NON SONO CALATE LE MORTI SUL LAVORO, MA SOLO QUELLE ACCERTATE DALL’INAIL

Autore : Marco Bazzoni

Fonte Facebook

 

Oggi e’ stato presentato il Rapporto Annuale Inail sugli infortuni e le malattie professionali avute nel 2017 e come accade da diversi anni l’Inail ci dice che le morti sul lavoro sono calate ( nel 2017, 617 morti sul lavoro, rispetto alle 670 nel 2016).E ancora, L’Inail ha ancora in istruttoria 34 casi di denunce di infortunio mortale, che nella remota ipotesi venissero riconosciute tutte, si arriverebbe a 651 morti sul lavoro nel 2017, inferiori a quelle del 2016.Le morti sul lavoro sono davvero calate come ci dice l’Inail o e’ un problema di riconoscimento delle morti sul lavoro???Intanto va detto, onde sgomberare il campo da equivoci, che l’Inail riconosce come morti sul lavoro solo ed esclusivamente i suoi assicurati, e fra questi non ci sono queste categorie di lavoratori-

– carabinieri, poliziotti, vigili del fuoco, volontari della protezione civile, personale di volo, sportivi e addirittura i giornalisti.

Si, avete capito bene, anche chi fa informazione nei tg, nelle radio, nelle agenzie di stampa, nei quotidiani non e’ assicurato con l’Inail.

E che ce un problema di riconoscimento e’ palese, quando a fronte di 1104 denunce di infortunio mortale nel 2016 ne sono state riconosciute 670 e invece nel 2017 che ce ne sono state 1112 ne sono state riconosciute come morti sul lavoro 617 ( al massimo si arrivera’ a 651).Come e’ possibile tutto cio’?Io me lo sono chiesto come mai in tutti questi anni dalle 400 alle 500 circa denunce di infortunio mortale non venissero riconosciute come morti sul lavoro dall’Inail.Cosi’ a suo tempo, a Luglio del 2016 (dopo la presentazione del rapporto annuale), avevo scritto all’Inail per chiedere spiegazioni (neanche preso in considerazione).Cosi’ scrivo alla Presidenza della Repubblica, che invita l’Inail a fornire al sottoscritto Bazzoni tutte le spiegazioni del caso e ad informarne anche la Presidenza della Repubblica.E si scopre che nel 2015 su 1246 denunce di infortunio mortale, 526 non erano state riconosciute come morte sul lavoro, perche’:

-290 casi non erano morte sul lavoro (non riconducibile all’evento)

-64 casi erano in difetto di occasione di lavoro

-43 persone non erano assicurate con l’Inail (si avete letto bene)

– 39 casi erano in difetto di infortunio in itinere.

-14 persone svolgevano un attivita’ non tutelata dall’Inail (si avete letto bene)

-Per 55 casi c’era una carenza di documentazione valida.

Capite adesso che parlare di calo delle morti sul lavoro non e’ assolutamente corretto quando ci sono un sacco di persone morte che non erano assicurate con l’Inail o non erano tutelate, quando mancava la documentazione e l’Inail non ha riconosciuto l’infortunio mortale.

I mezzi d’informazione dovrebbero chiedere spiegazioni all’Inail, che ha l’obbligo morale e di legge (e’ un Istituto pubblico) di fornirle.Io faccio l’operaio e non il giornalista, quindi non competerebbe a me chiedere queste spiegazioni.Ma lo faccio volentieri, perche’ non ci sto che l’Inail tutti gli anni fornisca dei dati parziali sulle morti sul lavoro (visto che molti lavoratori non sono assicurati con l’Inail) e poi si venga pure a dire che le morti sul lavoro sono calate.NON SONO CALATE LE MORTI SUL LAVORO, MA SOLO QUELLE ACCERTATE DALL’INAIL (c’è una bella differenza).L’Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti sul lavoro, diretto da Carlo Soricelli, ha accertato nel 2017 oltre 1350 morti sul lavoro. Spero che qualcuno lo dica.

I Call-center: rischi per la salute

Newsletter Medico Legale Inca Cgil Numero 8/2018

I Call-center: rischi per la salute

I Call Center raggruppano una grande varietà di attività che vanno dall’assistenza (giuridica, tecnica, medica) al telemarketing passando pe le indagini di mercato, la vendita o il servizio post-vendita.

Queste attività possono esporre i lavoratori  a rischi in grado di nuocere alla loro salute fisica e mentale: rumore, stress, gesti ripetitivi ecc.

Dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro  le postazioni di lavoro sono spesso caratterizzate da una attività di tipo individuale, un lavoro ripetitivo e fortemente normalizzato. Anche se appare utile ricordare che esistono degli esempi  di modalità diverse caratterizzate da un rafforzamento del collettivo, una maggiore autonomia ecc.

I principali rischi

 

 

 

HesaMag n°17: Sous le vernis, des professionnels de la beauté en danger

FONTE ETUI.ORG

 

Le dernier numéro de HesaMag, le périodique de l’ETUI consacré à la sécurité et à la santé au travail, traite des conditions de travail dans l’industrie de la beauté.

