Convegno Milano
Workers’ Memorial Day 2018
A dieci anni dal dlgs 81/08: bilanci e prospettive in una nuova etica del lavoro
Palazzo Reale-Sala Conferenze – P.zza Duomo 14 – Milano
venerdì 27 aprile 2018 – ore 9:00 – 13:00
Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Convegno Milano
Workers’ Memorial Day 2018
A dieci anni dal dlgs 81/08: bilanci e prospettive in una nuova etica del lavoro
Palazzo Reale-Sala Conferenze – P.zza Duomo 14 – Milano
venerdì 27 aprile 2018 – ore 9:00 – 13:00
A cleaning company in Sweden has successfully reduced the exposure of its workers to hazardous cleaning products.
This case study outlines the approach taken by the company, which involved a combination of eliminating cleaning chemicals altogether or replacing them with safer alternatives, and extensive staff training and supervision.
These measures not only allowed the company to protect its workers from the potentially harmful effects of cleaning chemicals, but have also dramatically cut the associated costs.
Da sapere
I lavoratori del comparto edilizia sono esposti con alta frequenza a fattori di rischio che possono causare infortuni gravi o mortali. Nella presente revisione sistematica vengono presi in considerazione gli studi di valutazione di interventi per la riduzione degli infortuni in questo comparto.
VI Convention nazionale dei direttori dei Dipartimenti di prevezione delle Aziende sanitarie d’Italia
20 aprile 2018
Roma – Ospedale San Gallicano, Sala Benedetto XIII
FONTE INRS CANADA CHE RINGRAZIAMO
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche pubblica il nuovo sito “Le sostanze chimiche nella nostra vita” dedicato ai consumatori.
Dal 15 marzo 2018 è possibile consultare il nuovo sito dell’ECHA, rivolto ai cittadini e ai consumatori europei, che fornisce informazioni sui benefici e sui rischi connessi all’uso di sostanze chimiche.
Il sito presenta sei sezioni tematiche:
– Tendenze
– Prodotti
– Salute
– Ambiente
– Lavoro
– Suggerimenti e consigli
VISITA IL NUOVO SITO ECHA
FONTE ETUC
Il 28 aprile è la giornata annuale di commemorazione e azione per i lavoratori uccisi, disabili e feriti dal loro lavoro. Serve come promemoria puntuale ai lavoratori di tutto il mondo a ricordare che non sono soli, che altri hanno sofferto sul lavoro e sono stati impegnati in una lunga lotta per migliorare le condizioni sul posto di lavoro. È anche il momento di riflettere su quanto ancora dobbiamo fare e quali siano i passi da compiere per proteggere la vita delle future generazioni di lavoratori.
Quest’anno la CES si sta concentrando su come “I sindacati rendono i luoghi di lavoro più sicuri”. Il modo migliore per garantire la salute, la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori è quello di avere un comitato dedicato alla salute e alla sicurezza dei lavoratori sostenuto da rappresentanti della sicurezza pienamente formati e pienamente coinvolti nominati dai sindacati indipendenti.
La necessità di ulteriori rappresentanti della sicurezza sindacale è evidenziata dal fatto che nell’UE più di 3.700 lavoratori muoiono ogni anno in incidenti sul lavoro e ci sono oltre 200.000 morti in conseguenza di malattie legate al lavoro. [1] Dietro ciascuna di queste statistiche c’è una vita tagliata, una famiglia in lutto.
Rendere sicuri tutti i luoghi di lavoro dell’UE richiede che i lavoratori siano informati, consultati e autorizzati a prendere parte alle discussioni su tutte le questioni relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Ma sappiamo che laddove il coinvolgimento dei lavoratori avviene in luoghi di lavoro non sindacalizzati, è molto più probabile che segua l’agenda dei datori di lavoro, mentre i rappresentanti della sicurezza sindacalizzati hanno maggiori probabilità di avere il potere di stabilire l’agenda sulla sicurezza e sfidare i datori di lavoro quando mettono a rischio i lavoratori per qualsiasi motivo. [2]
I rappresentanti della sicurezza dell’Unione conoscono le realtà del posto di lavoro. Sono meglio informati e più consapevoli di ciò che accade realmente giorno per giorno e identificano i rischi molto prima della direzione. Ci sono stati molti esempi di questo, dall’evidenziare i rischi di sostanze pericolose, le preoccupazioni su stress, violenza e molestie sul posto di lavoro, disturbi muscolo scheletrici da movimenti ripetitivi e da movimentazione carichi , e gli effetti del fumo passivo. I rappresentanti della sicurezza dell’Unione possono anche fungere da canale per i singoli lavoratori per sollevare le loro preoccupazioni. Non solo i lavoratori diventano più consapevoli dei problemi di sicurezza, ma la presenza di rappresentanti della sicurezza sindacale dà anche ai lavoratori la sicurezza di parlare e sollevare preoccupazioni per la salute e la sicurezza.
