ATLANTE REGISTRO TUMORI (RTM) REGIONE MARCHE – 1^REPORT TUMORI MALIGNI ANNI 2010/2012 –L.R. N.6/2012

DI GUIDO BIANCHINI ESPERTO UIL ASCOLI PICENO SALUTE E SICUREZZA

 

L’8 novembre 2019 è uscito il primo Registro Tumori (RTM) della Regione Marche, ovvero il 1^REPORT sui Tumori Maligni per gli Anni 2010/2012, ai sensi della L.R. N.6/2012.

Nel periodo analizzato (2010-2012) sono stati registrati 31.381 nuovi casi di tumore maligno (eccetto cute) (17.327 maschi e 14.054 femmine).

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Coronavirus: misure di prevenzione sul territorio

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(Regioni.it 3768 – 31/01/2020) “Seguo minuto per minuto le evoluzioni dell’emergenza”, così il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, sulle evoluzioni relative all’emergenza Coronavirus.
Vertice in regione Lazio con l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, per fare il punto su tutte le misure messe in atto e le eventuali altre azioni da intraprendere.
“Ringrazio tutti gli operatori e i medici del Sistema Sanitario Regionale, – rileva Zingaretti – che in questi giorni stanno affrontando con professionalità e serietà l’emergenza in atto. Un particolare ringraziamento va a tutto il personale dell’Istituto Spallanzani di Roma per il grande sforzo messo in campo per far fronte a questa emergenza”.
Anche la regione Lombardia assicura, attraverso l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, che “il sistema regionale è solido e strutturato e sta dando una grande prova”.

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Newsletter Medico Legale Inca Numero 5/2020. Le molestie sessuali nei luoghi di lavoro: documento del Servizio studi del Senato

Il Servizio Studi del Senato della Repubblica ha elaborato una ricerca con utili comparazioni con la legislazione dell’Unione europea, riguardante in particolare il tema delle  molestie sessuali con particolare riferimento al mondo del lavoro nell’ordinamento italiano e nell’ordinamento di tre diversi paesi dell’Unione europea: Francia, Germania e Spagna.

Il documento presenta interessanti spunti per la nostra attività di tutela.

 Il diritto civile e le molestie sessuali

Riguardo al diritto civile la Nota ricorda che in Italia l’ articolo 2087 del Codice civile prevede “un generale obbligo di sicurezza sul lavoro, imponendo all’imprenditore di adottare tutte le misure necessarie per proteggere non solo l’integrità fisica, ma anche il benessere psicologico del lavoratore”.

E in attuazione di questo obbligo generale il D.Lgs. 81/2008 – Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – all’articolo 28, “ha collocato, fra i rischi lavorativi oggetto della valutazione che ogni datore di lavoro è obbligato ad effettuare, quelli ‘riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui (…) quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza (…), nonché quelli connessi alle differenze di genere’”.

 Inoltre l’articolo 26 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 (c.d. codice delle pari opportunità tra uomo e donna) sancisce “una equiparazione tra molestie sessuali e discriminazioni di genere (Cass. civ. Sez. lavoro, Sentenza 15 novembre 2016, n. 23286). Le molestie sessuali sono, infatti, identificate come discriminazioni costituite da ‘quei comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, espressi in forma fisica, verbale o non verbale, aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo’. Questa parificazione è funzionale all’estensione alle molestie della disciplina e della tutela previste per le discriminazioni, in modo particolare, per quanto riguarda i meccanismi processuali e sanzionatori”. In particolare – riporta il documento – “l’equiparazione tra molestie sessuali e discriminazioni di genere è considerata estesa anche al regime probatorio previsto dall’art. 40 del codice delle pari opportunità, secondo cui qualora il ricorrente fornisca elementi di fatto (desunti anche da dati di carattere statistico) idonei a fondare la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, l’onere della prova spetta al convenuto che deve dimostrarne l’insussistenza”. E secondo la giurisprudenza (Cassazione, sez. Lavoro, Sentenza 20 luglio – 15 novembre 2016, n. 23286), “per dimostrare le molestie sessuali del datore di lavoro, il giudice potrebbe basarsi anche sulle conferme di altre lavoratrici che abbiano subito lo stesso ‘trattamento’, ritenendo in tal caso raggiunta la prova”.

 Sempre a livello normativo si ricorda poi che, più recentemente, “la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) ha modificato l’articolo 26, inserendovi due nuovi commi”.

