Fonte ETUI
La Seafarers’ Trust of the International Transport Workers’ Federation (ITF) ha lanciato una nuova applicazione di sicurezza “OSH Ports”, attraverso la quale i lavoratori imparano a identificare e ridurre i rischi nei porti. Dopo aver completato un breve corso di formazione e aver superato una valutazione, i lavoratori portuali ricevono un certificato ufficiale riconosciuto dal Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO-ITC). I contenuti e il programma dell’app sono stati sviluppati con la partecipazione attiva degli stessi portuali, attraverso i sindacati affiliati all’ITF.
Il lavoro nei porti può essere pericoloso e i lavoratori portuali sono esposti a molti pericoli ogni giorno. I rischi abituali riguardano il rumore, il sollevamento di carichi pesanti, i lavori in quota e la caduta di merci. Ma i lavoratori portuali possono anche gestire un cocktail di sostanze chimiche tossiche dalle navi che scaricano, causando un’alta incidenza di cancro tra i lavoratori attivi e i pensionati. Questi rischi sono amplificati da orari di lavoro lunghi, ritmi di lavoro intensi, attrezzature e procedure inadeguate e una cronica mancanza di formazione. Per ridurre i costi, gli operatori utilizzano lavoratori non formati, intermittenti e talvolta anche marittimi per movimentare il carico.