I casi di morbillo aumentano a livello globale a causa di lacune nella copertura vaccinale

29 novembre 2018

Comunicato stampa

( Traduzione assistita con Google Translator )

Casi di morbillo segnalati sono aumentati nel 2017, in quanto diversi paesi hanno subito epidemie gravi e protratte della malattia. Questo è secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi dalle principali organizzazioni sanitarie.

A causa delle lacune nella copertura vaccinale, i focolai di morbillo si sono verificati in tutte le regioni, mentre sono stati stimati 110 000 decessi correlati alla malattia.

Utilizzando i dati aggiornati sulla modellizzazione della malattia, il rapporto fornisce le stime più esaurienti dell’andamento del morbillo negli ultimi 17 anni. Mostra che dal 2000 sono state salvate oltre 21 milioni di vite tramite vaccinazioni contro il morbillo. Tuttavia, i casi segnalati sono aumentati di oltre il 30 percento in tutto il mondo a partire dal 2016.

Le Americhe, la regione del Mediterraneo orientale e l’Europa hanno registrato i maggiori aumenti nei casi nel 2017, con il Pacifico occidentale l’unica regione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in cui l’incidenza del morbillo è diminuita.

Leggi tutto

Il nuovo numero di HesaMag solleva il coperchio sul cancro correlato al lavoro

29 novembre 2018

Il nuovo numero di HesaMag solleva il coperchio sul cancro correlato al lavoro

Copertura HesaMag 18

 

Il cancro uccide ogni anno 1,3 milioni di persone nell’Unione europea, ma 100.000 di queste morti potrebbero essere causate da agenti cancerogeni sul posto di lavoro, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). L’impatto del cancro sui lavoratori è al centro dell’analisi nell’ultimo numero di HesaMag, la rivista ETUI per i professionisti della salute e della sicurezza.

Le cifre dell’ILO indicano che l’8% di tutti i decessi per cancro sono legati al lavoro, tuttavia tali rischi professionali raramente attirano l’attenzione dei media. Ancor più sorprendentemente, le campagne lanciate da istituzioni pubbliche o organizzazioni private dedicate alla lotta contro il cancro non citano spesso fattori di lavoro come cause. Una ragione potrebbe essere che i tumori occupazionali colpiscono principalmente gli operai nei settori a basso profilo, come la pulizia, la manutenzione e il riciclaggio delle acque reflue. Questi lavoratori “silenziosi” hanno meno probabilità di essere in grado di esercitare pressioni per condizioni di lavoro migliori e più sicure.

Ma anche se i sindacati hanno promosso con successo leggi più severe per proteggere la salute dei lavoratori, in troppe aziende le norme di base in materia di salute e sicurezza continuano a venir meno e le violazioni della legge restano spesso impunite. Il numero contiene resoconti sulle lotte dei vignaioli francesi, impiegati nella centrale di carbone più inquinante d’Europa, un’infermiera colpita dal cancro mentre cercava di curarla, un arboricoltore vittima di pesticidi e lavoratori tessili che si occupavano di tinture pericolose. Altre relazioni rivelano dettagli su come l’IT può essere utilizzato per esaminare l’esposizione professionale agli agenti cancerogeni e mostrare come i gruppi di sostegno possono aiutare le vittime di malattie sul luogo di lavoro.

L’impatto del cancro sulle donne in particolare è anche il tema di una grande conferenza ETUI su “Donne, lavoro e cancro” dal 4 al 5 dicembre a Bruxelles. Clicca qui per maggiori dettagli.

Leggi tutto

Recipienti a pressione per trasporto di GPL

FONTE UNI.IT

cisterna

 

La circolazione su strada di mezzi che utilizzano GPL è decisamente un “affare delicato”. Questo perché i gas di petrolio liquefatti sono materiali altamente esplosivi e il loro trasporto e utilizzo deve essere necessariamente reso sicuro. Vista l’importanza dell’argomento anche la normazione fa la sua parte. Infatti, è stata da poco recepita anche in lingua italiana dalla commissione Recipienti per il trasporto di gas compressi, disciolti o liquefatti la norma EN 12493.

Questo documento, migliorato per l’aggiornamento A2, specifica i requisiti minimi dei materiali, la progettazione, la fabbricazione, i procedimenti di lavorazione e le prove per recipienti a pressione di acciaio saldato al carbonio, carbonio/manganese e microlegati per gas di petrolio liquefatto – GPL – per cisterne per trasporto su strada. L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE UNI.IT

Spionaggio contro il Movimento internazionale per la messa al bando dell’amianto.

 

E’ in corso un processo alla High Court britannica per spionaggio a danno di attivisti del movimento internazionale che vuole mettere al bando l’amianto.
E’ imputato un uomo che affermava di essere un documentarista e con questa copertura si era infiltrato nei gruppi che si battono contro l’amianto per i diritti dei lavoratori. Come è noto l’amianto ha causato migliaia di vittime tra i lavoratori nei diversi settori in cui veniva impiegato.

Rob Moore è accusato di agire come parte di un piano di spionaggio mondiale per ottenere segreti dalle organizzazioni che lavorano in paesi chiave che cercano di vietare l’amianto e successivamente screditarli.

Moore è stato il front man per l’Agenzia K2 Intelligence LLC, una società di intelligence leader assunta da una società anonima con interessi nel settore dell’amianto , secondo il Toronto Star.

