UN DIARIO POCO ALLEGRO DA BERLINO di Franco Di Giangirolamo

 

Scoiattoli nel parco Tiegarten  Berlin ( foto gr )

Berlino 26 gennaio 2021

Notizia brutta: le misure anticorona, ulteriormente inasprite da domenica, non hanno dato i risultati sperati e il tasso di infezione scende ma non a sufficienza mentre il numero dei decessi resta alto (superati i 50.000 decessi). Le misure di prevenzione si sono dimostrate assolutamente necessarie ma non sufficienti. Inoltre, le varianti e il piano vaccinale che va a rilento e allontana di molto la luce in fondo al tunnel. Perfino una clinica (1.500 dipendenti) è stata messa tutta in quarantena segnalando un grado di pericolosità che allarma non poco.

Sul piano nazionale il gruppo di esperti che si definisce “zero covid“ consiglia blocco totale delle attività fino al contagio zero, per un periodo di tempo determinato; altri pensano che si debbano proteggere con maggiore determinazione i soggetti a rischio e riaprire le scuole. I governanti sono abbastanza sconfortati perché l’obiettivo del n. 50/100.000 di infezioni a sette giorni è stato raggiunto solo da una ventina di distretti e nelle città di Tubinga, Muenster, e Rostock. Troppo poco per non essere tentati dall’idea del blocco totale che diventerebbe l’estrema ratio, difficile da reggere.

Notizia quasi brutta:.dopo lo sterminio dei visoni (danesi e tedeschi) siamo al sicuro dalla variante che sembrava poter essere pericolosa anche per l’uomo. Abbiamo la certezza che la peste suina che naviga tra Polonia (Cecoslovacchia?) e che non minaccia l’uomo, finora non ha compromesso gli allevamenti suini e siamo tranquilli che i wurstel sul mercato continueranno ad abbondare. Giunge però notizia che sono stati eliminati, nel Brandeburgo, ovvero a due passi da Berlino, 16.000 tacchini in allevamenti da ingrasso. Motivo? Circola l’H5N8, ovvero una delle tante influenze che ogni tanto esplodono qua e là. E’ il secondo caso (il primo fu a dicembre) e pare che sia una variante particolarmente patogena del virus. L’Istituto Fredriche Loeffner che ha le competenze in materia dice che il virus è stato trovato anche in uccelli selvatici che, volando, operano su tre dimensioni e possono trasmettere facilmente i virus.

Auguriamoci che con una modesta strage di pennuti a terra ce la si cavi, ma non sempre questo metodo ha pagato, per cui …toccarsi è d’uopo.

Discreta notizia: il congresso digitale della CDU ha fatto prevalere, tra i tre candidati alla presidenza, Armin Laschet (presidente del Nordrehin Westfalia), che dovrebbe assicurare una sostanziale continuità della linea Merkel. Le spinte conservatrici ad un recupero dei valori tradizionali della CDU, ovvero uno spostamento a destra anche in funzione competitiva con l’AfD che ruba elettorato alla CDU e alla CSU, non è passata. Prossimo passo sarà la scelta del candidato alla cancelleria da parte dell’Unione (Alleanza tra CDU e CSU) che potrebbe favorire Soeder (presidente della Baviera) che, grazie alla pandemia, ha acquisito una visibilità sproporzionata. Effetti collaterali della pandemia: indipendentemente dai risultati che ottieni sul campo nel contrastarla, se riesci a parlarne molto e dappertutto, ottieni successi premiali!!

Notizie quasi ovvie: non so in Italia, ma il privato che si voleva soccombente per la cattiva prova data durante la pandemia, non ha mai goduto tanto. La cannibalizzazione delle attività sanitarie da parte del Covid costringe molte persone a rivolgersi all’assistenza privata per fare cure che non sono più garantite dal sistema pubblico. A Berlino, per dirne solo una, sono nate decine e decine di centri per effettuazione di test covid veloci. Sono acquistati per internet, praticati come si può e dove si può (investimento totale: un tavolo e una sedia), non hanno bisogno di autorizzazione per operare. Facendone 500 al giorno si può realizzare fino a 25.000 euro esentasse. Insomma, non sono solo le mafie ad essersi organizzate per realizzare profitti enormi dalla crisi economica e, nel futuro prossimo, per accaparrarsi i fondi del Next Generation, ma una serie di avvoltoi legali che lucreranno sul ridimensionamento dei servizi pubblici. Allegria!!!!

Notizia attesa: il FMI calcola che Francia, Spagna, Germania ed Italia, che venivano accreditati di una crescita del PIL media del 5,7% si dovranno accontentare di un più modico 4,5%. Per la Germania si parla di 24 miliardi di euro in meno sui 90 che si stima perda la quaterna di paesi citati nel corrente anno.

Notizia buona ma non per tutti: a 2.000 euro a dose la Germania si è provvista di 200 milioni di dosi di preparati anticorpali combinati (monoclonali), prodotti in Italia, che verranno somministrati a scopo profilattico a soggetti scelti sulla base di un codice etico e sulla base delle condizioni soggettive. Gli anticorpi monoclonali sono quelli che hanno salvato Trump e il suo entourage e sono considerati una “benedizione“ perché, se usati in modo mirato, sono efficacissimi nel salvare vite umane.

Notizia pessima (almeno per me): il Parlamento polacco ha deciso quasi all’unanimità un piano di costruzione di centrali nucleari lungo il Baltico. Il Governo tedesco non sembra preoccupato finora, anche se un eventuale incidente nucleare, simile a quello di Fukushima, potrebbe avere un fall out nucleare fino ad Amburgo e Berlino. Anche un eventuale incidente di media rilevanza comporterebbe, secondo gli studi delle Università di Lucerna e Ginevra, la evacuazione di 200.000 persone per un anno. Berlino è a 450 km. dalle centrali ipotizzate, per cui, se sarò ancora qui, preparerò le valige, dopo aver sostenuto a spada tratta i Verdi, che sembrano gli unici a volersene occupare con un certo impegno.

Riassumendo: fino ad ottobre ho vissuto la Pandemia con disinvoltura, rispettando le regole ma senza eccessiva preoccupazione. Da novembre la situazione è drasticamente mutata, le preoccupazioni accresciute e le soluzioni sempre meno a portata di mano. E’ come se ci si cominciasse a rassegnare al fatto che il 2021 sarà peggiore del 2020, convinti che le misure di prevenzione avranno sempre meno efficacia, indipendentemente dagli „indurimenti“ e che la campagna vaccinale avrà certamente un effetto ma non tale da consentire un ritorno alla vita „normale“ con tutte le tare su questa parola. Forse occorre predisporsi psicologicamente ad un periodo non piccolo di convivenza sempre più combattiva con il virus, almeno fino a che non diverrà endemico. Ma spero di sbagliarmi.

Franco Di Giangirolamo