Le navi autonome saranno la “rovina” del settore marittimo?

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Fonte : Equaltimes.org che ringraziamo

Navi da centocinquanta mila tonnellate attraverseranno gli oceani senza equipaggio. Città industriali che trascinano l’acqua come placche tettoniche. Come spettri di metallo. Questo è il futuro del settore marittimo se seguiamo le sue stesse previsioni. Le navi autonome ( automatizzate. ndr )  sono da tempo all’ordine del giorno delle compagnie di navigazione e l’Organizzazione marittima internazionale lavora dal 2017 per garantire il funzionamento sicuro e pulito delle navi marittime autonome di superficie (MASS). La loro automazione sta procedendo imperterrita, sebbene siano ancora necessari ulteriori sviluppi, sia tecnologici che normativi, per raggiungere la fase finale in cui le navi sono libere di navigare senza un solo essere umano a bordo. Per il momento, quasi 100.000 navi e il loro equipaggio stanno attualmente solcando i mari, trasportando gran parte del carico mondiale. Si tratta di molte barche e molti lavori che dipendono dalla navigazione convenzionale.

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Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail dei primi 11 mesi del 2020

Fonte : Inail.it

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e novembre sono state 492.150 (-16,7% rispetto allo stesso periodo del 2019), 1.151 delle quali con esito mortale (+15,4%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 40.926 (-27,6%). I dati di quest’anno sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus

ROMA – Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di novembre. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (novembre 2019 vs novembre 2020) e “di periodo” (gennaio-novembre 2019 vs gennaio-novembre 2020).

Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2020, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

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