Dalla pandemia alla guerra, un momento di riflessione ….

Il trionfo della morte di Pieter Bruegel il Vecchio

Mentre si sta alleggerendo , almeno speriamo, la minaccia della pandemia da coronavirus, purtroppo è scoppiata la guerra nel cuore dell’Europa. L’invasione russa dell’Ucraina con immagini terribili di distruzioni e massacri di povera gente, di lunghe code di profughi, anziani donne e bambini che fuggono dagli orrori della guerra ha sostituito nel discorso pubblico, negli spazi della comunicazione e della decisione politica, l’emergenza pandemia. In un breve periodo stiamo facendo l’esperienza di adattamento ad una pluralità di minacce che mettono in discussione la vita degli umani sul pianeta, dalla pandemia, dalle zoonosi alla guerra , alla minaccia forse più grave che incombe sullo sfondo: gli sconvolgimenti attesi dal cambiamento climatico. Di queste minacce la più insopportabile è la guerra ove umani distruggono i corpi, le vite e i luoghi di vita di altri umani. Le altre minacce di origine ambientale, le pandemie, gli sconvolgimenti climatici attesi sono sfide in cui si affrontano fenomeni che richiedono solidarietà e azioni comuni che dovrebbero portare gli umani alla cooperazione per affrontarli. Ma questo non viene reso possibile, è la guerra che ricompare con gli scenari di crudeltà gratuite e di sfrenate violenze.
Quello che vediamo in queste ore è barbarie, è regressione a forme primitive e violente di dis/organizzazione della società. La guerra è la rappresentazione dei demoni che convivono da sempre nelle profondità della psiche di noi umani. Per combattere l’orrore e il ribrezzo che proviamo per quanto sta succedendo in Ucraina invasa dalle truppe della Federazione russa, per meditare sulle miserie di noi umani solo l’arte può darci un conforto e un. sostegno.

Per questo momento di pausa e di riflessione laica offriamo ai  lettori e alle lettrici l’immagine del Trionfo della morte di Brueghel come monito delle nostre eterne miserie. (editor)