Parce qu’ils doivent nous apporter du bien-être, les professionnels de la beauté sont rarement considérés comme des travailleurs à risques en matière de sécurité et de santé. Ceux qui prennent soin du corps des autres le font pourtant souvent au détriment de leur propre santé.

Très rares sont les travailleurs de la beauté à échapper aux troubles musculosquelettiques. L’usage quotidien de produits cosmétiques contenant des molécules chimiques allergisantes ou irritantes pour la peau leur cause de nombreux soucis de santé.

Le problème est particulièrement aigu dans les activités de manucure. Ces dernières années, la mode des ongles artificiels s’est diffusée un peu partout dans les pays industrialisés. Des salons de manucure à bas prix ont littéralement envahi certains quartiers des grandes villes. Des produits chimiques toxiques, notamment des solvants, y sont abondamment utilisés.

La réponse de l’Union européenne à ces menaces pour la santé de dizaines de milliers de travailleurs est insatisfaisante. Ainsi, la Commission européenne s’oppose avec fermeté à la transposition en directive d’un accord-cadre conclu par les partenaires sociaux européens en vue d’améliorer la sécurité et la protection de la santé dans le secteur de la coiffure. Par ailleurs, la législation européenne réglementant la commercialisation des produits cosmétiques protège avant tout les consommateurs, beaucoup moins les professionnels qui les manipulent au moins une trentaine d’heures par semaine.

Tous les articles parus dans le HesaMag n°17 sont disponibles ici en PDF.

I lavoratori tecnologici cinesi sono in condizioni di schiavitù a Shenzhen

FONTE NEWSLENS

Alle 10 di sera quasi tutti i giorni della settimana, fila su fila di dipendenti possono essere visti ancora al lavoro, ancorati alle loro scrivanie e chiaramente illuminati all’interno dei grattacieli di vetro del quartiere Nanshan di Shenzhen, sede di molte delle principali tecnologie cinesi aziende.

Alcuni membri del personale lasciano questi edifici verso le 18.30, ma la maggior parte non torna a casa; si dirigono semplicemente verso uno dei tanti ristoranti o bar situati in una comoda posizione per cenare o andare in palestra per un allenamento veloce prima di tornare al posto di lavoro.

È la stessa scena nei fine settimana: la progettazione urbana integrata di Shenzhen e l’efficiente rete di trasporti rendono molto facile per il personale passare in ufficio per poche ore di sabato pomeriggio. Chi vive più lontano può naturalmente lavorare a casa se lo desidera, e molti scelgono di farlo. Per i giovani lavoratori della tecnologia della Silicon Valley di Shenzhen, i confini tra lavoro e tempo libero sembrano essere permanentemente confusi.

L’ingegnere Java è attualmente di gran lunga il lavoro più competitivo a Shenzhen con ben 14.409 domande al giorno.

Il lavoro straordinario non è obbligatorio, ma i lavoratori accettano che le ore di lavoro lunghe sono l’unico modo per andare avanti nel settore tecnologico. Se non lavori duramente come i tuoi colleghi, sarai presto lasciato indietro o sostituito da una delle migliaia di altre persone che chiedono a gran voce il tuo lavoro.

La piattaforma di reclutamento online Zhaopin nota che un ingegnere Java è attualmente di gran lunga il lavoro più competitivo a Shenzhen con 14.409 domande al giorno incredibili il 18 giugno, seguito al secondo posto da tester software (12.073 candidati al giorno) e, al quarto posto, software engineer (9.483 candidati al giorno). Mentre un sondaggio condotto nel 2017 ha mostrato che i lavoratori dell’industria cinese in Cina hanno fatto più straordinari rispetto a qualsiasi altra professione.

I datori di lavoro sanno che offrendo uno stipendio iniziale relativamente alto con la promessa di un sostanziale bonus di rendimento possono far lavorare lo staff il più a lungo possibile e il tempo necessario per portare a termine il lavoro. Come osservato da un osservatore del settore con sede nel Guangdong, un alto stipendio significa che “il capo è fondamentalmente padrone di te”.

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Credito fotografico: Reuters / TPG

Il logo di QQ.com è visibile presso la sede Tencent del parco industriale Nanshan Hi-Tech Park nella città cinese meridionale di Shenzhen.

Un senior product manager di Tencent ha spiegato: “Ci si aspetta se si vuole lavorare in questo settore e ne vale la pena quando si ottiene un bonus alla fine dell’anno.” Un giovane ingegnere di intelligenza artificiale presso una start-up, ha accettato : Ha guadagnato circa 20.000 yuan (US $ 3.057) al mese (tre volte lo stipendio medio) e opzioni di condivisione della compagnia.

Tuttavia, questi premi non sono garantiti, specialmente nel settore dei giochi in cui i bonus dipendono interamente dal successo o dal fallimento del gioco o dell’app che i lavoratori stanno sviluppando. I vantaggi variano da un’azienda all’altra, e persino da un team all’altro all’interno di un’azienda, e sono progettati per mantenere la conformità del personale. Esegui bene e sarai ricompensato. Under-perform e sarai sostituito.