La prima nuova disposizione (comma 3-bis) “prevede una specifica tutela per chi agisce in giudizio per aver subito una molestia o molestia sessuale in azienda. Si prevede che la lavoratrice o il lavoratore che agisce in giudizio per la dichiarazione delle discriminazioni per molestia o molestia sessuale sul luogo di lavoro non può essere: sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro se tale misura è la conseguenza della denuncia stessa. L’eventuale licenziamento ritorsivo o discriminatorio nei confronti della lavoratrice o del lavoratore denunciante è nullo e questi ha diritto non già al risarcimento del danno, ma alla reintegra sul posto di lavoro. Allo stesso modo sono nulli anche il mutamento di mansioni nonché qualsiasi altra misura ritorsiva o discriminatoria adottata nei confronti del denunciante”.

 Tuttavia – continua la Nota con riferimento al già citato comma 3-bis – questa tutela non è garantita “nei casi in cui sia accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilità penale del denunciante per i reati di calunnia o diffamazione ovvero l’infondatezza della denuncia”. E relativamente alla distinzione tra le ipotesi della «calunnia» e quella della «infondatezza della denuncia» si rileva “come la calunnia scatti solo in caso di malafede, ossia nel caso in cui chi agisce ben conosce l’altrui innocenza; l’infondatezza invece sembra voler richiamare le ipotesi di assenza totale di condizioni che rendano credibile la denuncia stessa”.

Si ricorda poi che il nuovo comma 3-ter dell’articolo 26 del codice delle pari opportunità “precisa come obbligo del datore di lavoro, ai sensi del ricordato articolo 2087 c.c., sia quello di assicurare condizioni di lavoro tali da garantire l’integrità fisica e morale e la dignità dei lavoratori, anche concordando con le organizzazioni sindacali dei lavoratori le iniziative, di natura informativa e formativa, più opportune al fine di prevenire il fenomeno delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Aggiunge, inoltre, che le imprese, i sindacati, i datori di lavoro e i lavoratori e le lavoratrici si impegnano ad assicurare il mantenimento nei luoghi di lavoro di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su princìpi di eguaglianza e di reciproca correttezza”.

 I profili penalistici e le molestie sessuali

Riguardo poi al profilo penale la Nota Breve indica che l’ordinamento italiano “non prevede una fattispecie ad hoc” riguardo ai reati. Infatti a livello giurisprudenziale le molestie sessuali sul lavoro “sono state, a seconda della gravità e delle modalità dei comportamenti molesti, sussunte in vari reati”.

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OMS Europa: i progressi sull’equità nella salute sono in stallo

FONTE : DISEGUAGLIANZE DI SALUTE

Il primo Rapporto europeo sull’equità nella salute (Health Equity Status Report- HESR), rivela che le disuguaglianze di salute in molti dei 53 paesi d’Europa, sono rimaste le stesse o sono peggiorate nonostante i tentativi da parte di governi di affrontarle. Il Rapporto inoltre identifica 5 fattori chiave che impediscono a molti bambini, giovani, uomini e donne di conseguire un buono stato di salute e di condurre esistenze sicure e dignitose.

“Per la prima volta HESR fornisce ai governi dati e strumenti per fronteggiare le disuguaglianze di salute e ottenere risultati tangibili in periodi di tempo relativamente brevi, anche nell’ambito di una legislatura di 4 anni” sostiene Dr Zsuzsanna Jakab, Direttore regionale di OMS Europa.

Le politiche indicate nel Rapporto stimolano sviluppo sostenibile e crescita economica. Secondo il Rapporto ridurre le disuguaglianze di salute del 50% produrrebbe benefici finanziari ai paesi convolti, che variano dal 0,3% al 4,3 % del prodotto interno lordo.

 

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Newsletter Medico Legale Inca Numero 4/2020 – Inserimento lavorativo dopo infortuni o malattie professionali (1)

Newsletter Medico Legale Inca Numero 4/2020

La legge di Stabilità 2015 (l. 190 del 23 dicembre 2014, all’articolo 1, comma 166) attribuisce all’Inail competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro e stabilisce che l’Istituto stesso si faccia carico degli oneri derivanti dagli accomodamenti.

Abbiamo chiesto ad Anna Maria Righi del dipartimento salute e sicurezza della Cgil di Modena e consulente dell’INCA Nazionale di introdurre la problematica, sapendo che nel corso dell’anno dedicheremo ulteriori approfondimenti in particolare in merito al possibile ruolo che può svolgere il medico di Patronato. segue >>>

La Newsletter :  Inserimento lavorativo dopo infortuni o malattie professionali (1)

 

Il sito della settimana. Il sito del Servizio Informativo per i Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza Emilia Romagna

 

Questa settimana presentiamo:

IL SITO DEL SERVIZIO INFORMATIVO PER I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (SIRS)

 