Tuttavia, questo ruolo fondamentale che svolgiamo continua a essere trascurato sia dai politici che dai datori di lavoro. È chiaro che abbiamo bisogno di più strumenti a nostra disposizione per rendere i luoghi di lavoro più sicuri che possano essere. In occasione della Giornata commemorativa internazionale dei lavoratori 2018, la CES sottolinea che i sindacati e i rappresentanti della sicurezza sindacale rendono davvero più sicuri i posti di lavoro. E chiediamo all’UE di migliorare il riconoscimento del ruolo di rappresentanza di cui i rappresentanti della sicurezza sindacale hanno il diritto e di rinnovare l’impegno a conferire loro un’autentica capacità di agire in modo decisivo su tutti i luoghi di lavoro.
Oggi ricordiamo quelli uccisi dal lavoro e rinnoviamo con forza l’impegno a combattere per luoghi di lavoro più sicuri.
In solidarietà
Esther Lynch
Watch our #IWMD18 video: https://youtu.be/WemYfY2OD_U
[1] https://osha.europa.eu/en/themes/work-related-diseases
[2] E.g. Fidderman, McDonnell, Worker involvement in health and safety: what works?, HSE, 2010.
24.04.2018
In occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, si terrà a Bologna una ASSEMBLEA PUBBLICA Organizzata dalla CGIL Emilia Romagna, dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna, dalla RSU/RLS delle Officine, dall’AFeVA Emilia Romagna e dal Quartiere Porto-Saragozza dal titolo:
Il programma della Giornata:
ore 9.30 Elena De Benedictis
Introduzione ai lavori e saluto del Quartiere Porto-Saragozza
9.45 Daniela Cervino SPSAL AUSL Bologna
“Indagine di mortalità in OGR della AUSL di Bologna”
10.15 Tre generazioni di delegati sindacali in lotta per la salute
Romeo Zazzaroni – La vertenza amianto del 1979
Salvatore Fais – Gli anni dopo la legge 257/92
Gennaro Cardone – Le lotte per la salute oggi
10.45 L’Università per la città, antropologia e architettura per progettare il futuro
Agata Mazzeo – Antropologa
“Amianto e lavoro – la memoria nella costruzione dell’identità cittadina”
Federico Lazzarini – Studente di Architettura
“Una tesi di laurea per le Officine Grandi Riparazioni – recupero di uno spazio urbano”
Nadia Brandalesi – ARTECITTA’ – Un progetto artistico per l’OGR
Le Officine Grandi Riparazioni fra passato, presente e futuro
11.15 Andrea Caselli – Presidente AFEVA ER
“Lavoro, salute, memoria, ambiente : le OGR, una risorsa per la città e il quartiere”
11.45 Valentina Orioli – Assessore Urbanistica ed ambiente comune di Bologna
“Il Sito di Interesse Nazionale OGR e il futuro dell’area: le risposte del Comune di Bologna”
12.30 Conclusione lavori
Leggi tutta la notizia e scarica locandina ed invito dal sito AFeVA ER
(Regioni.it 3368 – 20/04/2018) Piccoli passi avanti sugli stili di vita, aumenta la pratica sportiva, ma aumentano anche gli obesi e non diminuiscono i fumatori. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal “Rapporto Osservasalute 2017”.
In Italia si osservano livelli di cronicità e non autosufficienza tra gli anziani superiori alla media europea, a farne le spese sono soprattutto le donne. Non a caso l’Italia è addirittura 15esima tra i paesi dell’Unione Europea per speranza di vita alla nascita senza limitazioni fisiche. Persiste il divario Nord-Sud, con ricadute anche gravi sulla salute degli italiani lungo lo Stivale, come si vede anche dall’ampia disparità in Italia sulla capacità di prevenire e curare alcuni tipi di tumore. Tali criticità si registrano soprattutto in alcune regioni del Centro Sud.
[Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane] Rapporto Osservasalute 2017 – 19.04.2018
Salute:in Italia piu’ consumatori alcol;numero fumatori costante
Salute: cresce consumo antidepressivi; suicidi stabili
Salute: Iss, fallimento Ssn nel ridurre differenze spesa
Tumori: progressi ma piu’ donne con quello polmonare (+1,6%)
Salute: nel 2016 piu’ obesi ma leggero aumento di chi fa sport
Salute: speranza vita senza limitazioni tra le piu’ basse in Ue
VACCINI. MODESTA MA PROGRESSIVA RIDUZIONE COPERTURA PER OBBLIGATORI
Monza, operaio muore schiacciato da una pressa: incidente sul lavoro in un’azienda di Bellusco. Le ultime notizie: coinvolto un collega di 25 anni che potrebbe aver provato ad aiutarlo
l’articolo prosegue alla fonte Sussidiario.net
Il caso dei rider ribelli di Foodora su cui si è pronunciato il Tribunale di Torino ha avuto una certa risonanza mediatica. Però, i più prudenti media nazionali hanno preferito sospendere il giudizio sulla vicenda in attesa di conoscere la motivazione della decisione che, come è noto, ha negato ai ricorrenti la fruibilità delle tutele proprie dei lavoratori dipendenti. Comunque, comune ai più o meno improvvisati commentatori è stata la tendenza a vedere nella controversia un sintomo delle criticità del lavoro nel XXI secolo che sta chiudendo definitivamente i conti col passato. E’ in circostanze del genere che mi sorprendo a chiedermi come avrebbe reagito l’opinione pubblica di un centinaio di anni fa, se anch’essa fosse stata tempestivamente informata che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Dopotutto, l’avvento dell’industrializzazione fu meno veloce, ma non meno travolgente e dirompente del passaggio d’oggigiorno al post-industriale.
Il progetto ISSalute. Informare, Conoscere, Scegliere è stato ideato e realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per offrire ai cittadini informazioni semplici e comprensibili sugli stili di vita, sull’alimentazione, sull’ambiente, sulle malattie e sui disturbi correlati, sulle cause che le determinano e sulle cure disponibili.
ISSalute si presenta al pubblico come portale web, attraverso cui si accede a numerosissime informazioni, organizzate in 4 sezioni principali: Notizie; La salute dalla A alla Z; Falsi miti e bufale; Stili di vita e ambiente.
La sezione Notizie ospita testi realizzati dall’Agenzia ANSA e selezionati per la pubblicazione dall’ISS. Le notizie sono archiviate in temi: Alimentazione, Ambiente, Animali domestici, Anziani, Bambini e adolescenti, Farmaci, Genere, Medicina, Salute della donna, Sanità, Stili di vita, Tumori, Vaccini.
La salute dalla A alla Z raccoglie, in ordine alfabetico, oltre trecento schede, relative a varie malattie, condizioni, farmaci ed esami clinici e di laboratorio. In evidenza si trovano gli articoli più letti e gli ultimi aggiornamenti.
Falsi miti e bufale raccoglie oltre 150 informazioni ingannevoli in tema di salute. Ogni “affermazione” è corredata da spiegazioni scientifiche che ne evidenziano l’infondatezza.
La sezione Stili di vita e ambiente è suddivisa in Alimentazione e Ambiente. In particolare quest’ultima sezione è suddivisa a sua volta in più argomenti: Amianto; Arsenico; Attività fisica; Benzene; Biocidi; Botox; Cosmetici e salute; Diossine; Disinfettanti; Giocattoli; Mercurio; Nichel; Pesticidi; Pet Therapy; Piercing; Piombo; PM10 – Particolato atmosferico o polveri sottili; Prodotti medicinali a base di erbe; Tatuaggi; Temperature ambientali elevate – colpo di calore.
Per ciascuno degli argomenti, dopo una breve introduzione, si passano in rassegna, con parole semplici e comprensibili, ulteriori elementi informativi, ad esempio le fonti di esposizione, gli effetti sulla salute, le azioni di prevenzione e controllo, la bibliografia e i link di approfondimento.
