Cronache berlinesi di Franco Di Giangirolamo – 23 aprile 2020

Graffiti in Berlin 2012 ( foto gierre )
Giornata importante, quella di oggi.
Comincia il RAMADAN, mese importante per i musulmani di tutto il mondo, ai quali credo giusto augurare un buon esito per il loro impegno spirituale.
Inoltre, si terrà una videoCONFERENZA EUROPEA dei Capi di Governo per provare di fare un passo avanti verso la soluzione del problema della Crisi economica e sanitaria causata dal corona-virus.
L’ennesima, meravigliosa giornata di sole a Berlin avrebbe potuto favorire un clima più sereno e costruttivo in un eventuale incontro diretto, ma, comunicando ognuno dal proprio “scranno”, non si potrà contare neppure su questo modesto effetto climatico. Siccome la politica non è il mio forte, non entro nel merito e mi limito ad esprimere una previsione-speranza-quasi convinzione puramente istintiva: alla fine della fiera saranno tre donne che, pur vituperate quante mai, troveranno una mediazione valida per tutti e si chiamano: Merkel, von den Layen, Lagarde. Sarebbe anche un segnale di cambiamento politico niente affatto secondario. Vedremo.

Notizie da Berlino sono parecchie e poco sintetizzabili. I titoli sono:
– i 10 punti del Piano del Ministro della Salute Jens Spahn, che intendono migliorare le condizioni economiche degli operatori sanitari e assistenziali, potenziare gli organici del servizio sanitario nazionale anche ricorrendo a importazione di professionisti, aumentare il contributo per l’assistenza di lunga durata dello 0,5%, migliorare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari.
– il dibattito complicato per la riapertura delle scuole, che partirà per alcuni Laender da lunedì prossimo e per altri dal 4 maggio.
– la notizia che è pronto il primo test tedesco per il vaccino, che il Ministro della Salute definisce un “buon segnale” ma che richiederà moltissimi mesi per poter essere validato, qualora la sperimentazione dia buoni risultati. Intanto si stanno cercando i volontari per la sperimentazione.
– i letti di terapia intensiva e per ricoveri di malati lievi sono occupati al 70%.
– i numeri dei guariti aumenta significativamente e sono poco meno di 100.000 all’oggi, mentre i deceduti sono arrivati a 5.000 nel paese (105 a Berlino), mentre decresce lo sviluppo dell’epidemia.. Fermandosi sui numeri suggerisco un approfondimento attraverso una Agenzia (utilizzata anche dal Cespi) che calcola anche l’incidenza dei decessi sulla popolazione. il sito è “worldometers.info”. Il numero dei decessi sulla popolazione totale non dice un gran che sulla epidemia, ma indica quanto sono state penalizzate le comunità nazionali dalla medesima. Serve anche per leggere meglio i titoli sensazionalistici e fuorvianti di molti media. Per fare un esempio: dire che gli USA hanno il doppio dei morti registrati in Italia per sottolineare quanto sia stronzo Trump è molto diverso dal dire che negli USA sono morte 128 persone ogni milione di abitanti e in Italia 400 persone e derivarne che siamo messi molto peggio noi.
Bisogna stare attenti ad usare questi numeri perchè i 3 decessi per milione di abitante in Cina potrebbero farlo sembrare un paese tranquillo mentre ha (o ha avuto) focolai spaventosi epidemici. Insomma, è un elemento in più per ragionare e non per affidargli eccessive funzioni chiarificatrici. In ogni caso, in Europa, passiamo dai circa 60 decessi per milione di abitanti della Germania ai 450 circa della Spagna, ai 310 dei francesi ai 243 dell’UK, ai 156 della Svezia e ai 33 della Norvegia.Curiosare a volte è utile.
– come ovunque incombe anche in Germania il dibattito sulla Fase 2. Difficile riassumerne i contenuti e meno che mai gli esiti, tutti appesi alle valutazioni dei prossimi giorni sull’andamento dell’epidemia e agli orientamenti regionali influenzati dalle condizioni specifiche dei singoli territori.
La Cancelliera, tenuto conto che i più litigiosi sono nei partiti della CDU e CSU, si è rivolta soprattutto ai suoi amici di partito. Sostanzialmente ha sostenuto che la “situazione è ingannevole” e che occorre contenere la confusione (orgia) della discussione sulle aperture. D’intesa con la “prudenza” del’Istituto R.Koch e di molti virologi, mette in guardia su una possibile “seconda ondata” e su una recrudescenza della epidemia che imporrebbe nuove drastiche decisioni. Non potendo operare previsioni certe ed essendo ancora troppo vicini al “picco” della epidemia, consiglia di procedere con gradualità, verificando passo passo gli effetti del cammino verso una nuova normalità, nella quale l’adozione di misure di sicurezza dovranno essere generalizzate e tutte le responsabilità messe in campo. Il Presidente bavarese ha sospeso l’Oktober Fest che avrebbe portato a Monaco circa 6,5 milioni di persone in poco più di una settimana, ed è un segnale molto positivo per fare in modo che almeno le grandi manifestazioni vengano sospese, comprese quelle sportive. Molte attività produttive non possono riattivarsi senza una intesa sovranazionale di diritto o di fatto (l’auto, per es. che dipende dall’indotto soprattutto italiano). Altre dovranno riconvertirsi, come è ovvio ovunque e necessiteranno di soldi e di tempo. Per le scuole, viceversa c’è una intesa generale sulla riapertura e qualche dissenso sulle scadenze, ma diversità nel sistema scolastico tedesco ci sono sempre state essendo “regionalizzato” perfino troppo.
E’ probabile che la settimana prossima riveda i piccoli del Kita che ho di fianco casa e i ragazzi delle medie superiori che vengono a giocare sotto la nostra finestra.
La “ondata di ritorno” non è l’incubo di molti, in verità, e la spinta al ritorno ad una qualche “normalità della vita” è grande anche qui, dove non è stata sconvolta da provvedimenti draconiani e il clima è rilassato (parlo di Berlino), eccezion fatta per l’aspetto economico. Se il costo della riapertura sarà modesto in termini di aumento dei ricoveri e dei decessi, si vedrà che rischio la comunità è disponibile ad accettare per una nuova normalità che, in ogni caso, non potrà mai essere a rischio zero fino a che non ci sarà un vaccino (che molti virologi disperano si possa trovare, date le mutazioni del virus stesso).
Da Berlino vi saluto.