Il sito aggiornato del SIRS Emiia-Romagna. l SIRS-RER (Servizio Informativo per Rappresentanti della Sicurezza della Regione Emilia-Romagna) è stato istituito nel 2002 con delibera della Giunta Regionale ed è finalizzato alla erogazione di attività di assistenza nei confronti della figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), svolta in forma organizzata e continuativa nei luoghi di lavoro.
Descrizione del SIRS-RER Svolge la sua attività di supporto attraverso gli incontri personali nei propri uffici previo appuntamento, tramite l’organizzazione di momenti di incontro seminariali sulle ultime tematiche di maggior interesse e coordinando il sito internet dove è possibile accedere alle notizie, alla normativa, alla documentazione e interpretazioni, costantemente aggiornato alle novità in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.
Tutta l’attività del SIRS-RER è a titolo gratuito e senza fini di lucro, compreso l’invio tramite posta ordinaria del materiale documentale presente nel sito e la partecipazione ai seminari organizzati.

il sito del Sirs

 

 

Contrastare disomogeneità e disuguaglianze: la grande sfida del sistema di prevenzione

FONTE  SNOP.IT
Sabato 25 Gennaio 2020 13:19

Il contributo SNOP al seminario inaugurale del Master di I livello in igiene industriale, prevenzione e sicurezza dell’Università di Pisa.

Pubblichiamo l’indice della Rivista Hesamag  20 dell’Istituto ETUI 

Pubblichiamo l’indice della Rivista Hesamag  20 dell’Istituto ETUI 
27 janvier 2020Mundo B, Rue d’Edimbourg 26, 1050 Brussels – 18h-20h.

L’Institut syndical européen (ETUI) a le plaisir de vous inviter à un débat sur “Le travail des migrants dans la forteresse Europe”, thème de la 20ème édition du HesaMag, la revue de l’ETUI sur la santé et la sécurité au travail. Pour s’inscrire

Hesamag 20

ETUI – Réunion stratégique annuelle sur la santé et la sécurité à Budapest

L’unité Santé, sécurité et conditions de travail de l’Institut syndical européen (ETUI) a organisé la réunion stratégique annuelle du Comité consultatif pour la santé et la sécurité au travail (ACSH WIG) qui s’est tenue à Budapest, en septembre 2019. Les participants ont discuté des questions les plus pertinentes et des priorités du programme de travail pour les années à venir. Lire la suite

 

ETUI – Job vacancies

The European Trade Union Institute (ETUI) is looking for a full-time Education Officer to develop the ETUI’s potential, advise on, and run EWC and SE-works councils training, particularly company-specific training. He/she will organise the ETUI’s training provision and input. Read more

 

Le Luxembourg sera le premier pays de l’UE à interdire le glyphosate fin 2020

Le Luxembourg sera le premier pays de l’Union européenne (UE) à interdire totalement les produits à base de glyphosate. L’interdiction se fera en trois phases : un retrait de l’autorisation de mise sur le marché au 1er février 2020, un délai d’écoulement des stocks jusqu’au 30 juin, la fin totale de toute l’utilisation des herbicides contenant du glyphosate pour le 31 décembre 2020. Cette mesure avait été annoncée dès décembre 2018 dans le cadre de l’accord pour la formation d’un nouveau gouvernement entre socialistes, libéraux et verts. Lire la suite

 

Deux pesticides toxiques pour la reproduction interdits dans l’Union européenne

Suivant l’avis de l’Agence européenne de sécurité des aliments (EFSA), la Commission européenne a décidé d’interdire deux pesticides : le chlorpyrifos et le chlorpyrifos-methyl. Il s’agit de deux organophosphorés qui entrent dans la composition de différents insecticides. La multinationale Corteva (ex-Dow Chemical rebaptisée Corteva depuis sa fusion avec DuPont en juin 2019) est le principal producteur mondial du chlorpyrifos. Elle l’a mise sur le marché en 1966. Il est actuellement utilisée dans environ 80 pays. La décision d’interdiction a été confirmée par un vote à la majorité des Etats membres de l’Union européenne le 6 décembre 2019. Lire la suite

 

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Nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro: la mancanza di lavoro e l’insufficienza di lavoro adeguatamente retribuito colpisce quasi mezzo miliardo di persone

Fonte ILO.ORG

La mancanza di lavoro dignitoso, unita all’aumento della disoccupazione e alla persistenza delle disuguaglianze, sta rendendo sempre più difficile crearsi una vita migliore attraverso il lavoro, come emerge dall’ultima edizione del rapporto mondiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sulle tendenze occupazionali e sociali nel mondo.

GINEVRA (Notizie OIL) — Secondo il nuovo rapporto, quasi mezzo miliardo di persone lavora meno ore retribuite di quanto vorrebbe o non ha accesso adeguato al lavoro retribuito.