Tutti i contenuti pubblicati sul portale sono stati realizzati da un Comitato Redazionale, composto da ricercatori e tecnici dell’ISS, e sono stati valutati ed approvati dal Comitato Scientifico, costituito da Senior investigator appartenenti ai Dipartimenti e Centri dell’ISS, in collaborazione con un Team di Esperti.
OTTAWA, 17 aprile 2018 / CNW / – L’Unione canadese dei postini (CUPW) ha chiesto al revisore generale del Canada di indagare su cosa ha portato Canada Post a segnalare in modo fraudolento infortuni sul lavoro e se queste decisioni hanno portato a premi impropri corrisposti agli alti dirigenti .
“Non si può contestare il fatto che Canada Post abbia presentato a Labor Labs rapporti di infortunio incompleti per un certo numero di anni”, afferma Mike Palecek, Presidente nazionale della CUPW. “Ci piacerebbe sapere come questo abbia influenzato i bonus ai dirigenti di Canada Post, che ha il più alto tasso di infortuni nel settore federale”.
La Posta canadese ha modificato la segnalazione del tempo di lavoro perduto a causa degli infortuni per fornire la frequenza degli incidenti piuttosto che un numero grezzo di incidenti in perdita. Ciò è in diretta contraddizione con la definizione del Labor Canada di infortuni invalidanti. La ridefinizione impropria sembra essere un tentativo deliberato da parte della dirigenza di Canada Post di riportare una costante riduzione degli infortuni invalidanti nel 2011, 2012 e 2013.
Un esame speciale del Canada Post del 2009 da parte del revisore dei conti ha rilevato che le scorecard dei dirigenti hanno considerato la sicurezza l’obiettivo più alto. Questo, unito alla riduttiva ridefinizione degli infortuni invalidanti da parte di Canada Post, mette in dubbio se i dirigenti abbiano ricevuto dei bonus a cui non avevano diritto.
I report di Canada Post a Labor Canada sono stati superficiali e difettosi, questi errori hanno permesso a Canada Post di sottostimare l’effettivo tasso di incidenza degli infortuni. CUPW vuole sapere perché questo sta accadendo e porre fine a questa falsa dichiarazione.
Fonte: Unione Canadese dei Postini
Autore : Lorenzo De Min
Fonte : SaluteInternazionale
Philip Morris International (PMI), multinazionale leader mondiale nel settore del tabacco, ha di recente dato vita ad una fondazione il cui obiettivo dichiarato è quello di “costruire un mondo senza fumo”. Tale fondazione si dichiara indipendente e non influenzabile dall’industria del tabacco, sebbene sia direttamente finanziata proprio da PMI. La nuova strategia della multinazionale per “ripulire” la propria immagine ed influenzare l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’impegno globale per la lotta al tabagismo
Il fumo uccide oltre 7 milioni di persone al mondo, ogni anno. Più di AIDS, malaria e tubercolosi messe insieme[1]. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 890 000 di questi decessi avvengono in non-fumatori, per effetto dell’esposizione cronica al fumo passivo[2]. Questi i numeri di un’epidemia che vede contrapporsi agli sforzi dell’OMS quelli delle multinazionali del tabacco, impegnate a mantenere elevati i propri profitti.
Nonostante il fumo sia una delle principali cause prevenibili di mortalità, il numero di fumatori nel mondo continua a superare il miliardo. L’80% di essi vive in paesi a basso e medio reddito.