Secondo la testimonianza, Moore ha ottenuto la fiducia di attivisti nel Regno Unito, in Canada e in Tailandia, raccogliendo 35.000 documenti durante i suoi quattro anni di lavoro sovversivo. Ha ricevuto più di $ 700.000 per i suoi sforzi.

Ancora una volta un’operazione sporca per contrastare la messa al bando dell’amianto. E’ sorprendente che vi siano ancora tentativi per negare l’evidenza scientifica della insostenibilità sociale e sanitaria dell’uso dell’amianto che ha causato migliaia di morti tra i lavoratori esposti professionalmente e tra i cittadini esposti ambientalmente.

Leggi tutto

QualEnergia novembre/dicembre 2018

SEGNALAZIONE DA  LANUOVAECOLOGIA.IT 

Copertina Qualenergia 5 2018

QualEnergia nr 5-2018

La grande cecità: cambiamenti climatici, politica assente e media impreparati

  Focus clima: dopo il report dell’IPCC non si può più perdere un istante

  Clicca sulla copertina e sfoglia il numero 5-2018.

Il numero è liberamente consultabile durante il Forum QualEnergia, 27 e 28 novembre http://www.forumqualenergia.it. Successivamente tornerà disponibile con accesso riservato ai soli abbonati

Hilcona ci ha annientato la vita privata

 

FONTE AREAONLINE.CH

di  Veronica Galster
..
Schiena a pezzi, problemi alle mani, alto rischio di infortunio, vita privata inesistente per l’impossibilità di pianificare qualsiasi cosa al di fuori del lavoro e il tutto per un misero salario. C’è da chiedersi se un impiego così non sia meglio perderlo che trovarlo. Fra le testimonianze raccolte, c’è chi in effetti il lavoro l’ha lasciato e chi invece continua a lavorare lì nella speranza che qualcosa cambi.

«Ho lavorato due anni da Hilcona come temporanea tramite Adecco. Ero da poco arrivata nella regione, cercavo un lavoro e mi sono detta: da qualche parte devo pur cominciare, e mi sono ritrovata da Hilcona», ci racconta una ex lavoratrice che preferisce restare anonima.

La chiameremo Laura*. Dopo due anni alle condizioni imposte da questa azienda con sede a Orbe, leader svizzero nel settore dei “prodotti freschi”, il suo medico le ha però detto che doveva scegliere tra la salute e il posto di lavoro: «Non è stato facile: il salario mi serviva, ma la mia schiena era davvero messa male, ero sempre stanca e anche la psiche cominciava ad accusare i colpi, non riuscivo più a stare con la mia famiglia, perciò ho deciso che era meglio smettere», ci racconta a pochi mesi di distanza.
Anche Marc* vuole restare anonimo, lui lavora ancora da Hilcona, è lì da diversi anni e fa prevalentemente i turni di notte. Secondo lui le condizioni di lavoro nell’azienda non sono propriamente in regola: «Io maneggio prodotti chimici e fino a circa un anno fa non ci avevano dotato degli occhiali di protezione, ad un collega è schizzato del prodotto nell’occhio, era pericoloso», racconta. Senza contare la mancata sostituzione di scarpe da lavoro rovinate, o locali nei quali manca la ventilazione e l’aria risulta irrespirabile per l’alta concentrazione di prodotti chimici e per l’umidità.

Le condizioni di lavoro sono fisicamente pesanti, e questo ha portato ai problemi di salute di Laura, ma non è solo questo aspetto che rende la vita difficile ai lavoratori di Hilcona: «Dal momento che entri lì ti puoi scordare di avere una vita privata», ci dicono entrambi. Per Hilcona ogni lavoratore deve essere a disposizione 24 ore su 24 per tutti i giorni della settimana, domenica compresa. «Quando ho iniziato a lavorare lì, il primo giorno mi hanno spiegato come funzionava il lavoro in ditta, le regole base di igiene, i vestiti eccetera. Quando siamo arrivati davanti all’albo con il planning mi è stato chiaramente detto che il mio giorno di libero non era da considerare come giorno di libero, a meno che io non l’avessi bloccato», ma bloccare un giorno non è evidente e soprattutto non lo si può fare spesso, pena il rischio di ammonimento, spiega Laura.

Leggi tutto

ESRI: Lo stress legato al lavoro in Irlanda è raddoppiato in cinque anni

 

FONTE  RTE (che ringraziamo)

di Ingrid Miley
Corrispondente dell’industria e del lavoro

Lo stress legato al lavoro tra i dipendenti in Irlanda è raddoppiato tra il 2010 e il 2015, secondo un nuovo studio dell’Istituto di ricerca economica e sociale , finanziato dall’Autorità per la sicurezza e la salute.

I suoi risultati suggeriscono che il 17% della forza lavoro ha subito uno stress nel 2015, dall’8% nel 2010 – uno degli aumenti più ripidi tra i dieci paesi dell’Europa occidentale esaminati.

Tuttavia, la cifra irlandese era ancora al di sotto della media del 19%.

Si riteneva che i dipendenti stessero vivendo stress da lavoro se riferivano di sperimentare lo stress “sempre” o “il più delle volte”, insieme alle reazioni allo stress come stanchezza generale, ansia e disturbi del sonno.

Tra il 2010 e il 2015, il numero di lavoratori irlandesi che hanno subito una o più reazioni di stress è salito dal 21% al 38%.

