Salute Sicurezza sul Lavoro : una presa di posizione importante della FP CGIL di Piacenza

ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA GENERALE FP CGIL PIACENZA DEL 21.12.2021

L’ordine del giorno votato all’unanimità dall’Assemblea Generale FP Cgil di Piacenza rappresenta un punto di riferimento per un’analisi corretta degli impatti che il D.L 146, ora convertito in legge, produrrà  sulla organizzazione della vigilanza per quanto attiene la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un documento da leggere con attenzione.

IL TESTO DEL DOCUMENTO 

Salute Sicurezza Lavoro, la Legge 215/21 modifica il D.lgs 81. 12 domande al Governo, ai Ministri del Lavoro, della Salute e alle Regioni

 

 

Il Decreto Legge 146/21 recentemente convertito in Legge 215/21 contiene alcune importanti novità in materia di sicurezza del lavoro che hanno dato e stanno dando vita a numerosi dibattiti e prese di posizione. Novità che non mancheranno di ricadute soprattutto negli assetti istituzionali.

Tra le testimonianza richiamo la lettera aperta che alcuni “preventori”, tra i quali la sottoscritta, hanno indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro, al Presidente della Conferenza delle Regioni, lettera sottoscritta da più di 1000 firmatari, nella quale sono state espresse  perplessità e critiche. 

In aggiunta, quale “preventore” di lunga data (ho dato il mio contributo alla nascita degli SMAL dove poi ho cominciato a lavorare proseguendo tutta la mia vita professionale nei Servizi di prevenzione delle ASL) desidero porre alcune domande a chi ha dato vita alle modifiche dell’assetto istituzionale, pensate, a mio  avviso, troppo frettolosamente, senza un aperto confronto con tutte le istituzioni coinvolte e con i professionisti che tutti i giorni operano sul campo, come per dare, comunque sia (“a prescindere” direbbe Totò), un segnale di interesse al problema degli infortuni sul lavoro.

  • Se l’intento del Governo era quello di rafforzare la vigilanza sulla salute e sicurezza dei lavoratori perché non sono stati presi provvedimenti per  rafforzare i Servizi PSAL delle ASL, eliminando i blocchi di assunzioni e cominciando a compensare le perdite di personale con un piano di nuove assunzioni dedicate?
  • Perché si è voluto rafforzare, giustamente ma unicamente, l’INL e non anche le strutture del SSN?
  • Che ruolo intende giocare il Ministero della Salute per rafforzare le strutture del SSN deputate alla prevenzione, e in particolare, in questo caso, quelle deputate alla prevenzione nei luoghi di lavoro?

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Le navi a guida autonoma saranno la “caduta” del settore marittimo?

 

Fonte : Equaltimes.org che ringraziamo 

Autore :   Claudio Moreno

Navi da centocinquanta tonnellate attraverseranno gli oceani senza equipaggio. Città industriali che trascinano acqua come placche tettoniche. Come spettri metallici. Questo è il futuro del settore marittimo se seguiamo le sue stesse previsioni.

(Marga Ferrer)

Navi da centocinquanta tonnellate attraverseranno gli oceani senza equipaggio. Città industriali che trascinano acqua come placche tettoniche. Come spettri metallici. Questo è il futuro del settore marittimo se seguiamo le sue stesse previsioni. Le navi autonome sono da tempo nell’agenda delle compagnie di navigazione e l’Organizzazione marittima internazionale lavora dal 2017 per garantire il funzionamento sicuro e pulito delle navi di superficie marittime autonome (MASS). La loro automazione procede imperterrita, anche se sono ancora necessari ulteriori sviluppi, sia tecnologici che normativi, per raggiungere la fase finale in cui le navi sono libere di navigare senza un solo essere umano a bordo. Per il momento, quasi 100.000 navi e i loro equipaggi stanno attualmente solcando i mari, trasportando gran parte del carico mondiale. Sono molte barche e molti lavori che dipendono dalla spedizione convenzionale.

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Informativa del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla sicurezza sui luoghi di lavoro – Camera dei Deputati 22 dicembre 2021 – i

 

Riteniamo importante condividere il testo della Informativa del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Questa informativa è stata presentata all’Assemblea della Camera dei Deputati mercoledì 22 dicembre 2021 .

Informativa-ministro-Orlando-Camera-sicurezza-lavoro-22122021

Per scaricare il file formato .pdf del Documento Clicca QUI 

 

 

Ha ragione Papa Francesco : ” basta morti sul lavoro, impegnamoci per questo”

Autore:   Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Firenze
Nei primi 10 mesi dell’anno, secondo i dati Inail ci sono state 1017 denunce di infortunio mortale sul lavoro.
Ho citato pochissimi numeri, e vi spiegherò il perchè.
Quando si parla di queste tragedie, spesso si parla sempre e solo di numeri.
Credo fortemente che chi muore sul lavoro, non debba essere ricordato da statistiche piene zeppe di numeri.
Basta parlare di numeri, quelle sono persone.
Che avevano degli affetti, che avevano degli hobby, che avevano degli amici, che avevano una vita!