FONTE AFEVAEMILIAROMAGNA
Bologna, 16 aprile 2018
Importante mattinata a Ferrara nella bella cornice della Sala della Musica, alla presenza di numerosi Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Vedi la locandina dell’evento
Vedi l’articolo pubblicato da “Estense.com” con il resoconto della giornata (collegamento al sito)
Vedi i video completi della giornata
apertura lavori Riccardo Grazzi – Segretario CGIL Ferrara
Relazione Romeo Zazzaroni – Sportello Amianto Ferrara “ Ferrara e l’Amianto”
Adriano Albonetti – Regione Emilia-Romagna “Il Piano amianto regione Emilia-Romagna”
Andrea Marchi – componente Anci regionale “Le esperienze delle comunità locali”
Davide Lumia – Responsabile Sede INAIL di Ferrara “La funzione sociale dell’Inail”
Intervento di Cristiano Zagatti – Segretario Generale Camera del lavoro di Ferrara
Conclusioni di Riccardo Grazzi – Segretario CGIL Ferrara
Vedi la Galleria fotografica
FONTE RAKA.COM
Il 24 aprile 2013, in Rana Plaza, nel distretto di Dhaka, in Bangladesh, si svolgeva come al solito. Centinaia di lavoratori dell’ abbigliamento hanno riferito di lavorare come sempre. Ma il giorno prima avevano notato uno spettacolo inquietante: crepe nei muri dell’edificio a più piani. Tuttavia, ai lavoratori fu detto di tornare al lavoro la mattina seguente.
Quella decisione si rivelò catastrofica.
L’edificio – sede di fabbriche di abbigliamento, appartamenti, negozi e una banca – si sbriciolò con i lavoratori all’interno. Ora ha l’orribile distinzione di essere il luogo del più micidiale disastro della fabbrica di abbigliamento di sempre. Più di 1.100 persone sono morte durante il crollo del Rana Plaza e altre migliaia sono rimaste ferite.
Quindi, che cosa ha a che fare questa catastrofe con i consumatori negli Stati Uniti? Un certo numero di aziende occidentali, da Nike a Ivanka Trump a H & M, fonte di manodopera dal Bangladesh. Nello specifico, Zara, Walmart, Benetton e Mango avevano tutti prodotto abbigliamento nelle fabbriche di Rana Plaza. E più di 120.000 chili di vestiti da The Children’s Place erano stati prodotti nella piazza durante gli otto mesi prima che l’edificio cadesse.
Dopo il disastro, sono state avviate accuse di omicidio contro 38 persone collegate e più di 200 aziende di abbigliamento di 20 paesi hanno firmato l’Accordo sulla sicurezza degli incendi e degli edifici in Bangladesh per impedire che avvengano simili tragedie. I firmatari includono American Eagle Outfitters, Abercrombie & Fitch, Zara e H & M.
L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE
SU RAKA.COM
Autore: Tiziano Menduto
Generalmente come giornalista lascio ai tecnici, agli operatori, commentare i risultati di normative da loro applicate e verificate nella loro efficacia o inefficacia. Tuttavia è difficile, in questo caso, sia per l’importanza dell’anniversario, sia per i tanti fattori di contesto concomitanti, non dire qualcosa. Magari provando, giornalisticamente parlando, a mettere insieme, uno dopo l’altro, alcuni fatti e circostanze per favorire uno sguardo d’insieme.
Convegno
Rischio stress lavoro correlato degli operatori della giustizia negli istituti penitenziari
Centro Cultura per la Prevenzione – V.le D’Annunzio 15 – Milano
mercoledì 16 maggio 2018 – ore 9:00-13:00
Nell’organizzazione carceraria lavorano molte persone: dai direttori ai loro collaboratori, dagli amministrativi ai contabili, dagli educatori agli operatori di area pedagogica, dagli psicologi agli assistenti sociali, e il personale della polizia penitenziaria. Tutti questi lavoratori sono esposti a vari fattori di rischio e per cercare di rimuovere o di mitigare i loro effetti sulla salute e sulla sicurezza del lavoro, questo convegno vuole promuovere una strategia preventiva di partecipazione per un miglioramento delle condizioni lavorative.
Rendiamo disponibile il documento di base sul quale si è sviluppata il confronto tra esperti nel Convegno: ” Plateformisation 2027 Consequences de l’uberisation en santé et securité au travail” promosso dall’Istituto francese INRS. Il Convegno si è celebrato nel gennaio 2018.