“C’è un enorme numero di candidati che possono sostituire chiunque in questo campo”, ha detto un product manager che lavorava nel settore dei giochi. Di conseguenza, ha detto, “nessuno si prenderà la briga di intraprendere alcuna azione contro il proprio datore di lavoro o presentare un reclamo. Non vuoi causare nessun problema. “

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Protocollo di intesa dell’8 giugno tra l’Inail e Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica e Assistal.

Si segnala il Protocollo indicato in oggetto che ha l’obiettivo di sviluppare la cultura della sicurezza sul lavoro individuando attività e progetti per la riduzione degli infortuni e le malattie professionali nel settore metalmeccanico.
Il Protocollo individuerà azioni comuni che saranno sviluppate nella Commissione paritetica nazionale salute e sicurezza, come definita dal CCNL e con l’Inail:
progettazione di piani formativi, individuazione e diffusione di buone pratiche presenti in alcune imprese, elaborazione di un modello unico e condiviso finalizzato alla mappatura dei quasi incidenti, definizione di uno studio medico statistico per la conoscenza dell’incidenza infortunistica e delle malattie professionali nel settore metalmeccanico.
È uno strumento per poter migliorare le azioni per la sicurezza lavorativa con il contributo anche delle associazioni delle imprese e dell’Inail. La Commissione nazionale nei prossimi mesi identificherà le relative azioni.

IL TESTO DEL PROTOCOLLO

Rapid Alert System – Weekly Report Report 25 (Published on: 22/06/2018)

Rapid Alert System è il sistema UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana.

Docs Not Cops (Medici non poliziotti)

Inserito da  on 20 giugno 2018

La recente stretta sui migranti nel Regno Unito ci aiuta a capire i rischi di una strumentalizzazione dell’immigrazione per giustificare politiche di tagli alla sanità, ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione, favorendo quello che è uno scontro fra poveri. Docs Not Cops (Medici non Poliziotti) è una rete di attivisti a cui hanno aderito operatori sanitari, studenti, insegnanti e pazienti, migranti e cittadini inglesi, che si batte contro le nuove leggi sull’immigrazione e per reclamare il valore dei principi fondanti il sistema sanitario britannico.


Fino al 2014, nel Regno Unito, lo straniero “stabilmente presente” (ordinarily resident) nel territorio godeva degli stessi diritti di un cittadino inglese in termini di accesso libero e gratuito al sistema sanitario. Le cure di secondo livello erano a pagamento per gli individui provenienti da paesi extra-europei non “stabilmente residenti” nel paese (o non beneficiari di specifiche esenzioni). L’accesso alle cure primarie era “a discrezione” del medico di base (GP), mentre le cure di emergenza, la salute sessuale e la contraccezione, il trattamento dell’HIV e di molte malattie infettive era garantito.

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La mappatura dell’amianto in Toscana

FONTE ARPAT 

La banca dati predisposta dal LaMMA rappresenta un primo quadro conoscitivo sui tetti con onduline nella nostra regione a cui dovrà seguire la determinazione in concreto della presenza di cemento-amianto

La mappatura dell'amianto in Toscana

In occasione della presentazione delle “Linee guida sull’amianto“, che si è tenuta a maggio 2018 alla presenza degli assessori regionali al diritto alla salute Stefania Saccardi e all’ambiente Federica Fratoni, si è fatto il punto anche sull’attività di mappatura dell’amianto, realizzata dal LaMMA, con il supporto di ARPAT e su incarico della Regione Toscana.

Dal 1992, con la legge 257, nel nostro Paese è bandito l’amianto, ora, però, il problema è quello di gestire e smaltire correttamente i molteplici manufatti in cemento amianto ancora presenti sul territorio, tenendo conto dei rischi sanitari ed ambientali ad esso connesso.

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Svizzera:i grandi limiti della Giustizia di Claudio Carrer

FONTE AREA7.CH

Per le vittime del lavoro la Giustizia è spesso, troppo spesso, soltanto un miraggio. Anche quando appare evidente la responsabilità di terzi, si tende a ridurre l’evento a una “tragica fatalità” e quasi mai viene individuato un colpevole. Non perché questo non ci sia mai, ma essenzialmente per l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto ai crimini che si consumano sui luoghi di lavoro. A livello di legge, di tribunali, di magistrati e di polizia.
Un esempio paradigmatico è l’assoluzione pronunciata nei giorni scorsi dalla Corte di appello e di revisione penale ticinese nei confronti degli imputati al processo per l’incidente avvenuto sul cantiere della galleria Alptransit di Sigirino nel 2010, che è costato la vita a Pietro Mirabelli, operaio italiano 54enne sposato con tre figli, morto ammazzato sotto una placca di quattro quintali di roccia staccatasi dalla montagna che un collega stava perforando. Affermando in sostanza che la morte se l’è cercata da solo, il giudice ha inferto un nuovo durissimo colpo ai suoi famigliari e suscitato incredulità e perplessità tra le persone che ben conoscono il contesto in cui quel dramma si è consumato. Troppo facile “condannare” la vittima che non può più difendersi, che non può più fornire la sua versione dei fatti, verrebbe da dire.

