  • Una cassetta dei medicinali di una nave che descrive in dettaglio i medicinali e le attrezzature più recenti che dovrebbero essere trasportati a bordo e che possono essere acquistati da tutte le aree del mondo;
  • 10 carte azione che possono essere rimosse e portate ovunque sulla nave per valutare immediatamente una situazione medica di emergenza.

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Lo spettro dell’amianto insegue il globo

 

Fonte  Ibasecretariat.org  che ringraziamo

Autrice  : Laurie Kazan Allen

 

6 aprile 2023

Una raccolta di notizie recenti esaminate il 5 aprile 2023 ha rivelato problemi legati all’amianto in Nord America, Europa, Australia e Asia. La più grande delle storie ha dettagliato l’ultimo tentativo del colosso farmaceutico statunitense Johnson & Johnson di risolvere decine di migliaia di cause legali da parte di malati di cancro che sostenevano che le loro malattie fossero state contratte a seguito dell’uso dell’iconico talco per bambini dell’azienda che era contaminato con fibre di amianto. 1 Questa storia è stata coperta dai media in Russia, Cina, Vietnam, Canada, Francia, Italia, Grecia e altrove.

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Spagna. Istas . Transizione energetica e mobilità decarbonizzata per un turismo sostenibile

Fonte ISTAS 

 

L’Istituto del sindacato del lavoro, dell’ambiente e della salute della Fondazione 1 maggio (ISTAS-F1Mayo) ha iniziato a realizzare questo studio sponsorizzato dalla Fondazione europea per il clima .
Lo scopo principale del progetto è analizzare la situazione del settore turistico in Spagna nel quadro della transizione energetica e del sostegno pubblico che riceve, formulando proposte concrete per la sua decarbonizzazione, nei settori dell’energia e dei trasporti, volte a promuovere la sua trasformazione verso un modello di turismo ecosostenibile e socialmente equo.
Lo studio prevede lo svolgimento di una serie di workshop, in alcune significative località turistiche peninsulari, al fine di raccogliere le impressioni e le proposte di diversi attori legati all’industria del turismo sulla trasformazione ecologica del settore. Queste destinazioni vogliono essere esempi di segmenti importanti dell’industria turistica spagnola, come il turismo del sole e della spiaggia, il turismo legato alle grandi città e il turismo rurale in forte espansione. A tal fine, si terranno laboratori nelle comunità autonome di Valencia e Andalusia (turismo solare e balneare), Catalogna (turismo urbano) e nella comunità di Castilla y León (turismo rurale).
Questo progetto cerca di stimolare il necessario e urgente dibattito sulla fattibilità di un settore, tanto controverso quanto importante per l’economia del nostro Paese, come il turismo, nell’attuale contesto di emergenza climatica

Questo studio durerà fino a novembre 2023

Per leggere l’articolo alla fonte clicca  Qui

 

INAIL pubblica la scheda informativa “Programmi integrati e complessivi per la protezione e promozione della salute dei lavoratori. Definizione e caratteristiche chiave”

In Italia il Piano nazionale della prevenzione 2020 – 2025 richiama la necessità di adottare più efficaci e complessivi modelli di intervento per il rafforzamento della salute globale del lavoratore come l’Healthy Workplace Model dell’Oms e il Total Worker Health del Niosh.

Immagine Programmi integrati e complessivi per la protezione e promozione della salute dei lavoratori - definizione e caratteristiche chiave

Tali modelli, adottando una visione globale della salute dei lavoratori, considerano fondamentale l’integrazione dei programmi di salute e sicurezza occupazionale (OSH – occupational safety and health) e di promozione della salute (WHP – workplace health promotion). Oggetto della pubblicazione è una sintesi delle caratteristiche chiave di tali approcci a partire dai modelli più riconosciuti a livello internazionale.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Valutazione del rischio di biosicurezza nelle scienze della vita: verso un toolkit per i singoli professionisti

Fonte : SIPRI che ringraziamo

Copertina del Toolkit sui rischi per la biosicurezza
Editore: SIPRI
SIPRI, Stoccolma:
marzo 2023