Il rapporto sulle Prospettive occupazionali e sociali nel mondo: Tendenze 2020 (WESO) (World Employment and Social Outlook: Trends 2020 – WESO ) mostra che nel 2020 la disoccupazione dovrebbe aumentare di circa 2,5 milioni . La disoccupazione a livello globale è stata pressoché stabile negli ultimi nove anni, ma il rallentamento della crescita economica implica che all’aumentare della forza lavoro a livello globale  non corrisponda un incremento tale di posti di lavoro  da  assorbire i nuovi ingressi  nel mercato del lavoro.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE  ILO.ORG

Prospettive occupazionali e sociali nel mondo: Tendenze 2020 – Sintesi del rapporto (in italiano)  [pdf 436KB] 

Focolaio di infezione da un nuovo coronavirus (2019-nCoV) – Cosa sono i coronavirus ?

 

Il 31 dicembre 2019, le autorità sanitarie cinesi hanno notificato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan (Cina). Molti dei casi iniziali hanno riferito un’esposizione al Wuhan’s South China Seafood City market (mercato del pesce cittadino dove erano comunque esposti altri animali vivi). Il 9 gennaio 2020, il China CDC ha identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come causa eziologica di queste patologie. Le autorità sanitarie cinesi hanno inoltre confermato la trasmissione inter-umana del virus.
Per sapere cosa sono i Coronavirus, le malattie che possono causare vai a vedere l’articolo sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità.

Da Salvini a Lamorgese il taser è servito

 

Abbiamo pubblicato questo articolo in ragione del fatto che la introduzione del Taser  come strumento di neutralizzazione da parte delle forze di polizia rappresenta un nuovo rischio per i cittadini. Il rischio deriva dal fatto che si è diffusa la convinzione non vera che la pistola elettrica non sia letale. Purtroppo vi sono statistiche dai paesi nei quali è in uso come gli USA che dimostrano che l’uso del Taser è stato letale in un numero di casi purtroppo significativo.   Editor

FONTE: PRESSENZA.COM

La dotazione del Taser alle forze dell’ordine è stata approvata dal consiglio dei ministri, dando quindi piena attuazione alla misura voluta da Salvini quando era ministro degli interni. Il quale Salvini ovviamente gongola rivendicando il risultato, e anzi, con decreto attuativo e regolamento ancora da scrivere, già ne invoca allargamento di uso e dotazione.

Ne avevamo già parlato in questo articolo, ricordiamo solo che la pistola elettrica, lungi dall’essere “strumento non letale” come viene presentata, negli USA ha provocato oltre 1000 morti negli ultimi venti anni (Reuters).

Ma al di là dei numeri colpisce la volontà di alzare il potenziale offensivo delle forze dell’ordine, peraltro in una fase in cui si ripetono interventi violenti anche in assoluta assenza di motivazioni: ultimo il 18 gennaio a Prato, con il corteo contro la repressione e i decreti Salvini che si stava pacificamente sciogliendo, e una improvvisa carica con relative manganellate. E in cui il sistematico attacco alle condizioni materiali di vita di lavoratori, precari, studenti, senza casa, non può che provocare dissenso, rabbia, protesta sociale: già la sicurezza privata dello stabilimento Coca Cola di Nogara (VR) ha usato i taser contro i lavoratori in protesta per i 14 licenziamenti annunciati dalla multinazionale.

E se ci sarà da aspettarsi un uso “disinvolto” della nuova arma, presentata come strumento di dissuasione sottovalutandone la pericolosità, come rileva Antigone, che peraltro viene aumentata in caso di problemi cardiaci, o stati di ansia e agitazione, uso di sostanze e altre circostanze frequentemente collegabili agli interventi delle forze dell’ordine, c’è già chi non si accontenta: Salvini, in perfetto accordo con le sigle sindacali più di destra della polizia (quelli che applaudivano i 4 agenti che hanno ucciso Aldrovandi, per intendersi), prefigura la dotazione del taser anche per la polizia penitenziaria e per la municipale, inseguendo la loro visione distopica di un universo poliziesco dominato dall’obbedienza, dalla paura e dalla violenza. Una prece per chi, invocando una discontinuità che francamente si fa fatica a intravedere, sperava nell’abrogazione dei decreti sicurezza.

Newsletter Medico Legale INCA Numero 3/2020 – Infortuni e malattie professionali nella filiera legno-arredo

 

Il periodico curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto dedica un articolato approfondimento al settore del legno che è uno dei principali settori di attività del sistema manifatturiero italiano, con il 14,5% delle imprese, l’8,6% degli addetti e il 4,7% del fatturato; secondo per rischio di infortunio solo a quello della metallurgia.

