INAIL. PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA RESISTENZA ANTIMICROBICA PER I LAVORATORI ESPOSTI NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI E SUINICOLI

LA RESISTENZA ANTIMICROBICA
La resistenza agli antimicrobici (AMR) è il fenomeno per il quale un microrganismo acquisisce la resistenza all’azione di un farmaco antimicrobico a cui generalmente risulta sensibile per il trattamento delle infezioni da esso causate. Il problema può riguardare tutti i tipi di farmaci antimicrobici: gli antibatterici (detti anche antibiotici), gli antifungini, gli antivirali e gli antiparassitari; questa monografia esamina l’AMR in relazione all’uso degli antibiotici in allevamento.
L’antibiotico-resistenza è un meccanismo evolutivo insito nei batteri, i quali esprimono naturalmente geni di resistenza per contrastare tossine e sostanze prodotte da altri batteri competitori con cui condividono la stessa nicchia ecologica. Si riconoscono due tipologie di resistenza: intrinseca e acquisita. La resistenza intrinseca è determinata da caratteristiche fisiologiche o anatomiche del batterio, che impediscono al farmaco di agire sul target……

La Brochure Inail

PrevenzioneAntimicrobicaAllevamenti

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Quaderno nucleare Armi nucleari degli Stati Uniti, 2022 Hans M. Kristensen&Matt Korda

Il Nuclear Notebook è stato studiato e scritto da Hans M. Kristensen, direttore del Nuclear Information Project con la Federation of American Scientists, e Matt Korda, un ricercatore senior associato al progetto. La rubrica Nuclear Notebook è stata pubblicata nel Bollettino degli scienziati atomicidal 1987. Questo numero esamina lo stato dell’arsenale nucleare statunitense. L’arsenale nucleare statunitense è rimasto pressoché invariato nell’ultimo anno, con il Dipartimento della Difesa che mantiene una scorta stimata di circa 3.708 testate. Di queste, solo circa 1.744 testate sono dispiegate, mentre circa 1.964 sono tenute in riserva. Inoltre, circa 1.720 testate in pensione sono in attesa di smantellamento, per un inventario totale di circa 5.428 testate nucleari. Delle circa 1.744 testate dispiegate, 400 sono su missili balistici intercontinentali terrestri, circa 944 sono su missili balistici lanciati da sottomarini, 300 sono su basi di bombardieri negli Stati Uniti e 100 bombe tattiche sono su basi europee.

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Covid 19 e equità: sintesi delle evidenze

Fonte :  diseguaglianzedisalute.it

È stato recentemente pubblicato dal WHO il documento “COVID-19 and the social determinants of health and health equity: evidence brief“. Questo ricco documento esamina l’influenza dei determinanti sociali della salute sulla pandemia di COVID-19, concentrandosi in particolare sull’impatto differenziale della pandemia tra i gruppi di popolazione. I risultati sono tratti da una revisione sistematica delle evidenze disponibili entro l’estate 2021.

Le informazioni raccolte sono sintetizzate in 4 capitoli principali:

  1. Le disuguaglianze negli esiti dell’infezione, in cui si passano in rassegna i gruppi di popolazione maggiormente colpiti dal virus in termini di ospedalizzazione e mortalità: persone in condizioni di maggiore svantaggio socioeconomico (poveri, immigrati, senza tetto, detenuti), ma anche anziani nelle case di riposo e lavoratori dei servizi essenziali, come gli operatori sanitari e gli addetti alla produzione e commercio alimentare.
  2. I meccanismi che spiegano le disuguaglianze a sfavore di questi gruppi, che vanno da una maggiore esposizione al virus COVID-19 e una maggiore cronicità, che aumentano sia il rischio di infezione sia quello di esiti peggiori, ad una minore capacità o possibilità di aderire alle misure sanitarie e sociali pubbliche (lavaggio delle mani, uso di mascherine, distanziamento fisico, ecc…) e un minore accesso ai servizi sanitari per le cure e la vaccinazione.
  3. L’impatto sui percorsi di cura non Covid-19 e in particolare sulla salute mentale, legato al sovraccarico dei servizi sanitari, alle interruzioni di alcune prestazioni e alle misure di isolamento sociale che si erano rese necessarie per il contenimento della diffusione del virus, e che hanno inciso in misura maggiore sui gruppi di popolazione più svantaggiati.
  4. Gli effetti sui determinanti sociali della salute, originati dalle misure di contenimento: impoverimento, perdita del lavoro, interruzione dei servizi d’istruzione, che hanno ulteriormente esacerbato le differenze sociali esistenti nella popolazione e che avranno conseguenze sulle future disuguaglianze nella salute.

Il documento si conclude quindi con la raccomandazione di tenere maggiormente conto dei determinanti sociali della salute nei piani di risposta all’attuale pandemia e di preparazione per analoghe future emergenze, per realizzare una ripresa più equa.

Il documento completo è disponibile al seguente link https://www.who.int/publications/i/item/9789240038387

 

Sintesi a cura di Teresa Spadea, Servizio a Direzione Universitaria Epidemiologia, ASL TO3 Regione Piemonte