7,5 milioni di cittadini vivono o lavorano in aree a rischio frane o alluvioni. Ora il Governo approvi un piano nazionale di adattamento al clima e una normativa per fermare il consumo di suolo
Legambiente: «Il clima sta cambiando e la Penisola continua ad essere impreparata»
[5 novembre 2018]
Mentre infuria la polemica politica sulle vittime e sui disastri provocati in tutta Italia dell’ultima ondata di maltempo, Legambiente prova a fare il punto di una situazione che somiglia a una catastrofe diffusa e denuncia: «Dal Veneto alla Sicilia, dalla Liguria al Lazio, compresa l’isola di Ischia, sono tanti i territori colpiti in questi giorni e in queste ore dal maltempo con frane, esondazioni, trombe d’aria e tutto ciò che ne è conseguito. Da ultimo la strage di alberi nei boschi del Trentino, dell’Alto Adige, Veneto e Friuli e il maltempo che si è abbattuto sulla provincia di Palermo dove si contano al momento dodici morti. Il clima sta cambiando, ormai è un dato di fatto, eppure l’Italia continua ad essere impreparata».
Il Cigno Verde ribadisce «l’urgenza di un piano nazionale di adattamento al clima e una normativa che fermi il consumo di suolo, insieme ad un’intensa attività di prevenzione. Le città non possono essere lasciate da sole a fronteggiare impatti di questa dimensione dovuti in primis ai cambiamenti climatici, che amplificano gli effetti di frane e alluvioni e che stanno causando danni al territorio e alle città mettendo in pericolo la vita e la salute dei cittadini».
L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE: GREENREPORT.IT