I lavoratori con maggiori probabilità di segnalare stress erano nel settore sanitario (18%), nella pubblica amministrazione (16%) e manifatturiero (15%) – mentre la vendita al dettaglio e la costruzione mostravano i più bassi livelli di stress.

Il 20% dei professionisti tecnici / associati segnalano stress, il 16% dei professionisti e il 14% dei manager.

È probabile che lo stress si innesca nei dipendenti irlandesi in base a richieste emotive, tra cui occuparsi di clienti o clienti arrabbiati o essere costretti a nascondere i loro sentimenti.

I lavoratori che hanno a che fare con tali richieste emotive hanno 21 volte più probabilità di sperimentare stress lavorativo rispetto a quelli senza tali pressioni.

Quelli sotto la pressione del tempo erano 10 volte più probabilità di sperimentare stress da lavoro rispetto a quelli senza scadenze ravvicinate.

I dipendenti esposti al bullismo, alle molestie e alla violenza avevano otto volte più probabilità di essere stressati rispetto a quelli in posti di lavoro senza tale esposizione.

Anche le ore di lavoro prolungate possono innescare lo stress – con chi lavora oltre 40 ore alla settimana il doppio delle probabilità di sperimentare stress lavorativo rispetto a chi lavora per 36-40 ore. Il limite legale è di 48 ore settimanali.

Quelli che sentivano di essere sottopagati per quello che facevano erano quattro volte più soggetti a essere stressati – mentre quelli impegnati in lavori fisicamente impegnativi avevano il doppio delle probabilità di soffrire di stress.

I lavoratori irlandesi erano anche più inclini a denunciare bullismo, molestie e altre forme di maltrattamento, ma erano meno propensi a subire una pressione del tempo.

L’indagine si è basata sui dati dell’indagine europea sulle condizioni di lavoro svolta nel 2010 e nel 2015.

Tra gli aspetti positivi, i dipendenti irlandesi hanno riportato livelli relativamente alti di supporto da parte di dirigenti e colleghi di lavoro.

L’ESRI afferma che la relazione condotta in collaborazione con l’HSA sottolinea l’importanza delle imprese irlandesi che hanno politiche in atto per affrontare lo stress sul posto di lavoro tra i dipendenti.

Cita le implicazioni per la salute dello stress, che possono includere malattie cardio-vascolari, depressione, oltre a conseguenze tra cui assenteismo, aumento del turnover del lavoro e riduzione del morale.

Tuttavia, solo il 40% dei datori di lavoro dispone di politiche per affrontare lo stress sul posto di lavoro.

L’ESRI afferma che è urgentemente necessario intervenire per affrontare i rischi psicosociali come il bullismo, le molestie e la violenza, nonché gli alti livelli di richieste emotive e la pressione del tempo.

L’autore Helen Russell ha esortato i datori di lavoro a gestire i rischi per prevenire i costi individuali e organizzativi significativi delle malattie legate allo stress.

Sharon McGuinness, CEO di HSA, ha affermato che la ricerca aiuterà a chiarire in che modo lo stress diventa un problema organizzativo e ha indicato gli strumenti online HSA per aiutare i datori di lavoro.

Rapid Alert System – Weekly Report Report 47 (Published on: 23/11/2018)

Rapid Alert System è il sistema UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana

Rapid Alert System – Weekly Report

GB: Amazon trascura salute e sicurezza dei lavoratori

FONTE GMB UNION

(traduzione assistita con Google Translator )

Sicuramente non possono essere felici nel vedere i loro dipendenti portati via in ambulanza, quindi perché non fanno qualcosa a riguardo ? chiede il sindacato GMB.

Amazon ha respinto una richiesta congiunta di GMB e del Ministro ombra per una revisione indipendente della salute e della sicurezza per ridurre i 100 di richiami di ambulanze nei magazzini della società.

Ciòn è avvenuto mentre GMB organizza le proteste verso il Black Friday in tutto il Regno Unito per la rabbia contro le “condizioni disumane” per i lavoratori che lavorano nei magazzini.

Una dimostrazione si svolgerà presso Amazon Rugeley dalle 17:00 oggi al Tower Business Park, Power Station Rd, Rugeley, WS15 1LX

Jack Dromey, deputato di Birmingham Erdington e Ministro ombra per Lavoro e Pensioni, ed Emma Reynolds, parlamentare di Wolverhampton North East, la scorsa settimana hanno scritto a Lesley Smith, Director Public Policy di Amazon per il Regno Unito e l’Irlanda.

Le hanno chiesto di prendere in considerazione “un audit congiunto di sicurezza e salute da parte di Amazon e del GMB del deposito di Rugeley per garantire che le condizioni di lavoro siano tali da proteggere la salute, la sicurezza e il benessere dei dipendenti”. Hanno anche suggerito un incontro tra Amazon e il sindacato, ospitato dai parlamentari in Parlamento, per discutere i problemi.

La società non ha risposto.

Indagini GMB hanno rivelato che le ambulanze sono state richiamate nei magazzini di Amazon 600 volte negli ultimi tre anni finanziari [1] e 602 segnalazioni sono state fatte dai magazzini di Amazon all’Health and Safety Executive (HSE). [2]

Nel sito Rugeley di Amazon, le ambulanze sono state chiamate 115 volte negli ultimi tre anni, tra cui choc elettrici, sanguinamento, dolori al petto, traumi importanti e gravidanza / maternità. [2]

In un magazzino di distribuzione di supermercati di dimensioni simili a poche miglia di distanza, c’erano solo otto callout nello stesso periodo.

