Emergenza Covid-19 e spostamenti interregionali nell’agenda Governo-Regioni

Fonte Regioni.it 3852 – 29/05/2020

On line il monitoraggio delle ordinanze regionali e dei provvedimenti del Governo

Al centro dell’agenda del confronto Governo-Regioni cìè ora il tema degli spostamenti interregionali. “Con la prossima settimana ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale. Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai”, ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante l’audizione in Commissione Bilancio della Camera,
Secondo Alessio D’Amato, assessore alla sanità del Lazio, “Ci sono troppe pressioni, anche sul Comitato tecnico scientifico. Se servirà, prenderemo delle contromisure. Non accetteremo forzature”. “Voi pensate – rimarca in un colloquio con il Messaggero – che, se ci sarà il via libera agli spostamenti interregionali, tutti i milanesi andranno solo in Sardegna? Sapete quanti treni ci sono ogni giorno tra Roma e Milano? Io spero che ci sia grande scrupolo nel prendere le decisioni, vedo troppe pressioni”.

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Il Coronavirus ha incentivato le corse clandestine a Berlino: in città a 150 all’ora

 

FONTE ILMITTE.COM

Corse clandestine a Berlino: in passato ce n’eravamo già occupati, in particolare riportando un caso verificatosi nel 2016 a Wedding, sulla Müllerstraße, e conclusosi con un duplice arresto. Questo tipo di episodio purtroppo non era il primo e non sarebbe stato l’unico, essendo quella delle gare d’auto all’interno della cerchia urbana una brutta abitudine più volte registrata a Berlino.

Non pensavamo, tuttavia, che in questo momento di crisi il fenomeno continuasse. Al contrario, le restrizioni dovute alla crisi del coronavirus e il parziale decremento del traffico automobilistico sembrano aver incoraggiato chi si dedica a questo discutibile e pericolosissimo “hobby”.

Da aprile, infatti, il numero di indagini sulle corse automobilistiche clandestine è aumentato in modo significativo. Lo comunica il Dipartimento di Giustizia del Senato di Berlino, precisando anche che gli imputati sono per lo più di sesso maschile e di età compresa tra i 20 e i 30 anni.

“Dobbiamo far sentire a queste  persone tutta la pressione giudiziaria del caso” ha rilanciato il senatore della giustizia Dirk Behrendt (Verdi), sottolineando come le forze dell’ordine abbiano il dovere di garantire anche la sicurezza stradale.

“Un concetto deve essere chiaro” ha dichiarato Behrendt, “Mettersi a correre in città a 150 chilometri all’ora è come mettersi a sparare con un fucile. In entrambi i casi, si mettono a rischio la vita e la salute di altre persone”.

Violenza sui medici in aumento. Una indagine Anaao Assomed a cura di Marina Penasso

 

Fonte Dors.it che ringraziamo 

L’Anaao ha condotto una survey destinata ai medici al fine di comprendere quante aggressioni interessino la categoria. Il trend è in aumento ma l’80% delle aggressioni non viene denunciato. I medici più colpiti sono gli psichiatri, seguono gli gli operatori del pronto soccorso.
L’analisi è stata condotta da gennaio a febbraio 2020, ha interessato 2059 soggetti. Il 56,10% di coloro che hanno risposto è di sesso femminile, a dimostrazione di come il problema aggressioni sia più sentito tra i medici donna (nel 2018 era il 53%).

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Inail.Siti contaminati da amianto: misure di sicurezza da adottare a tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita

Segnaliamo questo elaborato Inail importante, come strumento di lavoro,  per continuare le opere di bonifica dei siti contaminati dall’amianto.

 

Fonte INAIL.IT

L’Italia, in passato, è stata tra i maggiori produttori e utilizzatori mondiali di amianto e di Materiali Contenenti Amianto (MCA).

Immagine Siti contaminati da amianto: misure di sicurezza da adottare a tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita

Questi sono stati largamente utilizzati su tutto il territorio nazionale fino agli anni ‘90. La legge 257/92, pur mettendo al bando la loro produzione, importazione e commercializzazione non ne ha vietato l’utilizzo pertanto molti sono i siti nel nostro Paese contaminati da amianto. Il lavoro proposto presenta una sintesi dei dati inerenti il numero dei siti rilevati, una attenta disamina delle misure di prevenzione e protezione da adottare per la loro gestione in sicurezza, evidenziando l’importante contributo Inail a supporto delle pubbliche amministrazioni.

