Check list   RLS e RLST promossa da Cgil Cisl Uil Lombardia per la valutazione dell’applicazione del Protocollo nazionale su Covid-19

Check list per RLS e RLST di controllo sull’applicazione del Protocollo nazionale prevenzione contagio COVID-19 promossa da Cgil Cisl Uil Lommbardia.
Questa check list, come si afferma da parte dei Segretari di Cgil Cisl Uil Lombardia nella lettera di accompagnamento, è “utile per la verifica del rispetto degli adempimenti previsti dal Protocollo condiviso, sebbene a carattere indicativo e non esaustivo di quanto possibile e necessario attuare”.

La check list promossa da Cgil Cisl Uil Lombardia

Cronache da Berlino ai tempi del coronavirus di Franco Di Giangirolamo (7)

 

Clima vigliacco a Berlin: ancora una giornata estiva e tentatrice. Tuttavia, dopo un fine settimana splendido e a pochi giorni dalle prime restrizioni, la Polizia ha manifestato addirittura la propria sorpresa per la serietà con la quale i cittadini hanno preso l’indicazione di stare a casa anche col bel tempo, Poche violazioni del divieto di raduno per più di 10 persone.e poca gente in giro.
Gli animali, con la primavera perenne e con i parchi vuoti sguazzano a meraviglia e anche lo scoiattolo che vive nel nostro quartierino pare contento di correre liberamente dove gli pare.
Frau Dr. Merkel (così si deve appellare la Cancelliera) è in quarantena volontaria. Ferve il dibattito politico, come ovunque, sul modello bavarese di restrizioni o sul modello più light, così come sulle articolazioni delle misure nei vari Laender.

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I lavoratori sui social: «Non mandateci a morire»

di Martina Toti

 

Fonte Rassegna.it

In fondo chi lavora oggi sta chiedendo una cosa soltanto: un atto di responsabilità collettiva. Nei luoghi di lavoro, come nella rete, la rabbia e la paura degli invisibili diventati tutti, improvvisamente, essenziali

C’è chi si è fermato. Chi ha scioperato già, chi lo sta facendo ora. Aziende che hanno chiuso e sanificato, altre che lasciano che tutto passi persino il virus. L’Italia che lavora ha paura ma è anche arrabbiata. Oggi più di una settimana fa.

Il marito di Stefania è stato male, lo hanno lasciato a casa per sospetto Coronavirus, nessun tampone ma nella sua fabbrica in diciassette si sono ammalati. Sono trascorse tre settimane. Lui sta meglio ma non ancora benissimo. Gli dicono di rientrare. Adesso, proprio adesso, che il picco – forse – si avvicina. Stefania è preoccupata. Chiede aiuto.

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SNOP . Lettera a CGIL CISL e UIL sulla prevenzione e protezione dal rischio COVID-19 nei luoghi di lavoro

 

Le considerazioni e le sollecitazioni di SNOP (Società Nazionale Operatori Prevenzione) all’indomani del Protocollo del 14 marzo 2020, in una lettera inviata ai segretari generali delle tre Organizzazioni Sindacali prima del confronto tra Governo e Parti Sociali del 21 marzo.

IL TESTO 

Cronache da Berlino ai tempi del Coronavirus di Franco Di Giangirolamo (6)

 

Aria molto fresca e frizzante questa mattina a Berlin. Sotto un sole fantastico e un cielo terso, con il vento che ti accarezza. La parola d’ordine è: “die Stadtbewohner mussten lernen, bei schoenem Wetter im Haus zu bleiben”, ovvero, i cittadini debbono imparare a stare a casa col buon tempo. Domani vedremo se avranno appreso. Intanto dal mio osservatorio pare che le misure funzionicchino. Il Senato berlinese ieri ha deciso che da oggi riunioni oltre le 10 persone non si possono tollerare (prima era di 50), che i ristoranti e simili debbono restare chiusi tranne che per prelevare i pasti o le bevande, senza stazionamento di clienti, che si possa uscire solo per lavoro, acquisti e per andare dal dottore o in farmacia. Visite familiari sono ancora permesse La polizia può controllare il perché si vaga per la città.

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