Pleins feux sur les cancers de la peau liés au travail. Les dermatologues demandent à l’UE d’agir

 FONTE  ETUI

Quand il est question des cancers professionnels, les rayonnements ultraviolets sont rarement présentés comme un risque majeur par rapport à d’autres cancérogènes tels que les solvants ou les poussières toxiques. Le 27 mars, une association de dermatologues a rappelé aux décideurs que les cancers de la peau sont la forme la plus répandue de cancers liés au travail dans l’Union européenne. Ils ont appelé l’Union européenne à améliorer la législation européenne sur la protection de la santé des travailleurs afin de renforcer la prévention sur le lieu de travail et d’assurer une reconnaissance plus large des cancers de la peau en tant que maladies professionnelles.

Les cancers de la peau – mélanomes et autres cancers de la peau – sont des cancers qui peuvent être évités aisément en adoptant des mesures peu coûteuses et simples à mettre en œuvre. Néanmoins, les personnes qui travaillent à l’extérieur sont très peu informées et sensibilisées aux risques qu’elles encourent en étant exposées à des rayonnements ultraviolets naturels et artificiels au travail. C’est le message principal délivré par le Dr Swen Malte John, professeur de dermatologie à l’université d’Osnabrück (Allemagne), lors d’une réunion au Parlement européen à Bruxelles qui a réuni des professionnels, des décideurs politiques et d’autres parties prenantes.

Pour remédier à ce manque de sensibilisation et attirer l’attention sur les coûts économiques et humains du cancer de la peau au travail, l’Académie européenne de dermatologie et de vénéréologie mène depuis plusieurs années une campagne de sensibilisation. Devant trois eurodéputés, Marita Ulvskog (groupe S&D), Jens Gieseke et Alojz Peterle (groupe PPE), le professeur Malte a appelé à une révision de la directive sur la protection des travailleurs contre les agents physiques, législation qui a déjà été révisée en 2006 mais sans  intégrer les rayonnements UV naturels de son champ d’application.

Leggi tutto

Aerotoxic Syndrome, un problema negato che esiste e va affrontato

 

 

Segnaliamo la problematica sollevata da tempo dal personale di volo di molte compagnie aeree. Il tema della “Aerotoxic Syndrome”  “Sindrome aerotossica” è il nome collettivo di una vasta gamma di disturbi di salute apparentemente vaghi e non correlati. È un termine controverso, per una malattia la cui esistenza è stata costantemente negata per decenni da una lobby molto forte del settore aereo. Nel 1999, il Dr. Harry Hoffman (USA), il Prof. Chris Winder (Australie) e Jean Christophe Balouet PhD (Frankrijk) hanno pubblicato un rapporto scientifico in cui il termine “Sindrome Aerotossica” è stato usato per la prima volta: “Sindrome aerotossica: effetti negativi per la salute a seguito dell’esposizione alla nebbia di un getto d’olio durante i voli commerciali “. Il rapporto descrive i risultati dell’esposizione ai vapori degli oli lubrificanti utilizzati nei motori a reazione. Anche se l’industria aerea cerca di farvi credere altro, questo accade abbastanza spesso. Come risultato di  perdite di olio dai motori, l’aria utilizzata per la pressurizzazione della cabina e la ventilazione viene contaminata da particelle di olio contenenti organo fosfati.Naturalmente il rischio è tanto più elevato quanto più gli scambiatori di calore sono obsoleti con eventuali microfessurazioni.

Sono molti i siti che denunciano questa tematica, tra questi segnaliamo  il sito olandese  Aerotoxic Syndrome 

Su Facebook segnaliamo la pagina italiana  AEROTOXIC CREW HELPLINE

Altri  articoli interessanti  sono apparsi sul sito tedesco http://www.anstageslicht.de

Poison in the Airplane? Fume Events, Contaminated Cabin Air and Aerotoxic Syndrome

Contaminated Cabin Air: A Health Problem becomes certainty. The Chronology of the socalled Aerotoxic Syndrome

Come in altre occasioni ( vedi le vicende Amianto, CVM , ecc) per molto tempo le lobbie industriali interessate hanno promosso campagne per sminuire o negare la pericolosità  di certi prodotti o di certe situazioni di esposizione a rischio . E’ invece opportuno e necessario che i Centri di Ricerca in OH&S sviluppino rapidamente  ricerche non di parte aziendale, sul campo, per misurare la pericolosità e le cause del fenomeno denunciato da tempo  dal personale di volo, piloti e assistenti di cabina. Editor

Pubblicato il Rapporto Prevenzione 2017 – Nuovi strumenti per una prevenzione efficace

FONTE OSSERVATORIOPREVENZIONE

L’importanza strategica della prevenzione e la necessità di adeguati investimenti in questo settore continuano a essere, in Italia forse più che in altri Paesi, ancora sottostimate.

Sebbene gli interventi realizzati dal Governo negli ultimi anni, inclusi i Piani Nazionali della Prevenzione, sembrino indicare un’importante inversione di tendenza, la convinzione, tra gli studiosi di sanità pubblica e gli operatori del settore, è che il cammino da fare per il raggiungimento di una prevenzione realmente al passo dei tempi sia ancora lungo.