“SE ATENE PIANGE SPARTA NON RIDE” . SI PRIVILEGI IL DIALOGO 

  Fonte Smips.org 

 

 

di Francesco Domenico Capizzi*

La contrapposizione aperta fra cittadini no-vax, da una parte, e Istituzioni politiche e scientifiche, sostenute da una larga maggioranza di cittadini, dall’altra, rischia di concludersi con quanto la sapienza antica ha mirabilmente voluto rappresentare nell’espressione “se Atene piange Sparta non ride”: qualunque sarà l’esito della tensione crescente le conseguenze socio-sanitarie della pandemia danneggeranno, comunque, ambedue i contendenti, compresa la frazione, anche se maggioritaria, che prevarrà. Tali saranno i guasti prodotti sul piano sociale da poterli assimilare agli effetti di una guerra, anche se vinta. Vi saranno innumerevoli “morti e feriti” ed uno sconquasso sociale assimilabile al periodo post-bellico che ricadrà su tutti indistintamente e irrimediabilmente.

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La Scozia si muove verso il “diritto alla disconnessione”

 

Fonte : Risks 1026 – dicembre 2021 

Il governo scozzese è diventato il primo nel Regno Unito ad annunciare il sostegno a un “diritto alla disconnessione” per il personale che lavora per i dipartimenti governativi e le agenzie decentrate. Accanto alla dichiarazione di bilancio del 9 dicembre, il governo scozzese ha annunciato che ci si aspetta che gli organi responsabili dei ministri scozzesi abbiano discussioni significative sul diritto alla disconnessione. Prospect ha detto che la decisione è stata una vittoria per la sua campagna. Ha affermato che, in qualità di sindacato leader del servizio pubblico, ha esercitato pressioni sul governo scozzese per fare la mossa come parte della sua più ampia campagna in tutto il sindacato. Prospect ha aggiunto che desidera che le conversazioni tra sindacati e datori di lavoro mettano in atto le regole giuste per ciascun luogo di lavoro, piuttosto che un approccio unico per tutti. Il futuro segretario nazionale Richard Hardy ha dichiarato: “Questo è un importante passo avanti nella nostra campagna per ottenere il diritto alla disconnessione per i lavoratori del settore pubblico in Scozia. Riceviamo costantemente segnalazioni di un aumento del burn out, dello stress e dell’offuscamento dei confini tra la vita domestica e quella lavorativa. Questa è una tendenza che esisteva prima della pandemia, ma che è stata accelerata a causa di essa”. Ha aggiunto: “Ora cercheremo di impegnarci con i datori di lavoro e i nostri membri per progredire in ogni luogo di lavoro”.
Prospetto comunicato stampa e ricerca e guida sul diritto alla disconnessione .

Londra. La Società dei Trasporti di Londra  accoglie con favore il divieto di portare i monopattini elettrici  sui mezzi pubblici di Londra 

 

 

Fonte RISKS . TUC

La decisione di Transport for London (TfL) di imporre il divieto di utilizzo di scooter elettrici (e-scooter, monopattini elettrici) sulla rete è stata accolta con favore dall’unione dei trasporti e dei viaggi TSSA. Il regolamento, entrato in vigore il 13 dicembre, fa seguito alle richieste di intervento della TSSA a seguito di gravi incidenti alla metropolitana ( Risks 1020). In un incidente del 1 novembre, una batteria al litio di un e-scooter ha preso fuoco su un treno della metropolitana e ha continuato a bruciare sulla piattaforma. E il 26 ottobre a Stanmore, ai vigili del fuoco è stato richiesto di assistere a un incendio in una stazione negli alloggi del personale, a seguito dell’accensione di una batteria al litio di e-scooter contenuta in un oggetto smarrito. Il direttore organizzativo della TSSA Lorraine Ward ha commentato: “Il nostro sindacato mette sempre al primo posto la sicurezza dei nostri membri e del pubblico viaggiante. Quindi, è bello vedere che TfL è d’accordo con noi e vieta gli e-scooter (monopattini elettrici) attraverso la rete di viaggi di Londra. Questo dimostra che avevamo ragione a dare l’allarme sulla scia del grave incidente a Parsons Green perché una cosa è certa, era solo questione di tempo prima che le persone si facessero male gravemente, o peggio. Quindi oggi chiamo di nuovo Grant Shapps, il segretario ai trasporti: attuare senza indugio un ulteriore divieto su tutta la rete di viaggi più ampia. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi.”
Comunicato stampa TSSA .

Francia. Una ricerca sugli effetti della crisi causata dal Covid-19. “Una società stanca?”

Riprendiamo dal sito del sindacato francese CFDT il Report di una ricerca interdisciplinare svolta da un Comitato di esperti di scienze sociali. Riteniamo questa iniziativa molto interessante e al tempo stesso un riferimento per sviluppare iniziative analoghe nel nostro paese.

