Svizzera.Una vita di corsa per pochi spiccioli

 

foto wikimedia

 

Fonte : areaonline.ch

«La giornata iniziava con l’ambiente infernale del magazzino Dpd di Giubiasco. Alle sei eravamo tutti lì. C’eravamo noi, i trentacinque corrieri suddivisi fra i tre padroncini subappaltori di Dpd, attorniati dai loro capetti la cui unica funzione è quella di spronare noi corrieri a correre, correre, senza fermarci mai. Spronare non è la parola giusta. Ad insultarci, denigrarci affinché fossimo sempre più veloci, perché fruttassimo loro sempre di più. Lo sfogo era a cascata, dal padroncino al capetto, dal capetto ai corrieri, dal corriere fisso a quello ingaggiato a ore. L’aria era densa di aggressività. La stanchezza faceva sì che ci si odiava l’uno con l’altro, senza una vera ragione. Due ore d’inferno quotidiane a caricare i pacchi nel furgone pronto per partire con le 150 o più consegne di quel giorno. Ai piani alti, la direzione del magazzino, i soli alle dipendenze dirette della Dpd. “I vostri problemi non mi riguardano” rispondeva a noi corrieri il direttore di allora (poi sostituito). “Parlo solo coi padroncini, gli unici con cui abbiamo un contratto”».

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E’ disponibile online il periodico Hesamag dell’Istituto della Confederazione dei Sindacati Europei CES . 

 

FONTE : ETUI.ORG 

 

#189 – Edition spéciale – HesaMag #24

Dossier spécial – Les lieux de travail à l’heure de la pandémie

Dans ce dossier, notre principal objectif a été d’illustrer et de documenter l’impact du Covid-19 sur la santé et la sécurité  dans les lieux de travail en Europe.

Sommaire

Le lien entre la sécurité et la santé au travail et la santé publique
Marian Schaapman  Lire plus

De la survie de la Nation, des entreprises et des travailleurs
Mehmet Koksal  Lire plus

Inégalités sociales : les seules frontières qui résistent à la pandémie
Berta Chulvi  Lire plus

Les travailleurs sanspapiers face à la pandémie
Bethany Staunton Lire plus

Éboueurs : essentiels mais invisibles
Hugo Boursier Lire plus

Covid long et ses conséquences sur les revenus
Pien Heuts Lire plus

L’avènement du télétravailleur résilient à l’ère post-Covid ?
Fabienne Scandella Lire plus

Plus de morts, mais moins d’activité pour les pompes funèbres en Roumanie
Laura-Maria Ilie et Florentin Cassonnet Lire plus

Une tragédie frappe les travailleurs du Théâtre national croate
Jelena Prtorić  Lire plus

Le Covid- 19 en Finlande au-delà des apparences
Fanny Malinen Lire plus

Monde Ces travailleuses de la santé qui n’ont pas accès à l’assurance maladie
Sarah Jaffe Lire plus

Mouvement syndical Avant que la machine contrôle les travailleurs
Angelo Ferracuti Lire plus

Histoire vue d’en bas Les Turcs, ces derniers mineurs de Belgique
Mazyar Khoojinian  Lire plus

La vaccination : une question politique collective
Laurent Vogel Lire plus

 

UN PASSO AVANTI O DUE INDIETRO?

Approvata dal Senato la proposta di modifica di alcune parti del DLgs 81/2008, Testo unico sicurezza sul lavoro, ex decreto-legge 21 ottobre 2021, n.146, con previsione dello stesso esito alla Camera. Questo provvedimento contiene diversi aspetti particolari (sulle funzioni del preposto, un certo incremento delle sanzioni, sulla formazione, ecc), ma, in sostanza, opera uno strappo nell’attuale ordinamento giuridico. L’art. 13 del Decreto, infatti, modificando l’art. 13 comma 1 del Decreto 81/2008, estende a tutti i settori lavorativi compiti di vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), sovvertendo uno dei principali principi fondativi della riforma sanitaria del 78, che assegna al Servizio Sanitario Nazionale i compiti ‘integrati’ di prevenzione, vigilanza e controllo. Su questo provvedimento siamo già intervenuti con rilievi critici circa la sua efficacia nel contribuire alla riduzione dei rischi nei luoghi di lavoro e con proposte di modifica (Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro, al Presidente della Conferenza delle Regioni – https://www.diario-prevenzione.it/doc21_tris/def_doc%20salute%20sicur%20lavoro%20post%20146%202.pdf). Sono state raccolte oltre mille firme da parte di operatori, sindacalisti, operatori dei servizi pubblici e cultori della materia.

LO STATO DELLE COSE

Fino praticamente agli anni 70 del secolo scorso gli incidenti sul lavoro hanno costituito una realtà quasi immanente alla condizione dei lavoratori. Ancora dopo il 1945 tre quinti degli ex-voto “per grazia ricevuta” nei santuari piemontesi riguardavano infortuni sul lavoro. Negli stessi anni la salute-sicurezza sul lavoro ha iniziato, invece, ad essere considerata come connessa alla partecipazione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori, all’impegno degli stessi e delle istituzioni per l’incremento della conoscenza – e del cambiamento – delle condizioni di lavoro conseguenti all’organizzazione della produzione e alla fine della cosiddetta monetizzazione del rischio. Dopo gli anni ’80 si sono stabilizzate alcune importanti conquiste legislative sulla salute nei luoghi di lavoro esitate nel DLgs 81/2008 e si è registrato anche un obiettivo miglioramento degli indici infortunistici. Successivamente è incominciato un lungo periodo in cui i rapporti di potere nei luoghi di lavoro hanno visto una certa inversione, in corrispondenza di un incremento generale delle condizioni di precarietà lavorativa e di un indebolimento del movimento operaio e sindacale.

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