Mick Rix, funzionario nazionale della GMB, ha dichiarato:

“Sappiamo che Amazon ha uno spaventoso record di salute e sicurezza: le centinaia di chiamate alle ambulanze e le segnalazioni di incidenti ci dicono questo.

“Allora perché Amazon è così ansioso di evitare di rendere le cose più sicure per i loro lavoratori?

“Sicuramente non possono essere felici vedendo i loro impiegati portati via in ambulanza, quindi perché non faranno qualcosa a riguardo?

Jack Dromey, deputato di Birmingham Erdington, ha dichiarato:

“Il record di salute e sicurezza presso il deposito Rugeley di Amazon è davvero scioccante.

“Amazon sta mettendo a rischio la salute dei propri lavoratori.

“Abbiamo sollecitato la società a concordare un audit congiunto di salute e sicurezza con GMB.

“Il sindacato è d’accordo. Ci aspettiamo che Amazon faccia altrettanto, perché nessun datore di lavoro responsabile dovrebbe ignorare le prove di gravi mancanze che mettono a rischio i propri lavoratori.

“Il fatto che non hanno ancora risposto dopo una settimana è inaccettabile

Ufficio stampa GMB allo 07958 156846 o all’indirizzo press.office@gmb.org.uk

Smog: Fontana chiede al Governo di istituire tavolo con regioni bacino padano

(Regioni.it 3501 – 26/11/2018) La regione Lombardia chiede al Governo, attraverso il suo presidente Attilio Fontana, di istituire un tavolo interregionale sullo smog nella pianura padana.
“Chiedo al presidente del Consiglio Conte di istituire un tavolo con le regioni del bacino padano – afferma Fontana – per creare incentivi che possano dare risposte per arrivare alla sostituzione dei mezzi più inquinanti”. Secondo Fontana la pianura padana è una “zona svantaggiata” per la difficoltà nell’eliminare le sostanze inquinanti e il problema non si può risolvere “solo con i divieti”, servono anche degli incentivi, ad esempio per cambiare le caldaie più inquinanti e adeguare le attività produttive.
Questo tavolo di confronto con le regioni del bacino padano, servirà quindi a “mettere in campo una serie di incentivi che, con un aiuto nazionale, possano permettere la sostituzione dei mezzi più inquinanti. Lo stesso discorso dovrebbe essere fatto anche col riscaldamento e le attività produttive perché passino a gas. Bisogna migliorare la situazione perche’ l’Europa ci osserva e ha gia’ mosso delle infrazioni a cui dobbiamo dare risposta”.
“Quello della sostenibilità – rileva Fontana – è uno dei principali temi di cui ci occuperemo nei prossimi cinque anni. Abbiamo iniziato una serie di politiche fatte di divieti e di incentivi. Solo i divieti – rIbadisce e conclude il PresideNte della Lombardia sarebbero troppo penalizzanti per i nostri cittadini e la nostra realtà produttiva”.

Amianto: Sindacati insieme a Regioni e Anci per attività bonifiche

Bologna, 22 novembre 2018

Roma, 22 novembre – “Apprezziamo e approviamo l’iniziativa delle Regioni Sardegna, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia che chiedono al Governo che nella legge di Bilancio 2019 ci sia un capitolo di finanziamento specifico per le attività di bonifica dell’amianto sia negli edifici pubblici che in quelli privati”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Angelo Colombini e Silvana Roseto in merito ad un incontro tra sindacati e rappresentanti delle cinque Regioni.“Tale richiesta – fanno sapere i tre dirigenti sindacali – è stata avanzata unanimamente da parte degli assessori regionali Donatella Spano della Sardegna, Sergio Cattaneo della Lombardia, Paola Gazzolo dell’Emilia Romagna, Angelo Sciapichetti delle Marche e Antonella Damian del Friuli Venezia Giulia”. Inoltre, proseguono Landini, Colombini, Roseto “gli stessi assessori hanno espresso il loro sostegno al documento che Cgil, Cisl, Uil hanno definito con l’Anci, e che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni si appresta ad approvare formalmente”.“Riteniamo che l’espressione bipartisan delle istituzioni regionali e delle amministrazioni comunali, unitamente alle richieste delle organizzazioni sindacali, sia un forte messaggio che il Governo dovrebbe recepire nella prossima legge di Bilancio. Un forte impegno nella lotta all’amianto può qualificare il bilancio nazionale anche in ambito europeo”, concludono  Landini, Colombini, Roseto.

Samsung Electronics si è scusata venerdì per le malattie e la morte di alcuni dei suoi dipendenti

Samsung Electronics si è scusata venerdì per le malattie e la morte di alcuni dei suoi dipendenti, affermando che non è riuscito a creare un ambiente di lavoro nelle fabbriche di chip e di video.

L’annuncio da parte del colosso della tecnologia della Corea del Sud è arrivato settimane dopo che la società e un gruppo che rappresentava i lavoratori Samsung in difficoltà hanno accettato i termini di risarcimento suggeriti da un mediatore per porre fine a uno stallo altamente pubblicizzato che è andato avanti per oltre un decennio. Le scuse della compagnia erano parte dell’accordo.

