Commissione Europea. 10 raccomandazioni su come proteggere meglio il patrimonio culturale dall’impatto dei cambiamenti climatici

Fonte: Press Corner – Commissione Europea

In concomitanza con le Giornate europee del patrimonio 2022 , che quest’anno vertono sul tema della sostenibilità, la Commissione pubblica oggi una relazione sulla resilienza del patrimonio culturale per proteggerlo dagli effetti dei cambiamenti climatici. Le informazioni raccolte da  un gruppo di esperti sono allarmanti: tutte le forme di patrimonio culturale sono minacciate direttamente e molto di cambiamenti climatici, che assumono la forma di eventi quali forti precipitazioni, lunghe ondate, siccità, forti venti e innalzamento del livello del calore mare, che si prevede aumenteranno in futuro. Nella relazione pubblicata oggi il gruppo di esperti ha presentato una serie di 10 raccomandazionivolte a rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici.

Mariya Gabriel , Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione ei giovani, ha dichiarato: “Proteggere tutti i tipi di patrimonio culturale dai cambiamenti climatici è una sfida di grande portata che stiamo raccogliendo e che riguarda tanto i siti archeologici e il patrimonio architettonico quanto i paesaggi e il patrimonio mobile. Dobbiamo trovare un  approccio integrato che protegga le qualità del patrimonio. Il gran numero di paesi che ha partecipato al gruppo di dimostra che questo tema acquista sempre più importanza e che è possibile collaborare , individuare le lacune e scambiare le migliori pratiche a livello europeo .

Il miglioramento della resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici comporta una transizione strategica verso investimenti in nuove forme di salvaguardia e restauro. Nella relazione odierna gli esperti sottolineano che poiché a livello nazionale la responsabilità delle politiche in materia di patrimonio culturale e cambiamenti climatici ricade su ministeri diversi, per essere realmente efficienti gli attori devono continuamente e costantemente allineare le rispettive strategie. Ciò è complicato dal fatto che non esistono metodologie  coerenti per ottenere informazioni affidabili, dati quantitativi o approfondite in merito al degrado culturale e alla perdita del patrimonio culturale.

Il gruppo di esperti  raccomanda l’adozione di azioni per integrare pienamente le domande relative alla cultura e al patrimonio culturale nella definizione delle politiche in materia di sostenibilità ambientale e di clima a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale). Una mappa della valutazione del rischio che i cambiamenti climatici rappresentano per il patrimonio culturale, aggiornato regolarmente, forniscono informazioni preziose sul patrimonio a rischio. Occorre inoltre svolgere maggiori ricerche per individuare e comprendere meglio le conseguenze più gravi e i loro potenziali potenziali, nonché quali costi comporta rendere il patrimonio culturale resiliente ai cambiamenti climatici.

La relazione sottolinea inoltre che il patrimonio culturale può essere una fonte inestimabile di conoscenza e di ispirazione per i responsabili politici, i gestori del patrimonio e la società nel suo complesso. Gli esperti hanno raccolto 83 esempi di buone pratiche provenienti da 26 paesi, che illustrano sia l’impatto dei cambiamenti sul patrimonio culturale sia il potenziale delle soluzioni fornite dal patrimonio culturale nell’ambito dei cambiamenti climatici. Prendendo come esempio il patrimonio architettonico, la relazione precisa che funge da repertorio tradizionale delle conoscenze e delle tecniche artigianali, spesso nate a seguito della scarsità di energia e risorse. Una percentuale molto alta del patrimonio architettonico utilizza materiali da costruzione rispettosi del clima,2 eleva.

Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ,  illustra la risposta dell’Europa alle grandi sfide poste alle nostre società dai cambiamenti climatici con l’ obiettivo di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.

Contesto

Un gruppo di 50 esperti provenienti da 25 Stati membri dell’UE e da Svizzera, Norvegia e Islanda, operante nell’ambito del metodo di coordinamento aperto, ha studiato l’impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale e ha raccolto esempi di buone pratiche per proteggere e salvare il patrimonio culturale europeo. Da gennaio 2021 ad aprile 2022 il gruppo di esperti si è riunito 9 volte.

A seguito di queste riunioni il gruppo ha elaborato la relazione “Rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici. Il punto di incontro tra il Green Deal europeo e il patrimonio culturale” nella quale, sulla base delle conclusioni raggiunte, formula una serie di raccomandazioni chiave per i responsabili politici. Il lavoro del gruppo è stato svolto nel quadro del piano di lavoro per la cultura 2019-2022 del Consiglio europeo: è la prima volta che viene conferito un mandato politico per esaminare le forme di patrimonio culturale in tempi di cambiamenti climatici.

Per ulteriori informazioni

Rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici

Sintesi con 10 raccomandazioni

Allegato con 83 esempi di buone pratiche

Proteggere il patrimonio culturale dalle catastrofi naturali e provocate dall’uomo

Piano di lavoro per la cultura 2019-2022

Giornate europee del patrimonio 2022

 

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