Cronache da Berlino ai tempi del coronavirus di Franco Di Giangirolamo (8)

 

A Berlino il sole non dà tregua (17 gradi) e sfida la coriacea tempra dei prussiani alle prese con le misure di contenimento dell’epidemia. Il corona virus ha conquistato ormai la predominanza sulle testate dei giornali e anche un poco sulla TV ma non troppo. Le curve e le ipotesi si moltiplicano ma nessuno qui fa prognosi anche se il primo a non minimizzare è l’Istituto Koch che dice chiaramente che l’epidemia è appena all’inizio e che se non funzionerà il distanziamento sociale si potrebbero ammalare 10 milioni di tedeschi e potrebbero morirne 56.000 minimo e 100.000 massimo ad un tasso di mortalità (non di letalità per favore) dello 0,56%. Pensano che d’estate il virus si possa indebolire, ma insistono sull’abbattimento del picco della curva, leit motiv che ormai tutti conoscono. La strategia è quella di isolare i malati, ridurre i contagi e sorvegliare i contagiati, altrimenti anche il loro sistema collassa, benché sia messo un poco meglio, almeno sotto il profilo delle strutture, ma non da quello del personale.
A proposito di personale le casse mutue e i medici di base (6.000 circa) hanno chiesto al Senato berlinese 600.000 mascherine, 1,5 milioni di maschere FFP2 e 20.000 maschere FFP3 per riuscire a garantire l’assistenza ai cittadini senza che sia un rischio per loro e per il pubblico. Almeno questa l’hanno appresa dall’Italia, dopo aver visto il numero dei medici morti da noi, di cui il 50% sono medici generici. Ciò che sia l’Italia che la Germania non hanno appreso è a farsele in casa propria.
A Berlino, curiosità, si fanno dai 600 ai 700 test al giorno e in Germania si ia 160.000 test la settimana nei 54 laboratori attivi per la fattispecie. Così, per dare numeri che vanno tanto di moda.


Sul piano economico invece i tedeschi vanno alla grande: se non ho capito male siamo sui 250 miliardi di impegno per sanità, imprese e credito alle imprese, oltre che ad ammortizzatori sociali. in vista di un periodo che valutano difficilissimo per il prossimo anno, anno e mezzo.
A Berlino i morti assommano a 4 e i contagiati a 1656, per cui non c’è ancora troppa tensione ..a valle.
Exit strategie, visto che si prevede di vedere la fine del tunnel tra un anno, un anno e mezzo, inasprimento misure di prevenzione sul modello Bavarese, personale di assistenza anche per i Pflegeheim (case protette), etc. sono parte del dibattito corrente di cui cito solo i titoli.
Inoltre, si comincia a parlare di Etica, ovvero delle scelte da compiere quando le risorse saranno limitate e quando si imporranno decisioni difficili. Tema che non si vorrebbe mai affrontare ma che si imporrà e non in tempi lunghi.
Da Berlin, angolo Friedrichshain, vista Ostbahnhof-Alexanderplatz è tutto. State bene