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Intervista audio alla Presidente della Societa’ Nazionale degli Operatori della Prevenzione (SNOP) Dott.ssa Anna Maria Di Giammarco

 

Una riflessione a tutto campo sulle radicali trasformazioni che stanno avvenendo nel lavoro e nella societa’, sulle rappresentazioni di salute e malattia che derivano da questi nuovi contesti: tutto questo cha impatto avra’ sul ruolo e sul lavoro degli operatori della prevenzione pubblici e non pubblici ?

(a cura di Gino Rubini)

L’INTERVISTA
(durata 30 minuti)

Riferimenti:

Il sito della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione:   SNOP.IT

 

IL MINISTRO DI MAIO E GLI INFORTUNI SUL LAVORO

 

Purtroppo il Ministro del Lavoro affronta questo tema con un certo dilettantismo : i sistemi premiali , sia per le aziende come per i lavoratori sono stati sperimentati da molti anni e non sempre sono efficaci, anzi il più delle volte hanno effetti collaterali che superano i vantaggi che possono produrre. Il primo effetto e quello della tendenza a nascondere gli eventi negativi , i piccoli infortuni mettendo i lavoratori in ferie o in malattia…. I day click dell’Inail esistono da molti anni : sono fondi che premiano le aziende che portano avanti progetti di miglioramento impiantistico o nel campo della formazione. Un vero bilancio di questa distribuzione di risorse non è mai stato fatto, sono soldi che vanno a progetti che di fatto non vengono verificati… Non serve in questo campo l’effetto sorpresa, le aziende che lavorano in sicurezza lo fanno perché hanno un interesse strategico: gli infortuni e le malattie professionali hanno un costo elevato per le aziende , le altre , quelle condotte con superficialità o cinismo giocano sulla fortuna e sulla pelle dei lavoratori.In questo caso serve una maggiore vigilanza per chi fa dumping sulla pelle dei lavoratori. Per quanto attiene alla legislazione ancora una volta il ministro come altri suoi predecessori gioca ad attirare consensi con la promessa di semplificazione delle norme …. Si qualcosa si può fare ma se un’azienda non fa la valutazione dei rischi e la usa come strumento di gestione dei rischi serve poco semplificare . Purtroppo troppe aziende invece di mettere in opera una efficace valutazione e gestione dei rischi pagano dei consulenti furbetti che producono una documentazione burocratica inutile che dovrebbe servire solo ad affrontare la vigilanza degli ispettori delle Asl …. come dire , le proposte di di Di Maio per alcuni versi appaiono dilettantesche per altri ricalcano strade già collaudate con scarsi risultati. Ai molti fans del ministro una sola raccomandazione: la questione sicurezza e materia difficile e complessa e non la si affronta con lo spirito di una tifoseria da stadio…. Gino Rubini editor di www.diario-prevenzione.it

DOCUMENTI

CAMERA DEI DEPUTATI

Informativa urgente del Governo sugli incidenti nei luoghi di lavoro.………………………………………………..

Intervento del Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle politiche sociali) DI MAIO Luigi, Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle politiche sociali
(Interventi) pagine 29, 33

Contaminazione da PFAS delle falde idriche dei territori di Vicenza, Verona e Padova, in G.U. l’Ordinanza con i primi interventi urgenti di protezione civile

L’Ordinanza 28 maggio 2018 del Presidente del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 128 del 05/06/2018. Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova.

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE ORDINANZA 28 maggio 2018
Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 128 del 05/06/2018

Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. (Ordinanza n. 519). (18A03866)

Art. 1 – Nomina commissario e piano degli interventi emergenziali
Art. 2 – Interventi emergenziali
Art. 3 – Relazione del commissario delegato
Art. 4 – Deroghe
Art. 5 – Interventi prioritari non emergenziali e adempimenti rispetto al Piano nazionale di
interventi nel settore idrico di cui al comma 516 dell’art. 1 della legge n. 205 del 2017

Amianto problematiche attuali a 26 anni dal bando

Amianto problematiche attuali a 26 anni dal bando

A 26 anni dal bando dell’utilizzo dell’amianto in Italia esce il libro edito da Claudio Minoia e Pietro Comba
«Amianto – un fantasma del passato o una storia infinita?» che fa il punto sulla «situazione amianto» in Italia oggi.
La presentazione del libro è occasione per una riflessione sulla complessa problematica, cui l’Università di Firenze offre prestigiosa cornice.
Con il patrocinio del:

COMUNE DI FIRENZE
e l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO)

Firenze, 18 giugno 2018
Aula Magna del Rettorato Piazza di San Marco, 4 dalle ore 9.00 alle ore 14,00

PROGRAMMA LAVORI

UK : I piloti avvertono gli utenti di laser che potrebbero inavvertitamente infrangere la nuova legge e finire in galera

Data di rilascio: 10/06/2018
fonte BALPA

I piloti britannici stanno ricordando al pubblico che in un solo mese le nuove leggi significheranno che potrebbero trovarsi in prigione se puntano il laser su un aereo.

Le nuove leggi sul laser, che entreranno in vigore il 10 luglio, daranno alla polizia più poteri per catturare coloro che puntano raggi laser su aerei e mettere in atto pene più severe per quelli catturati.