Trenta casi mortali nel quinquennio 2014-2018. Gli infortuni sul lavoro denunciati nel solo settore del legno (taglio e fabbricazione di prodotti) nel 2018 hanno fatto segnare un lieve aumento (+0,7%) rispetto all’anno precedente, ma sono comunque in calo dell’8,7% rispetto alle denunce presentate nel 2014. Concentrando l’analisi sui casi riconosciuti dall’Inail, il decremento è ancora più rilevante. I 2.927 infortuni accertati nel 2018, infatti, sono in diminuzione del 4,3% rispetto ai 3.060 del 2017 e del 16,2% rispetto ai 3.493 del 2014. Nel quinquennio 2014-2018 i casi mortali riconosciuti sono stati 30.

Più infortuni nelle regioni settentrionali. Il 93,7% degli infortuni accertati si è verificato in occasione di lavoro e solo il restante 6,3% in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. A livello territoriale, i casi di infortunio si concentrano soprattutto al Nord e, in particolare, nel Nord-Est, con il 42,5% degli infortuni totali. Più di otto infortunati su 10 sono di nazionalità italiana, seguiti dai lavoratori provenienti da Marocco (2,7%), Romania e Albania (2,6% per entrambe).

In quasi un incidente su due sono le mani a subire lesioni. Le parti del corpo che subiscono principalmente le lesioni provocate dagli infortuni sono le mani (quasi il 47% dei casi totali), mentre la tipologia delle lesioni comprende ferite (38,9% dei casi), contusioni (20,3%) e lussazioni (15,9%). In più della metà dei casi l’infortunio è stato causato da un movimento scoordinato o dalla perdita di controllo di un utensile, mentre gli incidenti causati dal contatto con un agente materiale tagliente sono pari al 21,7%.
Il picco avviene nella seconda ora del turno di lavoro. Tra i giorni lavorativi, l’inizio della settimana risulta essere più a rischio. Tra il lunedì e il mercoledì, infatti, si è registrata una percentuale costante di infortuni del 20%, che scende al 18% il giovedì e il venerdì, con un residuo 4% il sabato. Gli infortuni si sono verificati in prevalenza all’inizio del turno lavorativo, con il picco nella seconda ora di lavoro (14,6%)…..

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D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 – Revisione 2020

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81

Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106
Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
(Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 – Suppl. Ordinario n. 108)

(Decreto integrativo e correttivo: Gazzetta Ufficiale n. 180 del 05 agosto 2009 – Suppl. Ordinario n. 142/L)

REV. GENNAIO 2020

IL TESTO IN FORMATO .PDF

DOTT. ING. GIANFRANCO AMATO ITL VERONA GIANFRANCO.AMATO@ISPETTORATO.GOV.IT
DOTT. ING. FERNANDO DI FIORE ITL PAVIA FERNANDO.DIFIORE@ISPETTORATO.GOV.IT

Prima di utilizzare  questo aggiornamento  del testo leggi le avvertenze che seguono

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Podcast di Diario Prevenzione – 20 gennaio 2020 – Puntata n° 67

In questa puntata parliamo di:

– Rispetto al perdurante ripetersi di incidenti sul lavoro gravi e mortali è utile ed efficace la richiesta ai Servizi istituzionali preposti di un maggiore numero di controlli improvvisi, non programmati da parte di lavoratori e sindacalisti ?  ( vedi articolo

– 385 MILIONI DI € ALLE REGIONI PER TOGLIERE L’AMIANTO DA SCUOLE E OSPEDALI – Decreto ministro ambiente Costa

Federazione Russa: le condizioni di lavoro per i lavoratori esposti ad amianto

– Spazi confinati: gli infortuni, le criticità e la futura norma UNI ( riflessioni sulla intervista apparsa su Punto Sicuro) (vedi articolo)

– Stili di vita: Tatuarsi in sicurezza

La pratica del tatuaggio come forma di arredamento estetico del corpo è molto diffusa. ( vademecum su Epicentro)

Federazione Russa: le condizioni di lavoro per i lavoratori esposti ad amianto

FONTE  IBASE

Un articolo caricato sul sito web di Mosca Post il 14 gennaio 2020, ha messo in evidenza le deplorevoli condizioni di vita e di lavoro per la popolazione della città mineraria russa dell’amianto “Amianto”, dicendo: “non ci sono bambini sani in città … [e ], ci sono molti malati di cancro. ”Nel 2012, l’incidenza del cancro in città con 493 casi per 100.000 persone è stata la più alta nella regione di Sverdlovsk; nel 2015, questa cifra era salita a 572 e c’era un tasso di mortalità di 292 casi per 100.000 – il tasso medio regionale era 218. Vedi: “Дорожная карта” Шмотьева в “обход” закона? [“Shmotiev’s Roadmap” per “aggirare” la legge?].