Fonte della notizia>>> prosegue su  TimesUnion

Dossier scuola Inail 2018

FONTE INAIL.IT

Alla luce del nuovo protocollo d’intesa del 16 dicembre 2017 che prevede una più stretta collaborazione tra i due enti, Inail e Miur hanno promosso quest’anno una serie di iniziative volte alla diffusione della salute e della sicurezza del lavoro nelle scuole

immagine

Numerosi sono stati nel 2018 i progetti formativi realizzati dalle Direzioni regionali per sensibilizzare docenti e studenti alla cultura della salute e della sicurezza, nell’ottica di un superamento delle distanze tra scuola e mondo del lavoro. Le iniziative hanno prestato particolare attenzione ai contenuti, tarati in base a target ed esigenze, ma anche alle metodologie, mirate a favorire la cooperazione, l’intelligenza emotiva, il problem solving, l’integrazione tra gli aspetti cognitivi e quelli relazionali.

Il Dossier scuola 2018, redatto in collaborazione con la Direzione centrale pianificazione e comunicazione, contiene una selezione di questi progetti realizzati in ambito territoriale e nazionale. A completare la pubblicazione, i contributi della Direzione centrale patrimonio relativi ai finanziamenti erogati dall’Istituto per il miglioramento e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, e i report della Consulenza statistico attuariale sugli infortuni occorsi a personale docenti e studenti nell’ultimo triennio.

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: Sì – Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Sorveglianza sulla salute della Popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino

 

A Torino, in zona Gerbido, dal 2010 è iniziata la costruzione di uno dei più grandi impianti per combustione di rifiuti presenti in Europa. Nell’allegato A della Valutazione di Impatto Ambientale è previsto che sia definito un “Piano di sorveglianza sanitaria e di conoscenza della variazione dello stato di salute della popolazione residente”. Vista la complessità e rilevanza di tale prescrizione, è stato coinvolto un team di istituzioni pubbliche riunite in un Gruppo di Lavoro (GdL): Arpa Piemonte, Servizio di epidemiologia, ASL TO1, ASL TO3 e l’Istituto Superiore di Sanità.

Leggi tutto

Tasso di suicidio in aumento tra i lavoratori degli Stati Uniti

I tassi di suicidi sono in aumento tra i lavoratori statunitensi, e il rischio può dipendere in parte dal tipo di lavoro che la gente fa, suggeriscono i ricercatori del governo.

Dal 2000 al 2016, il tasso di suicidio negli Stati Uniti tra 16 e 64 anni è aumentato del 34%, da 12,9 morti ogni 100.000 persone nella popolazione a 17,3 per 100.000, secondo lo studio del Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

LEGGI L’ARTICOLO ALLA FONTE  REUTERS.COM 

L’ISPRA presenterà lunedì 10 dicembre, presso l’Auletta dei Gruppi Parlamentari, via di Campo Marzio, 78 – Roma, il Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2018.

FONTE ISPRAMBIENTE

Il Convegno sarà introdotto dal Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, on. Salvatore Micillo, dal Presidente della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, on. Stefano Vignaroli e dal Presidente dell’ISPRA e SNPA, dr. Stefano Laporta. Saranno presentati i risultati del Rapporto sui rifiuti urbani dal Direttore del Centro Nazionale per il Ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA, dr.ssa Rosanna Laraia. Le Conclusioni del Convegno saranno affidate al dr. Alessandro Bratti, Direttore Generale dell’ISPRA.

Il Rapporto Rifiuti Urbani 2018, giunto alla sua ventesima edizione, è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale per il Ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art. 189 del d.lgs. n. 152/2006. Fornisce i dati, aggiornati all’anno 2017, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’ISPRA sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario.

Programma

E’ disponibile online il periodico Lavoro e Salute novembre 2018

E’ disponibile online il periodico Lavoro e Salute diretto da Franco Cilenti

In questo numero

  • Ma Giulia ( il Ministro della Salute ) ha capito come fare sanità pubblica?
  • Dallo Stato di diritto allo Stato di polizia di Alba Vastano
  • Legge 194: 40 anni del sistema di sorveglianza
  • Il decreto del governo contro la libertà delle donne
  • Tante bufale sul TAV.
  • Questa la realtà Pubblico impiego, campo lavoro per nuovi schiavi?
  • 2018: aumentano i morti sul lavoro. Più 8,5%
  • Aumentano i morti sul lavoro. Più 8,5%
  • Lavoratori “spediti” all’estero a rischio
  • La violenza nei confronti dei lavoratori sanitari
  •  Il preposto. Le sentente della Cassazione
  • Vittime sui luoghi di lavoro

Il  periodico Lavoro e Salute novembre 2018

Amianto. Impegni da parte del Ministero

FONTE FIOM-CGIL.IT

Roma, 8 novembre – Si è svolto oggi, 8 novembre, a Roma l’incontro tra i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Angelo Colombini e Silvana Roseto, accompagnati dai rappresentanti delle Associazioni delle vittime dell’amianto, e con Fabia D’Andrea, Vice Capo di Gabinetto del Ministro Luigi Di Maio, e Raffaele Fontana, Capo della Segreteria del Sottosegretario Durigon, sulle problematiche dell’amianto.