Esistono numerosi rischi potenziali e conseguenze indesiderate associati alla ricerca all’intersezione tra scienze biologiche e tecnologie emergenti, incluso il rischio di uso improprio per scopi dannosi. Sebbene esistano approcci consolidati di gestione del rischio biologico per affrontare questi pericoli, permangono delle lacune. Questo documento si concentra sul ruolo dei singoli professionisti nel contribuire a una più ampia cultura della biosicurezza e della bioprotezione. Presenta una proposta di toolkit che prevede un processo di valutazione del rischio e strategie per gestire i rischi potenziali. Il documento delinea i modi per motivare i professionisti ad assumersi in modo proattivo la responsabilità di considerare e gestire i rischi biologici associati al loro lavoro, con l’obiettivo di colmare il divario di conoscenze dotando gli scienziati di strumenti adeguati per attuare una strategia globale di mitigazione del rischio biologico a livello pratico. Conclude implementando l’approccio utilizzando una potenziale applicazione della nanobiotecnologia a scopo dimostrativo e considera i prossimi passi.

Contenuti

introduzione   

1. Comprendere il panorama del biorischio

2. Valutazione del rischio di biosicurezza nella pratica

3. Approccio proposto per un toolkit pratico per la valutazione del rischio biologico  

4. Valutazione del rischio di biosicurezza delle tecnologie emergenti 

Conclusioni   

INFORMAZIONI SUGLI AUTORI/CURATORI

Il dottor Mirko Himmel è un ricercatore senior associato all’interno dell’area di ricerca sull’armamento e il disarmo del SIPRI.

Il disegno di legge sulla carne sintetica non ha alcun senso né ora né in futuro

 

Fonte Valigia Blu che ringraziamo 

Nel Consiglio dei ministri dello scorso 28 marzo, il governo ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Il relativo comunicato stampa spiega che, «nel rispetto del principio di precauzione, le norme intendono tutelare la salute umana e il patrimonio agroalimentare attraverso il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici». In caso di violazione, sono previste, tra l’altro, sanzioni da un minimo di 10.000 a un massimo di 60.000 euro, il temporaneo divieto di accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni erogati da parte dello Stato, di enti o dell’Unione europea, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione per lo stesso periodo.

Il riferimento è, specificamente, alla cosiddetta carne sintetica – chiamata anche carne in vitro, coltivata in laboratorio, artificiale, cellulare o a base cellulare – che, in sintesi, è prodotta in laboratorio da cellule staminali animali, coltivate in bioreattori fino a diventare tessuto muscolare. È il caso di fornire qualche spiegazione in punto di diritto, dato che pare esserci molta confusione.

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Too many digital distractions are eroding our ability to read deeply, and here’s how we can become aware of what’s happening — podcast

Constant distractions affect our ability to concentrate.
(Shutterstock)

Nehal El-Hadi, The Conversation and Daniel Merino, The Conversation

Staying focused on a single task for a long period of time is a growing concern. We are confronted with and have to process incredible amounts of information daily, and our brains are often functioning in overdrive to manage the processing and decision-making required.

In an era of ceaseless notifications from apps, devices and social media platforms, as well as access to more information than we could possibly consider, how do we find ways to manage? And is the way we think, focus and process information changing as a result?

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I PROTOCOLLI DELLA VERGOGNA

 

“Qualche giorno fa, il vertice dell’INL e il presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro hanno sottoscritto due protocolli: il primo ripropone l’ASSE.CO, il secondo è pomposamente definito “Protocollo di intesa per la legalità, la vigilanza ed il contrasto all’abusivismo professionale”.

Riprendiamo la nota del sindacato della Funzione Pubblica Cgil che definisce, a giusta ragione, questi due atti “I Protocolli della vergogna”.
Questi protocolli rappresentano forme di commistione inappropriata ed equivoca di ruoli e funzioni che vanno tenute ben distinte. Quando la consulenza di parte aziendale diviene compartecipe di fatto della programmazione della vigilanza, almeno per quanto attiene la elaborazione dell’elenco delle imprese asseverate, vi è certamente una diminutio certa dell’autonomia funzionale ed operativa dell’organo di vigilanza pubblico. Siamo di fronte ad una potenziale influenza di parte privata nelle decisioni di un organismo di natura pubblica.

Su questo tema torneremo ancora……

Protocolli vergogna - comunicato del 31 mar 23_230331_181223

Per scaricare il Comunicato FP Cgil clicca QUI

Per scaricare il testo del Protocollo “Protocollo di intesa per la legalità, la vigilanza ed il contrasto all’abusivismo professionale” clicca QUI