 

SAGGIO “UNA SOCIETÀ STANCA?”

A seguito della crisi causata dalla pandemia di Covid-19, CFDT e la Fondazione Jean-Jaurès hanno deciso di riunire, dal novembre 2021, un comitato di esperti di scienze sociali interdisciplinari e congiunti composto da Henri Bergeron, sociologo, Patrick Boucheron, storico, Pierre-Yves Geoffard, economista, Florence G’sell, professore di diritto, Serge Hefez, psichiatra, Emmanuel Hirsch, professore di etica medica, Jeanne Lazarus, sociologa, Isabelle Lespinet-Moret, storica, Hélène L’Heuillet, filosofa, Marie- Caroline Saglio-Yatzimirsky, antropologa, Claudia Senik, economista, e Frédéric Worms, filosofo.

La pandemia che ci sta attraversando dall’anno 2020 lascia un segno duraturo nelle nostre società. Impronta sulle persone di malattie e lutti, è ovvio; impronta economica, senza dubbio, anche se lo shock della crisi sembra assorbito, se non riassorbito, con molto credito. Ma forse il segno più profondo e paradossalmente meno visibile è nelle menti più che nei corpi, nella società più che nell’economia.

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“LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!” MAI?

di Francesco Domenico Capizzi* 

I non vaccinati rappresentano una parte cospicua e variegata di popolazione che articola il proprio rifiuto, a parte i casi con impedimenti clinici e paure per sporadici eventi avversi, in contrapposizioni radicali verso Istituzioni democratiche e Organizzazioni sanitarie cliniche, di ricerca e di garanzia,  e in genere verso istanze scientifiche gridando espressioni fantasiose di sfida, e perfino allegoriche, che intendono denunciare i prodromi instaurativi di uno strisciante sistema universale autoritario e repressivo. In sostanza, i loro discorsi ed azioni configurano la negazione di principi stabiliti in Carte costituzionali, Dichiarazioni dei diritti fondamentali, Universalismi dei Servizi sanitari, Organismi internazionali, destituiscono di veridicità dati sanitari ufficiali e smentiscono l’efficacia delle conseguenti misure preventive fino a denunciare l’esistenza di un complotto e l’instaurazione di una dittatura sanitaria… 

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Chi ha paura dello sciopero?

Fulvio Cammarano * – 18.12.2021

Sciopero

 

 

 

Sciopero è un termine ansiogeno, una parola che evoca preoccupazione e fastidio nell’opinione pubblica. La preoccupazione deriva dal clima di tensione e agitazione che si crea in occasione delle manifestazioni e dei comizi dai toni infuocati, mentre il fastidio, più prosaicamente, sorge per la sospensione della routine quotidiana, vale a dire per i problemi causati dall’interruzione dei servizi pubblici e della produzione. E’ invece un peccato che tale parola non riesca quasi mai a suscitare un sentimento di sollievo a fronte della constatazione che il sistema democratico, con tutti i suoi limiti, funziona. Non dobbiamo infatti dimenticare che la prima misura attuata dai regimi autoritari è proprio quella di vietare ogni forma di sciopero.

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Gru di un cantiere cade sulla strada a Torino: morti tre operai, passanti feriti

Ringrazio Franco Cilenti  e il Blog Lavoro e Salute . Gino Rubini , editor di Diario Prevenzione.

 

In versione interattiva http://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute…/

archivio PDF http://www.lavoroesalute.org/

Morti sul lavoro. In via Genova una gru di un cantiere è crollata questa mattina in strada travolgendo gli operai che erano al lavoro sulla piattaforma della stessa macchina. Sono rimasti schiacciati dall’intelaiatura del mezzo. Due dei lavoratori sono rimasti uccisi sul colpo, un terzo è stato portato all’ospedale in codice rosso ed è morto poco dopo: aveva 20 anni. Trasferiti in ospedale anche a tre passanti, che sono stati colpiti nel crollo.

 

La timidezza del governo con le imprese sulla sicurezza sul lavoro

Un Decreto palliativo

Racconti di vite perdute e i problemi posti da chi vive ogni giorno la distanza siderale tra le leggi (riprese verbalmente in dichiarazioni, documenti e convegni) e la realtà imposta dai “datori” che non le considera affatto; dalle considerazioni sul campo di chi ha operato per decenni sulle richieste di intervento nei luoghi di lavoro.

Li abbiamo definiti lavoratori che combattono a “mani nude” la guerra di classe che le imprese private, come gli enti pubblici hanno scatenato in questi decenni con spregiudicatezza e senza remore, fidando del silenzio, a contorno delle leggi rimaste inapplicate, di tutti i governi che si sono alternati negli ultimi 30 anni riducendo senza soluzione di continuità i diritti alla salute dei lavoratori.

Ci siamo chiesti chi è oggi un RLS e lo abbiamo fotografato come una figura ibrida. Un soggetto perennemente tagliato fuori dalle dinamiche imposte dall’esterno, siano esse determinate da accordi regionali e nazionali e siano esse catapultate da fenomeni pandemici.

