INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO: ANCORA DATI ALLARMANTI

Segnaliamo i dati allarmanti  segnalati dallOsservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering che ha analizzato i dati sugli infortuni sul lavoro ed elaborato le statistiche che restituiscono numeri sempre preoccupanti sul fenomeno delle morti sul lavoro in Italia.

Nell’ultima elaborazione di dicembre, con i dati relativi al periodo 1 gennaio – 30 novembre 2022, non si registrano miglioramenti sul grave ed allarmante fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro in Italia.

Infatti, sebbene ad una prima lettura delle statistiche ufficiali si registri un decremento del numero di infortuni mortali complessivo rispetto allo stesso periodo del 2021, come rilevato dalle analisi dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, il dato del 2021 è falsato dalle numerose morti per Covid che avevano amplificato il numero dei decessi sul lavoro lo scorso anno.

Questo mese, inoltre, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering evidenzia anche un vero e proprio boom degli infortuni in itinere aumentati del +21,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’articolo prosegue alla fonte sul sito Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering dal quale si possono scaricare i report

INRS. Ventilation et sobriété énergétique : maintenir une protection collective de qualité

Pour diminuer leurs dépenses énergétiques, certaines entreprises envisagent de réduire l’introduction dans leurs locaux d’air en provenance de l’extérieur (appelé également air neuf). Il est cependant essentiel de rappeler que les économies d’énergie ne doivent pas se faire au détriment de la protection collective des salariés. Des solutions conciliant apport d’air neuf et limitation des coûts associés existent, afin de maintenir le renouvellement d’air nécessaire à l’assainissement des atmosphères de travail.

La ventilation des locaux de travail, qu’ils soient à pollution spécifique ou à destination tertiaire, est indispensable.

Pour les locaux du tertiaire, à pollution non spécifique, les débits d’air neuf minimaux à apporter sont imposés par le Code du travail (voir l’aide-mémoire juridique « Aération et assainissement »).
Ils dépendent de l’activité physique des occupants et ne peuvent être réduits. Le débit d’air neuf minimal pour une activité de bureau est ainsi de 25 m3/h/occupant. Les solutions permettant d’améliorer la qualité de l’air dans les locaux du tertiaire sont résumées dans la brochure ED 6497 et la façon de prendre en compte les problèmes liés à la pandémie de Covid-19 précisée dans la note technique NT 92.

Pour les locaux à pollution spécifique, il est toujours préférable de capter les polluants à la source avant qu’ils ne se répandent dans l’atmosphère de travail, puis de les rejeter à l’extérieur. Lorsque cela n’est pas faisable, l’apport d’air neuf doit être suffisant pour que la ventilation générale les dilue le plus possible avant, là encore, de les rejeter à l’extérieur. Les solutions techniques permettant de mettre en place une ventilation efficace sont décrites dans le guide pratique de ventilation L’assainissement de l’air des locaux de travail.
Plusieurs solutions permettent de limiter les dépenses énergétiques sans pour autant affecter la qualité de la ventilation, donc la protection collective dont doivent bénéficier les salariés.

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L’Iran e il velo sulla libertà

Fonte Saluteinternazionale che ringraziamo 

di Letizia Fattorini

Da tre mesi stiamo assistendo ad uno tsunami di proteste del popolo iraniano, una combinazione di diverse lotte contro l’oppressione delle donne, contro la corruzione e la povertà, contro la discriminazione etnica e il fondamentalismo religioso, contro il conformismo intellettuale, contro il terrore di Stato. In pratica, contro la Repubblica Islamica.

Gli iraniani, e in particolare i giovani (la maggior parte dei manifestanti sono ragazzi e ragazze tra i 15 e i 25 anni), chiedono a gran voce un Paese libero dal dogmatismo religioso e politico, in cui prevalgano dignità umana e giustizia, e dove tutti possano godere di una società equa e non discriminatoria (1). La miccia che ha scatenato l’esplosione dell’ondata di proteste antigovernative è stata la morte di Masha Amini, una ragazza curda iraniana di 22 anni che si trovava a Teheran con la famiglia, arrestata e bastonata dalla polizia morale il 16 settembre 2022, per non aver indossato correttamente lo hijab (2).

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