Leggi tutto

VI Convention Nazionale dei Direttori del Dipartimenti di Prevenzione Ospedale San Gallicano Sala Benedetto XIII Roma – Via San Gallicano, 25/a venerdì 20 aprile 2018

VI Convention Nazionale dei Direttori del Dipartimenti di Prevenzione
Ospedale San Gallicano Sala Benedetto XIII
Roma – Via San Gallicano, 25/a

venerdì 20 aprile 2018 – ore 08:45–14:30

Organizzata da SItI, SNOP, SIMeVeP. e FSK

Programma

08.45 Welcome coffee – Registrazione Partecipanti

09.00 Saluto introduttivo del presidente SitI
Fausto Francia
Saluti dei Direttori di Dipartimento di Prevenzione delle ASL di Roma

PRIMA SESSIONE:
La salute di tutti gli esseri viventi

MODERATORI :
Giorgio Di Leone – Antonio Ferro

09.30 Dalle precedenti Convention all’oggi e verso il futuro – relazione introduttiva a cura delle Società scientifiche
Antonio Sorice

09.45 La 833 nel nuovo secolo: attualità, criticità e adattamenti necessari
Claudio Calabresi

10.00 Igiene pubblica, Medicina del lavoro, Veterinaria, insieme per la prevenzione: Esperienze, criticità, punti di forza e possibili sviluppi:

  • Emergenza Chikungunya nel Comune di Anzio
    Roberto Gianmattei, Donatella Varrenti
  • La fragilità come elemento di pianificazione degli interventi in prevenzione
    Paolo Pandolfi
  • Il caso ILVA a Taranto: un approccio intersettoriale
    Michele Conversano
  • Il Modello One-Health nel dipartimento di prevenzione
    Luca Sala
  • L’azione dei Dipartimenti di Prevenzione nella maxi emergenza: l’esperienza del terremoto del centro Italia 2016-2017 nelle Marche
    Giuliano Tagliavento
  • Il nuovo Codice della Protezione Civile e i nuovi LEA: un rinnovato approccio dei Dipartimento di Prevenzione alle emergenze non epidemiche
    Antonio Tocchio

11.45 INTERVALLO

12.00 Una riflessione comune e una discussione sulle modifiche culturali ed organizzative da mettere in campo nei Dipartimenti di Prevenzione per favorire un approccio maggiormente integrato alle problematiche di salute
Discutono:
Enrico Di Rosa, Aldo Grasselli, Fulvio Longo, Angelo Tanese

SECONDA SESSIONE:
Contributi programmati

MODERATORI:
Sandro Cinquetti – Massimiliano Di Domenico

12.45 I Tecnici della prevenzione
Vincenzo Marcotrigiano

13.00 Gli Assistenti Sanitari
Anna Fabbro

13.15 Osservatorio Italiano della Prevenzione Fondazione Smith Kline
Francesco Calamo Specchia

13.30 Discussione generale

14.00 Conclusioni del presidente SNOP
Anna Maria Di Giammarco

14.30 LIGHT LUNCH

Segreteria Organizzativa:
Fondazione Smith Kline Via Fleming, 2 – 37135 VERONA
Tel. 045 505199 – 335 477194 – 335 1436769
info@fsk.it  – www.osservaprevenzione.it

La partecipazione alla manifestazione è gratuita.

scarica il programma

R A Z I O N A L E

La intersettorialità e la multiprofessionalità si affermano sempre più come elementi cardine delle strategie di prevenzione sanitaria. L’approccio “One Health” che parte dal presupposto che la salute delle persone, degli animali e gli ecosistemi siano interconnessi, prevede una stretta collaborazione da parte di tutti gli attori che hanno un impatto diretto o indiretto sulla salute, sia interni che esterni al perimetro del mondo sanitario tradizionale, lavorando in maniera trasversale e ottimizzando le risorse e gli sforzi nel rispetto dell’autonomia dei vari settori.

Ciò è vero in maniera precipua all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione, che hanno il compito di portare questa lettura dei problemi di salute e questa modalità di azione nei tavoli programmatori e nelle strategie operative dei vari settori della vita civile, contrastando le disuguaglianze e affrontando le fragilità. Non si può essere credibili però se noi per primi creiamo barriere verticali a processi trasversali, che invece rappresentano la maniera migliore per un approccio globale.

Partendo da una riflessione sul tragitto fatto, sulle criticità e sui risultati ottenuti, vogliamo ragionare insieme sui percorsi di miglioramento possibili, presentando alcune esperienze affrontate con ottica interdisciplinare. Inoltre vogliamo riflettere su come recuperare potenzialità operative attraverso un migliore

Convegno “FERRARA SENZA AMIANTO”: IL PIANO AMIANTO REGIONALE EMILIA ROMAGNA -13 APRILE 2018


La Camera del Lavoro CGIL di Ferrara con l’Associazione Familiari e Vittime Amianto Emilia Romagna, nell’ambito della “II ASSEMBLEA PUBBLICA DEI RLS-RLST E DELLE CATEGORIE TERRITORIALI DELLA CGIL DI FERRARA SUI TEMI DELLA SALUTE E SICUREZZA” organizzano il Convegno pubblico dal titolo:

FERRARA SENZA AMIANTO
RILANCIARE LA PREVENZIONE PUBBLICA IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE AMIANTO
NEI POSTI DI LAVORO E NEL TERRITORIO PROVINCIALE
Venerdì 13 Aprile 2018 – Ore 9.00 – 12.30
Ferrara
Sala della Musica  – Via Boccaleone, 19


Per leggere tutta la notizia e scaricare la locandina ed il pieghevole invito col programma clicca qui