Inail. Tardiola: ricerca e tecnologia per innovare prevenzione e sicurezza sul lavoro

Fonte INAIL

In un’intervista al Sole 24 Ore, il direttore generale dell’Istituto anticipa i contenuti del prossimo Forum della Ricerca “Made in Inail”, in programma a Roma dal 25 al 26 novembre

Tardiola: ricerca e tecnologia per innovare prevenzione e sicurezza sul lavoro

ROMA – “Abbiamo una miniera di progetti di ricerca avanzati sulla prevenzione dei rischi, condotti con università e centri scientifici di eccellenza, su cui l’Inail investe 35 miilioni di euro l’anno, e vogliamo metterli a disposizione del mondo del lavoro, standandizzarli e poi, a cascata, anche attraverso i nostri bandi, trasferirli nelle filiere. L’obiettivo dell’Istituto è sempre la massima prevenzione degli infortuni. Per questo occorre essere al passo con i tempi e le nuove tecnologie e la ricerca possono fare molto”. Così il direttore generale, Andrea Tardiola, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore presenta in anteprima il Forum della Ricerca “Made in Inail”, che si svolgerà a Roma il 25 e 26 novembre. Alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e di un parterre qualificato e selezionato di professori e ricercatori, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo delle imprese e delle parti sociali, l’Inail farà il punto sulle attività di ricerca condotte fin qui e sulle sfide future in un settore che completa la missione istituzionale dell’ente.

Innovazione tecnologica tra sfide e prospettive. Al centro dei lavori del Forum vi sarà l’innovazione tecnologica, esaminata sotto tre aspetti: come strumento per ridurre i rischi, come “fonte” di nuovi rischi, come opportunità nella protesi e nella riabilitazione. Nel quadro dei continui mutamenti del mondo del lavoro, la ricerca per la salute e la sicurezza dei lavoratori assume un ruolo centrale per fornire soluzioni e benefici concreti. Nelle due giornate si discuterà, tra l’altro, di come affrontare i rischi tradizionali con strumenti innovativi, del loro anticipo attraverso nuovi scenari lavorativi e modelli organizzativi, e verranno illustrate le attività portate avanti dai ricercatori dell’Istituto insieme alla rete di collaborazione scientifica promossa con atenei ed enti di ricerca.I progetti “made in Inail”. Tra gli esempi tangibili di queste attività rientrano il robot quadrupede, progettato per supportare lavoratori impegnati nelle emergenze e in interventi rischiosi;  gli abiti intelligenti in grado di valutare istantaneamente il rischio di infortuni; la manutenzione smart degli impianti industriali attraverso reti di monitoraggio; gli esoscheletri plurimodulari ideati per sostenere schiena, tronchi e spalle e ridurre complessivamente i carichi, e la mano protesica, che consente di restituire circa il 90% della funzionalità di una mano naturale permettendo il recupero della capacità di presa.

Accordi con grandi imprese e bandi per ricerca e innovazione tecnologica. “Gli incidenti sul lavoro restano troppi – ha ricordato ancora Tardiola – e quest’anno siamo già a 790 decessi, -13,2% rispetto al 2021, ma aumentano le patologie di origine professionale. La situazione nell’ultimo decennio, per quanto migliorata rispetto al passato, continua a essere grave”. E per dare un contributo concreto alle strategie di riduzione del rischio e alla promozione della cultura della prevenzione nei cantieri coinvolti nella realizzazione del Pnrr, il direttore ha citato la stipula degli accordi siglati dall’Inail con grandi realtà industriali nazionali (Ferrovie dello Stato, Aeroporti di Roma, Autostrade per l’Italia, Enel e, a breve, Eni) per sviluppare “iniziative congiunte che comprendono la sperimentazione di soluzioni innovative ad alto valore tecnologico”. Infine, per potenziare la ricerca scientifica – ha concluso il direttore generale Inail – “negli ultimi 5-6 anni abbiamo sviluppato, attraverso il bando Bric, 568 partnership mettendo in pista oltre 140 progetti e abbiamo appena pubblicato, insieme ai competence center, il primo bando sperimentale rivolto alle imprese per realizzare interventi di innovazione tecnologica per la sicurezza, con circa 2 milioni di contributo diretto”.