Dal confronto, scaturito nel corso di un presidio sindacale dei lavoratori e dei familiari delle vittime dell’amianto davanti al ministero del Lavoro, è emerso l’impegno dei rappresentanti del ministro Luigi Di Maio di valutare nel merito le richieste delle organizzazioni sindacali per verificarne l’eventuale accoglimento direttamente nella prossima legge di Bilancio. Tale disponibilità riguarda in particolare la possibilità di migliorare già nel 2019 le prestazioni economiche del Fondo per le Vittime dell’amianto.

Leggi tutto

Firmato oggi un protocollo di collaborazione tra Arpae Emilia-Romagna e Commissario straordinario per la Bonifica delle Discariche abusive

(20/11/18)

FONTE ARPAER

Oggi presso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri in Via Carducci, 5, il Commissario straordinario di Governo per la bonifica delle discariche abusive, Gen. B. CC Giuseppe Vadalà, e l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae) hanno siglato un accordo finalizzato a salvaguardare l’ambiente e il territorio per promuovere la sostenibilità nell´attività di bonifica delle discariche abusive sul territorio nazionale.

Il protocollo prevede azioni a livello nazionale di collaborazione e condivisione fra gli organi istituzionali impegnati nel miglioramento delle conoscenze e alla tutela dell’ambiente e del territorio, per restituire bonificati ai cittadini i siti che attualmente ospitano discariche abusive.

Leggi tutto

La soddisfazione dei bisogni formativi per la tutela ambientale e la sicurezza sui luoghi di Lavoro

di Maurizio Martinelli, UNPISI – Unione Nazionale Personale Ispettivo Sanitario d’Italia

L’attuale enfasi data alla formazione nel quadro normativo riguardante la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori esposti ai rischi professionali e agli infortuni, dimostra l’importanza attribuita a tale processo, considerato come mezzo elettivo per la diffusione della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.

La consapevolezza che la riduzione dei rischi lavorativi oltre che un obbligo legislativo, può essere un valore, è largamente condivisa dai professionisti sanitari, dalle organizzazioni datoriali e dal mondo accademico, ed un esempio virtuoso in tal senso è rappresentato dalla UO Medicina del lavoro dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che da molti anni opera nell’ambito della diagnostica avanzata, identificazione, trattamento e denuncia delle tecnopatie, nelle valutazioni idoneative inerenti la determinazione dei fattori di rischio professionali e nell’analisi del loro impatto sulla salute e sul benessere degli operatori.

Le attività di Ricerca e di Didattica coordinate dal Prof. Andrea Magrini, hanno permesso l’attivazione dei seguenti servizi:

  • Centro Sperimentale di Studio e Prevenzione del Disadattamento Lavorativo presso l’Ambulatorio di Medicina del Lavoro.
  • Attività di ricerca sulla valutazione dei rischi psicosociali (stress mobbing e burn-out) e sulle strategie di intervento organizzativo e individuale correlato.
  • Attività di ricerca sulle nanotecnologie.
  • Scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro
  • Corso di Laurea triennale in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

Attraverso uno staff dedicato di specialisti della formazione in grado di supportare e monitorare ogni fabbisogno formativo, un’ampia faculty di professionisti esterni, la possibilità di monitorare tutti gli aggiornamenti normativi e tecnici, una metodologia formativa creativa e non tradizionale in particolare (giochi di ruolo, attività outdoor ecc), negli anni lo staff del Prof. Magrini ha sviluppato una forte esperienza nella prevenzione e protezione di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, progettando e realizzando un’offerta formativa caratterizzata da corsi personalizzati sulle specifiche esigenze dei professionisti che operano su tutto il territorio nazionale.

Una opportunità didattica di carattere specialistico e professionalizzante per il corrente A.A. 2018/2019, è il Master di II livello “Governance di strutture complesse sanitarie e aziendali per la prevenzione ambientale e la sicurezza sul lavoro”, le cui domande di ammissione vanno effettuate entro il 04/12/2018.

Il Master è stato progettato per fornire ai professionisti impegnati nel settore sanitario ed ai laureati ad alto potenziale nel campo della sicurezza sul lavoro e della protezione ambientale, una formazione avanzata nell’area della ricerca, dell’organizzazione e dell’innovazione delle aziende. Pertanto formerà tecnici esperti, fornendo loro le competenze occorrenti per effettuare una corretta individuazione dei fattori di pericolo e valutazione dei rischi lavoro correlati (Hazard Identification & Occupational Risk Assessment) e per impostare su tali basi interventi strutturali ed organizzativi di gestione conservativo/migliorativa della sicurezza e salute, nel rispetto della normativa vigente (Occupational Risk & Safety System/Total Quality Management).

Gli interessati potranno consultare il Bando alla pagina web:

http://web.uniroma2.it/module/name/Content/newlang/italiano/action/showpage/navpath/DID/content_id/59973/section_id/4434

Migliaia di lavoratori del Regno Unito non hanno l’accesso alla toilette: lo afferma il sindacato Unite.

Il sindacato punta il dito contro le banche, i cantieri e le compagnie di autobus Il sindacato .

Sintesi dell’articolo apparso sul TheGuardian  —-> Leggi l’articolo alla fonte TheGuardian

Migliaia di persone non hanno accesso ai servizi igienici di base sul loro posto di lavoro nel Regno Unito, secondo un importante sindacato.

Unite ha detto di aver scoperto prove che il personale delle filiali delle grandi banche di high street hanno l’obbligo di urinare in secchi, nei cantieri edili non riescono a fornire servizi igienici femminili.