Il convegno aveva come obiettivo coinvolgere i partecipanti nell’esercizio di immaginare gli effetti futuri che le trasformazioni organizzative e sociali del lavoro avranno sulla vita delle persone che vivono del loro lavoro. Come costruire contesti di lavoro più sicuri, meno rischiosi per la salute e la sicurezza dei lavoratori quando le forme tradizionali d’impresa vengono sostituite da piattaforme come Uber Amazon e le innumerevoli altre che recapitano a casa pizze o altri oggetti di consumo acquistati online ? Come si possono riaggregare per darsi forme di rappresentanza questi lavoratori subordinati il cui lavoro viene organizzato tramite app aziendali installate nei loro smartphone ? Dagli stessi smartphone i lavoratori di solito ricevono gli ordini di lavoro e quando non servono più anche la notifica del licenziamento. A quel punto l’app viene disattivata da remoto dall’azienda e il lavoratore diviene un altro dei tanti in cerca di un nuovo lavoro, di una nuova app da installare sul telefono …
Su quali principi si basano gli algoritmi che fanno funzionare queste piattaforme, quali sono gli effetti sulla salute e sulla sicurezza nel lavoro dei tanti che alla guida di mezzi più o meno precari portano pizze e stufati nelle case dei clienti ? Nel documento si prospettano per il futuro quattro tipologie di scenari. Scenari differenti in relazione al grado di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Invitiamo i lettori e le lettrici di Diario per la Prevenzione a leggere e studiare questo documento qui allegato perchè, sia pure con le necessarie cautele, a nostro parere, esso rappresenta un’importante traccia per sviluppare le iniziative di autotutela nel prossimo futuro.
FONTE : FIOM NOTIZIE BOLOGNA
Anni fa, poco dopo lo scoppio della crisi economica, ho compreso che la mia vita così com’era doveva cambiare direzione. Come spesso capita quando si è in difficoltà, mi si è presentata un’opportunità inaspettata. Interessati al mio particolare approccio alle energie rinnovabili, alcuni concittadini di San Lazzaro mi hanno invitato a conoscere una associazione chiamata Movimento di Transizione. Nel condividere le mie esperienze con altre persone ho quindi potuto incanalare meglio i miei desideri di cambiamento, nonchè ampliare il mio grado di consapevolezza. Da qui è nata la mia avventura, che è diventata l’avventura di tanti altri cittadini.
Col tempo mi stavo accorgendo che sempre più persone, (lavoratori, ma anche aziende, associazioni e comunità) cercavano di cambiare direzione alla propria esistenza, provando a passare (o per meglio dire, transitare) da un modello di società basato su globalizzazione e crescita economica infinita (ad elevato consumo di fonti fossili), a un modello di società locale e sostenibile, che quindi sostiene la vita sulla terra.
Workers’ Memorial Day 2018
A dieci anni dal dlgs 81/08: bilanci e prospettive in una nuova etica del lavoro
Palazzo Reale-Sala Conferenze – P.zza Duomo 14 – Milano
venerdì 27 aprile 2018 – ore 9:00 – 13:00
Una nuova relazione dell’EU-OSHA evidenzia i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori dei porti che vengono a contatto con container da trasporto sottoposti a fumigazione. Una raccomandazione chiave è quella di compiere in modo prioritario le valutazioni dei rischi prima dell’apertura dei container e di applicare la normativa in materia di etichettatura dei container.
La relazione offre una panoramica della normativa e individua le lacune nelle conoscenze esistenti in questo ambito. Si forniscono inoltre esempi pratici e strategie preventive per migliorare la prassi corrente e la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Consulta la relazione completa e leggi un articolo di OSHwiki
Venerdì 13 aprile, a Marghera (Venezia), nel padiglione Antares del Vega dalle 9.30, in via delle Industrie, si terrà un’importante giornata dedicata alla “Salute dei residenti a Venezia e a Mestre nelle indagini di popolazione”. Si tratta di un’analisi dettagliata sulla drammatica ricaduta che l’utilizzo dell’amianto ha avuto nel territorio. La giornata di studio è stata realizzata grazie alla Fondazione Bepi Ferro, che dal 2008 si occupa delle vittime dell’amianto, non solo i lavoratori ma anche le loro famiglie oltre che i cittadini.
I lavori si aprono la mattina con tre relazioni. Nel pomeriggio (ore 14.30) si terrà una tavola rotonda sulla sorveglianza sanitaria delle malattie da amianto in Veneto. Partecipano Luca Coletto, Felice Casson, Enrico Piron, Teresio Marchi, Bruno Samà, Giulia Pasello, Vincenzo Ciminale.