Secondo la nuova legge, è un crimine brillare o dirigere un raggio laser che abbaglia o distragga, o rischia di abbagliare o distrarre, piloti, controllori del traffico aereo, comandanti di barche e conducenti di veicoli stradali.

I detenuti devono affrontare sanzioni molto più rigide fino a cinque anni di carcere, un’ammenda illimitata o entrambe le cose.

E la polizia non dovrà più dimostrare che c’era l’intenzione di mettere in pericolo un veicolo, il che significherebbe che gli utenti del laser non saranno in grado di nascondersi dietro affermazioni che hanno puntao il laser su un veicolo per sbaglio.

Lo specialista della sicurezza di volo BALPA, Steve Landells, ha dichiarato:

“Gli utenti del laser devono fare i conti con questo cambiamento di legge o potrebbero trovarsi presto a trascorrere il loro tempo in prigione.

“Lanciare un raggio laser su un aereo può avere conseguenze gravi, potenzialmente fatali, ed è giusto che le persone che lo fanno debbano affrontare sanzioni severe per mettere in pericolo la vita di altre persone.

“I laser non sono giocattoli. Se ne hai uno e non hai un motivo legittimo per possederlo, o se ne hai comprato uno per i tuoi figli, ti suggeriamo di togliere le batterie e buttarle via. Non vale la pena, o qualcuno vicino a te, di ottenere una condanna penale per amore di ciò che viene erroneamente ritenuto un giocattolo “.

Note per i redattori
Dettagli sulla nuova legge possono essere trovati qui:

https://www.gov.uk/government/news/new-measures-to-tackle-the-misuse-of-lasers-gain-royal-assent

Il futuro dell’occupazione: commercio al dettaglio elettronico (e-retail) e uso di farmaci che migliorano le prestazioni i nuovi rischi nei luoghi di lavoro d’Europa

Fonte OSHA.EU

 

In due nuove pubblicazioni, l’EU-OSHA studia i rischi in materia di sicurezza e salute sul lavoro che emergono negli ambienti di lavoro in Europa in seguito al rapido incremento del commercio al dettaglio elettronico (e-retail) e al crescente uso dei farmaci che migliorano le prestazioni.

Caratterizzato da rapida evoluzione e alta competitività, l’e-retail si concentra su efficienza e costi contenuti. Alla luce delle previsioni di crescita al rialzo del settore, la pubblicazione prende in esame le implicazioni per il benessere dei lavoratori, mettendo in evidenza la necessità di una gestione proattiva.

Anche l’uso di farmaci per il miglioramento delle prestazioni sul posto di lavoro è in crescita. La pubblicazione studia i fattori contestuali all’uso di tali farmaci, sottolineando l’esigenza di sensibilizzare al fenomeno e comprendere le circostanze in cui avviene e gli elementi alla base dello stesso.

Recensioni degli studi sul futuro del settore dell’e-retail e sui farmaci che migliorano le prestazioni sul posto di lavoro (in inglese).

Sono ora disponibili anche le versioni tradotte delle recensioni sulla stampa in 3D e sulle tecnologie di monitoraggio sul luogo di lavoro.  

Maggiori informazioni sui progetti relativi alle attività di previsione dell’EU-OSHA sui rischi emergenti

IL CORPO DEI LAVORATORI. Per una svolta nella politica della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro.

SINISTRA UNITA IN FESTA

Martedì 19 giugno dalle ore 18:00 alle ore 23:00
Calenzano

– ore 18-20 ASSEMBLEA PUBBLICA
CONDIZIONI DI LAVORO ‘REALI’, VECCHI E NUOVI PROBLEMI PER LA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

Introduce e coordina MAURO VALIANI

Interveranno: SIMONA BALDANZI, rlst Prato; DANTE DE ANGELIS, rls Ferrovie; STEFANO FUSI, rsu AUSL Toscana Centro; ANTONIO MELLEY, rsu ARPAT; RENZO TORRINI, rls Manetti e Roberts; ALDO FEDI, ex responsabile Dipartimento Prevenzione; DANIELE CALOSI, Fiom Firenze

– ore 20 PAUSA CENA (prenotazione consigliata)

– ore 21-23 TAVOLA ROTONDA

STRATEGIE E SCELTE POLITICHE PER LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO

Interverranno: MAURIZIO MARCELLI, resp naz sicurezza lavoro Fiom; GINO RUBINI, editor del sito Diario della Prevenzione; ANNA MARIA DIGIAMMARCO, presidente Soc. Naz. Operatori Prevenzione; Video ASS. RUGGERO TOFFOLUTTI; SERENA SPINELLI, consigliera regionale Toscana; PAOLO SARTI, consigliere regionale Toscana

Convegno “La sicurezza sul lavoro tra bilanci e prospettive a dieci anni dal Testo Unico” – Trieste, 21/22 giugno 2018

La sicurezza sul lavoro tra bilanci e prospettive a dieci anni dal Testo Unico
Convegno nazionale promosso dall’Università degli Studi di Trieste, CGIL e INCA Nazionale e del Friuli Venezia Giulia, Università Statale di Milano.
Trieste, 21/22 giugno 2018