Lo abbiamo fatto proponendo una lettura legata proprio all’evento pandemico, per riflettere sulla scomparsa del ruolo dei RLS come soggetti protagonisti nella verifica delle condizioni di solitudine in cui si sono trovati ad operare i sanitari, deprivati anche della libertà di parola per denunciare l’ignavia degli ambiti politici e aziendali decisori, mentre siamo di fronte a: aumento dello sfruttamento, bassi salari, incremento della precarietà e della flessibilità, aumento brutale dei ritmi e degli orari, tagli continui (anche nella pandemia) alla sanità, appunto per questo stato di cose ai confini della civiltà del lavoro si dovrebbe ridare poteri di contrapposizione conflittuale a chi si sente di esercitarlo, pena la continua conta di infortuni e di morti sul lavoro, al netto delle malattie professionali che si trasformano negli anni anch’esse in disabilità e morti.

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Etui. Rischi psicosociali in Europa

 

Punti chiave

  • I rischi psicosociali (PSR) stanno colpendo sempre più tutti i settori in tutti gli Stati membri. Gli effetti dei rischi psicosociali possono essere duraturi e avere impatti sia fisici che psicologici sulla vita dei lavoratori (come depressione, disturbi muscoloscheletrici o burnout).
  • I datori di lavoro hanno l’obbligo e l’obbligo di proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutti gli aspetti del lavoro. Gli Stati membri, tuttavia, non condividono norme e principi comuni giuridicamente vincolanti in materia di rischi psicosociali. Ciò si traduce in una tutela giuridica diseguale per i lavoratori.
  • Esempi nazionali di regolamentazione dei rischi psicosociali mostrano che è possibile una legislazione efficace. Questi esempi possono essere fonte di ispirazione per (ri)avviare la discussione per l’adozione di una direttiva specifica sui rischi psicosociali, che stabilisca regole comuni volte a migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori e incoraggiare la prevenzione organizzativa di questi crescenti rischi.

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Svizzera.Una vita di corsa per pochi spiccioli

 

foto wikimedia

 

Fonte : areaonline.ch

«La giornata iniziava con l’ambiente infernale del magazzino Dpd di Giubiasco. Alle sei eravamo tutti lì. C’eravamo noi, i trentacinque corrieri suddivisi fra i tre padroncini subappaltori di Dpd, attorniati dai loro capetti la cui unica funzione è quella di spronare noi corrieri a correre, correre, senza fermarci mai. Spronare non è la parola giusta. Ad insultarci, denigrarci affinché fossimo sempre più veloci, perché fruttassimo loro sempre di più. Lo sfogo era a cascata, dal padroncino al capetto, dal capetto ai corrieri, dal corriere fisso a quello ingaggiato a ore. L’aria era densa di aggressività. La stanchezza faceva sì che ci si odiava l’uno con l’altro, senza una vera ragione. Due ore d’inferno quotidiane a caricare i pacchi nel furgone pronto per partire con le 150 o più consegne di quel giorno. Ai piani alti, la direzione del magazzino, i soli alle dipendenze dirette della Dpd. “I vostri problemi non mi riguardano” rispondeva a noi corrieri il direttore di allora (poi sostituito). “Parlo solo coi padroncini, gli unici con cui abbiamo un contratto”».

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E’ disponibile online il periodico Hesamag dell’Istituto della Confederazione dei Sindacati Europei CES . 

 

FONTE : ETUI.ORG 

 

#189 – Edition spéciale – HesaMag #24

Dossier spécial – Les lieux de travail à l’heure de la pandémie

Dans ce dossier, notre principal objectif a été d’illustrer et de documenter l’impact du Covid-19 sur la santé et la sécurité  dans les lieux de travail en Europe.

Sommaire

Le lien entre la sécurité et la santé au travail et la santé publique
Marian Schaapman  Lire plus

De la survie de la Nation, des entreprises et des travailleurs
Mehmet Koksal  Lire plus

Inégalités sociales : les seules frontières qui résistent à la pandémie
Berta Chulvi  Lire plus

Les travailleurs sanspapiers face à la pandémie
Bethany Staunton Lire plus

Éboueurs : essentiels mais invisibles
Hugo Boursier Lire plus

Covid long et ses conséquences sur les revenus
Pien Heuts Lire plus

L’avènement du télétravailleur résilient à l’ère post-Covid ?
Fabienne Scandella Lire plus

Plus de morts, mais moins d’activité pour les pompes funèbres en Roumanie
Laura-Maria Ilie et Florentin Cassonnet Lire plus

Une tragédie frappe les travailleurs du Théâtre national croate
Jelena Prtorić  Lire plus

Le Covid- 19 en Finlande au-delà des apparences
Fanny Malinen Lire plus

Monde Ces travailleuses de la santé qui n’ont pas accès à l’assurance maladie
Sarah Jaffe Lire plus

Mouvement syndical Avant que la machine contrôle les travailleurs
Angelo Ferracuti Lire plus

Histoire vue d’en bas Les Turcs, ces derniers mineurs de Belgique
Mazyar Khoojinian  Lire plus

La vaccination : une question politique collective
Laurent Vogel Lire plus

 

UN PASSO AVANTI O DUE INDIETRO?