Prodotto: fact sheet
Edizioni: Inail – 2020
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Comunicato Ministero Salute.Zampa: “Il virus non c’è più? Un messaggio sbagliato che rischia di confondere gli italiani. Al CTS la stima del Governo’’

 

FONTE MINISTERO SALUTE 

“Secondo alcuni esperti, del virus Covid-19 non ci sarebbe più traccia in giro per l’Italia. Se le cose vanno meglio questo è merito delle misure di lockdown assunte dal Governo. In ogni caso, in attesa di evidenze scientifiche a sostegno della tesi della scomparsa del virus, della cui attendibilità saremmo tutti felici, invito invece chi ne fosse certo a non confondere le idee degli italiani, favorendo comportamenti rischiosi dal punto di vista della salute’’. È quanto dichiara in una nota la Sottosegretaria di Stato alla Salute, Sandra Zampa.

“Nel momento in cui ci accingiamo all’apertura dei transiti da regione a regione e un ritorno a una vita il più possibile normale occorre al contrario invitare gli italiani alla massima prudenza, a mantenere il distanziamento fisico, ad evitare assembramenti, al lavaggio delle mani frequente, all’uso della mascherina”, aggiunge Zampa.

“Sento infine il bisogno di esprimere alle e ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico la stima e la gratitudine mia, del Governo e, sono certa, di tutti gli italiani per il duro impegno di questi mesi e per la generosità con cui hanno messo a disposizione le proprie competenze”, conclude Zampa.

MATTATOI E CORONAVIRUS L’infezione globale

Segnaliamo su Collettiva.it un articolo importante di Davide Orecchio sul profilo di rischio contagio da agenti biologici che risulta molto elevato nei mattatoi e nell’industria della lavorazioni carni.

FONTE  COLLETTIVA.IT  – AUTORE : DAVIDE ORECCHIO   CHE RINGRAZIAMO 

Stati Uniti, Canada, Brasile, Germania. L’industria della macellazione registra tassi di contagio più alti della media. Le possibili cause. Gli errori di Trump. Berlino interviene contro il sistema del subappalto

È successo dappertutto. Nord America, Brasile, Europa. I lavoratori delle industrie di macellazione e confezionamento della carne sono stati contagiati dal Covid-19 con tassi nettamente superiori rispetto alla media della popolazione. Gli esperti (per ora) escludono la possibilità di infezione dovuta all’esposizione alla carne. Bisogna dunque ragionare su un circuito di concause, dalla situazione ambientale e sanitaria dei vari stabilimenti alle condizioni delle comunità locali, alle basse temperature all’interno dei macelli. Ma il fenomeno parte dal racconto dei dati.

Negli Stati Uniti – regno planetario della bistecca in tavola – le infezioni nelle aree vicine agli stabilimenti di produzione di carne hanno mostrato subito, a partire da marzo, tassi superiori a quello nazionale. Cifre raccolte dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) indicano cinquemila lavoratori contagiati e almeno 20 morti in circa 180 impianti di produzione. Ma, a inizio maggio, il sindacato Usa United Food and Commercial Workers International Union ha portato numeri diversi: almeno 30 morti a causa del coronavirus e più di diecimila infettati o esposti. In un mattatoio della Smithfield, a Sioux Falls, in South Dakota, su 3.268 dipendenti ne sono stati infettati 870. Negli Usa grandi multinazionali del settore – come JBS, Cargill, la stessa Smithfield, Tyson – concentrano la produzione e vendita di carne bovina coprendo fino all’80% del mercato interno. In ragione di questi volumi, mentre i contagi esplodevano, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo, facendo leva sul Defense Production Act, e ha imposto alle aziende di macellazione di proseguire l’attività “vitale”, ma senza prevedere (e vigilare su) misure di contenimento sanitarie adeguate al rischio cui si esponevano i lavoratori.

A quel punto il coronavirus ha iniziato a diffondersi nei macelli Usa a più del doppio del tasso nazionale. “Nelle contee statunitensi con importanti macelli di carne bovina o suina – rileva la Iuf-Uita (il sindacato internazionale del settore) – i casi confermati di Covid-19 sono balzati del 40% nella settimana successiva all’ordine esecutivo, a fronte di un aumento del 19% a livello nazionale”. Nonostante la decisione sciagurata di Trump, già dopo l’11 maggio scorso almeno cinquanta stabilimenti di carne e pollame, divenuti focolai, sono stati temporaneamente chiusi.

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