Alcune riflessioni sul gravissimo infortunio nel cantiere di M4 Milano

 

La richiesta di un maggiore numero di controlli improvvisi, non programmati, appare essere l’unico rimedio che lavoratori e sindacalisti rivolgono direttamente ai responsabili dei Servizi delle Asl o nelle dichiarazioni alla stampa dopo un incidente grave o mortale sul lavoro.
Questo avviene spesso perché, verosimilmente, non vi è una adeguata conoscenza su cosa servano i controlli dei Servizi di Prevenzione delle Asl. Questo fenomeno, la reiterata richiesta di controlli generici si è verificata anche dopo la tragica morte di un lavoratore nella linea M4 di Milano. Riportiamo sia l’articolo di Repubblica Milano sia la lettera aperta che la Dott.ssa Susanna Cantoni ha inviato alle OO.SS e ad altri interlocutori. Nella lettera vengono illustrati con chiarezza e utilmente quali siano i diversi fattori e ambiti sui quali deve intervenire in forma preventiva l’azienda tramite un’accurata valutazione dei rischi, la formazione adeguata dei lavoratori, la corretta programmazione dei lavori …
Vi è senz’altro la necessità che anche i sindacalisti si aggiornino rispetto alla funzione e all’efficacia degli strumenti istituzionali come le ispezioni e la vigilanza da parte delle ASL nei luoghi di lavoro.

Documenti

Modello Milano anche nei cantieri (Repubblica Milano)

Alcune riflessioni sul gravissimo infortunio nel cantiere di M4. (Lettera della Dott.ssa Susanna Cantoni ) 

“TOGLIAMO L’AMIANTO DAL PAESE ITALIA”: 385 MILIONI DI € ALLE REGIONI PER TOGLIERE L’AMIANTO DA SCUOLE E OSPEDALI – Decreto ministro ambiente Costa

 

Annunciato dal Ministro all’Ambiente Costa il Piano di Bonifica dall’AMIANTO degli edifici pubblici (Scuole ed Ospedali), destinati 385 milioni che saranno suddivisi e messi a disposizione delle Regioni.

E’ ora necessario che le regioni avviino i Piani Operativi dove, individuati i siti da bonificare, venga pianificata la progettazione degli interventi.

Naturalmente, sarebbe necessario chiarire come sono stati individuati i bisogni delle diverse regioni, in base a quali stime o mappature.  

Alla Regione Emilia Romagna sono destinati 8.796.062,87 €.

leggi tutta la notizia, scarica la ripartizione per Regione dei finanziamenti e guarda il video del Ministro Costa sul sito di AFeVA ER

INRS Canada .Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi

Segnaliamo dal sito dell’Istituto di Ricerche INRS CANADA questo articolo che illustra un importante risultato.

 

Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi

Riportiamo dal sito : ” L’atrazina è uno dei pesticidi più utilizzati nel Nord America. I professori My Ali El Khakani e Patrick Drogui, ricercatori dell’INRS hanno sviluppato un nuovo metodo per degradarlo utilizzando un processo che combina un nuovo materiale e luce solare.
L’atrazina si trova ovunque nell’ambiente, anche nell’acqua potabile di migliaia di persone in tutto il paese. I trattamenti tradizionali di acqua potabile e di scarico non riescono a degradare efficacemente questo pesticida. I metodi più recenti mostrano una migliore efficienza, ma usano sostanze chimiche che possono lasciare sottoprodotti tossici nell’ambiente.
Il professor My Ali El Khakani , esperto di materiali nanostrutturati, dell’Energy Materials Telecommunications Center dell’INRS e il professor Patrick Drogui , specialista in elettrotecnologie e trattamenti delle acque, del Water Earth Environment Center dell’INRS, hanno unito le forze sviluppare un nuovo processo ecologico per il degrado dell’atrazina che sia privo di sostanze chimiche il più possibile.”

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE INRS CANADA

Amianto, online il nuovo opuscolo sul Fondo Inail per le vittime

 

FONTE  INAIL.IT 

Istituito nel 2008 per garantire una prestazione aggiuntiva ai lavoratori che percepiscono una rendita per patologie asbesto-correlate e ai loro eredi, dal 2015 prevede anche una misura assistenziale una tantum per i malati di mesotelioma non professionale causato da esposizione familiare o ambientale

Amianto, online il nuovo opuscolo sul Fondo Inail per le vittime

ROMA – È online sul sito dell’Inail l’edizione aggiornata dell’opuscolo dedicato al Fondo per le vittime dell’amianto. Istituito nel 2008 per garantire una prestazione aggiuntiva ai lavoratori che percepiscono una rendita per malattie asbesto-correlate o, in caso di morte, ai loro eredi, il Fondo dispone per il triennio 2018-2020 di una dotazione pari a 49 milioni di euro all’anno, di cui 27 milioni a carico del bilancio dell’Istituto. A partire dal 2015, inoltre, i suoi benefici sono stati estesi anche ai malati di mesotelioma non professionale, per esposizione familiare o ambientale, e ai loro superstiti, attraverso l’erogazione di una prestazione assistenziale una tantum pari a 5.600 euro.

