“SE ATENE PIANGE SPARTA NON RIDE” . SI PRIVILEGI IL DIALOGO 

  Fonte Smips.org 

 

 

di Francesco Domenico Capizzi*

La contrapposizione aperta fra cittadini no-vax, da una parte, e Istituzioni politiche e scientifiche, sostenute da una larga maggioranza di cittadini, dall’altra, rischia di concludersi con quanto la sapienza antica ha mirabilmente voluto rappresentare nell’espressione “se Atene piange Sparta non ride”: qualunque sarà l’esito della tensione crescente le conseguenze socio-sanitarie della pandemia danneggeranno, comunque, ambedue i contendenti, compresa la frazione, anche se maggioritaria, che prevarrà. Tali saranno i guasti prodotti sul piano sociale da poterli assimilare agli effetti di una guerra, anche se vinta. Vi saranno innumerevoli “morti e feriti” ed uno sconquasso sociale assimilabile al periodo post-bellico che ricadrà su tutti indistintamente e irrimediabilmente.

Di fronte al dilagare della pandemia e al rifiuto di vaccinarsi di circa un decimo della popolazione sarà, con ogni probabilità, inevitabile ricorrere a forme coercitive, dall’obbligo vaccinale previsto dall’articolo 32 comma 2 della Costituzione a forme di divieti, confinamenti e penalizzazioni, su cui, come è noto, si è orientata la totalità dei Paesi europei che, ancor più dell’Italia, mostrano una situazione pandemica al limite, forse estremo, di ogni attuabile controllo di natura medica e di ordine politico-sociale con possibili conseguenze sulla tenuta del tessuto sociale e democratico. 

Le proteste e le opposizioni che provengono dalle file composite di cittadini no-vax e no-green pass sono basate su alcune convinzioni, divenute impropriamente cardini, alle quali corrispondono risposte oggettive facilmente verificabili e tranquillamente discutibili:

  • la tesi del “complotto internazionale” è contraddetta dalla frenetica attività di molteplici centri scientifici ben qualificati e noti, dislocati in ogni parte geografica, compresa l’Italia, che stanno cercando di fronteggiare la pandemia. Bisogna aggiungere che tutti i Governi del Mondo stanno ponendo al primo posto delle loro attività la difesa dai contagi virali. Dunque, non è comprensibile come “un colpo di mano” possa essere organizzato da potentati economici, e di qualunque natura, e portato a termine da centinaia di miglia di persone sparse nell’intero globo che detengono interessi lavorativi differenti e poteri e funzioni tanto disomogenee e sotto gli occhi di tutti e con la correità di tutti i mezzi d’informazione;   
  • la “dittatura sanitaria” non esiste: bisognerebbe immaginare una centrale medica internazionale che non riesce neppure a salvare sé stessa avendo subito fra le proprie fila oltre 250 decessi soltanto in Italia;
  • i dati diffusi non sono falsi: provengono dall’insieme delle schede nosologiche compilate da medici e inviate, tramite le Regioni, al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità: la catena è troppo lunga ed articolata per sospettare brogli e complicità, a parte la riconosciuta autorevolezza di questi Istituti e di professionisti che in quelle sedi lavorano;
  • le probabilità di ricovero nei reparti Covid, in terapia intensiva e di decesso risultano di 10-20 volte superiori nei non immunizzati;
  • nell’ultima settimana i ricoveri di bambini non vaccinati hanno subito un incremento di oltre il 97%;
  • i decessi sono tutti avvenuti “per il Covid” e non “con il Covid”;
  • i vaccini rappresentano l’unico presidio efficace contro l’infezione virale, la quale si trasforma in malattia grave in misura di circa 20 volte in più in persone non vaccinate;
  • tutte le terapie praticate a malattia instaurata si sono dimostrate con effetti nulli o palliativi; 
  • vaccinazioni, mascherine da indossare anche all’aperto, distanziamento interpersonale e disinfezioni sono complementari fra loro e non dissociabili;
  • il certificato verde è un tentativo di ridurre i rischi di infezione regolamentando gli accessi nei luoghi di aggregazione sociale; 
  • la malattia derivata dall’infezione virale lascia strascichi clinici significativi che in circa un terzo dei guariti si protrarranno per oltre sei mesi; 
  • i vaccini posseggono una capacità di protezione che si aggira attorno al 90% per circa 5 mesi per attenuarsi successivamente. Di conseguenza necessitano di richiami:  
  • gli eventi avversi molto gravi dopo vaccinazione si sono verificati in misura di uno ogni 5 milioni di trattamenti. Ogni farmaco, anche il più semplice e comunemente utilizzato, ed ogni atto medico compiuto a scopo diagnostico e terapeutico non sono esenti da rischi analoghi per qualità e quantità;
  • l’85% della popolazione vaccinata con due dosi e, di questa, il 50% sottoposta a richiamo costituiscono una vera e propria barriera biologica contro la diffusione del virus e la formazione di varianti a vantaggio della incolumità propria e dei non vaccinati, i quali si troverebbero ulteriormente scoperti in sua assenza o minor consistenza; 
  • approssimazioni, sottovalutazioni ed errori, nella condizione della emergenziale campagna antivirale, compiuti nelle variegati sedi decisionali ed operative, politiche e sanitarie, sono derivate dall’eccezionalità dell’evento pandemico in un’epoca in cui interscambiabilità e mobilità fra popoli di tutte le aree geografiche del pianeta hanno raggiunto livelli storicamente sconosciuti.

ALLE PROPOSIZIONI QUI ESPOSTE NON PUO’ CHE SEGUIRE L’INVITO AD UN DIALOGO FRANCO SENZA VICENDEVOLI PREGIUDIZI ED UN APPELLO ALLE CITTADINE E AI CITTADINI NON VACCINATI DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA VACCINAZIONE COME PROCEDURA UTILE A RAFFORZARE L’INCOLUMITA’ PERSONALE E DELL’INTERA COMUNITA’, BARRIERA INVISIBILE MA ALTAMENTE EFFICACE CONTRO LA DIFFUSIONE DEL VIRUS E DELLE SUE NEFASTE CONSEGUENZE Francesco Domenico Capizzi,  già docente di Chirurgia generale nell’Università di Bologna e direttore delle Chirurgie generali degli Ospedali Bellaria e Maggiore di Bologna, Presidente della OdV “SCIENZA MEDICINA ISTITUZIONI POLITICA SOCIETÀ” www.smips.org  smips1@libero.it   A richiesta si può discutere in diretta con il sottoscritto su Pagina Facebook della OdV