Approvata dal Senato la proposta di modifica di alcune parti del DLgs 81/2008, Testo unico sicurezza sul lavoro, ex decreto-legge 21 ottobre 2021, n.146, con previsione dello stesso esito alla Camera. Questo provvedimento contiene diversi aspetti particolari (sulle funzioni del preposto, un certo incremento delle sanzioni, sulla formazione, ecc), ma, in sostanza, opera uno strappo nell’attuale ordinamento giuridico. L’art. 13 del Decreto, infatti, modificando l’art. 13 comma 1 del Decreto 81/2008, estende a tutti i settori lavorativi compiti di vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), sovvertendo uno dei principali principi fondativi della riforma sanitaria del 78, che assegna al Servizio Sanitario Nazionale i compiti ‘integrati’ di prevenzione, vigilanza e controllo. Su questo provvedimento siamo già intervenuti con rilievi critici circa la sua efficacia nel contribuire alla riduzione dei rischi nei luoghi di lavoro e con proposte di modifica (Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro, al Presidente della Conferenza delle Regioni – https://www.diario-prevenzione.it/doc21_tris/def_doc%20salute%20sicur%20lavoro%20post%20146%202.pdf). Sono state raccolte oltre mille firme da parte di operatori, sindacalisti, operatori dei servizi pubblici e cultori della materia.

LO STATO DELLE COSE

Fino praticamente agli anni 70 del secolo scorso gli incidenti sul lavoro hanno costituito una realtà quasi immanente alla condizione dei lavoratori. Ancora dopo il 1945 tre quinti degli ex-voto “per grazia ricevuta” nei santuari piemontesi riguardavano infortuni sul lavoro. Negli stessi anni la salute-sicurezza sul lavoro ha iniziato, invece, ad essere considerata come connessa alla partecipazione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori, all’impegno degli stessi e delle istituzioni per l’incremento della conoscenza – e del cambiamento – delle condizioni di lavoro conseguenti all’organizzazione della produzione e alla fine della cosiddetta monetizzazione del rischio. Dopo gli anni ’80 si sono stabilizzate alcune importanti conquiste legislative sulla salute nei luoghi di lavoro esitate nel DLgs 81/2008 e si è registrato anche un obiettivo miglioramento degli indici infortunistici. Successivamente è incominciato un lungo periodo in cui i rapporti di potere nei luoghi di lavoro hanno visto una certa inversione, in corrispondenza di un incremento generale delle condizioni di precarietà lavorativa e di un indebolimento del movimento operaio e sindacale.

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Pourquoi devient-on conspirationniste ?

Fonte TheConversation

Teodora Drob, Université du Québec à Montréal (UQAM)

Un Américain sur trois croit qu’un « Deep State » (un État profond) travaille pour nuire à Donald Trump, tandis que 17 % répondent, dans un sondage récent, qu’il est vrai qu’un groupe satanique dirigeant un réseau de pédophiles tente de contrôler le monde politique et médiatique.

Une partie d’entre eux, formant le mouvement conspirationniste QAnon, ont la ferme conviction que l’ex-président Trump a été recruté par des généraux militaires en 2016, lors de son élection, pour défaire cette cabale composée principalement de démocrates.

Les croyances conspirationnistes comme celle-ci ne datent pas d’hier, et sont plus répandues qu’on ne pourrait le croire. Le Québec n’en est pas à l’abri, surtout depuis l’avènement de la pandémie de la Covid-19. Selon un sondage mené par l’Institut national de santé publique du Québec, plus du tiers des répondants (35 %) estiment que le gouvernement cache des informations importantes à propos de la pandémie.

Selon le psychologue social britannique Daniel Jolley, de l’Université Northumbria, à Newcastle, une sommité dans le domaine des théories conspirationnistes, ces dernières offrent des explications aux évènements significatifs en blâmant les actions secrètes d’acteurs malveillants, puissants et injustes.

Leur point en commun ? La subversion, c’est-à-dire le fait qu’elles contestent les explications officielles des évènements en pointant du doigt l’autorité et en offrant des explications alternatives.

Au départ un phénomène non significatif que l’on pouvait facilement ignorer, QAnon a cumulé, depuis 2017, des millions d’adeptes aux États-Unis et dans le monde, dont au Canada. La particularité de ce mouvement est le fait que ses membres commencent à sortir du monde virtuel en posant des actions concrètes, comme assaillir le Capitole en janvier 2021.

Comment se fait-il qu’autant de personnes adhèrent aux théories conspirationnistes, comme QAnon ?