Ai conducenti di autobus erano state negate interruzioni di servizi igienici per un massimo di cinque ore e ai lavoratori dei call center per le grandi istituzioni finanziarie è stato detto di marcare il cartellino per la pausa toilet.

In totale, Unite ha detto che decine di migliaia di lavoratori in tutto il Regno Unito soffrono di una mancanza di “dignità da toilette”, in cui non sono forniti di servizi igienici adeguati o sono soggetti a restrizioni nell’utilizzo di strutture,

Il sindacato ha affermato che chiedeva ai datori di lavoro di agire per garantire che i lavoratori avessero servizi igienici decenti senza restrizioni inutili o arbitrarie. Ha detto che le peggiori pratiche che ha trovato sono state nella guida di autobus e camion, nel settore delle costruzioni, nella logistica, nell’agricoltura e nel settore bancario e finanziario. Le donne in particolare rischiano di soffrire, ha detto Unite, che a settembre ha lanciato una campagna “dignità d’epoca” per evidenziare le problematiche relative ai luoghi di lavoro.
Leggi di più
Ha affermato che i problemi riscontrati da molti lavoratori britannici su base giornaliera potenzialmente hanno gravi rischi per la salute e potrebbero aggravare molte condizioni, ma che i datori di lavoro continuano a violare i doveri di salute, sicurezza e benessere non fornendo servizi adeguati.

Gail Cartmail, segretario generale aggiunto di Unite, ha detto che gli esempi sono “semplicemente sconcertanti”, aggiungendo: “È chiaramente profondamente umiliante per gli operai a cui viene negata la dignità del gabinetto. I datori di lavoro non hanno assolutamente scuse per garantire la dignità del bagno e se non lo fanno dovrebbero essere perseguiti dall’HSE (Health and Safety Executive).

“L’unione non sarà passiva su questo tema, se ai lavoratori viene negata la dignità del gabinetto, nomineremo e vergogneremo i colpevoli”.

La ricerca di Unite è stata pubblicata in collegamento con il World Toilet Day lunedì 19 novembre. Gli organizzatori dell’evento affermano che 4,5 miliardi di persone in tutto il mondo vivono senza servizi igienici sicuri e 1,8 miliardi utilizzano fonti di acqua potabile che potrebbero essere state contaminate dalle feci…

Manuale per la valutazione del rischio chimico correlato alle merci sbarcate in ambito portuale

FONTE INAIL.IT

Il manuale ha le sue premesse nel progetto cofinaziato dall’Inail e l’Autorità Portuale di Ravenna e realizzato con la collaborazione dell’Università di Bologna, dello SPSAL di Ravenna, di tutte le aziende portuali, del Coordinamento RSPP e degli RLS di sito e dei Chimici del Porto di Ravenna.

Immagine

L’intendimento è stato quello di fornire un significativo contributo alla conoscenza del rischio chimico, attraverso una migliore valutazione dei rischi associati alle operazioni di sbarco delle merci, in modo da prevenire gli incidenti che in questi casi possono essere molto pericolosi. Con la pubblicazione si intende mettere il modello a disposizione delle realtà portuali che svolgono attività analoghe, nella convinzione che la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche in queste ambito possa contribuire all’incremento dei livelli di salute e sicurezza a garanzia dei lavoratori.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail –  2018
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Dietro la facciata scintillante del progetto di Belgrado Waterfront: la morte di lavoratori, le demolizioni illegali e la corruzione

 

FONTE EQUALTIMES.ORG CHE RINGRAZIAMO 

[ TRADUZIONE ASSISTITA DA GOOGLE TRANSLATOR ]

Belgrade Waterfront Residences, completato nel luglio 2018, appare in primo piano, mentre la costruzione continua negli appartamenti Belgrade Waterfront Vista proprio alle loro spalle. Foto scattata il 19 ottobre 2018.

(Nick Ashdown)

Il megaprogetto della costruzione di Belgrado Waterfront nel centro di Belgrado ha suscitato nuove polemiche a metà settembre, quando due lavoratori sono morti cadendo dal 22 ° piano di un edificio in costruzione.

” Gli operai giacevano a terra, immobili … […] Le ossa della coscia di uno di loro gli avevano trafitto i pantaloni, mentre l’altro aveva le gambe piegate verso l’esterno “, spiega un lavoratore che si trovava sul sito al momento dell’incidente e che preferiva rimanere anonimo per paura di essere licenziato.

” All’improvviso fu un panico generale. Gli uomini che lavoravano illegalmente venivano rimossi dai loro capi e datori di lavoro perché non avevano i documenti necessari. 

Mentre esprimeva le sue condoglianze cinque giorni dopo, il presidente serbo Aleksandar Vučić – uno dei principali campioni del megaprogetto Belgrado Waterfront da quando lo ha annunciato nel 2012 – ha suggerito che negli Stati Uniti, un lavavetri muore ogni dieci secondi. Uno dei suoi assistenti aveva ovviamente portato alla luce queste stravaganti informazioni sul sito di informazioni satiriche The Onion.

Tuttavia, gli esperti non trovano la situazione ridicola e affermano che le condizioni dei cantieri in Serbia, compreso il progetto ” Waterfront “, sono spesso pessime.

” Ovviamente, non sono state attuate alcune misure di sicurezza, che ha provocato la morte di questi lavoratori “, ha detto Saša Torlaković, presidente dell’Unione indipendente dei lavoratori edili e di costruzione. Egli indica che a questa altezza, i lavoratori devono indossare sempre una cintura di sicurezza.

