Pubblichiamo questo appello che ci ha inviato Marco Bazzoni, RLS di Firenze, da sempre impegnato per denunciare le situazioni di grave rischio, gli infortuni sul lavoro con lesioni gravi e le morti sul lavoro. Ringraziamo Marco per la sua determinazione in questo suo impegno, in particolare in questo momento in cui, a causa della pandemia Covid-19, l’attenzione sugli infortuni non Covid-19 sul lavoro è molto dimininuita. Editor |
” Ad oggi, ci sono già state 143 morti sul lavoro.
L’ultima morte sul lavoro, è di ieri Sabato 13 Giugno, Domenico D’amico, operaio di 22 anni, schiacciato da un macchinario in manutenzione.
Se ci aggiungiamo tutte le morti su strada ed in itinere, nei numeri che mediamente si sono registrate negli anni precedenti, si potrebbe arrivare o aver superato i 350 morti sul lavoro, un bollettino di guerra senza sosta.
Molto spesso di questi poveri lavoratori, che non ci sono più, non si sanno neppure i nomi, quando va bene le iniziali.
Io sto cercando, con tanta fatica e con le difficoltà che potete immaginare, di monitorare le morti sul lavoro che ci sono ogni giorno nei luoghi di lavoro, perchè la morte di questi lavoratori non cada nel dimenticatoio.
Lo voglio ripetere fino allo spasimo, queste sono persone e non numeri.
Molto spesso, quando muore un lavoratore, si parla sempre e solo di numeri.
Non numeri, ma figli, mariti, mogli, componenti di famiglie, non una semplice statistica!
E’ giusto ricordarlo, perchè solo così’ è possibile restituirgli un pò di dignità.
Nonostante tutto, trovo ancora la forza di indignarmi di fronte a queste tragedie sul lavoro, che non sono degne di un Paese civile.
Infine, va considerato, che ci sono tanti lavoratori che non sono assicurati con l’Inail, senza le relative tutele se si infortunano, restano invalidi o muoiono sul lavoro, tra questi, carabinieri, poliziotti, vigili del fuoco, volontari della protezione civile, personale di volo, sportivi e giornalisti.”
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
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L’elenco con i nomi dei lavoratori e delle lavoratrici morte/i sul lavoro
03/01/2020 Cristian Terilli, operaio di 29 anni, e’ morto sul lavoro alla Sevel di Atessa, schiacciato da uno dei robot del reparto lastratura.Regione Abruzzo
04/01/2020 Purtroppo non c’e’ l’ha fatta.E’ morto oggi 4 Gennaio, l’operaio A.A di 42 anni, che il 29 Dicembre era rimasto schiacciato dal coperchio di un container, mentre stava lavorando all’interno dell’area carico/scarico merci e raccolta rifiuti del centro commerciale “Il Centro” in via Luraghi ad Arese. Regione Lombardia