I sindacati statunitensi fanno causa a OSHA per non aver protetto i lavoratori da Covid-19

FONTE MORNING STAR 

I sindacalisti statunitensi hanno presentato documenti per intentare causa contro la Sicurezza sul lavoro e la salute (OSHA) del paese, accusando il presidente Donald Trump di rifiutare di costringere le aziende a proteggere i lavoratori da Covid-19.

L’AFL-CIO, che rappresenta quasi 13 milioni di lavoratori negli Stati Uniti, ha intentato causa alla Corte d’appello di Washington DC lunedì.

La federazione ha insistito sul fatto che la questione era urgente poiché gli stati stavano iniziando a riaprire le imprese e la folla stava cominciando a riunirsi, aumentando il rischio della diffusione del coronavirus.

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Lavoratrici delle pulizie: indispensabili ma umiliate

da Collettiva che ringraziamo 

Un lavoro speciale, specializzato, altamente professionale. Un lavoro svalutato e svalorizzato, poco considerato e poco pagato. Al tempo del Coronavirus, ma non solo, un lavoro indispensabile. Un lavoro in appalto

Guanti, mascherine, camici monouso e calzari da indossare prima di entrare nelle corsie Covid degli ospedali per pulire e sanificare gli spazi e così contribuire a non diffondere il contagio, a contenere e ridurre la pandemia.

 

Una responsabilità enorme sulle spalle soprattutto di donne che garantiscono salubrità e sicurezza a malati e operatori sanitari in orari in cui gli altri dormono ancora o fanno colazione. Un lavoro poco considerato, ritenuto umile e proprio per questo, in un mondo che dà valore solo a ciò che “costa”, assai poco pagato – solo 7,26 euro all’ora – ma che per esser svolto prevede una formazione professionale specifica, in “aula” ad insegnare anche virologi ed infettivologi perché distinguere come “funzione un batterio o un virus è indispensabile per eliminarlo da pavimenti e suppellettili”. Ce lo racconta Anna Santo Stefano che questi corsi li ha seguiti 14 anni fa prima di entrare a lavorare allo Spallazzani di Roma, Ospedale per la lotta e la cura delle malattie infettive, e che nuovi corsi li ha frequentati qualche settimana fa quando la pandemia si annunciava anche nel nostro Paese e a chi doveva e deve garantire pulizia e salubrità è stato chiesto di “imparare” un nuovo modo di procedere. Professionalità è la parola che Anna Santo Stefano ripete con più frequenza, insieme a impegno e responsabilità.

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