In 10 anni la platea dei beneficiari è cresciuta del 40%. Nel periodo compreso tra il 2008 e il 2018, i beneficiari della prestazione aggiuntiva – tra titolari di rendita per malattia professionale asbesto-correlata e superstiti – sono aumentati di oltre il 40%, passando da 14.089 a 19.781. In particolare, a fronte della graduale riduzione dei tecnopatici, negli ultimi anni è aumentato sensibilmente il numero dei superstiti destinatari del contributo, che sono passati dagli 8.111 del 2008 ai 14.141 del 2018. La prestazione aggiuntiva prevista per ciascun anno è liquidata d’ufficio dall’Inail, mediante il versamento di due acconti e un conguaglio.

Francia. INRS : Rivista Travail & Sécurité n° 812 – gennaio 2020

Riflettori puntati sull’industria del vetro

Il file numero 812 della rivista Travail & Sécurité affronta il problema dei rischi professionali nell’industria del vetro. In sintesi anche una bella intervista a Catherine Cavalin, sociologa, interessata al riemergere di casi di silicosi….

Coprire 812

In sintesi, questo mese troverai:

  • la Grande Intervista a Catherine Cavalin, ricercatrice di sociologia all’Irisso ( CNRS – laboratorio Inra), che ha studiato, nell’ambito del suo lavoro, il riemergere di casi di silicosi negli ultimi anni in tutto il mondo ;
  • il File dedicato all’industria del vetro, un materiale a volte così trasparente che non lo vediamo più, ma presente ovunque nella vita di tutti i giorni e in molti settori industriali. Sia durante la sua fabbricazione a caldo, la sua trasformazione a freddo per determinati usi o semplicemente durante la sua attuazione, i dipendenti che partecipano a queste operazioni sono esposti a specifici rischi professionali;
  • in Immagini dedicate alla stazione sciistica di Gourette, nei Pirenei atlantici, che accoglie i dipendenti della stagione invernale per due giorni durante i quali gli allenatori e il responsabile della prevenzione inviano messaggi di prevenzione affinché la stagione si svolga nel migliori condizioni di sicurezza;
  • Senza dimenticare le notizie, la sezione Una giornata con un mediatore sociale che segue nei cantieri per il settore delle costruzioni e dei lavori pubblici , i rapporti En Entreprises e la sezione Servizi che offre il “Feedback su …” dedicato agli strumenti per la valutazione rischi per le piccole imprese e una “lente d’ingrandimento” sulla ristorazione tradizionale. E infine, estratti dai testi ufficiali pubblicati tra il 1 e il 30 novembre 2019, seguiti da una “Domande e risposte” sulla destra per disconnettersi.

E’ disponibile online lavoroesalute anno 36 n°1 gennaio 2020

 

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LAVOROESALUTE- N° 1   2020 – ANNO 36 

SOMMARIO
5- Editoriale. Combatterli è salute psicofisica
6- Rubrica politica “Il dritto e il rovescio”
6- Le lotte sociali non si arrestano
7- I giusti in manette. Parla Silvano, il marito di Nicoletta
8- Per salvare Roma. Intervista a Paolo Berdini
11- Libro. Le mani sulla città
12- Perché la patrimoniale è giusta ed equa
13- Libro. Quando gli operai hanno rovesciato il mondo
14- Autonomia differenziata, sfruttamento generalizzato
17- Sanità già differenziata in Emilia Romagna

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Newsletter Medico Legale  INCA  Numero 2/2020 -Gli infortuni e le malattie professionali nei dati  INAIL anno 2019

Newsletter Medico Legale  INCA  Numero 2/2020

Gli infortuni e le malattie professionali nei dati  INAIL anno 2019

 

Nella sezione Open Data dell’INAIL sono stati resi pubblici i dati relativi agli infortuni ed alle malattie professionali denunciate all’INAIL nei primi 11 mesi dello scorso anno. Rileviamo che per quanto concerne le malattie professionali minore è il dettaglio statistico.

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi 11 mesi del 2019 sono state 56.556, 1.504 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+2,7%), non disponibile trattandosi di casi ancora in corso di definizione  è il dato relativo ai riconoscimenti da parte delle sedi INAIL:

In aumento la partecipazione della componente femminile alla numerosità delle denunce di malattie professionale come pure quella dei lavoratori stranieri 1.343 sono infatti le denunce presentate da lavoratori provenienti da paesi dell’Unione Europea e 2.620 quelle  presentate da lavoratori extraUE.

