Inail. Compartimentazione antincendio

Fonte : Inail.it

Il “Codice di prevenzione incendi”, nella sezione S “Strategia antincendio”, prevede dieci capitoli dedicati alle “Misure” di riduzione del rischio di incendio.

Immagine Compartimentazione antincendio

Il capitolo S.3 del Codice è dedicato alla compartimentazione antincendio. La misura di compartimentazione S.3 ha la funzione di suddividere l’opera da costruzione in volumi, ciascuno dei quali consentirà di mantenere al proprio interno l’eventuale incendio per un tempo prefissato. Il compartimento antincendio rappresenta, pertanto, una “cella” continua per la quale le prestazioni di contenimento dell’incendio al suo interno non degradano, almeno per il tempo stabilito dalla classe, in caso di sviluppo di incendio generalizzato.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail –  2020
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Inail: Amianto, in un volume le procedure e i compiti dei lavoratori coinvolti nella bonifica

Online il documento tecnico dell’Inail finalizzato ad accrescere il livello di sicurezza nei cantieri e a fornire indicazioni basate su leggi, circolari, norme tecniche e linee guida, per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali in presenza di materiali contaminati

Bonifica amianto

ROMA – Fornire una strategia di contrasto alle esposizioni dirette o indirette all’amianto, supportando tutti i soggetti interessati e gli organi di vigilanza nelle azioni di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. È questo l’obiettivo della pubblicazione realizzata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche dell’Inail, che descrive nel dettaglio le procedure da adottare per la bonifica dei siti contaminati da amianto e i compiti attribuiti alle figure professionali coinvolte dalla normativa vigente. Frutto delle attività di ricerca svolte dall’Istituto, il testo è un documento di riferimento che non può sostituire la valutazione e la gestione del rischio sito specifico, da integrare con procedure adeguate di lavoro e di emergenza, e con attività di sorveglianza sanitaria, formazione, informazione e addestramento degli operatori.

Pandemia fa presagire la fine dell’industria dell’amianto 

Fonte : Ibasesecretariat.org 

di Laurie Kazan-Allen

Durante la pandemia, c’è stata una recrudescenza del sostegno allo sviluppo sostenibile, ” definizione di politiche rispettose dell’ambiente” 1, “direzione governativa più informata” 2 e processi decisionali basati su prove. 3 I politici di tutto il mondo si sono impegnati a “ricostruire meglio”, 4 “restituire la scienza al governo”, 5 “mobilitare la scienza” per proteggere la salute e il benessere dei cittadini 6e sviluppare politiche “guidate dai migliori dati scientifici disponibili”. Il raggiungimento di questi obiettivi sarà fondamentale per affrontare il cambiamento climatico e creare un’economia più verde per le generazioni attuali e future. L’uso continuato dell’amianto è incompatibile con questa visione condivisa e il calo del suo utilizzo negli ultimi anni conferma il diffuso rifiuto di questa tecnologia tossica.

Il 9 febbraio 2021, il governo del Vietnam ha emesso un decreto che ha segnato la campana a morto per l’industria dell’amianto del paese. Per diversi anni, in Vietnam si era accumulata la pressione per porre fine al consumo di amianto 7 : tra il 2012 e il 2016, c’è stato un calo del 26% nelle importazioni di amianto con un consumo annuo che è sceso da 78.900 tonnellate (t) a 61.800 t. 8In effetti, l’importanza del mercato dell’amianto vietnamita è più simbolica che sostanziale: nel 2016 altri quattro paesi asiatici hanno importato molta più fibra di amianto del Vietnam: India 308.000 t, Cina 288.000 t, Indonesia 114.000 t e Uzbekistan 70.600 t. Tuttavia, se l’amianto venisse vietato in Vietnam, un paese con stretti legami politici, economici, sociali e storici con la Russia – il più grande produttore mondiale di amianto – allora anche altri paesi asiatici potrebbero essere incoraggiati a dare la priorità alla salute dei loro cittadini rispetto ai profitti dell’industria dell’amianto. Poiché i mercati asiatici dell’amianto assorbono il 70% + di tutto l’amianto prodotto ogni anno, il rifiuto dell’amianto da parte del Vietnam, un ex alleato, potrebbe innescare un effetto domino in tutta la regione. 9

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Nessun profitto sulla Pandemia

Fonte Saluteinternazionale.info

Vittorio Agnoletto

Una petizione europea per superare i brevetti riguardanti i vaccini e i farmaci contro il coronavirus. La trasformazione di questi in un “bene comune” a disposizione dell’umanità e l’immediato ricorso alla “licenza obbligatoria”.

Di fronte alle semplificazioni che stanno passando a livello mediatico è necessario provare a fare un po’ di chiarezza in merito alla campagna vaccinale contro il Covid-19. È stata indotta nelle coscienze di molti la convinzione che con il 2021 la pandemia sarebbe stata sconfitta da una rapida campagna vaccinale di massa. Oggi, invece, ci troviamo con una quantità insufficiente di dosi e si sta facendo largo la consapevolezza che la fuoriuscita dalla pandemia non sarà così rapida e lineare.

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