Giovedì 21 giugno 2018

Saluti istituzionali – ore 15.00

Prima Sessione
Il Testo Unico n. 81/2008: un primo bilancio dei risultati
Introduce e coordina Luigi Menghini, Ordinario dell’Università di Trieste

Venerdì 22 giugno 2018

Seconda Sessione – ore 09.30
Il Testo Unico n. 81/2008: principi ed effettività
Introduce e coordina avv. Giancarlo Moro, Avvocato convenzionato CGIL

Terza Sessione – ore 14.00
Responsabilità e soggetti a garanzia degli obblighi di sicurezza
Introduce e coordina Marina Brollo, Ordinaria dell’Università di Udine

Conclusioni
Franco Martini, Segretario Nazionale CGIL

L’evento è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trieste, ai fini della formazione permanente, e dà diritto a 5 crediti formativi per ciascuna delle tre sessioni previste.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Podcast di Diario Prevenzione puntata n° 53 – 8 giugno 2018 a cura di Gino Rubini

 

In questa puntata parliamo di:

– Governo “giallo-verde” , quali prospettive per le politiche in materia di salute e sicurezza nel lavoro.
– Rider: la tutela contro gli infortuni è un miraggio
– UK. Corbyn attacca la mancanza d’iniziativa del governo un anno dopo il tragico incendio del Grenfell
– La mission di Diario Prevenzione in questa fase politico istituzionale
– Fritto misto

IL NOTIZIARIO AUDIO  – 30 MINUTI

Un commento di Lalla Bodini (Snop) alla Delibera della Regione Lombardia sull’aumento delle risorse per un piano strordinario su salute e sicurezza nel lavoro

Un commento di Lalla Bodini (Snop) alla Delibera della Regione Lombardia sull’aumento delle risorse per un piano strordinario su salute e sicurezza nel lavoro. Il commento

 

Alleghiamo i files dei Documenti:

Piano triennale straodinario d’intervento in materia di salute e sicurezza
Il Protocollo firmato in Prefettura

Rider: la tutela contro gli infortuni è un miraggio

di Lisa Bartoli,Rassegna.it

 

Di fronte a un incidente sul lavoro, gli ostacoli non sono più soltanto quelli frapposti dall’azienda. Anche l’Inail ci mette del suo, con procedure burocratiche e rigidità interpretative. Lo dimostra il caso di un ciclofattorino milanese

Già è difficile per un qualsiasi rider vedersi riconoscere lo status di “lavoratore subordinato”, ma anche quando il “miracolo” riesce, di fronte ad un infortunio sul lavoro gli ostacoli non sono più solo quelli frapposti dall’azienda: “l’Inail ci mette del suo, con procedure burocratiche e rigidità interpretative ingiustificate delle norme, che rendono le tutele antinfortunistiche una meta assai lontana”. La denuncia è dell’Inca di Milano, che sta assistendo un dipendente di una società tedesca, vittima di un infortunio, riconosciuto come da lavoro dallo stesso Istituto, avvenuto più di un anno fa. Tutto è cominciato un maledetto giorno di febbraio 2017, quando il “non più giovane fattorino” (ultracinquantenne), mentre cercava di bruciare i tempi della consegna, tra un semaforo e l’altro nel caos urbano, è stato investito dalla portiera di un’ auto, aperta improvvidamente da un automobilista, che lo ha fatto cadere rovinosamente sull’asfalto.

L’articolo prosegue alla fonte Rassegna.it

UK. Corbyn attacca la mancanza d’iniziativa del governo un anno dopo il tragico incendio del Grenfell

Fonte FBU.ORG

L’onorevole Corbyn ha dichiarato alla conferenza annuale dell’Unione dei vigili del fuoco a Brighton: “La gente è ancora arrabbiata per l’incapacità del governo di agire. Dov’è la necessaria revisione delle norme antincendio che è così chiaramente necessaria? Dove sono i fondi extra per il servizio antincendio e salvataggio? Dov’è l’azione sul rivestimento pericoloso su altri edifici? Dopo l’incendio della Lakanal House, il rapporto del coroner del 2013 raccomandava l’installazione di irrigatori nei grattacieli; questo governo non ha agito. Ma anche ora, sulla scia di 72 morti a Grenfell, continuano a ignorare il parere dell’Unione dei vigili del fuoco. “

Tra i pompieri che hanno risposto all’inferno, il leader laburista ha detto: “Quelli uomini e donne che sono andati in quell’edificio per salvare vite umane sono eroi come lo sono tutti i vigili del fuoco che regolarmente vanno ben oltre per salvare vite umane.

“Questo non vuol dire che le lezioni di Grenfell non possano essere apprese in quanto le lezioni possono sempre essere apprese. Ma è impossibile vedere come potrebbero essere apportati miglioramenti senza un impegno coerente e genuino per la sicurezza antincendio. Prevenzione degli incendi e un servizio antincendio completamente attrezzato per essere lì quando ne abbiamo bisogno.