LA NEWSLETTER N° 2 – 2020

Tatuarsi in sicurezza

La pratica del tatuaggio come forma di arredamento estetico del corpo è molto diffusa.

Riteniamo opportuno come Diario Prevenzione offrire ai lettori e alle lettrici alcuni riferimenti rispetto ai rischi che queste pratiche comportano qualora gli studi ove si effetuano i tatuaggi non siano gestiti correttamente dal punto di vista del rischio biologico ( infezioni ) e rischio chimico ( qualità dei pigmenti e degli inchiostri ) .
Per questi motivi invitiamo a leggere il Dossier pubblicato dal sito Epicentro.

Tatuaggi . Rischi infettivi e complicanze

Tatuarsi in sicurezza

(fonte Epicentro)

La salute muscoloscheletrica dei parrucchieri

FONTE : OSHA.EU
Keywords: Campaign 2020-2022,  Disturbi muscoloscheletrici, OSH professionals
Questo articolo fa parte di una serie di documenti di riflessione dedicati ai settori caratterizzati da un’elevata prevalenza di disturbi muscoloscheletrici. Sintetizza i risultati di un’analisi effettuata nell’ambito del progetto ergoHair, che mira a promuovere un ambiente di lavoro sano e sicuro per chi svolge l’attività di parrucchiere.

Sulla base di un esame degli elementi fattuali disponibili, l’articolo conclude che i parrucchieri sono soggetti a un rischio significativo di sviluppare disturbi muscoloscheletrici a causa di diversi compiti e aspetti del loro lavoro, tanto che alcuni devono abbandonare la professione precocemente per i suoi effetti negativi sulla loro salute. Gli autori suggeriscono misure che potrebbero ridurre il rischio di disturbi muscoloscheletrici e individuano aree per interventi futuri.

L’ARTICOLO

 

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Spazi confinati: gli infortuni, le criticità e la futura norma UNI

SEGNALIAMO QUESTO ARTICOLO APPARSO IL 10 GENNAIO 2019 SU PUNTOSICURO.IT

 

Gli infortuni negli spazi confinati possono insegnare molto per migliorare la prevenzione e la normativa in materia. La futura norma UNI e gli ambienti assimilabili agli spazi confinati. Ne parliamo con Paolo De Santis della Contarp Inail.

Bologna, 10 Gen – Al di là dei recenti gravissimi infortuni che sono avvenuti in ambiti lavorativi assimilabili agli ambienti sospetti di inquinamento o confinati, come i quattro infortuni mortali nella vasca di liquami ad Arena Po (PV), i dati sugli infortuni negli ambienti a cui fa riferimento il DPR n. 177 del 14 settembre 2011, sono sconfortanti. Alcuni dati consolidati, probabilmente sottostimati e che si fermano al 2014 (2002/2014), registrano circa 69 incidenti che hanno comportato 90 morti. E sono diversi gli infortuni mortali gravi, come quello in provincia di Pavia, dal 2014 ad oggi.

A ricordare questi dati e a mostrare il lavoro che l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) sta facendo per migliorare la prevenzione negli ambienti confinati è Paolo De Santis (Inail – Contarp Lazio) che è intervenuto, durante la manifestazione “ Ambiente Lavoro” del 2019, al workshop Inail “Ambienti Confinati e infortuni mortali: analisi delle criticità e proposte di soluzioni” soffermandosi proprio sulle criticità rilevate negli infortuni in questi ambienti.Criticità che abbiamo raccolto in una intervista al relatore realizzata, nella fase di chiusura della manifestazione bolognese, il 17 ottobre 2019. Intervista che ci ha permesso di avere anche informazioni su una futura norma UNI in materia di ambienti confinati.

Cosa insegna il plurimo infortunio mortale che è avvenuto in provincia di Pavia a metà settembre 2019?

Ci sono altri incidenti che possono fornire insegnamenti e indicazioni per migliorare la prevenzione?

Quali saranno i tempi per arrivare ad una nuova norma UNI in materia?

Quali sono i dati relativi agli infortuni negli ambienti confinati? Quali sono le principali criticità che avete rilevato?

Nelle piccole e medie imprese è più facile che accadano queste tipologie di incidenti?

Cosa si può fare per migliorare la prevenzione? Come agire sul fattore umano?

Come supportare le aziende per tutelare i lavoratori negli spazi confinati?

 

L’intervista si sofferma su vari argomenti:

 

L’intervista di PuntoSicuro a Paolo De Santis

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SU PUNTOSICURO.IT