INAIL . CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO DI PREVENZIONE

INAIL CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO
DI PREVENZIONE

Info.MO. Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro

Stocznia

Nanc1, Public domain, via Wikimedia Commons

Fonte : Puntosicuro

ROMA – Nei cantieri navali, il rischio infortunistico è più alto rispetto a quello riscontrato nel settore Industria e servizi. Qui, dal 2014 al 2018, è diminuito da 22,6 a 19,6 incidenti per mille addetti, mentre nella cantieristica navale si è passati da 31,4 a 29,7 infortuni. Questi presentano una gravità maggiore, misurata dagli esiti mortali dei casi registrati e dall’assenza dal lavoro degli infortunati superiore ai 30 giorni. In ambito territoriale, il fenomeno infortunistico è concentrato per il 54% prevalentemente in tre regioni (Liguria, Friuli Venezia Giulia e Toscana). A riportare infortuni lavorativi sono per lo più meccanici, montatori e manutentori, per cause che includono movimenti scoordinati e scivolamenti, malfunzionamenti elettrici, esplosioni, incendi. Sono alcuni dei dati contenuti in una scheda di ricerca Inail, disponibile online tra le pubblicazioni sul sito dell’Istituto. Il report è stato condotto analizzando le dinamiche infortunistiche presenti nell’archivio del sistema di sorveglianza Infor.Mo, sviluppato dalle Regioni e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila), che monitora gli incidenti lavorativi dall’origine fino alla loro istruttoria conclusiva.

1) CANTIERI NAVALI – ANALISI DEGLI INFORTUNI E PIANO MIRATO
DI PREVENZIONE (brochure)
2) Punto Sicuro: La prevenzione degli incidenti nei cantieri navali