Étudiante au doctorat en psychologie, je tente de comprendre ce qui pousse des individus à croire aux théories conspirationnistes et à adopter certains comportements extrémistes.

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L’inganno della decarbonizzazione basata sulla cattura e stoccaggio e uso della CO2.

LETTERA APERTA AL CAPO DELLO STATO ED AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Al Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

c/o Palazzo del Quirinale 00187 – Roma

Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri

Mario Draghi c/o Palazzo Chigi 00186 – Roma

Oggetto: l’inganno della decarbonizzazione basata sulla cattura e stoccaggio e uso della CO2.

Per scaricare il file .pdf della. lettera aperta  clicca QUI 

Le presentazioni e le registrazioni degli interventi -Il rapporto CIIP su infortuni e malattie professionali: un contributo per il SINP

Associazione Ambiente e Lavoro
Quali dati per programmare le attività di prevenzione.
Il rapporto CIIP su infortuni e malattie professionali: un contributo per il SINP

Fiera AmbienteLavoro – Bologna – Sala Mozart
venerdì 3 dicembre 2021 ore 09:30-13:00

Associazione Ambiente e Lavoro con CIIP
Sono disponibili le presentazioni e le registrazioni degli interventi

Le registrazioni degli interventi nel canale You Tube di CIIP

Programma

9.00 9.10 Presentazione del convegno
Norberto Canciani Presidente Associazione Ambiente e Lavoro

9.10 9.30 L’impegno di CIIP con i Rapporti annuali e il nuovo portale, strumento di possibile partecipazione e coordinamento
Susanna Cantoni Presidente CIIP

9.30 10.00 Il portale CIIP sugli Open Data INAIL aperto a tutti. I possibili utilizzi.
Giovanni Falasca Università di Padova

10.00 10.30 Quali dati per la programmazione delle attività di controllo dell’INL e il coordinamento con le ASL?
Bruno Giordano Direttore generale INL

10.30 11.00 Gli obiettivi di prevenzione nei PRP attraverso le conoscenze del tessuto lavorativo. Gli impegni delle Regioni.
Nicoletta Cornaggia Coordinamento Tecnico Prevenzione Conferenza Regioni.

11.00 11.30 L’impegno di INAIL per la diffusione delle conoscenze attraverso i dati e la formazione
Tommaso De Nicola Direttore Vicario della Direzionale Centrale Prevenzione INAIL

11.30 12.00 Sistema Informativo Regionale per la Prevenzione (SIRP) della Regione Emilia Romagna e i Piani del PRP.
Mara Bernardini – Marco Broccoli Direzione sanità pubblica Regione Emilia Romagna.

Podcast di Diario Prevenzione 9 dicembre 2021.Puntata n° 92

a cura di Gino Rubini

In questa puntata parliamo di

– Il DL 146/21 per la parte che tratta salute e sicurezza nel lavoro sarà convertito in legge nei prossimi giorni. Come abbiamo scritto su Diario P., come hanno testimoniato molti operatori e personalità autorevoli sottoscrivendo l’appello per modificare il DL, questo intervento normativo rischia di produrre più problemi di quelli che si propone di risolvere. Il tentativo di ridurre, in nome di una presunta efficienza, la complessità dell’intervento di prevenzione ad una semplificata vigilanza antinfortunistica rischia di occultare l’enorme problema delle vecchie e nuove patologie derivanti dalle caratteristiche delle attuali modalità organizzative del lavoro.
– Individuazione dei punti deboli che hanno consentito il successo di questa operazione di regressione culturale e scientifica rispetto alle sfide  dei rischi emergenti dalle attuali modalità di organizzazione del lavoro.
– Diario Prevenzione sarà parte diligente nell’analisi del nuovo dispositivo di legge e svolgerà un ruolo di monitoraggio nelle fasi di attuazione della norma.

 

 

Il paesaggio dell’amianto in Australia 2021  

Fonte Ibasecretariat.org

di Laurie Kazan-Allen

La frequenza degli allarmi in Australia sulle importazioni illegali di amianto continua senza sosta con segnalazioni di prodotti per l’edilizia contenenti amianto, 1 traghetti, 2 parti di automobili 3 e giocattoli 4 che si fanno ripetutamente strada nei media. Solo poche settimane fa, un sindacalista attento a Brisbane ha lanciato l’allarme su un prodotto che si ritiene contenga amianto nel sito di sviluppo di Queen’s Wharf; i lavoratori hanno abbandonato il cantiere fino a quando non è stato dato il via libera. 5Mentre l’incidente di Brisbane è stato un falso allarme, altri incidenti simili a Perth, Sydney e Melbourne purtroppo non lo sono stati. Secondo una dichiarazione del produttore e fornitore di materiali da costruzione USG Boral, è stato riscontrato che campioni di materiale ignifugo in cartongesso importato dalla Cina contengono “livelli molto bassi di amianto”. L’azienda ha consigliato ai lavoratori “di astenersi dall’installare, distribuire o fornire i prodotti”. 6

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Comment évaluer les risques et les avantages de la vaccination contre la Covid-19 pour les enfants ?

