Sarà vero? Il fact checking ai tempi del Covid 19

FONTE DORS.IT CHE RINGRAZIAMO 

Infodemia, fake news e verifica delle fonti informative
a cura di E. Tosco, Dors

Infodemia e fake news

Il Direttore Generale dell’OMS ha dichiarato che rispetto al nuovo Coronavirus “Non stiamo combattendo solo un’epidemia, stiamo combattando anche un’infodemia”.

Questa situazione di sovraffollamento informativo, oltre che disorientarci, rende la ricerca e l’individuazione di fonti informative accreditate e corrette molto più difficile, con il rischio di esporci alla disinformazione e alle cosiddette fake news.

I social media sono canali che contribuiscono in modo esponenziale alla trasmissione di questo virus informativo: le informazioni scientificamente corrette, i dati epidemiologici e le voci degli esperti si mischiano alle teorie del complotto, alle cure miracolose contro il coronavirus, alle ipotesi di andamento dell’epidemia formulate dai nuovi virologi del web.

Come muoversi allora in questo nuovo e complesso spazio comunicativo?

Un’operazione messa in atto da diversi Enti e organizzazioni nazionali e internazionali è il cosiddetto fact checking, ovvero il monitoraggio delle notizie false o fuorvianti diffuse in Italia e all’estero, per fornire un servizio di corretta informazione e degli strumenti necessari ai cittadini per imparare a riconoscere le bufale, la disinformazione, la misinformazione.

Dors ha selezionato per voi una serie di risorse messe a disposizione da chi, in questo periodo di “contagio informativo”, si occupa e si preoccupa di fornire strumenti per una corretta e imparziale verifica dei fatti.

In Italia

Il Ministero della Salute nella sezione dedicata al nuovo Coronavirus smonta le 12 bufale più comuni circolanti in queste settimane sui canali di comunicazione.

L’Istituto Mario Negri elenca e commenta una serie di false notizie circolate in queste settimane su social e chat.

Agenda Digitale pubblica un’approfondita analisi sulle fake news ai tempi del Covid 19: quali sono, come si diffondono e come contrastarle.

La testata giornalistica online Open dedica un‘intera sezione all’attività di fact checking sul Covid 19 con un elenco nutrito e aggiornato delle falsità che circolano sull’epidemia sui canali di informazione, in modo particolare su quelli digitali.

Il sito della casa editrice Uppa, dedicata ai temi della genitorialità e dell’infanzia ha pubblicato una serie di domande e risposte intorno alle informazioni, spesso contraddittorie, sul nuovo Coronavirus.

Valigia Blu ha tradotto, arricchendoli di spunti e di riflessioni, una serie di consigli utili e schematici per un “giornalismo responsabile” su COVID9 pubblicati da FirstDraft, un progetto nato nel 2015 con l’obiettivo di combattere la disinformazione online. I consigli sono stati compilati grazie a interviste a reporter che si occupano di salute e scienza, professionisti della salute, professori di giornalismo.

Butac, tra i primi blog in Italia a occuparsi di debunking, ovvero dello smascheramento di fake news, false verità, notizie antiscientifiche, pubblica nel 2016 un vademecum per difendersi dalle bufale, attuale e molto utile in questi tempi di diffusione virale di notizie sul Coronavirus.

E’ di questi giorni, inoltre, la notizia dell’attivazione di una task force contro le fake news da parte della RAI “E’ una struttura che si occupa delle fake news e delle imprecisioni riguardo all’informazione scientifica sul coronavirus, partendo dalle evidenze più urgenti per l’informazione pubblica” – spiega Di Bella – “Abbiamo sentito l’esigenza di comporre un comitato scientifico di virologi, medici e uomini di scienza che permetta di valutare volta per volta le molte informazioni che arrivano in maniera tumultuosa sulle nostre scrivanie relativamente al coronavirus”. Il lavoro della struttura avrà una prima declinazione concreta su Rai3, che dedicherà una puntata a settimana del programma quotidiano Tutta Salute proprio alle fake news in materia scientifica legate al coronavirus, attraverso una collaborazione tra varie testate Rai.

Nel Mondo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato la sezione Myth Buster, ovvero i miti da sfatare intorno al Covid 19, mettendo a confronto con l’ausilio di grafiche semplici e chiare, false informazioni e verità scientifiche.

L’International Fact Checking Network, organizzazione che comprende più di 100 “fact checkers” provenienti da 45 Paesi, mette a disposizione un database costantemente aggiornato di fake news e notizie non attendibili pubblicate in tutto il mondo sul nuovo Coronavirus. Il Network inoltre offre interessanti suggerimenti in termini di strumenti e strategie per contrastare l’infodemia.

Il Network inglese Apolitical, dedicato a chi lavora negli Enti pubblici, ha pubblicato un interessante articolo su come i Governi e le Istituzioni pubbliche dovrebbero comunicare in questo periodo, sostenendo i cittadini nella ricerca e consultazione di fonti informative affidabili e aiutandoli a non contribuire alla disinformazione.