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Svezia: “non più lavoratori edili morti”- messaggio del Congresso del Sindacato delle costruzioni svedese di Byggnad

Fonte Bwint.org

“Nessuno dovrebbe rischiare la propria vita semplicemente andando a lavorare”, ha detto il primo ministro svedese Stefan Löfven nel suo discorso al Congresso della costruzione svedese Union Byggnads a Göteborg.
Molta attenzione al Congresso è stata rivolta alla salute e a alla sicurezza poichè nove lavoratori edili sono morti sul loro lavoro l’anno scorso. Il governo, rispondendo alle richieste del Congressoa di Byggnads ha promesso di dare più risorse all’autorità svedese dell’ambiente del lavoro per effettuare i controlli di lavoro ed introdurre i contratti collettivi come requisito di tutti gli appalti pubblici.

L’attuale leadership dell’Unione è stato rieletta per altri quattro anni con Johan Lindholm come presidente dell’Unione, Lars Hildingsson come secondo Presidente, Patrik Östberg come segretario dell’Unione e Torbjörn Hagelin, come segretario della contrattazione.

“Rappresentare i lavoratori edili è molto importante. Sono molto contento di quello che abbiamo fatto “, ha detto Johan Lindholm.
Karl Petter Thorwaldsson, Presidente della Confederazione dei sindacati svedesi LO ha parlato dell’importanza di battersi per i diritti degli immigrati e dei richiedenti asilo.
“il dibattito ora è interamente circa gli immigranti ed i rifugiati. Da dove viene questo stato d’animo? Il movimento dei lavoratori non mette le persone contro le persone! “ha detto.
Un certo numero di affiliati BWI, il sindacato mondiale delle costruzioni era presente a significare il loro sostegno per le campagne globali e di solidarietà. Byggnads ha contribuito alla “sostenibilità dei progetti e organizzazione campagna” (SPOC) fondo, che sta contribuendo a una serie di campagne organizzative da parte di BWI affiliati in tutto il mondo.

Inail : aggiornamento dati degli infortuni sul lavoro gennaio – aprile 2018

 

Tra gennaio e aprile denunciate 24 morti sul lavoro in più rispetto ai primi quattro mesi del 2017, da 262 a 286 (+9,2%). L’aumento è legato ai casi avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il posto di lavoro, che sono aumentati di 28 unità (da 68 a 96), mentre quelli occorsi in occasione di lavoro sono stati quattro in meno (da 194 a 190)
Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio con esito mortale e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di aprile. Si tratta di dati provvisori, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche e di consolidamento degli archivi. Per quantificare i casi accertati positivamente, infatti, sarà necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero anno 2018, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.
Dopo l’introduzione dell’obbligo di trasmissione telematica all’Inail, a fini statistici e informativi, delle comunicazioni relative agli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno (escluso quello dell’evento) – obbligo che ricade su tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private – è stata temporaneamente sospesa la pubblicazione degli open data mensili relativi alle denunce complessive di infortunio, per evitare confronti di mese e di periodo non coerenti. La pubblicazione riprenderà entro il mese di agosto, una volta concluso il processo di adeguamento dei sistemi statistico-informatici dell’Istituto.

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi quattro mesi di quest’anno sono state 286, 24 in più rispetto alle 262 dell’analogo periodo del 2017 (+9,2%). L’aumento, a livello nazionale, riguarda i casi avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il posto di lavoro, che sono aumentati di 28 unità (da 68 a 96), mentre quelli occorsi in occasione di lavoro hanno fatto segnare una diminuzione di quattro unità (da 194 a 190).

Nel primo quadrimestre del 2018 si è registrato un aumento di 29 casi mortali (da 230 a 259) nella gestione Industria e servizi, mentre in Agricoltura i decessi denunciati sono stati tre in meno (da 24 a 21) e nel Conto Stato due in meno (da 8 a 6).

L’analisi territoriale evidenzia un incremento di 21 casi mortali nel Nord-Ovest, di nove casi nel Nord-Est e di 10 al Centro. Diminuzioni si riscontrano, invece, al Sud (-7 decessi) e nelle Isole (-9). A livello regionale spiccano le 16 denunce in meno (da 21 a 5) dell’Abruzzo, teatro nel gennaio 2017 delle tragedie di Rigopiano e Campo Felice, i nove casi mortali in meno in Sicilia (da 25 a 16) e i sei in meno in Puglia (da 10 a 4). Aumenti significativi si registrano, invece, in Lombardia (da 35 a 50), Piemonte (da 18 a 27), Lazio (da 19 a 27) e Calabria (da 2 a 10).

L’incremento rilevato nel confronto tra i primi quattro mesi del 2017 e del 2018 è legato principalmente alla componente maschile, i cui casi mortali sono aumentati di 23 unità, da 225 a 248, mentre quella femminile ha fatto registrare un aumento di un caso, da 37 a 38 decessi. L’incremento interessa sia le denunce dei lavoratori italiani (da 222 a 241 casi), sia quelle dei lavoratori stranieri (da 40 a 45).

Dall’analisi per classi d’età emerge come una morte su due abbia coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si registra un incremento tra i due periodi di 36 casi (+31%). In diminuzione, invece, le denunce che riguardano i lavoratori fino a 34 anni (da 40 a 35 casi) e quelli tra i 45 e i 49 anni (da 37 a 25).