La campagne de vaccination pour les enfants a débuté ce week-end aux États-Unis. Oliver Estrada, 5 ans, reçoit la première dose du vaccin Pfizer à son école élémentaire, à Phoenix. L’éthique est un aspect important pour les décisions concernant la vaccination.
(AP Photo/Ross D. Franklin)

Autore  Anthony Skelton, Western University

La Food and Drug Administration américaine a approuvé le vaccin Pfizer contre la Covid-19 pour les enfants de cinq à onze ans et la campagne de vaccination a débuté en fin de semaine. Les résultats des essais cliniques de Pfizer indiquent que le vaccin est sûr et efficace pour ce groupe d’âge.

Il s’agit d’une importante avancée. Les infections à la Covid-19 sont en hausse chez les enfants à travers le Canada.

Cliquez ici pour lire d’autres articles de notre série sur les vaccins

Il appartient maintenant à Santé Canada d’examiner les données et de décider d’autoriser ou non le vaccin Pfizer pour les enfants. Si le vaccin est autorisé, le Comité consultatif national de l’immunisation (CCNI) devra choisir s’il recommande la vaccination de tous les enfants de ce groupe d’âge. De son côté, le gouvernement du Québec se prépare déjà à donner une première dose aux enfants de 5 à 11 ans d’ici Noël.

Cela amène à se demander comment on doit prendre cette décision.

Prendre une décision éthique

En tant que philosophe de la morale, j’ai collaboré à des recherches sur des enjeux éthiques liés à la vaccination des enfants et je considère qu’il est important de répondre à cette question, et ce, pour deux raisons.

Premièrement, quelle que soit la décision, les principes sur lesquels elle se fonde – et devrait se fonder – doivent être clairs et transparents.

Deuxièmement, il est surprenant que peu d’attention ait été accordée à cet enjeu au Canada, bien que le choix de vacciner les enfants touche à la fois à la science et à l’éthique. La science peut clarifier certains coûts et avantages de la vaccination, mais elle ne peut pas nous affirmer lesquels sont importants et si le rapport coûts-avantages est positif.

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Emilia-Romagna. Parti sociali in Regione, obiettivo: accordo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro

Fonte: Regione Emilia-Romagna 

Iniziativa importante  della Regione Emilia Romagna. Dal sito della Regione Emilia Romagna .

Riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima convocata dalla Giunta. Misure condivise per più controlli, prevenzione, formazione

Un accordo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, con misure condivise di prevenzione e contrasto a infortuni e incidenti spesso mortali, fatti che continuano a registrarsi in maniera drammatica. Da condividere con istituzioni, parti sociali, enti locali, ovvero tutti i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna. A cui arrivare entro la metà di febbraio, al termine di un percorso iniziato oggi, con la riunione in Regione dei componenti il Patto per il Lavoro e per il Clima, convocata dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini.

Il testo verrà portato all’esame dell’Assemblea legislativa regionale, per il confronto coni Gruppi consiliari.

A introdurre i lavori di oggi il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi. A seguire le relazioni degli assessori Vincenzo Colla (Attività produttive e Lavoro) e Raffaele Donini (Politiche per la salute).

Obiettivo comune quello di intervenire con decisione, attraverso più formazione e informazione, e più controlli in tutti i comparti produttivi, con focus particolari su tre di essi, quelli nei quali si riscontra il maggior numero di morti sul lavoro: 77 sulle 103 degli ultimi tre anni. E cioè agricoltura (37), edilizia (30) e logistica (10).

Si vuole fare della prevenzione una vera competenza sociale e mettere la salute e la sicurezza sul lavoro al centro delle priorità istituzionali e sociali. Da qui alle prossime settimane, chiunque faccia parte del Patto invierà le proprie proposte, che ricondotte a sintesi comporranno il futuro accordo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

E intanto la Regione licenzia il Piano della Prevenzione, redatto dalla Sanità in accordo con le altre direzioni coinvolte e illustrato proprio stasera al tavolo del Patto.

“Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per diminuire infortuni e incidenti mortali, incidendo in particolare nell’ambito della prevenzione. Ma non solo, perché dobbiamo agire su una batteria di interventi che siano concordati e vincolanti, arrivando a definire un bilancio sociale per la sicurezza sul lavoro”, ha affermato Colla. L’invito dell’assessore è stato quello di partecipare con idee e suggerimenti all’impianto complessivo del documento, nel percorso da portare a conclusione entro il prossimo febbraio.

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I NO-VAX PRETENDANO INFORMAZIONI .NON TEMANO AUTODAFE’

 

di Francesco Domenico Capizzi*

Addolora e preoccupa la notizia della morte per Covid di Johann Biacsics, leader indiscusso dei no-vax austriaci e fiero oppositore delle campagne vaccinali, nella sua abitazione dopo aver rifiutato le cure ospedaliere e scelto di autocurarsi con soluzioni a base di diossido di cloro, inventate da Jim Humble, esperto di mineralogia e cercatore d’oro, propagandate diffusamente come miracolose contro malaria, epatiti, tubercolosi, cancro, aids e, addirittura, contro l’autismo, ed esaltate come anti-Covid da siti negazionisti e cultori di fantomatiche terapie alternative domiciliari.

