Il 26 aprile festa della libertà ? Podcast Diario Prevenzione 21 aprile 2021 Puntata n° 81

 

In questa puntata rapida  a cura di Gino Rubini  parliamo di:

– Il 26 aprile festa della libertà ? Un appello di cittadini, medici e scienziati al Governo e alle Istituzioni rispetto alla gestione della pandemia.

– I rischi incalcolabili delle aperture chieste da Salvini – un articolo di Ivan Cavicchi

E’ cambiata la fase della gestione governativa della pandemia, occorre una forte vigilanza civile e un controllo sociale perchè non prevalgano politiche azzardate che ci riportino indietro…

 

IL 26 APRILE FESTA DELLA LIBERTÀ ?

Al Presidente della Repubblica italiana
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente del Senato
Al presidente della Camera dei Deputati
Davanti all’euforia collettiva che si è diffusa, e che ha travolto le cautele contenute nella promessa di apertura del Presidente Draghi, ci sentiamo in dovere di sottolineare alcuni dati di realtà che purtroppo rischiano, se ignorati, di riportarci alla brusca caduta nella tragica ripresa dell’epidemia frutto delle imprudenze dell’estate scorsa. I dati statistici ci dicono che, all’altezza di una vaccinazione di circa il 13% dei cittadini, simile a quella di altri Paesi europei, l’Italia accusa una mortalità da covid-19 di 6.78 casi per milione di abitanti con un’incidenza di 4,6 volte maggiore rispetto alla Germania. Senza considerare che la sola Lombardia conosce un picco di decessi superiore ai 9 giornalieri. E senza tenere conto che non si muore solo di covid-19 perché, in una fase in cui gli ospedali sono impegnati quasi per intero nell’emergenza virus, altre malattie e altri interventi, pur urgenti e per malattie gravi, sono rimandati con risultati facilmente immaginabili. Pur rispettando il dramma di tanti lavoratori, dobbiamo ricordare quanto accaduto meno di un anno fa quando nell’estate del 2020 la riapertura indiscriminata di discoteche e locali pubblici annullò di colpo i risultati positivi raggiunti grazie alla spontanea adesione di singoli e Istituzioni alle regole severe del distanziamento e del lockdown. Allo stato attuale dei numeri di decessi, ricoverati in condizioni di emergenza e portatori sani del virus, che emergono dalla casualità di una campagna non sistematica di tamponi, l’ipotesi che di qui a pochi giorni si possa decretare il liberi tutti appare insensata e rischia di ripiombarci nelle tenebre di una situazione di tipo brasiliano, data anche la capacità del virus di modificarsi continuamente con varianti invadenti e micidiali specialmente nel contesto dell’intensificarsi delle vaccinazioni coi relativi affollamenti.
Firmatari (in ordine alfabetico):
AMEDEO ALONZO, ALESSANDRA BALDINI, VINCENZO BALZANI, ANDREA BARENGHI, ROBERTO BARZANTI, ALBERTO BELLINI, FERDINANDO BERSANI, MONICA BINI, SERGIO BOSCHI, MASSIMO BUCCIANTINI, GIAMPAOLO BRAGAGNI, MARIA TERESA CACCIARI, FRANCESCO DOMENICO CAPIZZI, GIANCARLA CODRIGNANI, BIAGIO CONTE, LUDOVICO DOCIMO, GIORGIO DRAGONI, ADRIANA DESTRO, ANNE DRERUP, GIORGIO FABRE, GIOVANNA FACILLA, GIOVANNI FALASCHI, PAOLO FARINELLA, FRANCO FAVRETTI, PAOLO FERRARESI, SANDRA FERRETTI, ALFIO FILIPPI, CARLA FORTI, VITA FORTUNATI, CLAUDIO FRANCESCHI, GIANCARLO GAETA, GIUSEPPE GILIBERTI, ELDA GUERRA, CARLO HANAU, PAOLO INGHILESI, MARINA LALATTA COSTERBOSA, RANIERO LAVALLE, MARCELLO LUCCHESE, LUCIA MIGLIORE, FRANCO NANNI, SABINA PAVONE, MAURO PESCE, MARCO PICCOLINO, DOMENICO PODDIE, ADRIANO PROSPERI, CLAUDIA RIZZI, GINO RUBINI, MARIA SABATINO, STEFANIA SCARPONI, GIUSEPPE SERGI, ALBERTO SIMONI, ALFREDO STUSSI, MARGHERITA VENTURI, GRAZIA TOMASI, JACOPO TOMASI