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il 2017, in controtendenza rispetto al costante aumento degli anni precedenti, nei primi quattro mesi del 2018 le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono tornate ad aumentare. Al 30 aprile 2018, l’incremento si attesta al +5,5% (pari a 1.091 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 19.969 a 21.060), dopo quelli osservati nelle precedenti rilevazioni mensili: +14,8% a gennaio, +10,3% a febbraio e +5,8% a marzo.

L’aumento interessa tutti i comparti: nell’Industria e servizi le denunce di malattia professionale sono aumentate del 3,8% (da 15.915 a 16.526), in Agricoltura dell’11,2% (da 3.845 a 4.275) e nel Conto Stato del 23,9% (da 209 a 259).

L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle tecnopatie denunciate al Sud (+649 casi), dove si concentra un quarto del totale dei casi protocollati dall’Istituto, al Centro (+396), dove i casi denunciati sono un terzo del totale, nel Nord-Ovest (+165) e nel Nord–Est (+4). Le Isole mostrano invece un calo di 123 casi.

In ottica di genere si rilevano 957 casi in più per i lavoratori (da 14.540 a 15.497) e 134 in più per le lavoratrici (da 5.429 a 5.563). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (11.144 casi), con quelle del sistema nervoso (2.255) e dell’orecchio (1.470), continuano a rappresentare le prime malattie professionali denunciate (oltre il 70% del complesso). FONTE INAIL

UK : PIÙ DI 120 PAZIENTI MORTI DOPO UN RITARDO DELLE AMBULANZE, I DATI DI UNA RICERCA GMB

FONTE UNION GMB

Purtroppo non sorprende che i ritardi stiano costando vite umane su e giù per il paese, dice GMB ( Il sindacato dei lavoratori UK del settore ).
Un totale di 123 pazienti in ambulanza sono morti dopo i ritardi nell’accesso alle cure dal 2014, la ricerca di GMB, rivela il sindacato per i soccorritori ambulanza. [1]
Altri 279 sono stati gravemente danneggiati a causa di ritardi nell’accesso alle cure, secondo le statistiche ufficiali.
Complessivamente, il numero totale di incidenti potenzialmente pericolosi segnalati è aumentato del 52% tra il 2014 e il 2017.
Le cifre shock sono state rivelate in risposta alla richiesta di Freedom of Information Act presentata da GMB al regolatore NHS Improvement.
Mostrano che un totale di 4.461 pazienti in ambulanza sono stati danneggiati. in qualche modo a causa di problemi di accesso, ammissione, trasferimento o dimissione.
I delegati della GMB sono pronti a spostare una mozione per rivedere il processo di passaggio di emergenza per i tecnici dell’ambulanza e i paramedici alla Conferenza della sezione dei servizi pubblici del sindacato, in vista del 101 ° Congresso del sindacato a Brighton dal 4 al 6 giugno. [2]
Kevin Brandstatter, ufficiale nazionale della GMB, ha dichiarato:
“I membri GMB che lavorano per i trust delle ambulanze lamentano continuamente i tempi di allungamento per consegnare i pazienti ai reparti A & E, portando a tempi di risposta più lunghi per 999 chiamate.
“Mette a dura prova e stress le persone che stanno già lavorando al limite assoluto delle loro capacità.
“Purtroppo non sorprende che questi ritardi stiano costando vite umane su e giù per il paese.
“Questa è una terribile accusa per la mancanza di investimenti nel NHS.
“Il personale è sovraccarico di lavoro, sottopagato e ci sono quasi 100.000 posti di lavoro in tutto il NHS.
“Questo è uno scandalo nazionale e il governo è esclusivamente da incolpare.
“Theresa May e il suo gabinetto dovrebbero indire un’elezione anticipata in modo che il popolo possa esprimere un giudizio”.

L’ARTICOLO COMPLETO ALLA FONTE GMB

Il Paese, con gli occhi di un “somministrato”

Cari elettori,
chi vi scrive è una delegata Fiom di uno stabilimento metalmeccanico del torinese.
Che voi vi sentiate traditi, vittime, non rappresentati o delusi, anziché figli della Costituzione, spettatori inermi di una fase che va oltre lo stallo, europeisti e difensori dell’Istituzione del Presidente della Repubblica, volevo farvi delle semplici e banali considerazioni.
Mentre il Paese è diviso tra l’odio e il rancore, mi immedesimo nell’ultimo dei ragazzi somministrati della mia fabbrica e provo a vedere con i suoi occhi.
La mia è una fabbrica in continua crescita, perciò chi riesce ad entrare nutre delle speranze che non sono un fatto diffuso nel panorama dell’occupazione oggi. A lui non è dato modo di essere “costituzionalista” per cui deve scordarsi che la sua Carta gli garantisce il lavoro. Neanche può sperare di uscire dall’Europa, perché questo sarebbe un bel regalo agli azionisti della sua Multinazionale che, peraltro, ragionano in termini di riscontro tra utili e produttività e, cavalcando il vuoto legislativo, andrebbero altrove, delocalizzerebbero.

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