La triste notizia segue di poche settimane la tragica morte, dopo infezione da  Covid, di Kevin e Misty Mitchem, quarantenni no-vax della Virginia, genitori di ben cinque figli e appena divenuti nonni.

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Uk. Le chiamate delle ambulanze di Amazon aumentano prima delle vendite – dicembre 2021

Fonte : Newsletter TUC Risk dicembre 2021


Le chiamate delle ambulanze per lesioni e altri problemi di salute nei magazzini Amazon sono aumentate di quasi il 50% nel periodo precedente il Black Friday del 26 novembre, secondo una ricerca di GMB. Il sindacato ha utilizzato le richieste di libertà di informazione per ottenere dati mensili da quattro trust di ambulanze che coprono i principali siti di Amazon. La sua analisi mostra che, in un periodo di cinque anni, novembre è stato il mese peggiore per le chiamate delle ambulanze. Il Black Friday, che segue la festa del Ringraziamento negli Stati Uniti l’ultimo giovedì di novembre, ha visto la domanda di ambulanze crescere del 46% solo tra ottobre e novembre, poiché la società ha accumulato pressioni per evadere gli ordini.

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INAIL. SCHEDA NAZIONALE INFORTUNI COVID-19 NR. 21 – OTTOBRE 25 novembre 2021

Covid-19, alla data del 31 ottobre denunciati all’Inail più di 183mila contagi sul lavoro

Online il 21esimo report curato dalla Consulenza statistico attuariale e le schede regionali aggiornate: le infezioni segnalate all’Istituto sono 1.511 in più rispetto alla fine di settembre (+0,8%). Nei primi 10 mesi di quest’anno i casi sono in calo del 57,2% rispetto allo stesso periodo del 2020. I decessi da inizio pandemia sono 782

I dati sulle denunce da COVID-19
(monitoraggio al 31 ottobre 2021)

LA SCHEDA

DL 146: un provvedimento denso di criticità e dubbi interpretativi

Riteniamo utile e importante la socializzazione di questa intervista.

Fonte: Puntosicuro.it che ringraziamo

Autore dell’articolo e dell’intervista  Tiziano Menduto

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La posizione di Confindustria sulle novità in materia di salute e sicurezza del DL fiscale. Quali sono le criticità e i dubbi interpretativi? Come fare prevenzione nelle aziende? Ne parliamo con Fabio Pontrandolfi, Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano.

Brescia, 1 Dic – Torniamo a parlare delle varie modifiche al D.Lgs. 81/2008 operate dal Capo III (articolo 13) del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, il cosiddetto decreto fiscale, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Sul provvedimento, che dovrà essere convertito in legge e che interviene su temi rilevanti, la discussione sembra a volte allontanarsi dall’obiettivo finale – quello di una efficace prevenzione degli infortuni e malattie professionali – e diventare sempre più uno scontro di principio tra attori della sicurezza o tra istituzioni, ad esempio tra Stato e Regioni in relazione al tema della vigilanza.

Per evitare di dimenticare i reali obiettivi siamo convinti che la migliore strategia sia la presentazione delle opinioni, tutte le opinioni, anche divergenti – come abbiamo fatto e faremo – per favorire una discussione ampia, anche tra i nostri lettori, che tenga conto di tutti gli aspetti e le problematiche in gioco.

Per questo motivo in queste settimane abbiamo ospitato interviste a persone che hanno svolto e svolgono ruoli molto diversi in materia di salute e sicurezza. Abbiamo intervistato l’avvocato Lorenzo Fantini, che per anni ha lavorato al Ministero del Lavoro, la sindacalista Cinzia Frascheri (Cisl) e il presidente, Zoello Forni, di un’associazione importante come Anmil. E abbiamo raccolto anche varie opinioni, ad esempio quelle espresse da diversi operatori in una lettera aperta o quelle dell’avvocato Rolando Dubini.

Per raccogliere anche il parere di un’altra componente delle Parti sociali, quella datoriale, presentiamo oggi l’intervista a Fabio Pontrandolfi, dirigente dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria. Sono abbastanza chiari i giudizi espressi nelle sue riposte: il DL fiscale sarebbe ‘denso di criticità e dubbi interpretativi’. Tuttavia i problemi rilevati non riguardano, in questo caso, l’estensione della competenza dell’Ispettorato nazionale del lavoro (‘di per sé, positivo, in quanto il sistema dell’ispezione è garanzia di concorrenza lecita’). Viene rilevata invece, in generale, una impostazione del legislatore che ‘è ancora molto lontana dall’approccio prevenzionistico’, con un tema interpretativo ‘altrettanto grave e denso di risvolti’.

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