Il lavoratore che ha parlato con Equal Times ha detto che le condizioni sul luogo di lavoro in cui lavora sono pessime e che le misure di sicurezza sono spesso ignorate: ” In una parola, le condizioni sono catastrofiche. 

Leggi tutto

GB e Irlanda : Il sindacato SIPTU richiede migliori protezioni e protocolli per i lavoratori portuali

FONTE SIPTU 

Traduzione assistita da Google Translator

I rappresentanti SIPTU hanno oggi (giovedì 15 novembre) chiesto migliori tutele e protocolli di sicurezza per tutti i lavoratori portuali e portuali in seguito alla tragica scomparsa di ieri (mercoledì 14 novembre) del marinaio, Dennis Gomez Regana, delle Filippine, a Southbank Quay a Dublino città.

SIPTU Ports, Docks and Harbour Organizer, Jerry Brennan ha dichiarato: “I rappresentanti di SIPTU hanno condotto una campagna con tutte le parti interessate in Irlanda e nel Regno Unito negli ultimi anni per mettere in evidenza le preoccupazioni dei nostri membri in merito all’erogazione e alla messa in sicurezza. Questa tragedia nel porto di Dublino, la terza in 18 mesi, è in ultima analisi la conseguenza delle autorità competenti, inclusi armatori, agenti e operatori, che non ascoltano o ascoltano gli avvertimenti dei nostri membri e attuano le migliori pratiche “.

Ha aggiunto: “L’unico modo in cui ulteriori incidenti possono essere sradicati, o almeno ridotti al minimo, è attraverso l’introduzione di un programma di formazione certificato per i marittimi. Un certificato Safe Pass simile a quello utilizzato nell’industria edile irlandese dovrebbe essere messo in atto per tutti i lavoratori portuali con urgenza. Chiediamo al Ministro dei Trasporti e al suo dipartimento di incontrarsi con i rappresentanti sindacali al fine di garantire che tali misure siano introdotte con urgenza. “L’ 

ispettore ITF, Michael Whelan, ha dichiarato:” L’ancoraggio e la messa in sicurezza sono un lavoro duro e pericoloso che è stato a lungo oggetto di controversia. L’International Transport Workers Union (ITF) ha costantemente condotto una campagna per la regolamentazione e la certificazione di questo lavoro con portuali addestrati che svolgono il compito “.

Ha aggiunto: “I proprietari e gli operatori marittimi hanno resistito e hanno invece insistito affinché i marittimi svolgessero il lavoro. L’ITF crede che i marittimi non dovrebbero fare questo lavoro, ma invece, mentre sono in porto, dovrebbero poter riposare e prepararsi per il loro prossimo viaggio. ” 

L’ITF e SIPTU estendono le sue condoglianze più profonde e sincere alla famiglia di Dennis Gomez Regana , i suoi colleghi membri dell’equipaggio e gli amici.

La salute ed il lavoro:  come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto 

FONTE  C.I.I.P 

Polo del 900, via del Carmine 14, Torino
giovedì 29 novembre 2018, ore 9:00-13:00

Convegno CIPES – Salute Piemonte

Coordina Andrea Dotti

Relazioni:

Giovanni Ferrero: Uno sguardo su un percorso

Angelo D’Errico: il ruolo dell’occupazione e delle condizioni di lavoro nella genesi delle disuguaglianze di salute

Roberto Di Monaco: La salute disuguale alla prova della crisi: fattori di vulnerabilità, resilienza e capacitazione.

Fabrizio Ferraris: Lavoro, precarietà: il ruolo degli S.Pre.S.A.L. nella tutela della salute dei lavoratori.

Claudio Calabresi: Cambia il lavoro: cambiano anche i rischi e i danni alla salute?

Fulvio Perini: Salute, occupazione e tempi del lavoro

Intervallo

Dibattito. Coordina Giovanni Ferrero

Partecipano:
Benedetto Terracini
Beppe Baffert
Elena Ferro (CGIL/CISL/UIL)
Roberto Rinaldi (U.I. Torino)
Carlo Torretta (C.N.A. Torino)

Conclusione e saluti: Nerina Dirindin

scarica il programmascarica il programma

Operaio in malattia pedinato da un detective della ditta: licenziamento annullato

FONTE RAVENNAEDINTORNI CHE RINGRAZIAMO

 

Un carropontista della coop Lb impiegato a Marcegaglia era accusato di simulare il disturbo fisico e invece il giudice ha stabilito che «il caso è lontano anni luce da una simulazione»: dovrà essere reintegrato e avrà una indennità di 25mila euro

È stato licenziato mentre era in malattia perché la ditta, che lo faceva pedinare tutti i giorni da un investigatore privato, lo accusava di simulare il disturbo e invece ora a distanza di un anno dal licenziamento una sentenza del tribunale ha stabilito che era tutto vero. Non faceva finta, come già dicevano le carte mediche: il lavoratore deve essere reintegrato e ricevere una indennità risarcitoria di 25mila euro (12 mensilità con la retribuzione di agosto 2017, l’ultimo mese sotto contratto). Il caso riguarda un carropontista della cooperativa Lb che lavora in appalto nello stabilimento Marcegaglia di Ravenna. L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE RAVENNAEDINTORNI.IT