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Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
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La mancanza di lavoro dignitoso, unita all’aumento della disoccupazione e alla persistenza delle disuguaglianze, sta rendendo sempre più difficile crearsi una vita migliore attraverso il lavoro, come emerge dall’ultima edizione del rapporto mondiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sulle tendenze occupazionali e sociali nel mondo.
GINEVRA (Notizie OIL) — Secondo il nuovo rapporto, quasi mezzo miliardo di persone lavora meno ore retribuite di quanto vorrebbe o non ha accesso adeguato al lavoro retribuito.
Il rapporto sulle Prospettive occupazionali e sociali nel mondo: Tendenze 2020 (WESO) (World Employment and Social Outlook: Trends 2020 – WESO ) mostra che nel 2020 la disoccupazione dovrebbe aumentare di circa 2,5 milioni . La disoccupazione a livello globale è stata pressoché stabile negli ultimi nove anni, ma il rallentamento della crescita economica implica che all’aumentare della forza lavoro a livello globale non corrisponda un incremento tale di posti di lavoro da assorbire i nuovi ingressi nel mercato del lavoro.
L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE ILO.ORG
Prospettive occupazionali e sociali nel mondo: Tendenze 2020 – Sintesi del rapporto (in italiano) [pdf 436KB]
Il 31 dicembre 2019, le autorità sanitarie cinesi hanno notificato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan (Cina). Molti dei casi iniziali hanno riferito un’esposizione al Wuhan’s South China Seafood City market (mercato del pesce cittadino dove erano comunque esposti altri animali vivi). Il 9 gennaio 2020, il China CDC ha identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come causa eziologica di queste patologie. Le autorità sanitarie cinesi hanno inoltre confermato la trasmissione inter-umana del virus.
Per sapere cosa sono i Coronavirus, le malattie che possono causare vai a vedere l’articolo sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità.