di Gabriella Galli
L’Istituto sindacale europeo (Etui) ha condotto uno studio finalizzato a stimare gli oneri economici e umani dovuti all’incidenza degli agenti cancerogeni.
Alcuni dati
Ogni anno nell’Unione europea 1,3 milioni di persone muoiono di cancro.
Tra il 2 e il 12% si stima (dati di letteratura scientifica) siano i decessi da attribuire all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni.
Gli agenti cancerogeni individuati, nello studio dell’Etui, come i principali responsabili dei danni gravi e mortali per la salute dei lavoratori sono 25
si tratta di prodotti chimici, sostanze generate da processi come le polveri di legno e le emissioni diesel, fattori occupazionali come lavoro a turni, industria della gomma.
I 25 agenti selezionati sono responsabili ogni anno di circa 190.000 nuovi casi (tra i 125.000 e i 275.000).
Le sedi di cancro occupazionali più frequenti sono: polmone, mammella e vescica.
Il costo complessivo dei danni conseguenti all’esposizione ai 25 agenti considerati è stimano tra i 270 e i 610 miliardi di euro per anno nell’Ue -28 (corrispondente all’1,8-4,1% del Pil dell’Ue).
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