La Fondazione Vittime dell’Amianto “Bepi Ferro” si è costituita per dare voce a quei lavoratori esposti all’amianto che negli ultimi decenni sono stati definiti “lavoratori invisibili”, perché di amianto si parla raramente e malvolentieri, e perché la maggioranza di loro è in pensione, o si avvia alla pensione, e ha quindi poca voce nella società. Eppure la vicenda dell’amianto rappresenta, simbolicamente, la esemplificazione di ciò che noi non vogliamo e detestiamo: l’indifferenza al valore della salute nel lavoro, l’accettazione rassegnata che il prezzo da pagare per il lavoro non siano solo la fatica e i sacrifici, ma anche la loro stessa integrità fisica.
05/04/2018
Fonte Commissione Europea
Commission takes action to better protect workers against cancer-causing chemicals
( Testo pubblicato dalla Direzione Occupazione, Affari Sociali e Inclusione Sociale della Copmmissione Europea – segue la traduzione in italiano del testo assistita da Google )
The Commission proposes to limit workers’ exposure to five cancer-causing chemicals, in addition to the 21 substances that have already been limited or proposed to be limited since the beginning of this mandate. Estimates show that today’s proposal would improve working conditions for over 1,000,000 EU workers and prevent over 22,000 cases of work-related illness.
Fonte:
Lucy P Allen, Jorge Baez, Mary Elizabeth C Stern, Ken Takahashi and Frank George. Trends and the Economic Effect of Asbestos Bans and Decline in Asbestos Consumption and Production Worldwide, International Journal of Environmental Research and Public Health, volume 15, number 3, page 531, 2018.
Sintesi dell’articolo apparso sul Bollettino del TUC britannico TUC RISK 7 APRILE 2018
La messa al bando dell’amianto non ha danneggiato le economie dei paesi che hanno messo al bando l’amianto. I ricercatori dell’Ufficio Europa della Organizzazione mondiale della Sanità, dell’Università di Sidney ed un gruppo di consulenti economici statutinensi hanno rilevato che le economie che hanno messo al bando l’amianto si sono rapidamente riprese, mentre i paesi che persistono nell’uso dell’amianto potranno attendere costi rilevanti come risultato.
I risultati pubblicati sulla rivista International Journal of Environmental Research e Public Health affermano : ” Nei paesi in cui è stato messo al bando l’amianto non abbiamo riscontrato un impatto economico negativo osservabile a seguito dell’istituzione di divieti. Nella misura in cui l’amianto rappresenta una quota altrettanto piccola nelle economie degli attuali consumatori, non ci si aspetta che un divieto simile abbia un grande impatto economico a livello nazionale. Da una parte nei paesi ove l’amianto è stato messo al bando la mancata produzione e/o consumo non ha ha avuto un impatto economico negativo. Al contrario l’uso continuato dell’amianto produce costi molto elevati per le bonifiche, rimozioni, interventi sanitari e assicurativi.
FONTE DIARIODElAVORO.IT
MORTI SUL LAVORO
10 anni fa, il 9 aprile 2008, veniva emanato il Testo Unico per il contrasto agli incidenti e alle morti sul lavoro, il cosiddetto Decreto 81. Oggi ritorna di drammatica attualità dopo i dati registrati nei primi mesi del 2018. Dall’inizio dell’anno si contano 159 morti sul lavoro: un record. Quasi una vittima al giorno.
Cesare Damiano e Antonio Montagnino ricordano il Testo Unico in un articolo di “Lavoro & Welfare”: “ I capisaldi di questo complesso normativo sono la Prevenzione, i Controlli, la Formazione, l’Informazione, il Sostegno alle piccole e medie imprese, gli Incentivi alle imprese virtuose.”
Il Testo è stato scritto durante il Governo Prodi e mai attuato. Ha subito delle modifiche, “peggiorative” – secondo l’ ex Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale e l’ex Sottosegretario al Lavoro e alla Previdenza Sociale – durante il Governo Berlusconi ed è sostanzialmente rimasto indifferente durante i governi successivi.
“È indispensabile ritornare a porre al centro dell’agenda politica il tema della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, partendo dalla convinzione che non rappresenta un costo ma un investimento. È indispensabile che il prossimo Governo, a prescindere dal colore politico, si impegni a porre questo tema tra le priorità concrete” hanno concluso.
09 Aprile 2018